Poggioreale
C’è un borgo fantasma in Sicilia da brivido
Un viaggio tra storia, rovine e mistero nel cuore della Sicilia
Trapanioggi27 Febbraio 2025 - Turismo
  • ceduta aerea borgo di poggioreale Turismo

    La Sicilia, nella sua storia millenaria, nasconde luoghi di straordinario fascino, alcuni dei quali intrisi di un’aura spettrale e misteriosa. Tra questi, esiste un borgo diroccato che sembra essersi cristallizzato nel tempo, offrendo ai visitatori uno spettacolo suggestivo e inquietante. Questo luogo, situato nella Provincia di Trapani, racconta una storia di distruzione, resistenza e memoria.

    ruderi poggioreale visti da lontano

    DMarx22 – Opera propria

    Un paese bloccato nel tempo

    Abbandonato in seguito a un devastante terremoto nel 1968, il borgo fantasma oggi rappresenta una meta perfetta per chi ama il turismo alternativo e il fascino decadente delle rovine. Le strade deserte, le case in rovina e le piazze silenziose sono tutto ciò che resta di una comunità un tempo fiorente. Camminando tra gli edifici sventrati, si possono ancora percepire i segni della vita quotidiana di un’epoca ormai lontana.

    viale princioale di poggioreale vecchia

    Cosa vedere tra le rovine

    Visitare questo borgo significa immergersi in un’atmosfera sospesa tra passato e presente. I principali punti di interesse includono:

    • Il viale principale, dove si possono ammirare le facciate delle abitazioni e degli edifici pubblici ormai in rovina.
    • La piazza centrale, un tempo cuore pulsante della comunità, oggi avvolta dal silenzio e dal fascino decadente.
    • Le chiese abbandonate, che conservano ancora tracce di antichi affreschi e decorazioni.

    Il borgo è stato anche scelto come set cinematografico per numerosi film, tra cui “Malèna”, “La Piovra” e “L’uomo delle stelle”, grazie alla sua atmosfera surreale e carica di storia.

    Consigli per la visita

    Se stai pensando di visitare questo borgo fantasma, tieni a mente alcuni consigli utili:

    • Indossa abbigliamento e scarpe comode, poiché il terreno può essere irregolare.
    • Visita il sito durante le ore diurne per goderti al meglio l’esperienza e per motivi di sicurezza.
    • Se possibile, affidati a una guida locale per scoprire dettagli storici e curiosità legate al borgo.

    Poggioreale Vecchia: il borgo fantasma della Sicilia

    Poggioreale Vecchia, situato nella Valle del Belice, è un affascinante borgo fantasma che testimonia il passato e le conseguenze del devastante terremoto del 1968. Oggi, questo luogo rappresenta una meta di grande interesse per turisti, fotografi e appassionati di storia.

    Come arrivare

    Questo affascinante borgo fantasma si trova in Sicilia, nella provincia di Trapani. Per raggiungerlo:

    • Da Palermo: percorri la Palermo-Sciacca e prendi l’uscita per Poggioreale.
    • Da Trapani: prendi l’autostrada A29 in direzione Palermo e esci a Gibellina, seguendo poi le indicazioni per Poggioreale Vecchia.

    Un luogo sospeso nel tempo, un viaggio tra storia e mistero: Poggioreale Vecchia aspetta solo di essere riscoperta.




  • Gibellina
    Belice 57 anni. “Una ferita aperta, dolorosissima, a cui lo Stato non è riuscito a dare risposte” [VIDEO]
    Ma esistono anche realtà come Gibellina rasa al suolo che oggi diventa punto di riferimento per l'arte e la cultura
    Laura Spanò15 Gennaio 2025 - Attualità
  • Tanino Bonifacio, video intervista Attualità

    Valle del Belice (Trapani/Palermo/Agrigento) – La distruzione nella Valle del Belice arrivò la notte tra il 14 e il 15 gennaio ’68, ma già la domenica del 14 da mezzogiorno in poi le scosse si susseguirono una dopo l’altra preallarmando tutta la popolazione.

    Alle 2,30 di notte la tremenda scossa

    Poi attorno alle 2,30 di notte la scossa micidiale quella che colpì 15 dei comuni della Valle, che uccise 370 persone ne ferì oltre mille e cacciò via dalle case 70 mila persone. La macchina dei soccorsi però fu lentissima così come lenta in questi 57 anni è stata la ricostruzione anche in termini di sviluppo economico di tutta la Valle.

    I primi soccorsi nel deserto di macerie

    I primi a giungere in quel deserto di macerie si trovarono di fronte la gente che vagava alla ricerca di un familiare, di affetti che prima erano custoditi tra quelle mura. Oggi ancora molto si deve fare per questa Valle ormai spopolata dalla migliore gioventò che da tempo l’ha abbandonata. Restano le case vuote e resta anche uno sviluppo economico tanto pubblicizzato ad ogni anniversario e mai concretizzatosi. Ci sono zone dove ancora non esiste  una urbanizzazione primaria.

