Enna
Carrapipi: Il Paese dal Nome più Simpatico della Sicilia!
Un borgo dal nome curioso, tra storia, tradizioni e sapori autentici della Sicilia. Scopri perché Carrapipi è così speciale!
Trapanioggi13 Marzo 2025 - Turismo
  • VEDUTA VALGUARNERA PROVINCIA ENNA Turismo

    Hai mai sentito parlare di Carrapipi? Se sei siciliano, sicuramente sì! Se invece non lo conosci, preparati a scoprire uno dei nomi più divertenti e iconici della nostra amata isola. Carrapipi, in realtà, è il soprannome di Valguarnera Caropepe, un piccolo borgo dell’entroterra siciliano che, oltre a suscitare sorrisi, ha una storia e una tradizione tutte da raccontare!

    Ma perché si chiama così?

    Diciamolo subito: il nome Carrapipi è diventato celebre non tanto per il suo significato, ma per la sua musicalità buffa che lo rende irresistibile! In realtà, il paese si chiama Valguarnera Caropepe, un nome che unisce il cognome della nobile famiglia Valguarnera, che dominò il borgo per secoli, e “Caropepe”, che secondo alcuni studiosi deriverebbe da un antico insediamento arabo.

    Ma il popolo siciliano, che ama semplificare e scherzare, ha deciso che “Carrapipi” suonava meglio! 

    Un paese con una storia da miniera d’oro (anzi, di zolfo!)

    Nel XIX e XX secolo, Carrapipi divenne un centro importante per l’estrazione dello zolfo, che fece crescere il paese e diede lavoro a molti abitanti. Tuttavia, con il declino dell’industria mineraria, molti carrapipani furono costretti a emigrare, soprattutto negli Stati Uniti e nel Nord Italia. Oggi, il paese conserva un fascino autentico, con le sue viuzze acciottolate, il profumo di pane casereccio e il calore della sua gente.

    Carrapipi e le sue tradizioni golose!

    Cosa si mangia in un posto dal nome così simpatico? Ovviamente, delizie siciliane che fanno felici stomaco e cuore!

    Pane di casa appena sfornato, croccante e profumato.
    Formaggi e salumi locali, perfetti per un antipasto rustico.
    Pasta con finocchietto selvatico e salsiccia, un classico della cucina contadina.
    Dolci tipici, come cannoli, paste di mandorla e il mitico buccellato.

    E se capiti durante la festa di San Giuseppe, non perderti le famose tavolate di pane, un’antica tradizione in cui i carrapipani preparano banchetti giganteschi in onore del santo!

    Carrapipi nel cuore dei siciliani

    Anche chi è emigrato, non dimentica mai le sue radici. Carrapipi è più di un paese, è un simbolo di semplicità, autenticità e amore per la propria terra. E diciamocelo, è anche il nome perfetto per una battuta che fa sempre ridere i siciliani!

    Quindi, la prossima volta che senti parlare di Carrapipi, ricordati che dietro quel nome buffo si nasconde un pezzetto di vera Sicilia!

    E tu, sei mai stato a Carrapipi? Raccontami la tua esperienza!





  • Makari 4 arriva ad aprile su Rai1?
    Nuove avventure per Saverio Lamanna tra misteri e paesaggi siciliani
    Redazione10 Marzo 2025 - Spettacolo
  • Makari attesa 4 stagione Spettacolo

    La tanto attesa quarta stagione di Makari , debutterà presumibilmente su Rai1 ad aprile 2025, confermandosi una delle fiction più amate dal pubblico italiano. Le riprese, concluse lo scorso dicembre, hanno visto il ritorno dei protagonisti Claudio Gioè (Saverio Lamanna), Ester Pantano (Suleima) e Domenico Centamore (Piccionello), affiancati da alcune novità nel cast.

    Una produzione che valorizza la Sicilia

    La serie, ispirata ai romanzi di Gaetano Savatteri, continua a unire giallo e commedia, regalando agli spettatori uno spaccato affascinante della Sicilia. Anche per questa stagione, la Regione Siciliana ha sostenuto il progetto con un co-finanziamento, riconoscendo l’importanza della fiction nella promozione del territorio.

