Trapani – La città capoluogo si conferma meta preferita non solo di visitatori che arrivano con aerei e mezzi privati ma anche per i croceristi. E’ ormeggiata, al porto la ventesima nave da crociera della stagione “Le Boungainville” proveniente da Porto Empedocle e in partenza per Palermo con 147 passeggeri più 119 di equipaggio.
L’accosto della nave da crociera “Le Boungainville” risulta essere la ventesima toccata della stagione che, per l’anno 2025, prevede attualmente l’arrivo di 70 navi grazie all’attività di programmazione posta in essere dall’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale.
Il porto di Trapani si conferma anche per quest’anno punto di riferimento per il traffico crocieristico della Sicilia Nord Occidentale in virtù della sua favorevole posizione rispetto al tessuto cittadino; le attuali caratteristiche tecniche del porto, in termini di profondità di fondali e di lunghezza delle banchine, consentono un ormeggio in piena sicurezza delle navi con un pescaggio massimo di 7 mt grazie anche al fondamentale lavoro svolto dai servizi tecnico nautici (piloti, ormeggiatori, rimorchiatori) coordinati dalla Capitaneria di Porto di Trapani.
Le caratteristiche del porto permette di ospitare più navi in contemporanea
La conformità del porto e le sue caratteristiche tecniche hanno già permesso inoltre di ospitare contemporanemente, lunedì scorso, due navi da crociera per un numero complessivo di passeggeri pari a 800 più 500 di equipaggio oltre a garantire tutti i collegamenti di linea con le isole delle Egadi, con l’Isola di Pantelleria nonchè tutto il traffico commerciale che, come di consueto, impegna le
banchine del molo Isolella nel lato di levante del porto.
La presenza in contemporanea di due navi da crociera in porto è già stata programmata per i giorni 10 giugno, 9 luglio, 09 ottobre e 13 ottobre, mentre per il giorno 29 settembre sono previste in arrivo 3 navi.
Marsala – Prende forma una nuova visione urbana Lylibetana: la Piazza dei Mille, cuore simbolico della città, sarà trasformata in un moderno hub turistico e ambientale. La Giunta guidata dal sindaco Massimo Grillo ha approvato l’integrazione al progetto di riqualificazione del Lungomare Boeo, arricchendolo con nuovi elementi architettonici e sostenibili. L’intervento nasce dalla volontà di rendere questo spazio più vivibile, verde e accogliente per cittadini e turisti.
La Piazza dei Mille, punto d’accesso al centro storico attraverso Porta Garibaldi, sarà presto uno dei luoghi più rappresentativi della nuova Marsala.
Un progetto potenziato con fondi regionali
Il progetto iniziale, finanziato con quasi 500 mila euro dal Ministero della Transizione Ecologica, è stato potenziato da un contributo regionale aggiuntivo di 100 mila euro, proposto e ottenuto dall’on. Stefano Pellegrino. Questo extra finanziamento permetterà l’inserimento di:
una nuova fontana a sfioro, integrata nel disegno della Rosa dei Venti in marmo
arredi urbani moderni
cartellonistica turistica e informativa
Verde, ombra e materiali drenanti per il clima che cambia
Gli interventi sono stati classificati come “adattamenti ai cambiamenti climatici”, e prevedono:
Pavimentazione drenante e Rosa dei Venti
Tutta la pavimentazione della piazza sarà sostituita con materiali drenanti, utili a contrastare la siccità e a ridurre l’effetto “isola di calore”. Al centro della piazza, sarà installata una grande composizione marmorea con la Rosa dei Venti, che ospiterà al suo interno la nuova fontana. Il design a sfioro permetterà l’uso della piazza per eventi pubblici, senza ostacoli visivi o strutturali.
Due nuove aree verdi con pergolati
Due zone della piazza saranno trasformate in giardini urbani con pergolati e vegetazione adatta all’ombreggiamento. Questo intervento renderà la piazza più fresca nei mesi estivi, offrendo ai visitatori un ambiente più confortevole e sostenibile.
Sinergia con Piazza Mameli e turismo urbano
Il sindaco Grillo ha sottolineato come questo intervento sia in linea con altri progetti già in corso, come la riqualificazione di Piazza Mameli, e rappresenti un tassello chiave nella valorizzazione del centro storico di Marsala. L’obiettivo è duplice: migliorare la qualità della vita dei residenti e rafforzare l’attrattività turistica della città.
