Palermo – A seguito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo, la Presidenza della Regione ha revocato l’incarico di presidente dell’Organismo indipendente di valutazione della performance regionale affidato ad Antonino Maria Sciacchitano. La decisione è stata presa dopo la notifica all’amministrazione dello stralcio dell’ordinanza del Gip di Palermo, che ha disposto per Sciacchitano gli arresti domiciliari e la sospensione per un anno dai pubblici uffici.
Intanto lo stesso presidente della regione Renato Schifani interviene sulla vicenda.
Roma – A partire dalla 30ª giornata di Serie A, il VAR diventa ancora più visibile e comprensibile per il pubblico presente negli stadi italiani. Le grafiche televisive normalmente mostrate durante i controlli al monitor, finora visibili solo in TV, saranno trasmesse anche sui maxischermi degli impianti sportivi. Un passo importante verso la trasparenza e il coinvolgimento diretto dei tifosi presenti sugli spalti, che potranno così seguire in tempo reale le decisioni arbitrali.
L’iniziativa mira a migliorare la comunicazione tra arbitri e pubblico, riducendo le polemiche e rendendo il processo decisionale più chiaro per tutti.
La vera novità riguarda però la Coppa Italia, dove sarà introdotta un’ulteriore innovazione: la diffusione dell’audio delle comunicazioni dell’arbitro durante i controlli VAR. Questo significa che, in determinate situazioni, sarà possibile ascoltare le motivazioni delle decisioni arbitrali direttamente dalla voce del direttore di gara.
Si tratta di una sperimentazione in linea con quanto già avviene in alcune competizioni internazionali, come i Mondiali FIFA o le coppe continentali, dove l’audio del VAR ha aiutato il pubblico a comprendere meglio le scelte effettuate in campo.
Le due novità – grafiche sui maxischermi in Serie A e audio dell’arbitro in Coppa Italia – rappresentano una svolta importante nella comunicazione arbitrale. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Lega Serie A puntano a ridurre il divario tra pubblico e decisioni arbitrali, con l’obiettivo di costruire un calcio più moderno, trasparente e accessibile.
Anche i tifosi, storicamente molto critici nei confronti del VAR, potrebbero apprezzare questi miglioramenti che segnano un avvicinamento alle modalità di gestione arbitrale già adottate in altri campionati di primo livello.
Pensi che queste novità renderanno il calcio italiano più trasparente? Dicci la tua nei commenti, condividi l’articolo con gli amici tifosi e continua a seguire TrapaniOggi.it per tutti gli aggiornamenti dal mondo dello sport!
Il settore turistico in Italia è regolamentato da specifiche normative che impongono obblighi ben precisi agli operatori del settore. Tra questi, uno degli adempimenti fondamentali è l’assegnazione e l’utilizzo del Codice Identificativo Nazionale (CIN). In questo articolo analizziamo cosa prevede la legge, quali sono le strutture soggette all’obbligo e quali sanzioni possono derivare dal mancato rispetto della normativa.
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un codice univoco rilasciato a ogni struttura turistica ricettiva, finalizzato a garantire la trasparenza dell’offerta e a combattere l’abusivismo nel settore. Questo codice deve essere esposto obbligatoriamente negli annunci pubblicitari e nelle piattaforme di prenotazione online.
L’introduzione del CIN risponde alla necessità di:
Secondo le normative vigenti, in Italia l’obbligo del CIN riguarda diverse tipologie di strutture ricettive, tra cui:
Le strutture ricettive devono richiedere il codice attraverso il portale della Regione Italia o tramite gli enti preposti. Una volta ottenuto, il CIN deve essere utilizzato in tutte le comunicazioni commerciali e promozionali della struttura.
Il mancato rispetto dell’obbligo del CIN può comportare sanzioni amministrative e pecuniarie. Le autorità competenti possono applicare multe significative nei confronti di proprietari e gestori di strutture turistiche che non espongano correttamente il codice nelle proprie inserzioni.