    Location mozzafiato per la nuova stagione

    Oltre allo splendido golfo di Macari, protagonista indiscusso della serie, le nuove puntate porteranno gli spettatori a scoprire  altre suggestive località dell’isola. Un viaggio tra paesaggi incontaminati, storia e cultura siciliana, che farà da sfondo alle nuove avventure di Lamanna e della sua squadra.

    L’attesa è quasi finita! Non resta che segnare la data sul calendario e prepararsi a seguire i nuovi misteri di Makari su Rai1.

    Makari torna su Rai 1  nell’attesa…

    In attesa di una data ufficiale per l’uscita della quarta stagione,  Sarà possibile rivedere le stagioni precedenti  in streaming su RaiPlay.

    Stagione 1

    Stagione 2

    Stagione 3

    Personaggi di Màkari 

    Stagione 1

    Stagione 2

    Stagione 3




  • Catania
    Qual è il borgo più affascinante ai piedi dell’Etna?
    Un viaggio tra storia, arte e natura nel cuore della Sicilia
    Trapanioggi10 Marzo 2025 - Turismo
  • Strada di paese Turismo

    Se c’è un luogo capace di raccontare la storia millenaria della Sicilia, questo è sicuramente uno dei borghi più affascinanti dell’isola. Immerso in un paesaggio dominato dall’Etna, tra antiche pietre laviche e architetture medievali, questo borgo custodisce segreti, tradizioni e un fascino senza tempo.

    Un borgo medievale tra pietra lavica e storia

    Passeggiando per le sue strade, si ha la sensazione di essere sospesi nel tempo. Il centro storico è un autentico gioiello architettonico, dove il nero intenso della pietra lavica si mescola con il calore delle abitazioni storiche. Le chiese imponenti, i palazzi nobiliari e le strette viuzze raccontano di un passato glorioso, quando il borgo era un crocevia di culture e commerci.

    chiesa di san nicola randazzo

    Wikipedia

    Arte sacra e tesori nascosti

    Tra le attrazioni più suggestive, spiccano le antiche chiese, veri scrigni d’arte sacra. La più celebre custodisce affreschi, sculture e dettagli in pietra lavica che incantano i visitatori. Il borgo è anche ricco di musei e collezioni private, che conservano reperti e testimonianze del suo glorioso passato medievale.

    panorama randazzo vista etna

    foto wikipedia

    Un paesaggio da cartolina ai piedi dell’Etna

    A rendere questo borgo ancora più straordinario è la sua posizione privilegiata. Circondato da vigneti e uliveti, offre panorami mozzafiato sul vulcano e sulle vallate circostanti. Durante le diverse stagioni, il paesaggio cambia veste: in inverno le cime innevate creano un contrasto magico con il nero della lava, mentre in estate il verde intenso della vegetazione avvolge il borgo in un abbraccio rigenerante.

    Sapori autentici della tradizione siciliana

    Non si può visitare questo borgo senza lasciarsi conquistare dai sapori della cucina locale. I prodotti tipici raccontano la storia di una terra generosa: dai formaggi stagionati ai salumi artigianali, passando per il vino rosso corposo, che nasce proprio dalle vigne cresciute sulle terre vulcaniche. I dolci tradizionali, spesso a base di mandorle e pistacchio, sono una vera delizia per il palato.

    percorso catania randazzo

    Come arrivare

    Il borgo è facilmente raggiungibile da Catania in circa un’ora di auto, percorrendo la SS284. Per chi preferisce i mezzi pubblici, è possibile prendere un treno dalla stazione di Catania fino alla fermata locale, oppure optare per autobus di linea che collegano il borgo ai principali centri della regione.

    Randazzo: la perla dell’Etna

    Questo incantevole borgo non è altro che Randazzo, una delle mete più autentiche della Sicilia. Con il suo fascino medievale, il legame profondo con l’Etna e le sue tradizioni ancora vive, Randazzo è una destinazione imperdibile per chi ama la storia, la natura e la buona cucina.