Verona – La conferenza stampa organizzata nel Padiglione 2 della Regione Siciliana ha riunito rappresentanti istituzionali e operatori del settore per delineare le strategie di sviluppo dell’agricoltura e del comparto vinicolo, settori chiave per l’economia dell’Isola.
Il valore strategico del settore vitivinicolo siciliano
Durante l’incontro, l’Assessore regionale Salvatore Barbagallo ha sottolineato l’importanza di rafforzare la competitività delle eccellenze siciliane. “Il nostro impegno – ha dichiarato – è volto ad aprire nuovi mercati, migliorare infrastrutture e servizi e sostenere un comparto vitale per l’economia regionale, anche in un contesto internazionale complesso”.
Barbagallo ha evidenziato la resilienza delle imprese locali, capaci di adattarsi e prosperare anche in tempi difficili, grazie alla qualità unica dei prodotti made in Sicily.
Giovani e competenze: il futuro dell’agricoltura
Un punto centrale del dibattito è stato il ricambio generazionale. L’Onorevole Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, ha illustrato una legge da lui promossa a favore dei giovani agricoltori, che include incentivi e formazione su competenze strategiche e di marketing.
“La Sicilia – ha detto Carloni – è modello di trasformazione agricola in chiave turistica ed esperienziale, con le cantine che diventano mete di degustazione e cultura del territorio”.
Sostenere le imprese contro i dazi e le sfide globali
L’europarlamentare Raffaele Stancanelli ha sollevato un tema controverso: l’impatto dei dazi e delle politiche ambientali europee sul comparto agricolo. “Serve una riflessione seria su certe scelte ideologiche che hanno penalizzato le nostre imprese a vantaggio di Paesi extra UE come la Cina”, ha affermato.
Made in Sicily al centro della scena
Fulvio Bellomo, Direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana, ha ribadito l’efficacia delle politiche di promozione adottate negli ultimi due anni. “Il nostro stand al Vinitaly è tra i più visitati, segno di un interesse crescente per la qualità dei nostri prodotti”, ha detto.
Anche Giusy Mistretta, Commissario Straordinario dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO), ha partecipato all’incontro, rafforzando il messaggio di una Sicilia unita nella promozione del suo patrimonio enogastronomico.
La partecipazione della Sicilia al Vinitaly 2025 dimostra come l’agricoltura e il settore vitivinicolo rappresentino non solo un’eredità storica, ma anche un volano di crescita sostenibile, innovazione e attrattività turistica. Il futuro si costruisce valorizzando le radici, puntando sui giovani e aprendo la strada all’eccellenza siciliana nei mercati globali.
Le DMO siciliane unite: “Serve una governance condivisa”
Modica – Da Modica parte un appello forte e corale: le Destination Management Organisation (DMO) siciliane chiedono al Governo regionale di affrontare con urgenza la questione di una governance del turismo in Sicilia chiara, moderna e condivisa. L’occasione è stata il convegno del 29 marzo, durante il quale si è discusso del ruolo delle DMO e delle buone pratiche da valorizzare. Tra le protagoniste: Islands of Sicily, West of Sicily, Valle dei Templi, Sicilia Centrale ed Enjoy Barocco.
Un sistema senza guida da quasi 20 anni
Dal vuoto normativo alla frammentazione
Dalla soppressione delle Aziende Autonome di Soggiorno e Turismo nel 2005, la Sicilia ha vissuto un vuoto istituzionale nella gestione turistica. I successivi 25 Distretti Turistici hanno generato frammentazione, senza riuscire a costruire una visione unitaria.
Le Linee Guida e i fondi FESR
Nel 2016 la Regione ha istituito una Commissione per definire le Linee Guida delle DMO, con l’obiettivo di razionalizzare il sistema in sette macro-temi. Grazie ai fondi europei FESR 2014-2020 (5,15 milioni di euro), sono nate cinque DMO riconosciute ufficialmente, che da allora lavorano sul territorio in sinergia con i Comuni e gli operatori privati.