In particolare, le sanzioni previste includono:
L’introduzione del Codice CIN porta benefici ai turisti. Ecco alcuni dei principali vantaggi:
L’obbligo di utilizzo del Codice CIN per le strutture turistiche in Italia rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore trasparenza e regolamentazione del settore. I gestori di strutture ricettive devono assicurarsi di essere conformi alla normativa per evitare sanzioni e garantire un servizio affidabile ai turisti.
Se sei proprietario di una struttura ricettiva, verifica subito la tua posizione facendoti consigliare dal tuo consulenre e richiedi, se necessario, il tuo Codice CIN, per operare nel rispetto della legge.
Palermo – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha nominato i nuovi dirigenti generali dei 17 dipartimenti regionali. Con l’adempimento alla direttiva ANAC sulla rotazione degli incarichi, il governo Schifani conferma l’impegno verso una maggiore trasparenza e riorganizzazione della macchina amministrativa regionale.
Il Commento di Michele Cappadona (AGCI Sicilia)
Michele Cappadona, vicepresidente nazionale vicario di AGCI, ha espresso grande apprezzamento per l’operato del presidente Schifani, sottolineando che queste nomine sono un segnale di efficienza e trasparenza. “Un passo importante nel rafforzare la struttura amministrativa regionale”, ha dichiarato Cappadona. “Auguriamo a tutti i nuovi dirigenti generali un proficuo lavoro, in particolare a Dario Cartabellotta, che assume il ruolo di direttore dell’Assessorato alle Attività produttive. Un dirigente competente con cui AGCI ha collaborato con successo durante l’emergenza siccità.”
Le Nuove Nomine e Rotazioni Apicali
Il governo regionale ha effettuato 5 nuovi ingressi e ha confermato 7 dirigenti generali, tra cui Salvo Cocina alla Protezione Civile e Vincenzo Falgares alla Programmazione. A prendere il posto di Carmelo Frittitta all’Assessorato alle Attività produttive sarà Dario Cartabellotta, mentre all’Agricoltura giunge Fulvio Bellomo, con Alberto Pulizzi che assume il Dipartimento Sviluppo Rurale.
Un Futuro all’Insegna della Trasparenza e dell’Efficienza
Le nomine si inseriscono in un più ampio processo di riorganizzazione avviato dal presidente Schifani, che mira a rispettare i principi di rotazione degli incarichi e prevenire fenomeni di corruzione. Il piano di attività e organizzazione, aggiornato per il triennio successivo, si riflette in un cambiamento positivo per la Regione Siciliana, a beneficio della cittadinanza e delle imprese.
Roma – Il sistema dei fondi sanitari integrativi italiani si trova di fronte a un possibile punto di svolta. Da oltre un anno e mezzo, la Commissione Sanità e Lavoro del Senato sta lavorando a una riforma che potrebbe ridefinire il ruolo e il funzionamento di questi strumenti, cruciali per l’accesso alle cure dei cittadini e per l’integrazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
I fondi sanitari integrativi rappresentano una componente fondamentale del welfare italiano, garantendo prestazioni aggiuntive rispetto a quelle offerte dal SSN. Negli ultimi anni, l’incremento della spesa sanitaria privata e il crescente ricorso alla sanità integrativa hanno acceso il dibattito sulla necessità di una regolamentazione più chiara e strutturata.
Secondo gli esperti, una riforma potrebbe portare maggiore trasparenza, efficienza e sostenibilità al sistema, sul modello di quanto già fatto nel 2005 con la legge quadro sui fondi pensione. L’obiettivo sarebbe quello di definire regole certe per la gestione dei fondi, la loro governance e l’accesso alle prestazioni, tutelando al contempo i diritti dei cittadini.
Tra le proposte in discussione, spicca l’idea di una legge quadro che stabilisca linee guida uniformi per i fondi sanitari integrativi. Attualmente, il settore è regolato da normative frammentarie, con differenze significative tra fondi aziendali, categoriali e aperti al pubblico. Un intervento normativo organico potrebbe favorire una maggiore equità tra i diversi soggetti coinvolti e migliorare la qualità dei servizi offerti.
In particolare, i punti chiave della possibile riforma potrebbero includere:
Dal punto di vista economico, una regolamentazione più chiara potrebbe incentivare una maggiore adesione ai fondi sanitari, con effetti positivi sulla sostenibilità finanziaria del sistema sanitario italiano. L’integrazione pubblico-privato, se ben regolata, potrebbe contribuire a ridurre le liste d’attesa e a migliorare l’accessibilità alle cure per i cittadini.
