Misiliscemi Trapani – Nel cuore del pomeriggio, tra i sentieri impervi di Cefalù, una giovane turista francese di 23 anni ha vissuto un’esperienza drammatica trasformata in salvezza grazie alla prontezza dell’Aeronautica Militare e del Soccorso Alpino e Speleologico. Bloccata a causa di una frattura alla caviglia, la ragazza è stata recuperata con una complessa ma rapida operazione aerea. L’intervento si è concluso in meno di due ore, a testimonianza dell’efficienza della macchina dei soccorsi italiani.
Alle 16:45 è decollato un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR di Trapani, attivato su richiesta del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Dopo aver fatto tappa a Boccadifalco per imbarcare due tecnici del CNSAS, il velivolo ha raggiunto l’area montuosa nei pressi di Cefalù alle 17:30.
Grazie all’impiego del verricello, l’aerosoccorritore e i due tecnici sono riusciti a calarsi nella zona impervia e a prestare le prime cure alla giovane. Dopo aver immobilizzato l’arto fratturato, la paziente è stata issata a bordo dell’elicottero. Alle 18:30 l’operazione si è conclusa con l’atterraggio a Boccadifalco, dove ad attenderla c’erano i sanitari del 118.
Il Centro SAR (Search and Rescue) di Trapani, che fa capo al 15° Stormo di Cervia, garantisce interventi di salvataggio 24 ore su 24, spesso in condizioni meteo critiche. Oltre alle missioni in montagna, interviene anche per il recupero di dispersi in mare, trasporti sanitari urgenti e, dal 2018, per il contrasto agli incendi boschivi. La tempestività dell’intervento a Cefalù è l’ennesima prova della sua indispensabile operatività al servizio della collettività.