Anche quest’anno, l’Italia è tra le mete più amate dai viaggiatori di Tripadvisor nei Travelers’ Choice Awards. Nel prestigioso Best of the Best 2025, che si basa sui voti e le recensioni lasciate dagli utenti della popolare piattaforma di viaggi, l’Italia si distingue con ben due località nella Top 10 mondiale.
La classifica delle dieci migliori destinazioni scelte dai viaggiatori include cinque mete europee, tra cui due italiane: la Sicilia al quarto posto e Roma al sesto. Le altre tre destinazioni europee sono Londra, che domina la classifica, Parigi in quinta posizione e Creta al nono posto.
La Sicilia si conferma una meta d’eccezione. Nel 2025, infatti, vanta due titoli importanti: Regione Europea della Gastronomia e Agrigento come Capitale Europea della Cultura. Questi riconoscimenti hanno contribuito a rafforzare il fascino dell’isola tra i viaggiatori.
Tripadvisor elogia la Sicilia con queste parole: “La più grande isola del Mediterraneo è separata dalla terraferma dallo Stretto di Messina. Luogo montuoso, la costa siciliana e le sue piccole isole si estendono ai piedi dei vulcani Etna, Stromboli e Vulcano”.
Oltre ai paesaggi incredibili, la Sicilia vanta un patrimonio culturale straordinario, con influenze greche, romane, normanne e barocche che si riflettono nelle sue 9 provincie.
Roma, nonostante i suoi problemi, rimane una delle città più amate dai viaggiatori. Tripadvisor la descrive così: “Un giorno non è bastato per costruire Roma, ma non basterà neanche per girarla tutta. La città stessa è come la sala espositiva di un gigantesco museo all’aperto, un vero e proprio collage di piazze, mercati e siti storici sbalorditivi”.
Dai monumenti iconici come il Colosseo, il Pantheon e la Fontana di Trevi, fino ai quartieri pittoreschi e alla cucina ineguagliabile, la Capitale d’Italia continua ad attrarre milioni di visitatori ogni anno.
Tripadvisor suggerisce ai turisti di gettare una monetina nella Fontana di Trevi, di assaggiare la pasta fresca e i piatti tipici romani, come i carciofi alla giudia e la coda alla vaccinara, per un’esperienza culinaria autentica e indimenticabile.
Ecco le prime 10 destinazioni più apprezzate dai viaggiatori di Tripadvisor nel mondo:
Oltre al successo nei Travelers’ Choice Awards 2025, l’Italia ha recentemente conquistato il primo posto nell’European Tourism Reputation Index, confermando la sua posizione come una delle destinazioni più ambite al mondo. Sicilia e Roma rappresentano il fiore all’occhiello del turismo italiano, offrendo un mix perfetto di cultura, paesaggi e gastronomia.
Roma – La Capitale, ospiterà il primo ospedale veterinario pubblico d’Italia, un’iniziativa che rappresenta un passo avanti per la sanità degli animali domestici e randagi. La struttura sorgerà nel quartiere della Muratella, nella zona sud-ovest della città, dove sarà ampliato anche il canile comunale. Con un investimento di 6,5 milioni di euro e un’area di 916 mq, l’ospedale aprirà entro il 2026 e offrirà servizi di emergenza, chirurgia e diagnosi avanzata.
L’ospedale sarà suddiviso in tre aree principali:
Oltre alle aree operative, la struttura includerà uffici amministrativi, sale d’attesa e un’aula per convegni e formazione veterinaria. L’obiettivo è garantire un servizio di qualità, accessibile a tutti, riducendo il numero di animali abbandonati e migliorando il benessere degli amici a quattro zampe.
Questo progetto rappresenta un modello replicabile in altre regioni italiane, inclusa la Sicilia, dove la necessità di ospedali veterinari pubblici è particolarmente sentita. Con un elevato numero di animali randagi e difficoltà nell’accesso alle cure veterinarie, la creazione di strutture simili potrebbe migliorare significativamente la gestione e la tutela degli animali.