Le aziende potrebbero beneficiare di una maggiore stabilità normativa, facilitando la pianificazione delle politiche di welfare aziendale e la contrattazione collettiva. Inoltre, il settore assicurativo potrebbe assistere a un’evoluzione significativa, con un’offerta più strutturata e competitiva di prodotti sanitari integrativi.
Nei prossimi giorni potrebbero arrivare novità decisive per il futuro dei fondi sanitari integrativi. Se la riforma prenderà forma, il settore potrebbe guadagnare in stabilità e credibilità, offrendo un supporto più efficace al SSN e una maggiore tutela per i cittadini.
Guarda il video sul sito del “Sole 20 ore” Check up ai fondi sanitari
L’attenzione resta alta, con operatori del settore, aziende e lavoratori in attesa di scoprire se il 2025 sarà davvero l’anno della svolta per la sanità integrativa italiana.
Favignana – Francesco Forgione non è più il sindaco dell’arcipelago delle Egadi la decisione nel corso del consiglio comunale di ieri pomeriggio. Otto voti favorevoli, sono stati determinanti per deliberare che Francesco Forgione non è più il primo cittadino dell’arcipelago Eguseo.
Presenti, alla votazione, solo i consiglieri comunali che avevano proposto la mozione di sfiducia nei confronti di Forgione. Hanno lasciato l’aulagli altri quattro. La mozione, aveva i voti necessari per essere approvata: otto e questo grazie al passaggio da indipendente del consigliere Pietro Giangrasso da sempre vicino al Sindaco Forgione. Questa era la seconda volta che veniva presentata la mozione, nel 2024 e poi ieri. Ora bisogna capire quando saranno convocate le elezioni per consentire agli egadini di eleggere un nuovo Sindaco ed una nuova amministrazione.
“Per chiunque svolga ruoli e funzioni pubbliche arrivano momenti di verifica e di bilancio della propria attività, del lavoro svolto e della coerenza tra questi e i principi di trasparenza e imparzialità sanciti dalla Costituzione. Ciò è ancora più necessario quando si esercita una funzione di governo su mandato popolare. Trasparenza dei comportamenti individuali, rispetto dell’interesse generale, rigore morale nella sfera privata come in quella pubblica, concorrono a definire un’etica della responsabilità come bussola per orientare l’azione politica e amministrativa. Questa seconda mozione di sfiducia, giunta a questo atto finale, pone a me e ai cittadini delle nostre isole l’esigenza di un bilancio di questi quasi cinque anni di Amministrazione. Ma serve anche un’opera di verità su quanto avvenuto dalla prima mozione di sfiducia di circa un anno fa, con il tentativo di far decadere la consigliera Salerno pur di avere i numeri necessari a sfiduciare il sindaco, violando tutte le norme, come hanno sancito due sentenze del TAR della Sicilia. E occorre capire come si è arrivati, infine, al piccolo e basso trasformismo che ha portato all’ottavo consenso sulla mozione attuale. Per quanto mi riguarda, questi quasi cinque anni sono stati anni impegnativi, perché impegnativo è il compito di amministrare con rigore e trasparenza nelle difficoltà incui versa la pubblica amministrazione. Ma sono stati anche anni appassionanti: ho scelto di vivere qui con assoluto spirito di servizio verso una comunità che ho imparato a conoscere e che mi ha assegnato la responsabilità e l’onore di esserne il sindaco.”
