CronacaTrapani – Non si fermano le truffe. Continuano a moltiplicarsi le segnalazioni di cittadini che ricevono falsi SMS o messaggi WhatsApp apparentemente inviati dal Centro Unico di Prenotazione (CUP) da parte di aziende sanitarie.
Nel testo si invita l’utente a contattare “urgentemente” un numero di telefono per verificare la propria prenotazione o risolvere presunte “anomalie” legate a prestazioni sanitarie. Ma si tratta di un raggiro.
Stavolta si tratta dell’arrivo di SMS con scritto: “Si prega 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 con urgenza 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘊𝘜U𝘗 𝘢𝘭 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰 899897939 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘯𝘰”. (foto in copertina)
Il numero 899 è un prefisso che identifica numeri a tariffa a pagamento, utilizzati per servizi di intrattenimento. Si raccomanda quindi, specie le persone anziane, di non rispondere a questi sms, e in ogni caso verificare i numeri sulla home page del sito aziendale asptrapani.it al link “Sportelli CUP”.
Numeri a pagamento e finti CUP
I messaggi riportano numeri che iniziano con il prefisso 893, talvolta camuffati come recapiti “ufficiali” di uffici amministrativi (es. “Uffici CUUP” o “Servizio CUP Regionale”).
In realtà, i numeri 893 sono numeri a tariffa speciale con sovrapprezzo, utilizzati per addebitare costi elevati al chiamante.
Non rispondere mai a messaggi che chiedono di chiamare numeri con prefissi 893, 895 o 899, o che contengono link sospetti bloccate questi numeri.
Il fenomeno è stato segnalato anche da diversi cittadini trapanesi, che hanno ricevuto messaggi contenenti falsi riferimenti a prenotazioni sanitarie realmente effettuate, inducendo così la vittima a credere alla veridicità della comunicazione.
CronacaTrapani – Si è tenuta stamane una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per un aggiornato monitoraggio delle misure di sicurezza già disposte per la stagione estiva.
Nel corso dell’incontro è stato verificato lo stato di attuazione dell’iniziativa denominata “In Compagnia”, rivolta alle persone più fragili e in particolare agli anziani, per la prevenzione delle truffe, partita il 15 giugno e prevista fino al 30 agosto, secondo un calendario concordato tra le forze dell’ordine, le parrocchie e i Comuni.
All’incontro hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine, il rappresentante del 6^ Reggimento Bersaglieri di Trapani, rappresentanti delle Capitanerie di porto di Trapani e Mazara del Vallo, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e il Direttore dell’ARPA di Trapani
E’ stata acquisita, in particolare, la disponibilità di ARPA ad effettuare controlli in supporto alle polizie locali e a partecipare a controlli congiunti con le Forze dell’Ordine pianificati in sede di Comitato, per verificare il rispetto della normativa sulle emissioni acustiche da parte dei locali notturni nelle aree maggiormente interessate dalla movida estiva.
CronacaCastellammare del Golfo – E’ l’ex comandante della polizia municipale di Castellammare del Golfo, Giuseppe Giordano di 70 anni, uno dei tre indagati finiti nell’inchiesta dei carabinieri di Trapani su ricatti sessuali, estorsioni e truffe online, è coinvolto anche. Giordano è stato arrestato assieme ad altre due persone, una donna rumena residente a Piombino e un uomo di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale del capoluogo.
Giuseppe Giordano (comandante della polizia municipale a Castellammare nel 2018) pur essendo una pedina marginale nella piramide dell’organizzazione era ben inserito nel gruppo criminale.
Gli indagati, per l’accusa avrebbero agito online dalle province da Castellammare del Golfo, Piombino e Cosenza. Sarebbero state almeno 50 le estorsioni e 60 le truffe perpetrate con le tecniche del sextortion e del love scam. Praticamente vrebbero adescato le vittime instaurando false relazioni sentimentali sui social e poi le avrebbero ricattate, minacciando di diffondere materiale compromettente, come immagini a luci rosse, per costringerle a versare denaro.
I reati contestati sono estorsione, truffa, diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Di fatto i componenti l’organizzazione dopo avere adescato le “prede” on line, vittime donne ma anche uomini, venivano circuite con un corteggiamento assiduo.
I proventi illeciti, ripuliti attraverso complesse transazioni finanziarie nazionali ed estere – tracciate dai carabinieri –, sarebbero stati poi reinvestiti nell’acquisto di bitcoin e altre criptovalute.
I Carabinieri di Trapani, coordinati dalla locale Procura e con il supporto dei colleghi della sezione criptovalute del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma, continuano ad indagare.
Le truffe del cuore sono più diffuse di quanto si possa immaginare: nel 2021 le vittime sono state più di 300 con un giro di 4,5 milioni di euro. A cadere nel tranello del finto amore anche personaggi come la showgirl Flavia Vento, sedotta da un finto Tom Cruise, l’imprenditore veneto Claudio Formenton, il pallavolista Roberto Cazzaniga, Pamela Prati con il famoso caso del fantomatico Mark Caltagirone.