Il nodo della normativa: DMO fuori dal nuovo FESR
Nonostante l’impegno delle DMO, manca un quadro normativo che ne definisca ruoli, funzioni e fonti di finanziamento. Questo ha portato all’incredibile esclusione delle stesse DMO dal Piano Regionale FESR 2021-2027, un fatto che ne compromette la continuità operativa e le possibilità di sviluppo.
Le DMO non impongono, ma propongono
Le organizzazioni non intendono imporre un modello, ma chiedono un confronto istituzionale. Propongono il coinvolgimento della Commissione Turismo dell’ARS per aggiornare la normativa e definire una struttura organizzativa stabile e condivisa, indispensabile per costruire una strategia turistica solida e duratura.
Sicilia turistica: il momento di decidere
Il turismo è una risorsa fondamentale per la Sicilia. Ma senza una cabina di regia regionale, le iniziative rischiano di restare isolate. È il momento di scegliere se valorizzare davvero le competenze già attive sui territori, o lasciare che il sistema resti nell’incertezza.
Il 31 marzo 1889 segna una data storica: l’inaugurazione della Torre Eiffel a Parigi. Alta 300 metri, fu per oltre quattro decenni la struttura più alta del mondo. Pensata come attrazione per l’Esposizione Universale, divenne col tempo un’icona amata a livello globale. L’inaugurazione Torre Eiffel Parigi fu un evento epocale destinato a cambiare il profilo della capitale francese per sempre.
La nascita di un gigante d’acciaio
Progetto ambizioso per l’Esposizione Universale
Commissionata per celebrare i 100 anni della Rivoluzione Francese, la Torre Eiffel venne progettata da Gustave Eiffel e il suo team. La costruzione durò poco più di due anni e coinvolse oltre 300 operai. Con i suoi 18.038 pezzi di ferro, fu una meraviglia dell’ingegneria moderna.
Una torre inizialmente criticata
I parigini la chiamavano “mostro di ferro”
All’epoca della sua costruzione, la torre suscitò forti critiche da parte di artisti e intellettuali. Alcuni la definirono “un affronto estetico” al cuore di Parigi. Eppure, nel tempo, la visione di Eiffel prevalse, trasformando il monumento in una delle attrazioni più amate al mondo.
Record e trasformazioni nel tempo
Da struttura più alta del mondo a patrimonio culturale
Per oltre 40 anni, la Torre Eiffel mantenne il primato di edificio più alto del pianeta, fino alla costruzione del Chrysler Building a New York nel 1930. Oggi accoglie oltre 7 milioni di visitatori l’anno e continua a rappresentare lo spirito innovativo e romantico di Parigi.
Una meta turistica senza tempo
La torre come simbolo di bellezza e ingegno umano
Dal suo primo giorno di apertura al pubblico, il 31 marzo 1889, la Torre Eiffel ha incantato generazioni di viaggiatori. Oggi è più che un monumento: è un’icona della cultura europea e simbolo eterno della città dell’amore.
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Un museo dedicato al cannolo: la Sicilia celebra la sua dolce tradizione
La Sicilia rende omaggio a una delle sue più amate specialità dolciarie con la nascita del Museo del Cannolo e dei Prodotti Tipici. Il progetto prende vita a Piana degli Albanesi, nel cuore delle Terre Normanne, a pochi chilometri da Palermo. Un’iniziativa che punta a valorizzare il celebre cannolo siciliano, simbolo dell’identità gastronomica isolana, e a promuovere le eccellenze agroalimentari del territorio. Il Museo cannolo Piana Albanesi sarà pronto per l’estate 2025, con un percorso esperienziale tra gusto, storia e innovazione.
Un progetto da 1,1 milioni per la tradizione dolciaria
Il Museo sorgerà all’interno di Palazzo Manzone, edificio seicentesco nel centro storico di Piana degli Albanesi, che verrà restaurato e messo in sicurezza grazie a un investimento pubblico da 1,1 milioni di euro. Il progetto, sostenuto dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura e dal GAL Terre Normanne, vuole essere un punto di riferimento per la promozione delle tipicità locali e per la riscoperta delle antiche ricette.