  • Palermo
    Qual è il borgo medievale affacciato sul mare che incanta la Sicilia?
    Un gioiello di pietra e mare, dove storia, cultura e panorami mozzafiato si fondono in un’atmosfera senza tempo. Scopri questo borgo incantato!
    Trapanioggi9 Marzo 2025 - Turismo
  • Qual è il borgo medievale affacciato sul mare che incanta la Sicilia? Turismo

    Un viaggio tra storia e bellezza senza tempo

    Immagina un borgo medievale che si specchia nel blu del Mediterraneo, con le sue stradine acciottolate che si intrecciano tra case in pietra e scorci da cartolina. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, lasciando intatta la magia di un passato glorioso. Questo angolo di Sicilia è una delle destinazioni più affascinanti dell’isola, un vero paradiso per chi cerca il perfetto connubio tra cultura, mare e tradizione.

    cristo cattredale cefalù

    Il fascino del centro storico e della Cattedrale

    Passeggiando tra le viuzze del borgo, si ha la sensazione di essere dentro una fiaba. Ogni angolo racconta una storia, ogni balcone fiorito e ogni vicolo stretto svela un pezzo di passato. Il cuore pulsante del borgo è la sua maestosa Cattedrale normanna, un capolavoro architettonico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Le sue torri imponenti dominano il paesaggio, mentre al suo interno si possono ammirare spettacolari mosaici bizantini che rapiscono lo sguardo e il cuore.

    Il mare cristallino e la spiaggia dorata

    A pochi passi dal centro storico si apre uno spettacolo naturale mozzafiato: un litorale dorato bagnato da acque trasparenti, perfetto per rilassarsi dopo una giornata di esplorazione. Qui il mare è una tavolozza di azzurri, ideale per una nuotata rigenerante o un’escursione in barca per ammirare la costa da un’altra prospettiva. Il lungomare regala tramonti indimenticabili, mentre i ristorantini di pesce offrono il meglio della cucina siciliana con vista sulle onde.

    Sapori autentici: un viaggio gastronomico imperdibile

    La cucina locale è un’esperienza da non perdere. Tra le specialità da assaporare ci sono la pasta con le sarde, la caponata e il pesce freschissimo, senza dimenticare il dolce simbolo della Sicilia: la cassata. Le piccole trattorie del borgo regalano un’esperienza culinaria autentica, dove il sapore del mare si mescola ai profumi degli agrumi e delle erbe aromatiche.

    Come arrivare in questo angolo di paradiso?

    Raggiungere questa perla siciliana è semplice: si può arrivare in auto da Palermo in circa un’ora percorrendo l’autostrada A20. In alternativa, il treno offre un viaggio panoramico con vista sul mare, mentre per chi arriva da più lontano, l’aeroporto di Palermo è la soluzione più comoda con collegamenti diretti verso le principali città italiane ed europee.

    Scopri la magia di Cefalù

    Il borgo di Cefalù è uno di quei luoghi che restano nel cuore. La sua atmosfera medievale, il mare incandevole e il fascino della sua storia lo rendono una delle mete più suggestive della Sicilia. Un viaggio qui significa immergersi in un tempo antico, lasciandosi incantare dalla bellezza autentica di uno dei borghi più affascinanti d’Italia.




  • Cibo Trapani
    Perché è Importante Usare Acqua Fredda per Cuocere la Pasta? Un Consiglio dalla Tradizione Siciliana
    "Il segreto per una pasta perfetta: sicurezza, tradizione e piccoli accorgimenti per esaltare il gusto della cucina siciliana."
    Trapanioggi8 Marzo 2025 - Cibo
  • cucina siciliana Cibo

    busiate trapanesi

    La pasta è un simbolo della cucina italiana, e in Sicilia rappresenta molto più di un semplice piatto: è una tradizione radicata nella cultura e nella convivialità. Nella provincia di Trapani, ad esempio, uno dei formati più tipici è la busiata, una pasta fresca attorcigliata a mano e spesso condita con il celebre pesto alla trapanese, a base di pomodoro, mandorle, aglio e basilico. Per ottenere una cottura perfetta di questa e di altre specialità regionali, è essenziale partire da un elemento fondamentale: l’acqua. Ma perché è meglio utilizzare acqua fredda invece che calda?

    1. Un Rischio per la Salute: Meglio Evitare l’Acqua Calda del Rubinetto

    L’acqua calda domestica attraversa la caldaia o lo scaldabagno, e questo può comportare alcuni rischi. Il contatto con le incrostazioni di calcare può favorire la presenza di batteri resistenti alle alte temperature, mentre l’uso di agenti chimici anticalcare nelle tubature potrebbe contaminare l’acqua. Anche se non esistono studi definitivi sui possibili effetti, per sicurezza è sempre meglio scegliere acqua fredda.