L’iniziativa romana dimostra che investire nella sanità veterinaria pubblica è possibile, auspicando che altre città seguano questo esempio.
La Sicilia, nella sua storia millenaria, nasconde luoghi di straordinario fascino, alcuni dei quali intrisi di un’aura spettrale e misteriosa. Tra questi, esiste un borgo diroccato che sembra essersi cristallizzato nel tempo, offrendo ai visitatori uno spettacolo suggestivo e inquietante. Questo luogo, situato nella Provincia di Trapani, racconta una storia di distruzione, resistenza e memoria.
DMarx22 – Opera propria
Abbandonato in seguito a un devastante terremoto nel 1968, il borgo fantasma oggi rappresenta una meta perfetta per chi ama il turismo alternativo e il fascino decadente delle rovine. Le strade deserte, le case in rovina e le piazze silenziose sono tutto ciò che resta di una comunità un tempo fiorente. Camminando tra gli edifici sventrati, si possono ancora percepire i segni della vita quotidiana di un’epoca ormai lontana.
Visitare questo borgo significa immergersi in un’atmosfera sospesa tra passato e presente. I principali punti di interesse includono:
Il borgo è stato anche scelto come set cinematografico per numerosi film, tra cui “Malèna”, “La Piovra” e “L’uomo delle stelle”, grazie alla sua atmosfera surreale e carica di storia.
Se stai pensando di visitare questo borgo fantasma, tieni a mente alcuni consigli utili:
Poggioreale Vecchia, situato nella Valle del Belice, è un affascinante borgo fantasma che testimonia il passato e le conseguenze del devastante terremoto del 1968. Oggi, questo luogo rappresenta una meta di grande interesse per turisti, fotografi e appassionati di storia.
Questo affascinante borgo fantasma si trova in Sicilia, nella provincia di Trapani. Per raggiungerlo:
Un luogo sospeso nel tempo, un viaggio tra storia e mistero: Poggioreale Vecchia aspetta solo di essere riscoperta.
Nel cuore della Sicilia, arroccato sulla cima del Monte Castro, sorge questo incantevole borgo medievale che conserva intatto il fascino di un’epoca lontana. Inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”, questo piccolo centro abitato è un autentico scrigno di cultura, arte e spiritualità, con un patrimonio straordinario di chiese, musei e monumenti storici che raccontano secoli di storia.
Questo borgo è profondamente legato alla fede e alla tradizione, come dimostra la presenza di ben 22 chiese, ognuna con una storia unica da raccontare. Passeggiando tra le stradine lastricate, i visitatori possono ammirare veri gioielli architettonici:
Oltre ai numerosi edifici sacri, San Marco d’Alunzio vanta anche 4 musei che custodiscono preziosi reperti e raccontano il passato glorioso del borgo:
Uno dei simboli più affascinanti di San Marco d’Alunzio è il castello normanno, le cui origini risalgono all’XI secolo. Costruito in una posizione strategica, il maniero aveva una funzione difensiva e fu un punto chiave durante la dominazione normanna in Sicilia.
Oggi, i resti del castello offrono una delle viste più spettacolari dell’isola: da qui è possibile ammirare la catena montuosa dei Nebrodi, il blu profondo del mar Tirreno e, nelle giornate più limpide, persino le isole Eolie all’orizzonte.
San Marco d’Alunzio è un borgo che vive intensamente le sue tradizioni e il suo folclore. Durante l’anno, numerosi eventi e celebrazioni animano le sue vie, offrendo ai visitatori un’immersione nelle usanze più antiche della Sicilia. Tra le festività più importanti si ricordano:
San Marco d’Alunzio si trova in provincia di Messina, a 87 km da Messina e 135 km da Palermo. Il borgo è facilmente raggiungibile in auto, treno o aereo.
L’opzione più comoda è percorrere l’autostrada A20 Messina-Palermo e uscire a Sant’Agata di Militello, da cui il borgo dista circa 20 minuti di guida.
San Marco d’Alunzio non ha una stazione ferroviaria propria. La stazione più vicina è Sant’Agata di Militello, sulla linea ferroviaria Messina-Palermo.