Esperienze multimediali e interattive per grandi e piccoli
Il museo non sarà solo uno spazio espositivo, ma una vera e propria esperienza immersiva. Il percorso includerà:
Sale permanenti e temporanee con mostre e approfondimenti sui prodotti tipici;
Un auditorium attrezzato per eventi, proiezioni e presentazioni legate all’enogastronomia;
Un’area degustazione con caffetteria per assaporare cannoli e altre specialità locali;
Percorsi ludico-educativi dedicati a bambini e famiglie per scoprire i valori dell’agroalimentare siciliano.
Valorizzazione del territorio e sostegno ai produttori
Obiettivo del museo è anche quello di rafforzare la rete dei produttori locali, stimolando il turismo enogastronomico e incentivando il consumo consapevole dei prodotti tipici siciliani. Grazie a materiali informativi, un sito web dedicato e attività promozionali, il Museo del Cannolo sarà una vetrina permanente sulla qualità e l’autenticità delle eccellenze del territorio.
Una dolce meta per l’estate 2025
La conclusione dei lavori è prevista entro giugno 2025. Il Museo del Cannolo sarà così pronto ad accogliere visitatori da tutto il mondo, offrendo un’esperienza culturale e sensoriale unica nel suo genere, nel segno del sapore autentico della Sicilia.
Trapani – C’è una Sicilia che guarda al futuro, e Trapani ne è protagonista. Un Sud che innova, cresce e costruisce valore, spesso lontano dai riflettori. Il Sole 24 Ore, con il progetto “Stelle del Sud”, ha selezionato le imprese più promettenti del Mezzogiorno. Tra queste, spiccano anche alcune aziende trapanesi innovative in crescita, simbolo di un territorio che non si arrende, ma rilancia.
Le imprese trapanesi che crescono e innovano
La provincia di Trapani sta dimostrando che è possibile fare impresa con radici solide e visione moderna. Ecco tre esempi virtuosi:
Sicilmari Srl – Trapani
Settore: Agroalimentare e internazionalizzazione Un’azienda che ha fatto dell’identità siciliana un marchio di qualità. Dai filetti di tonno al naturale ai capperi di Pantelleria, esporta i sapori autentici della Sicilia nel mondo, con uno sguardo attento alla sostenibilità e all’innovazione nei processi.
GreenPowerTech – Marsala
Settore: Energie rinnovabili Una realtà giovane ma determinata, che progetta e installa impianti fotovoltaici su misura. Cresciuta rapidamente grazie all’interesse verso l’energia pulita, oggi è partner affidabile per enti pubblici e imprese che vogliono investire nel green.
SalinIs – Paceco
Settore: Turismo esperienziale e valorizzazione del territorio Un progetto che unisce natura, storia e innovazione. SalinIs offre esperienze immersive tra le saline trapanesi, combinando visite guidate, percorsi sensoriali e prodotti locali. Un modello di turismo sostenibile che fa bene al territorio e all’economia locale.
Un ecosistema regionale che inizia a funzionare
Non solo Trapani. In tutta la Sicilia si stanno moltiplicando le iniziative a supporto dell’innovazione:
CrossConnect – Catania
Lanciato da Cdp Venture Capital, è un acceleratore per startup che sviluppano tecnologie applicate alle infrastrutture fisiche e digitali. Un ponte tra idee e mercato, tra Sud e innovazione.
Isola Hub – Catania
Un punto di riferimento per giovani imprenditori, startup e PMI che vogliono crescere in un contesto che valorizza le competenze locali e crea connessioni internazionali.
Le sfide restano, ma qualcosa è cambiato
Non è tutto facile. In Sicilia l’accesso al credito è spesso complicato, e la cultura imprenditoriale ha ancora margini di crescita. Ma qualcosa sta cambiando. Sempre più giovani decidono di restare, o di tornare, per costruire qui il proprio futuro. E Trapani, con le sue eccellenze, è una delle province che meglio rappresentano questo cambiamento.
Conosci un’impresa trapanese che sta innovando o crescendo? Scrivicelo nei commenti! E se anche tu credi in una Sicilia che costruisce valore, condividi questo articolo e seguici su TrapaniOggi.it per rimanere aggiornato sulle storie positive del nostro territorio.
