Messina – Non è ancora certa la dinamica dei fatti, la polizia indaga su ogni ipotesi, ma rimangono gravi le condizioni della bimba di tre mesi che stamane è precipitata con la sua mamma dal primo piano di un complesso del villaggio messinese. Tutto è avvenuto a Santa Lucia sopra Contesse, a Messina.
Sul posto agenti della Polizia e della Scientifica.
L’allarme sarebbe stata dato da una vicina di casa. Immediati i soccorsi del 118: madre e bimba sono state trasportate in codice rosso al Policlinico.
Critiche le condizioni della piccola, ricoverata in terapia intensiva pediatrica. La bimba ha tre mesi e i sanitari stanno cercando di stabilizzarla per poi operarla.
La neonata sarebbe la prima figlia della donna una casalinga di 40 anni. Il padre della neonata ha 45 anni e lavora in una ditta di cancelli elettronici.
Pare che la coppia non avesse particolari problemi e prende sempre più corpo l’ipotesi che la donna soffrisse di depressione post parto. Nessuna ipotesi comunque viene scartata neppure quella di un incidente domestico.
Lanzarote – Salvatore Sinagra si sta risvegliando dal coma. Il giovane comunque anche se ha parlato con il padre e il fratelo rimane in terapia intensiva sotto lo sguardo vigile dei medici dell’ospedale di Las Palmas.
Immensa la gioia della famiglia del 30enne di Favignana finito in ospedale a fine gennaio a Lanzarote (Canarie) dopo esser stato brutalmente aggredito da un uomo senza motivo.
La felicità e la speranza sono state espresse in una story su Instagram da Vito e Andrea Sinagra, fratello e padre di Salvatore: “Finalmente un po’ di luce in fondo al tunnel! Il nostro Salvatore sta tornando tra di noi”.
“Alterna momenti di lucidità al sonno, parla e accenna a muoversi. Non è perfettamente cosciente ma risponde bene pur restando in terapia intensiva ci dà buone speranze”, si legge nel post.
La famiglia di Sinagra, originaria di Favignana, è stata abbracciata da tutta l’isola nel momento difficile e ha voluto ringraziare “la comunità favignanese” per il sostegno dopo l’aggressione subita da Salvatore, così come le autorità italiane per il supporto prestato e il personale dell’ospedale Doctor Negrín di Gran Canaria in cui è ricoverato. “Eccellenti, veramente professionali, molto umani e sempre disponibili”.
Appena due giorni fa tutta la comunità è scesa in piazza per manifestare la propria vicinanza con una fiaccolata.
L’aggressore, un 25enne di Lanzarote, è stato arrestato e mandato in carcere preventivo. “L’ho colpito a mani nude e sono fuggito”, ha raccontato in tribunale mentre confermavano in carcere preventivo, senza cauzione, con l’accusa di lesioni gravi.