Dalla stazione, è possibile prendere un taxi o un autobus locale per raggiungere San Marco d’Alunzio (circa 15 km di distanza).
Gli aeroporti più vicini sono:
Dagli aeroporti, si può:
San Marco d’Alunzio è un luogo dove la storia incontra la bellezza paesaggistica e le tradizioni si mescolano con l’arte e la cultura. Che siate amanti della storia, appassionati di arte sacra o semplicemente in cerca di un angolo autentico della Sicilia, questo borgo saprà regalarvi un’esperienza indimenticabile.
Venite a scoprire San Marco d’Alunzio, un tesoro nascosto tra i monti e il mare!
Palermo – Giuseppe Castiglione, deputato regionale all’Ars arrestato stamane nell’ambito dell’operazione “Mercurio” eseguita dai carabinieri del Ros di Catania, ha espresso la volontà di dimettersi dal gruppo Popolari e autonomisti e dalle commissioni legislative di cui era componente, Affari istituzionali e Antimafia. È quanto ha appreso il suo legale, l’avvocato Salvo Pace.
Il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, aveva già proposto al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, secondo quanto stabilito dal regolamento, la decadenza di Castiglione da componente della stessa commissione.
“L’ennesimo blitz antimafia operato in Sicilia da magistratura e Carabinieri, cui va il nostro grandissimo plauso, conferma, ove ce ne fosse ancora bisogno, che tanta strada si deve ancora fare lungo il tortuoso cammino della lotta alla mafia. Siamo di fronte a un quadro inquietante e la presenza di politici tra i destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare emessi nel Catanese non può che alimentare il nostro disappunto e la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Per questo chiediamo al deputato regionale Giuseppe Castiglione di dimettersi quantomeno dalla commissione Antimafia ancora prima di un eventuale provvedimento di decadenza. Siamo consapevoli che nessuno sia colpevole prima del terzo grado di giudizio, ma è anche vero, che dopo un provvedimento del genere, la sua permanenza all’interno di un organismo altamente simbolico come la commissione Antimafia sarebbe un pessimo segnale per la collettività. Schifani, una volta tanto, vada oltre le dichiarazioni di circostanza e chieda, anche lui, un passo indietro al deputato che sostiene la sua maggioranza. La questione morale va messa ai primissimi punti dell’agenda presidenziale”. Lo affermano per il M5S, il capogruppo all’Ars Antonio De Luca e il coordinatore regionale per la Sicilia Nuccio Di Paola.
A chiedere le dimissioni di Castiglione era stato anche il deputato regionale Ismaele La Vardera che ha organizzato per domani (25 febbraio) un sit-in di protesta alle 15 davanti la sede dell’Ars.
Palermo – Per ottenere o mantenere l’accreditamento le strutture radiologiche della Sicilia non dovranno cambiare attrezzature ogni 10 anni. Il Tar di Palermo infatti ha accolto il ricorso presentato dalle strutture radiologiche che si sono affidare agli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.
L’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana con decreto n. 20 del 9 gennaio 2024 aveva disposto che tutte le strutture radiologiche, sia piccole o di medie dimensioni, per conseguire o mantenere l’accreditamento dovevano utilizzare attrezzature che “rispettino un requisito di anzianità di esercizio non superiore a 10 anni, calcolato dalla data di primo collaudo”.
Questo standard temporale di fatto, introduceva un requisito fisso, applicabile a qualsiasi attrezzatura (sia essa a bassa, media, alta tecnologia), indipendentemente dal monitoraggio sulle caratteristiche delle apparecchiature, dalla concreta utilizzazione dei macchinari, senza effettuare alcuna valutazione tecnica sull’obsolescenza di ciascuna attrezzatura in relazione all’utilizzo cui è destinata all’interno della struttura e alla branca di riferimento.