    La nuova realtà di gibellina raccontata  in questo video

    Ma esiste anche la realtà di Gibellina come ci racconta in questa video intervista il critico d’arte già assessore dei comuni di Gibellina e Santa Margherita Belice, Tanino Bonifacio …





  • Trapani
    Anniversario terremoto del Belice. Dal 14 al 16 gennaio ingressi gratuiti nei Musei della Valle
    Eventi in alcune città del Belice tra cui Salaparuta, Santa Margherita Belice e Gibellina
    Redazione13 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Valle del Belice – (Trapani-Palermo-Agrigento) – Il 57esimo anniversario del terremoto che sconvolse la Valle del Belice verrà ricordato dalla Rete Museale e Naturale Belicina attraverso una serie di iniziative, con l’obiettivo di accrescere il coinvolgimento e la sensibilizzazione verso il patrimonio e la memoria di un territorio che porta ancora i segni di quel 15 gennaio 1968. Quindi Musei aperti gratuitamente per le scuole, più incontri formativi e di animazione territoriale.

    Clicca per ingrandire

    Così domani martedì 14, mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio, il network associativo che riunisce siti culturali, archeologici e naturali tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, si fa promotore dell’apertura gratuita di musei, parchi archeologici e riserve naturali, in favore delle scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito dell’iniziativa «Narrare territori. Scoprire meraviglie tra fruizione e formazione». Inoltre per venerdì 17 e sabato 18 gennaio sono in programma, a Santa Margherita di Belice e Gibellina, due incontri nei quali verrà prospettata la prossima trasformazione della Rete Museale e Naturale Belicina in Fondazione di Partecipazione.

    «Vogliamo iniziare questo 2025 – dice Giuseppe Maiorana, presidente della Rete Museale e Naturale Belicina – con un nuovo punto di vista, che dovrà diventare normalità: educare i ragazzi al ricordo attraverso l’arte e il patrimonio custodito all’interno dei nostri luoghi museali e culturali, per sensibilizzarli alla cura anche del paesaggio, nella ferma convinzione che la cultura sia fondamentale per recuperare e rivalutare le nostre comunità».

    «L’anno in corso dovrà anche permetterci di arrivare a modificare la nostra governance – sottolinea Maiorana – L’impegno, più volte ribadito con i soci della Rete, è quello di migliorare le nostre potenzialità. Per questo motivo è importante formare i soci con incontri territoriali, per dare continuità a questa ulteriore sfida, che trasformando la nostra associazione in fondazione di partecipazione, ci aprirà nuove e più ampie prospettive, sempre in favore dello sviluppo territoriale della Valle del Belice».

    l’ingresso gratuito

    Ecco i musei, tra i soci della Rete Museale e Naturale Belicina, che il 14, 15, 16 gennaio offriranno la possibilità di effettuare l’ingresso gratuito alle scuole delle province di Trapani, Agrigento e Palermo, cui si aggiungono anche i Parchi archeologici di Segesta, Selinunte, e Valle dei Templi di Agrigento:

    CONTESSA ENTELLINA

    CAMPOREALE

    GIBELLINA

    CASTELVETRANO

    PARTANNA

    SALEMI

    SANTA NINFA

    SANTA MARGHERITA DI BELICE

    Verso la trasformazione in Fondazione

    «Verso la trasformazione in Fondazione di Partecipazione della Rete Museale e Naturale Belicina», è invece il tema su cui si svolgeranno, sempre nell’ambito dell’iniziativa «Narrare territori. Scoprire meraviglie tra fruizione e formazione», i due incontri in programma. Il 17 gennaio, a Santa Margherita di Belice, alle 15.30 nell’aula consiliare, dopo i saluti del sindaco Gaspare Viola, dell’assessore comunale a Cultura e Turismo, Deborah Ciaccio, e di Giuseppe Maiorana, presidente della Rete Museale e Naturale Belicina, ci saranno gli interventi di Vincenzo Santoro, responsabile del Dipartimento Cultura, Turismo e Agricoltura – Anci nazionale, e Vito Antonio Bonanno, segretario generale del Comune di Alcamo. L’indomani, 18 gennaio, al Mac – Museo d’Arte contemporanea di Gibellina, alle 9.30, dopo i saluti del sindaco Salvatore Sutera, e di Giuseppe Maiorana, presidente della Rete Museale e Naturale Belicina, sono previsti gli interventi di Vincenzo Santoro, responsabile del Dipartimento Cultura, Turismo e Agricoltura – Anci Nazionale, e di Vito Antonio Bonanno, segretario generale del Comune di Alcamo.




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