    2. Cottura Uniforme per Esaltare il Gusto della Pasta

    Per preparare piatti tipici come le busiate, la cottura gioca un ruolo chiave. Partire con acqua fredda permette di controllare meglio il processo di ebollizione, garantendo una cottura omogenea e una pasta con la giusta consistenza. Un piccolo accorgimento che può fare la differenza soprattutto quando si tratta di ricette tradizionali, dove ogni dettaglio è importante per rispettare i sapori autentici.

    3. Come Risparmiare Tempo Senza Compromettere la Qualità

    Se l’obiettivo è ridurre i tempi di cottura senza utilizzare acqua calda dal rubinetto, si può adottare una soluzione pratica: il bollitore elettrico. Un modello con capacità di 1,8-2 litri porta l’acqua a ebollizione in pochi minuti, consumando meno energia rispetto ai fornelli a gas. Una volta bollente, l’acqua può essere trasferita nella pentola, accelerando il processo di cottura senza rischi per la qualità dell’acqua.

    La Tradizione e la Cura nei Dettagli

    Dalla preparazione delle busiate fatte a mano alla scelta dell’acqua giusta per la cottura, ogni passaggio è fondamentale per rispettare le tradizioni culinarie siciliane. Partire con acqua fredda non è solo una scelta di sicurezza, ma anche un modo per assicurarsi una pasta cotta alla perfezione, proprio come vuole la tradizione trapanese.




  • Tradizioni
    Quali sono i cognomi più diffusi in Sicilia? Scopri la loro storia e origini
    Cognomi in Sicilia: Storia, Origini e Diffusione Provincia per Provincia
    Trapanioggi7 Marzo 2025 - Tradizioni
  • famiglia sicillia Tradizioni

    I cognomi siciliani sono una testimonianza vivente della storia dell’isola, riflettendo le influenze culturali e le dominazioni che si sono susseguite nei secoli. Dai normanni agli spagnoli, dagli arabi ai greci, ogni popolazione ha lasciato il proprio segno nell’onomastica siciliana. Analizziamo provincia per provincia i cognomi più caratteristici e diffusi.

    Messina e Provincia

    Il cognome più diffuso in Sicilia è proprio Messina, fortemente legato alla città dello Stretto. Deriva dal greco “Messene”, che significa “curva, falce”, in riferimento alla forma della baia su cui sorge la città. Altri cognomi molto presenti in questa provincia sono Romeo, di origine greca e comune anche in Calabria, e Lombardo, che indica l’appartenenza a popolazioni settentrionali giunte nell’isola.

    Palermo e Provincia

    Nella provincia di Palermo spiccano i cognomi Palermo, che sottolinea un forte legame con il capoluogo siciliano, Lo Giudice, legato a ruoli amministrativi e giuridici nel periodo normanno, e Di Mauro, spesso associato ad antichi mestieri e lignaggi nobiliari. Un altro cognome di rilievo è Mangano, derivante da “manganum”, uno strumento per la lavorazione dei tessuti.

    Catania e Provincia

    A Catania tra i cognomi più frequenti troviamo Catania, Caruso e Santoro. Caruso significa “giovane garzone” ed era diffuso tra coloro che lavoravano come apprendisti. Santoro, invece, ha origine religiosa e si riferisce alla festa di Ognissanti. Anche Di Dio e Cristaldi rientrano tra i cognomi più diffusi della provincia, testimoniando la profonda devozione religiosa dei siciliani.

    Trapani e Provincia

    Nella provincia di Trapani troviamo Catalano, che rimanda alle origini spagnole e alla migrazione di popolazioni catalane in Sicilia. Anche Navarra, legato alla regione iberica, è molto diffuso. Altri cognomi tipici sono Alamia, di origine araba, e Butera, che potrebbe derivare dal nome del comune siciliano o da influenze arabe.

    Agrigento e Provincia

    Agrigento conserva molti cognomi legati all’influenza greca, tra cui Greco, uno dei più comuni dell’isola. Altri cognomi diffusi sono Mangano e Lo Giudice, oltre a Guglielmino, che richiama le radici normanne della regione. Il legame con la tradizione agricola si riflette anche in cognomi come Raimondo e Coppola, quest’ultimo derivante dal copricapo utilizzato dai contadini.