Tale requisito ha creato però un grave pregiudizio nei confronti dei titolari di strutture radiologiche che si sono trovati di fronte alla possibilità di dover sostituire macchinari perfettamente funzionanti con attrezzature nuove. Attrezzature del genere, oltre ad essere non semplici da reperire, hanno un costo non indifferente per le strutture radiologiche, che di fronte ad una situazione del genere rischiavano non solo di non poter sostenere delle spese così onerose, ma di perdere l’accreditamento. A fronte di un tale obbligo, dunque, era in gioco la sopravvivenza delle strutture stesse.
Per queste ragioni diverse società titolari di strutture radiologiche accreditate e contrattualizzate, della Provincia di Agrigento e di altre Province della Sicilia, che da anni erogano prestazioni radiologiche per il SSR, hanno agito in giudizio con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.
Con apposito ricorso proposto innanzi al TAR Palermo, i difensori hanno sostenuto che: “il requisito di anzianità, introdotto in assenza di qualsivoglia attività istruttoria volta a determinare l’effettiva obsolescenza delle attrezzature, fosse irragionevole, non proporzionato e non adeguato”.
Il TAR Sicilia Palermo, condividendo le tesi degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha accolto il ricorso e annullato la previsione, evidenziando come dalla stessa documentazione versata in atti dall’Assessorato si evincesse che “l’anzianità delle apparecchiature, riferita alla “data di primo collaudo”, costituisce solo uno – per quanto importante – degli indicatori applicabili” echequalsiasi valutazione delle apparecchiature debba tener conto di innumerevoli fattori come il tempo di utilizzo, eventuali aggiornamenti eseguiti ed essere correlata ad una valutazione dell’efficacia, cioè sulla capacità dell’apparecchiatura in concreto a rendere le prestazioni cui è destinata, in relazione ai sistemi disponibili allo stato dell’arte.
Per effetto della sentenza le strutture radiologiche non saranno obbligate a sostituire le attrezzature che, pur avendo superato 10 anni di attività, risultano essere ancora perfettamente funzionanti.
Nei mesi di marzo e aprile, l’isola di Favignana si trasformerà in un set cinematografico di grande rilievo. Il regista Christopher Nolan ha scelto la Sicilia per girare alcune scene del suo nuovo colossal, The Odyssey.
Per circa otto settimane, la troupe cinematografica sarà impegnata nelle riprese tra le isole Egadi, coinvolgendo numerosi abitanti come comparse e figuranti. L’arrivo della produzione ha già avuto un impatto significativo sull’isola, con le strutture ricettive già al completo per ospitare le maestranze e i professionisti del settore impegnati nell’allestimento dei set.
Tra le location selezionate spiccano il Castello di Santa Caterina, Cala Rotonda, Cala Rossa e il Bue Marino. Attualmente, la produzione sta completando le procedure burocratiche per ottenere i necessari permessi dalla Regione Sicilia.
Oltre alla Sicilia, altre location internazionali ospiteranno le riprese del film: il Marocco, la Grecia e le isole Eolie, con Lipari tra le protagoniste.
Christopher Nolan, acclamato regista di Oppenheimer e Interstellar, ha riunito un cast stellare per questo ambizioso progetto. Tra gli attori confermati figurano Matt Damon nel ruolo di Odisseo, affiancato da Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson e Charlize Theron.
Con questa produzione, Favignana e le Egadi si confermano mete ambite dal cinema internazionale, portando prestigio e visibilità a questi splendidi scenari naturali.
Sicilia – Sei mai stato in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato? Dove la bellezza della natura si fonde perfettamente con la storia e le tradizioni più autentiche? In Sicilia esiste un piccolo gioiello che incanta ogni visitatore con la sua atmosfera fuori dal tempo e la sua impareggiabile bellezza paesaggistica. Scopriamo insieme questo angolo nascosto e il motivo per cui merita di essere visitato.
Immerso tra le montagne, questo minuscolo borgo è uno dei più piccoli dell’intera regione meridionale d’Italia. Qui, le stradine in pietra raccontano storie secolari, le case mantengono il loro aspetto originario e la quotidianità sembra rimasta immutata nel tempo. Un’atmosfera intima e affascinante, lontana dal turismo di massa, dove ogni angolo nasconde una bellezza incontaminata.