Una passeggera Ryanair ha dovuto pagare 60 euro (50 sterline) per imbarcare una borraccia da 750 ml, scatenando discussioni sulle rigide politiche della compagnia aerea low-cost. Ruby Flanagan, la viaggiatrice coinvolta, ha raccontato la sua esperienza al Mirror, spiegando di aver provato a dimostrare che il suo zaino rientrava nelle dimensioni consentite. Tuttavia, il personale Ryanair ha insistito affinché la borraccia fosse inserita all’interno del bagaglio. Una volta riposta nello zaino, quest’ultimo ha superato le misure ammesse, costringendo la passeggera a pagare la tariffa per il bagaglio extra prima di imbarcarsi sul volo Dublino-Stansted.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulle regole stringenti della compagnia aerea in merito ai bagagli a mano. Ryanair, nota per la sua politica “one bag rule”, permette ai passeggeri di portare gratuitamente solo un piccolo zaino che deve entrare sotto il sedile. Qualsiasi oggetto aggiuntivo, inclusi buste e accessori, deve essere contenuto all’interno del bagaglio principale, pena il pagamento di una tariffa extra
L’accaduto ha suscitato indignazione tra i viaggiatori, con molti che sui social media hanno criticato la rigidità delle regole. Ryanair non ha ancora commentato ufficialmente il caso, ma episodi simili sollevano interrogativi sulla trasparenza e sulla flessibilità della compagnia nelle sue policy sui bagagli.
Se hai in programma un volo con Ryanair, ecco alcuni consigli per evitare sorprese al momento dell’imbarco:
Viaggiare con Ryanair può essere conveniente, ma è essenziale conoscere e rispettare le regole per evitare spiacevoli costi aggiuntivi.
Marsala – Il Comune di Marsala ha lanciato il nuovo portale dedicato alla Pianificazione Urbanistica, uno strumento innovativo per cittadini, tecnici e professionisti del settore. Il sito, realizzato dall’Amministrazione Grillo e curato dall’ingegnere Pier Benedetto Mezzapelle, offre un accesso chiaro e immediato a tutte le informazioni relative allo sviluppo urbanistico della città.
All’indirizzo www.pianificazioneurbanistica.it, è possibile consultare il Piano Urbanistico Generale, il Regolamento Edilizio, il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, lo studio del centro storico e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Inoltre, il sito mette a disposizione una sezione dedicata agli atti dei convegni, alla documentazione ufficiale e al portale cartografico interattivo, offrendo un quadro completo e sempre aggiornato delle strategie di sviluppo del territorio.
Un’iniziativa che conferma l’impegno del Comune nel garantire trasparenza, partecipazione e innovazione nelle scelte urbanistiche, coinvolgendo attivamente cittadini e stakeholder nel futuro di Marsala.
San vito lo Capo – Attivo da oltre un decennio, il gruppo Facebook dedicato a San Vito Lo Capo raggiungibile a questo indirizzo di Facebook, rappresenta una risorsa unica e completamente gratuita per la promozione delle strutture turistiche della splendida cittadina trapanese, così come di quelle situate nei suggestivi territori di Castellammare del Golfo e Custonaci.
L’iniziativa, animata da una gestione volontaria e appassionata, si fonda su valori di trasparenza e rispetto delle normative. Il gruppo consente esclusivamente alle strutture turistiche regolarmente registrate e conformi alle leggi fiscali e amministrative di pubblicare annunci gratuiti, con l’obiettivo di garantire una promozione di qualità e affidabile.
La moderazione è amorevolmente curata dal suo fondatore e dalle coamministratrici, che con dedizione assicurano una supervisione oculata degli annunci. Con oltre 25.000 follower, il gruppo si distingue per la veridicità delle inserzioni e tutela i potenziali visitatori da eventuali frodi. Ogni struttura può pubblicare un solo annuncio al giorno, favorendo un contatto diretto e trasparente tra i gestori e i turisti interessati. Questo approccio limita la confusione e offre un ventaglio selezionato di opzioni, tutte controllate e verificate.All’iniziativa si può partecipare SOLAMENTE, adeguandosi alle rigide norme che il gruppo stesso ha deciso di adottare e seguire.
Grazie alla costante supervisione dei contenuti e alla verifica della serietà degli inserzionisti, il gruppo rappresenta un esempio virtuoso di promozione territoriale sostenibile, contribuendo a valorizzare il patrimonio turistico locale in modo gratuito e disinteressato. Inoltre, si invita sempre chi è in procinto di prenotare a verificare il *CIN (Codice Identificativo Nazionale)* delle strutture per evitare spiacevoli truffe e garantire un’esperienza sicura e serena.