    Siracusa e Provincia

    A Siracusa troviamo cognomi legati alla storia antica della città come Siracusa e Di Mauro. Anche Messina è presente in questa provincia, a testimonianza del forte legame con la Sicilia orientale. Tra i cognomi di origine normanna spicca Raimondo, mentre quelli legati alla religione includono Di Dio e Cristaldi.

    Caltanissetta e Provincia

    La provincia di Caltanissetta presenta una varietà di cognomi tipici come Mangano, Lo Giudice e Butera. Qui è diffuso anche Catalano, segno delle influenze spagnole. Un altro cognome di rilievo è Navarra, associato alla presenza iberica nell’isola.

    Ragusa e Provincia

    A Ragusa e dintorni si riscontrano cognomi come Greco, Caruso e Santoro. L’influenza araba si nota in cognomi come Alamia, mentre quella normanna in Guglielmino. Il legame con la tradizione artigianale è evidente in Mangano e Coppola.

    Enna e Provincia

    Enna, al centro dell’isola, presenta una forte incidenza di cognomi di origine nobiliare e legati alla storia antica, come Lo Giudice e Di Mauro. Anche Palermo è comune nella zona, insieme a Raimondo, che testimonia la presenza normanna.

    Classifica dei 20 cognomi più diffusi in Sicilia

    Ecco i 20 cognomi più comuni in Sicilia, basati su dati statistici:

    1. Russo – 21.612
    2. Messina – 16.883
    3. Caruso – 13.975
    4. Lombardo – 13.941
    5. Marino – 13.076
    6. Rizzo – 11.470
    7. Greco – 9.668
    8. Romano – 9.653
    9. Grasso – 9.597
    10. Di Stefano – 8.966
    11. Amato – 8.813
    12. Costa – 8.086
    13. Parisi – 7.815
    14. La Rosa – 7.591
    15. Bruno – 7.378
    16. Puglisi – 7.354
    17. Vitale – 7.318
    18. Arena – 7.112
    19. Pappalardo – 6.693
    20. Catalano – 6.437

    Questi dati provengono da ricerche effettuate e pubblicate da StrettoWeb, che ha analizzato la diffusione dei cognomi in Sicilia.

     

    I cognomi siciliani raccontano la storia dell’isola attraverso la loro origine e diffusione. Da Messina a Caruso, da Greco a Lombardo, ogni cognome ha una storia da raccontare, legata alle diverse dominazioni e alle tradizioni locali. La Sicilia, con la sua ricca eredità culturale, continua a tramandare questi nomi di generazione in generazione, mantenendo viva la memoria del passato attraverso la propria onomastica.

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  • Italia
    Sai che l’Italia ha due destinazioni nei Travelers’ Choice Awards 2025 di Tripadvisor?
    Sicilia in particolare e Roma brillano nei Travelers’ Choice Awards 2025
    Trapanioggi5 Marzo 2025 - Turismo
  • diverse immagini italia e sicilia Turismo

    Turismo – Il Belpaese è l’unico al mondo a piazzare nella Top 10 due località: la Sicilia (unica Regione intera) e Roma, la città eterna.

    Italia vola ai Travelers’ Choice Awards 2025

    Anche quest’anno, l’Italia è tra le mete più amate dai viaggiatori di Tripadvisor nei Travelers’ Choice Awards. Nel prestigioso Best of the Best 2025, che si basa sui voti e le recensioni lasciate dagli utenti della popolare piattaforma di viaggi, l’Italia si distingue con ben due località nella Top 10 mondiale.

    La classifica delle dieci migliori destinazioni scelte dai viaggiatori include cinque mete europee, tra cui due italiane: la Sicilia al quarto posto e Roma al sesto. Le altre tre destinazioni europee sono Londra, che domina la classifica, Parigi in quinta posizione e Creta al nono posto.

    La Sicilia: cultura, storia e sapori unici

    La Sicilia si conferma una meta d’eccezione. Nel 2025, infatti, vanta due titoli importanti: Regione Europea della Gastronomia e Agrigento come Capitale Europea della Cultura. Questi riconoscimenti hanno contribuito a rafforzare il fascino dell’isola tra i viaggiatori.

    Tripadvisor elogia la Sicilia con queste parole: “La più grande isola del Mediterraneo è separata dalla terraferma dallo Stretto di Messina. Luogo montuoso, la costa siciliana e le sue piccole isole si estendono ai piedi dei vulcani Etna, Stromboli e Vulcano”.