Se c’è un luogo capace di raccontare la storia millenaria della Sicilia, questo è sicuramente uno dei borghi più affascinanti dell’isola. Immerso in un paesaggio dominato dall’Etna, tra antiche pietre laviche e architetture medievali, questo borgo custodisce segreti, tradizioni e un fascino senza tempo.
Un borgo medievale tra pietra lavica e storia
Passeggiando per le sue strade, si ha la sensazione di essere sospesi nel tempo. Il centro storico è un autentico gioiello architettonico, dove il nero intenso della pietra lavica si mescola con il calore delle abitazioni storiche. Le chiese imponenti, i palazzi nobiliari e le strette viuzze raccontano di un passato glorioso, quando il borgo era un crocevia di culture e commerci.
Wikipedia
Arte sacra e tesori nascosti
Tra le attrazioni più suggestive, spiccano le antiche chiese, veri scrigni d’arte sacra. La più celebre custodisce affreschi, sculture e dettagli in pietra lavica che incantano i visitatori. Il borgo è anche ricco di musei e collezioni private, che conservano reperti e testimonianze del suo glorioso passato medievale.
foto wikipedia
Un paesaggio da cartolina ai piedi dell’Etna
A rendere questo borgo ancora più straordinario è la sua posizione privilegiata. Circondato da vigneti e uliveti, offre panorami mozzafiato sul vulcano e sulle vallate circostanti. Durante le diverse stagioni, il paesaggio cambia veste: in inverno le cime innevate creano un contrasto magico con il nero della lava, mentre in estate il verde intenso della vegetazione avvolge il borgo in un abbraccio rigenerante.
Sapori autentici della tradizione siciliana
Non si può visitare questo borgo senza lasciarsi conquistare dai sapori della cucina locale. I prodotti tipici raccontano la storia di una terra generosa: dai formaggi stagionati ai salumi artigianali, passando per il vino rosso corposo, che nasce proprio dalle vigne cresciute sulle terre vulcaniche. I dolci tradizionali, spesso a base di mandorle e pistacchio, sono una vera delizia per il palato.
Come arrivare
Il borgo è facilmente raggiungibile da Catania in circa un’ora di auto, percorrendo la SS284. Per chi preferisce i mezzi pubblici, è possibile prendere un treno dalla stazione di Catania fino alla fermata locale, oppure optare per autobus di linea che collegano il borgo ai principali centri della regione.
Randazzo: la perla dell’Etna
Questo incantevole borgo non è altro che Randazzo, una delle mete più autentiche della Sicilia. Con il suo fascino medievale, il legame profondo con l’Etna e le sue tradizioni ancora vive, Randazzo è una destinazione imperdibile per chi ama la storia, la natura e la buona cucina.
Turismo – Il Belpaese è l’unico al mondo a piazzare nella Top 10 due località: la Sicilia (unica Regione intera) e Roma, la città eterna.
Italia vola ai Travelers’ Choice Awards 2025
Anche quest’anno, l’Italia è tra le mete più amate dai viaggiatori di Tripadvisor nei Travelers’ Choice Awards. Nel prestigioso Best of the Best 2025, che si basa sui voti e le recensioni lasciate dagli utenti della popolare piattaforma di viaggi, l’Italia si distingue con ben due località nella Top 10 mondiale.
La classifica delle dieci migliori destinazioni scelte dai viaggiatori include cinque mete europee, tra cui due italiane: la Sicilia al quarto posto e Roma al sesto. Le altre tre destinazioni europee sono Londra, che domina la classifica, Parigi in quinta posizione e Creta al nono posto.
La Sicilia: cultura, storia e sapori unici
La Sicilia si conferma una meta d’eccezione. Nel 2025, infatti, vanta due titoli importanti: Regione Europea della Gastronomia e Agrigento come Capitale Europea della Cultura. Questi riconoscimenti hanno contribuito a rafforzare il fascino dell’isola tra i viaggiatori.
Tripadvisor elogia la Sicilia con queste parole:“La più grande isola del Mediterraneo è separata dalla terraferma dallo Stretto di Messina. Luogo montuoso, la costa siciliana e le sue piccole isole si estendono ai piedi dei vulcani Etna, Stromboli e Vulcano”.