Con lo stesso spirito, il gruppo intende ampliare il proprio progetto denominato “Sicilia Estate“, con l’obiettivo di esportare questa filosofia di promozione etica e consapevole in altri territori siciliani e, successivamente, in altre regioni d’Italia. Una visione che celebra non solo la bellezza e l’accoglienza di San Vito Lo Capo e dei dintorni, ma anche l’importanza di un turismo responsabile, fondato su fiducia, trasparenza e amore per i territori.
A turisti e potenziali visitatori di questi territori e relativamente alla sicurezza di acere rapporti seri e corretti, il gruppo consiglia SEMPRE di verificare attraversi il servizio dello stato di verifica della liceità delle strutture alle norme di legge e alla sua iscrizione l’indirizzo internet: Controllo del Codice Cin
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso pieno supporto all’offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da MPS su Mediobanca il 24 gennaio. Parlando ad Arona durante un’iniziativa della Lega, Giorgetti ha sottolineato come l’operazione rappresenti un esempio di fiducia in un management capace di ottenere risultati eccezionali.
«Lo Stato non deve fare il banchiere. Noi abbiamo risanato MPS e magari ne usciremo definitivamente in futuro», ha dichiarato il ministro, evidenziando il percorso di rilancio compiuto dalla banca senese sotto la guida di un team dirigenziale autonomo e competente.
Secondo Giorgetti, la proposta di mercato presentata da MPS è lineare, trasparente e nell’interesse dell’economia italiana. «Se il mercato risponderà positivamente, ne saremo soddisfatti. In caso contrario, ne prenderemo atto. L’importante è agire con chiarezza e coerenza», ha aggiunto.
Il ministro ha poi ribadito la necessità di una netta distinzione tra il ruolo dello Stato e quello degli istituti bancari. «Io non sono un banchiere. Il compito di chi gestisce le banche è generare profitti e dividendi per gli azionisti, ed è del tutto legittimo. Chi fa il ministro, invece, ha l’obiettivo di tutelare l’interesse generale e la stabilità finanziaria», ha spiegato Giorgetti.
Infine, ha sottolineato l’importanza per le banche di concentrarsi sul loro ruolo primario, ovvero sostenere le imprese, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), attraverso l’erogazione di prestiti. «La differenza tra interesse privato e pubblico è fondamentale, ed è per questo che strumenti come il golden power esistono. Il governo ha il dovere di difendere gli interessi generali, non solo in Italia, ma in ogni Paese che tutela la propria economia», ha concluso.
Il numero uno del Tesoro parla a poche ore dal lancio dell’operazione su Piazzetta Cuccia: noi abbiamo risanato Mps e magari ne usciremo definitivamente in futuro
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti benedice l’ops di Mps su Mediobanca, lanciata venerdì 24. «Lo Stato non deve fare il banchiere tanto è vero che noi abbiamo risanato Mps, ne stiamo uscendo e magari ne usciremo definitivamente in futuro», ha spiegato il numero uno di via XX Settembre.
«Questo governo ha dato fiducia ed autonomia ad un management che ha realizzato risultati eccezionali che ha un disegno e ha fatto una proposta di mercato. Se il mercato risponderà saremo contenti, se non lo farà ne prenderemo atto. Credo che sia assolutamente lineare, totalmente trasparente e nell’interesse dell’economia italiana», ha concluso Giorgetti parlando ad Arona ad una iniziativa della Lega.
E ancora: «Io non sono un banchiere. Siccome leggo un sacco di cose strambe bisogna capire la distinzione dei ruoli tra chi fa il banchiere e chi fa il ministro dell’Economia. Il banchiere legittimamente mira a fare profitti per i propri azionisti, fa i dividendi. È assolutamente legittimo. Chi fa il ministro ha altre finalità, di interesse generale, che riguardano la stabilità finanziaria».
Per Giorgetti «Le banche devono fare le banche cioè erogare i prestiti alle imprese, specialmente alle pmi. Se uno ha idea della differenza tra perseguire un legittimo interesse privato e generale capisce anche poi le decisioni che si prendono. Per questo motivo esistono strumenti come il golden power. Il golden power c’è perché chi è al governo deve difendere gli interessi generali e non si fa soltanto in Italia»