    Oltre ai paesaggi incredibili, la Sicilia vanta un patrimonio culturale straordinario, con influenze greche, romane, normanne e barocche che si riflettono nelle sue 9 provincie.

    Roma: la città eterna continua a incantare

    Roma, nonostante i suoi problemi, rimane una delle città più amate dai viaggiatori. Tripadvisor la descrive così: “Un giorno non è bastato per costruire Roma, ma non basterà neanche per girarla tutta. La città stessa è come la sala espositiva di un gigantesco museo all’aperto, un vero e proprio collage di piazze, mercati e siti storici sbalorditivi”.

    Dai monumenti iconici come il Colosseo, il Pantheon e la Fontana di Trevi, fino ai quartieri pittoreschi e alla cucina ineguagliabile, la Capitale d’Italia continua ad attrarre milioni di visitatori ogni anno.

    Tripadvisor suggerisce ai turisti di gettare una monetina nella Fontana di Trevi, di assaggiare la pasta fresca e i piatti tipici romani, come i carciofi alla giudia e la coda alla vaccinara, per un’esperienza culinaria autentica e indimenticabile.

    La classifica completa dei Travelers’ Choice Awards 2025

    Ecco le  prime 10  destinazioni più apprezzate dai viaggiatori di Tripadvisor nel mondo:

    1. Londra, Regno Unito
    2. Bali, Indonesia
    3. Dubai, Emirati Arabi Uniti
    4. Sicilia, Italia
    5. Parigi, Francia
    6. Roma, Italia
    7. Hanoi, Vietnam
    8. Marrakech, Marocco
    9. Creta, Grecia
    10. Bangkok, Thailandia

    Italia al top nelle classifiche del turismo

    Oltre al successo nei Travelers’ Choice Awards 2025, l’Italia ha recentemente conquistato il primo posto nell’European Tourism Reputation Index, confermando la sua posizione come una delle destinazioni più ambite al mondo. Sicilia e Roma rappresentano il fiore all’occhiello del turismo italiano, offrendo un mix perfetto di cultura, paesaggi e gastronomia.




  • Italia
    Nasce il primo ospedale veterinario pubblico in Italia: un modello da seguire anche in Sicilia
    Un investimento di 6,5 milioni di euro per una struttura all’avanguardia a Roma: un esempio virtuoso per il futuro della sanità veterinaria.
    Redazione5 Marzo 2025 -
  • cane randagio

    Roma –  La Capitale, ospiterà il primo ospedale veterinario pubblico d’Italia, un’iniziativa che rappresenta un passo avanti per la sanità degli animali domestici e randagi. La struttura sorgerà nel quartiere della Muratella, nella zona sud-ovest della città, dove sarà ampliato anche il canile comunale. Con un investimento di 6,5 milioni di euro e un’area di 916 mq, l’ospedale aprirà entro il 2026 e offrirà servizi di emergenza, chirurgia e diagnosi avanzata.

    Struttura moderna e servizi all’avanguardia

    L’ospedale sarà suddiviso in tre aree principali:

    Oltre alle aree operative, la struttura includerà uffici amministrativi, sale d’attesa e un’aula per convegni e formazione veterinaria. L’obiettivo è garantire un servizio di qualità, accessibile a tutti, riducendo il numero di animali abbandonati e migliorando il benessere degli amici a quattro zampe.

    Un modello per la Sicilia e il resto d’Italia

    Questo progetto rappresenta un modello replicabile in altre regioni italiane, inclusa la Sicilia, dove la necessità di ospedali veterinari pubblici è particolarmente sentita. Con un elevato numero di animali randagi e difficoltà nell’accesso alle cure veterinarie, la creazione di strutture simili potrebbe migliorare significativamente la gestione e la tutela degli animali.

    L’iniziativa romana dimostra che investire nella sanità veterinaria pubblica è possibile, auspicando che altre città seguano questo esempio.




