Marsala – Dopo l’arresto dei due marsalesi nell’ambito del tentato omicidio ai danni del giovane romeno, i carabinieri di Marsala nel corso di una attività di perquisizione disposta dalla Procura di Marsala, hanno individuato e sequestrato armi e droga. Il tentato omicidio è stato perpetrato nel pomeriggio del 20 gennaio 2025 nei pressi della SS115.
All’attività con i Carabinieri della Compagnia di Marsala, hanno partecipato anche i militari del Nucleo Cinofili di Palermo.
I militari dell’arma dopo essere entrati nelle abitazioni dei due marsalesi fermati per il reato di tentato omicidio, hanno rinvenuto nella loro disponibilità due pistole: il 30enne alla vista dei militari avrebbe provato a disfarsi di un calibro 6.35 e del relativo ingente quantitativo di munizionamento lanciando tutto dalla finestra; il 25enne era, invece, in possesso di una semiautomatica cal. 7.65 priva di cartucce.
L’ulteriore perquisizione delegata di un’altra abitazione, sempre nella loro disponibilità, ha permesso ai militari dell’Arma di sorprendere un soggetto straniero di 34 anni in possesso di cocaina, crack, hashish e marijuana, per un peso complessivo di circa 150 grammi di droga, oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Il cittadino extracomunitario è stato arrestato in flagranza, mentre stupefacente e armi venivano sottoposti a sequestro.
Il fatto
L’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dell’area e le dichiarazioni della vittima e degli increduli testimoni dei fatti, hanno consentito agli inquirenti di documentare un vero e proprio agguato, nel corso del quale il giovane romeno: dapprima era stato raggiunto da uno dei due assalitori che lo colpiva violentemente con una mazza da baseball; poi, riuscito a scappare, era stato travolto da un’autovettura condotta da un secondo malintenzionato che lasciava l’investito al suolo privo di conoscenza. L’efferata azione patita dal giovane però ha trovato la pronta risposta nelle indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di Marsala, che con l’esecuzione del provvedimento cautelare permettevano di tradurre gli indagati presso il carcere di Trapani.
“È obbligo rilevare – si legge nella nota ufficiale del comando dei carabinieri – che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza”.