Trapani
Trapani si mobilita per la pace, i diritti umani e la giustizia”
Sabato 20 giugno, alle ore 19:00, Trapani si accenderà per Gaza. L’appuntamento è in Corso Vittorio Emanuele
Redazione16 Giugno 2025 - Attualità



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    Trapani – Sabato 20 giugno, alle  19:00, Trapani si accenderà per Gaza. L’appuntamento è in Corso Vittorio Emanuele, davanti a Palazzo Cavarretta, per un flashmob e una fiaccolata che si concluderà in Piazza Vittorio Veneto.
    L’iniziativa è promossa da ANPI, Alleanza Verdi Sinistra, Arcigay, Articolo 21, CGIL, Comitato per la Difesa della Costituzione, Emergency Gruppo di Trapani, Fridays for future Trapani, Giovani Democratici, Legambiente, Libera, Movimento 5 Stelle, PD, PSI, Rifondazione Comunista, Sinistra Futura, Uil Trapani oltre che da cittadine, cittadini per far sentire la voce di chi non si rassegna all’orrore.

    La nota ufficiale

    “A Gaza ogni giorno bambini straziati, famiglie cancellate, ospedali bombardati, scuole distrutte, esseri umani privati dell’acqua, del pane, della luce. Un’intera popolazione ridotta alla fame, all’esilio forzato, al lutto. E mentre questo accade, il mondo guarda, spesso in silenzio o peggio come accade in Italia, si danno armi e sostegno a chi compie un massacro inaccettabile. Non è sufficiente salvare pochi bambini da Gaza, mentre continuiamo a vendere armi a Israele con cui migliaia di bambini vengono uccisi. Questo non è un gesto di redenzione. È ipocrisia. È complicità”. Chiediamo che l’Italia esca da questa ambiguità e prenda finalmente una posizione chiara, netta, coraggiosa, come hanno già fatto altri Paesi europei. È il momento di dire basta al riarmo e costruire invece ponti di pace e cooperazione.

    Con questa iniziativa, “LUCE PER GAZA – Una firma per Gaza”, chiediamo al Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, di sollecitare il governo italiano e quindi le istituzioni internazionali ad operare concretamente per:
    * il cessate il fuoco immediato
    * la protezione della popolazione civile di Gaza
    * il rispetto del diritto internazionale umanitario
    * il riconoscimento dello stato Palestinese
    * la liberazione immediata e incondizionata dell’equipaggio della Freedom Flotilla
    * La liberazione di tutti gli ostaggi
    * lo stop al riarmo e l’apertura immediata di una soluzione diplomatica e giusta per tutte le
    guerre in atto

    Invitiamo tutte e tutti a partecipare portando una bandiera della pace o della Palestina, per testimoniare che restare umani è un atto politico. Perché il pianto di un bambino palestinese ci interroga, ci accusa, ci chiama. Perché il silenzio oggi è complicità. E noi vogliamo scegliere da che parte stare”.

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