Le influenze di antiche civiltà come Greci, Romani e Arabi sono ancora visibili nell’architettura e nelle tradizioni locali. Nonostante le dimensioni ridotte, il borgo offre scorci mozzafiato, ideali per gli amanti della fotografia e della natura.
Situato su un’altura che domina il paesaggio circostante, questo borgo offre uno dei panorami più belli della Sicilia orientale. Qui, all’alba e al tramonto, la luce dorata illumina le montagne e il mare all’orizzonte, creando un’atmosfera magica. Un luogo scelto da numerosi artisti e fotografi per catturare la bellezza autentica dell’isola.
Oltre ai suoi paesaggi suggestivi, il borgo è noto per la coltivazione di erbe aromatiche come l’origano, famoso per il suo profumo intenso. La tranquillità del posto ha attratto numerosi visitatori stranieri, molti dei quali hanno deciso di acquistare una casa qui per godersi momenti di relax lontano dal caos cittadino.
Nonostante la sua posizione apparentemente isolata, raggiungere questo borgo è più semplice di quanto si pensi. Ben collegato dalle strade provinciali, è facilmente accessibile sia da Messina che da Catania, offrendo un viaggio panoramico tra le colline e le vallate siciliane.
Per chi arriva da Messina, il percorso più conveniente è tramite l’autostrada A18, con uscita a Roccalumera, proseguendo poi lungo la strada statale fino al borgo. Per chi invece proviene da Catania, l’uscita consigliata è quella di Taormina, seguita da un breve tragitto lungo la costa e l’entroterra.
Questo piccolo centro siciliano non è solo un luogo di pace e relax, ma offre anche una serie di eventi e tradizioni che rendono unica ogni visita. Durante l’anno si svolgono diverse feste religiose e sagre enogastronomiche, tra cui la celebrazione della Madonna dell’Aiuto e la festa del patrono San Filippo d’Agira, il 12 maggio.
Gli amanti della buona cucina possono degustare prodotti tipici come i mastrazzoli, biscotti tradizionali al miele cotti in forno, un vero e proprio simbolo della gastronomia locale. Per chi ama l’arte e la cultura, è possibile visitare il Mu.Ma, un piccolo museo dedicato alla storia e alle tradizioni del borgo, e una suggestiva biblioteca.
Dopo questo viaggio tra bellezze naturali, storia e tradizioni, è il momento di svelare il nome di questo straordinario borgo: Roccafiorita. Situato in provincia di Messina, con i suoi soli 171 abitanti, è uno dei paesi più piccoli della Sicilia, ma con un fascino immenso.
Se cerchi una destinazione autentica, lontana dai soliti itinerari turistici e immersa in un’atmosfera senza tempo, Roccafiorita è il luogo perfetto per te. Non resta che preparare la valigia e partire alla scoperta di questo angolo incantato della Sicilia!
Roma – L’Italia si conferma per il secondo anno consecutivo il Paese con la migliore reputazione turistica in Europa. Lo attesta l’European Tourism Reputation Index, elaborato dall’Istituto Demoskopika, che ha analizzato la popolarità delle destinazioni, la valutazione dell’offerta ricettiva e culturale, la visibilità dei portali istituzionali e l’appeal sui social. Con un punteggio di 115,5, il Belpaese supera Grecia e Spagna, rispettivamente seconda e terza in classifica.
Se da un lato l’Italia brilla per ricerca e popolarità delle destinazioni, dall’altro emergono margini di miglioramento per la visibilità online e la comunicazione digitale. Grecia, Spagna e Portogallo, ad esempio, sfruttano meglio i canali istituzionali e social per promuovere i propri territori. In questo scenario positivo per il turismo italiano, la Sicilia può giocare un ruolo chiave e capitalizzare il trend favorevole.
La Sicilia e il turismo: un potenziale da valorizzare
La Sicilia, con il suo immenso patrimonio, rappresenta una delle mete più ambite dai turisti italiani e stranieri. Da Palermo a Catania, da Agrigento a Trapani, l’isola offre un mix irresistibile di cultura, mare e tradizioni. Tuttavia, per sfruttare al meglio la crescita della reputazione turistica italiana, è fondamentale investire su alcuni aspetti chiave.
