Trapani – Ci hai mai pensato davvero? Sei felice? Non è una domanda banale, né scontata. Oggi, 20 marzo, si celebra la Giornata Mondiale della Felicità, un’occasione per fermarsi un attimo e riflettere su uno degli aspetti più importanti (e spesso trascurati) della nostra esistenza.
Dal 2012, le Nazioni Unite ci ricordano che la felicità non è solo uno stato d’animo, ma un diritto, un obiettivo concreto a cui dovrebbero mirare le politiche pubbliche e le scelte collettive. Ma la domanda rimane: siamo più felici oggi o lo eravamo di più qualche decennio fa?
Secondo il World Happiness Report, un’indagine che ogni anno misura la felicità globale, il nostro benessere è influenzato da diversi fattori: reddito, sostegno sociale, salute, libertà di scelta, generosità e bassa corruzione.
E indovina un po’? Il Paese più felice del mondo è, da anni, la Finlandia. Sarà per il welfare efficiente, per la natura incontaminata o per il fatto che i finlandesi non si fanno troppi problemi per le piccole cose. Seguono Danimarca, Islanda e Svizzera—insomma, il Nord Europa la sa lunga sulla qualità della vita.
E noi? L’Italia si trova a metà classifica. Non siamo tra i più felici del mondo, ma nemmeno tra i più infelici. Se guardiamo dentro i nostri confini, le città dove si vive meglio (e quindi con una popolazione più felice) sono Bolzano, Trento e Bologna, grazie a servizi efficienti, natura vicina e un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.
Se parliamo di qualità della vita, la Sicilia non brilla nelle classifiche nazionali. Secondo il Rapporto Qualità della Vita 2024 de Il Sole 24 Ore, le province siciliane si trovano nelle posizioni medio-basse della graduatoria nazionale.
Provincia | Posizione generale | Variazione rispetto al 2023 | Indicatori positivi | Criticità |
---|---|---|---|---|
Ragusa | 81ª | +5 | Servizi, economia in crescita, sicurezza | Sanità carente |
Catania | 83ª | +9 | Economia vivace, istruzione in miglioramento | Traffico, inquinamento |
Trapani | 85ª | +14 | Turismo in crescita, qualità ambientale | Redditi bassi, trasporti |
Messina | 91ª | -2 | Buona offerta culturale, portualità | Viabilità, lavoro precario |
Agrigento | 96ª | -2 | Patrimonio storico, turismo | Disoccupazione elevata |
Enna | 97ª | -7 | Costo della vita basso | Spopolamento, infrastrutture |
Caltanissetta | 98ª | +8 | Maggiore sicurezza, servizi scolastici | Carenza di opportunità lavorative |
Palermo | 100ª | -5 | Vivacità culturale, turismo | Traffico, criminalità, sanità |
Siracusa | 104ª | 0 | Bellezza paesaggistica, attrattività turistica | Scarsi servizi, occupazione precaria |
Ragusa guida la classifica delle province siciliane più felici, con un miglioramento di cinque posizioni. Catania e Trapani mostrano segnali di ripresa, guadagnando rispettivamente 9 e 14 posizioni.
Dall’altra parte, Palermo scivola al 100º posto, perdendo cinque posizioni rispetto al 2023, mentre Siracusa resta tra le peggiori città d’Italia per qualità della vita, occupando la 104ª posizione.
Questi dati fanno riflettere: la felicità non dipende solo da quanto guadagniamo, ma anche dalla qualità dei servizi, dalla sicurezza e dall’ambiente in cui viviamo.
Oggi siamo costantemente bombardati da notizie negative: guerre, crisi economiche, disastri ambientali. Questo ha un effetto, anche se non ce ne accorgiamo. Ci sentiamo più ansiosi, più pessimisti, più insicuri.
Ma i media non sono solo questo. Ci sono storie di successo, di speranza, di persone che fanno la differenza, e queste ci fanno bene. Persino i social media, se usati nel modo giusto, possono essere uno strumento per ispirarci e motivarci, invece di farci sentire sempre inadeguati nel confronto con vite apparentemente perfette.
Al di là di reddito e politica, la felicità è spesso una questione di abitudini quotidiane. Ecco qualche piccolo trucco per migliorare il nostro benessere:
Sì e no. Ci sono fattori che non possiamo controllare, ma tanti altri dipendono da noi. E se c’è una cosa che la Giornata Mondiale della Felicità può insegnarci è che possiamo lavorare per essere più felici, a partire da piccole scelte quotidiane.
E tu, oggi, cosa farai per essere un po’ più felice?