Oltre ai paesaggi incredibili, la Sicilia vanta un patrimonio culturale straordinario, con influenze greche, romane, normanne e barocche che si riflettono nelle sue 9 provincie.
Roma: la città eterna continua a incantare
Roma, nonostante i suoi problemi, rimane una delle città più amate dai viaggiatori. Tripadvisor la descrive così: “Un giorno non è bastato per costruire Roma, ma non basterà neanche per girarla tutta. La città stessa è come la sala espositiva di un gigantesco museo all’aperto, un vero e proprio collage di piazze, mercati e siti storici sbalorditivi”.
Dai monumenti iconici come il Colosseo, il Pantheon e la Fontana di Trevi, fino ai quartieri pittoreschi e alla cucina ineguagliabile, la Capitale d’Italia continua ad attrarre milioni di visitatori ogni anno.
Tripadvisor suggerisce ai turisti di gettare una monetina nella Fontana di Trevi, di assaggiare la pasta fresca e i piatti tipici romani, come i carciofi alla giudia e la coda alla vaccinara, per un’esperienza culinaria autentica e indimenticabile.
La classifica completa dei Travelers’ Choice Awards 2025
Ecco le prime 10 destinazioni più apprezzate dai viaggiatori di Tripadvisor nel mondo:
Londra, Regno Unito
Bali, Indonesia
Dubai, Emirati Arabi Uniti
Sicilia, Italia
Parigi, Francia
Roma, Italia
Hanoi, Vietnam
Marrakech, Marocco
Creta, Grecia
Bangkok, Thailandia
Italia al top nelle classifiche del turismo
Oltre al successo nei Travelers’ Choice Awards 2025, l’Italia ha recentemente conquistato il primo posto nell’European Tourism Reputation Index, confermando la sua posizione come una delle destinazioni più ambite al mondo. Sicilia e Roma rappresentano il fiore all’occhiello del turismo italiano, offrendo un mix perfetto di cultura, paesaggi e gastronomia.
Gli affitti brevi stanno assumendo un ruolo sempre più significativo nell’economia italiana, contribuendo in maniera sostanziale al PIL nazionale. Secondo gli ultimi dati, il settore ha generato 66 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 57 miliardi dell’anno precedente. Questa crescita esponenziale è trainata da diversi fattori, tra cui l’aumento delle prenotazioni dirette (che ammontano a 13 miliardi), il peso dell’indotto (52 miliardi) e gli investimenti in ristrutturazioni, arredi e manutenzioni (1 miliardo).
Il patrimonio immobiliare disponibile
L’Italia conta circa 9,6 milioni di seconde case non utilizzate, delle quali circa 496mila sono già inserite nelle piattaforme online per gli affitti brevi (dati aggiornati a gennaio 2025). Questo fenomeno interessa direttamente circa 500mila famiglie, con il 96% delle proprietà gestite da privati. Un quarto di queste strutture viene promosso attraverso operatori specializzati, evidenziando la crescente professionalizzazione del settore.
L’analisi del mercato
Il presidente di Aigab (Associazione degli operatori e dei gestori dello short rent), Marco Celani, ha recentemente presentato alla Camera dei deputati la survey “Mappatura, provenienza e redditività del patrimonio immobiliare italiano immesso sul circuito degli Affitti Brevi”. Questo studio, realizzato nell’ambito di ReFuture-Forum dell’Economia immobiliare, ha fornito una panoramica dettagliata sull’andamento del settore e sulle opportunità di crescita futura.
Opportunità e sfide
L’aumento della domanda di affitti brevi rappresenta un’opportunità per il settore immobiliare, favorendo la valorizzazione di immobili altrimenti inutilizzati e generando nuove entrate per i proprietari. Tuttavia, emergono anche sfide legate alla regolamentazione e alla gestione della concorrenza con il mercato alberghiero tradizionale. Il dibattito su normative più stringenti per gli affitti brevi continua, con possibili interventi da parte delle istituzioni per garantire un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità urbana.
Il mercato degli affitti brevi in Italia si conferma come un motore economico in forte crescita, con prospettive sempre più rilevanti per investitori, proprietari e operatori del settore turistico. La professionalizzazione della gestione e una normativa adeguata potrebbero ulteriormente consolidare questo trend positivo nei prossimi anni.