Le località siciliane da non perdere
La sfida della Sicilia per il futuro del turismo
Il riconoscimento dell’Italia come prima in Europa per reputazione turistica rappresenta un’opportunità unica per la Sicilia. Per mantenere e migliorare la propria attrattività, la regione deve puntare su innovazione, sostenibilità e una comunicazione più efficace. La capacità di raccontare le proprie meraviglie e di offrire esperienze autentiche sarà decisiva per conquistare nuovi visitatori e fidelizzare chi ha già scoperto il fascino senza tempo di quest’isola straordinaria.
Nel cuore di una suggestiva isolaletta della Sicilia occidentale si cela un sito archeologico di straordinaria importanza, testimone della grandiosa civiltà fenicia. Qui, immerso in un paesaggio mozzafiato e avvolto dal mistero, si trova uno dei più grandi santuari fenici mai scoperti: il Kothon. Ma cosa rende questo luogo così unico e affascinante per i visitatori?
Il Kothon, una vasca artificiale risalente alla metà del VI secolo a.C., rappresenta il cuore dell’area sacra dedicata al dio Baal. A prima vista potrebbe sembrare un antico porto o un semplice bacino idrico, ma studi archeologici e geologici hanno rivelato la sua funzione rituale. Nonostante la vicinanza al mare, l’acqua che riempiva il Kothon era dolce, proveniente da una sorgente sotterranea, un fenomeno che ha contribuito ad accrescerne il valore spirituale.
Accanto alla vasca si possono ammirare le rovine di un tempio, che un tempo si ergeva imponente sulla sinistra dell’area sacra. Il muro di temenos, disposto in modo circolare, racchiudeva l’intero santuario, creando un ambiente solenne e protetto. L’acqua che sgorgava nel Kothon alimentava anche un pozzo sacro all’interno del tempio, stabilendo un collegamento sotterraneo tra i due monumenti. Questo sistema idrico segreto era strettamente legato alle concezioni religiose fenicie, secondo cui il mondo e la civiltà umana sarebbero nati dalle acque sotterranee.
Visitare questo straordinario sito archeologico significa fare un salto indietro nel tempo, immergendosi nella cultura e nei riti di un popolo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Mediterraneo. Passeggiando tra le rovine, si può percepire l’eco delle antiche celebrazioni, il fascino di un’epoca lontana e la grandezza di un insediamento che fu tra i più fiorenti della Sicilia fenicia.
Per chi desidera scoprire questo luogo magico, il viaggio conduce nell’incantevole isola di Mozia, situata nella laguna dello Stagnone di Marsala. Un angolo di Sicilia che custodisce tesori archeologici unici, tra cui il Kothon, testimonianza dell’antico splendore di Mothia e della potenza dei Fenici nel Mediterraneo. Un’esperienza imperdibile per gli appassionati di storia, archeologia e misteri antichi.
Per raggiungere l’incantevole isola di Mozia, situata nella laguna dello Stagnone di Marsala, segui queste indicazioni:
L’aeroporto più vicino è il Vincenzo Florio di Trapani-Birgi (TPS), che dista circa 10 km dal punto di imbarco per Mozia.
In alternativa, puoi atterrare all’Aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino (PMO), che si trova a circa 90 km.
La stazione ferroviaria più vicina è Marsala, collegata a Trapani e Palermo. Dalla stazione, puoi prendere un taxi o un autobus per la zona degli imbarchi.
Una volta arrivati alla zona dello Stagnone di Marsala (Imbarcadero Storico per Mozia), puoi prendere un battello per raggiungere l’isola.
I battelli partono regolarmente e il tragitto dura circa 10 minuti.
Consiglio: Il periodo migliore per visitare Mozia è primavera e autunno, quando il clima è piacevole e il sito archeologico può essere esplorato senza il caldo intenso dell’estate.
Buon viaggio alla scoperta di Mozia!