  • Poggioreale
    C’è un borgo fantasma in Sicilia da brivido
    Un viaggio tra storia, rovine e mistero nel cuore della Sicilia
    Trapanioggi27 Febbraio 2025 - Turismo
  • ceduta aerea borgo di poggioreale Turismo

    La Sicilia, nella sua storia millenaria, nasconde luoghi di straordinario fascino, alcuni dei quali intrisi di un’aura spettrale e misteriosa. Tra questi, esiste un borgo diroccato che sembra essersi cristallizzato nel tempo, offrendo ai visitatori uno spettacolo suggestivo e inquietante. Questo luogo, situato nella Provincia di Trapani, racconta una storia di distruzione, resistenza e memoria.

    ruderi poggioreale visti da lontano

    DMarx22 – Opera propria

    Un paese bloccato nel tempo

    Abbandonato in seguito a un devastante terremoto nel 1968, il borgo fantasma oggi rappresenta una meta perfetta per chi ama il turismo alternativo e il fascino decadente delle rovine. Le strade deserte, le case in rovina e le piazze silenziose sono tutto ciò che resta di una comunità un tempo fiorente. Camminando tra gli edifici sventrati, si possono ancora percepire i segni della vita quotidiana di un’epoca ormai lontana.

    viale princioale di poggioreale vecchia

    Cosa vedere tra le rovine

    Visitare questo borgo significa immergersi in un’atmosfera sospesa tra passato e presente. I principali punti di interesse includono:

    Il borgo è stato anche scelto come set cinematografico per numerosi film, tra cui “Malèna”, “La Piovra” e “L’uomo delle stelle”, grazie alla sua atmosfera surreale e carica di storia.

    Consigli per la visita

    Se stai pensando di visitare questo borgo fantasma, tieni a mente alcuni consigli utili:

    Poggioreale Vecchia: il borgo fantasma della Sicilia

    Poggioreale Vecchia, situato nella Valle del Belice, è un affascinante borgo fantasma che testimonia il passato e le conseguenze del devastante terremoto del 1968. Oggi, questo luogo rappresenta una meta di grande interesse per turisti, fotografi e appassionati di storia.

    Come arrivare

    Questo affascinante borgo fantasma si trova in Sicilia, nella provincia di Trapani. Per raggiungerlo:

    Un luogo sospeso nel tempo, un viaggio tra storia e mistero: Poggioreale Vecchia aspetta solo di essere riscoperta.





  • Il borgo dalle mille chiese, Sicilia dalle mille anime
    Scopri un borgo siciliano ricco di storia, arte e tradizioni che incantano ogni visitatore.
    Trapanioggi26 Febbraio 2025 - Turismo
  • Turismo

    Un gioiello medievale nel cuore della Sicilia

    Nel cuore della Sicilia, arroccato sulla cima del Monte Castro, sorge questo incantevole borgo medievale che conserva intatto il fascino di un’epoca lontana. Inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”, questo piccolo centro abitato è un autentico scrigno di cultura, arte e spiritualità, con un patrimonio straordinario di chiese, musei e monumenti storici che raccontano secoli di storia.

    Un patrimonio unico: 22 chiese e 4 musei

    Questo borgo è profondamente legato alla fede e alla tradizione, come dimostra la presenza di ben 22 chiese, ognuna con una storia unica da raccontare. Passeggiando tra le stradine lastricate, i visitatori possono ammirare veri gioielli architettonici:

    Oltre ai numerosi edifici sacri, San Marco d’Alunzio vanta anche 4 musei che custodiscono preziosi reperti e raccontano il passato glorioso del borgo:

    Il castello normanno e un panorama infinito….

    Uno dei simboli più affascinanti di San Marco d’Alunzio è il castello normanno, le cui origini risalgono all’XI secolo. Costruito in una posizione strategica, il maniero aveva una funzione difensiva e fu un punto chiave durante la dominazione normanna in Sicilia.

    Oggi, i resti del castello offrono una delle viste più spettacolari dell’isola: da qui è possibile ammirare la catena montuosa dei Nebrodi, il blu profondo del mar Tirreno e, nelle giornate più limpide, persino le isole Eolie all’orizzonte.

    Tradizioni, folklore e feste imperdibili

    San Marco d’Alunzio è un borgo che vive intensamente le sue tradizioni e il suo folclore. Durante l’anno, numerosi eventi e celebrazioni animano le sue vie, offrendo ai visitatori un’immersione nelle usanze più antiche della Sicilia. Tra le festività più importanti si ricordano:

    Come raggiungere San Marco d’Alunzio

    San Marco d’Alunzio si trova in provincia di Messina, a 87 km da Messina e 135 km da Palermo. Il borgo è facilmente raggiungibile in auto, treno o aereo.

    In auto

    L’opzione più comoda è percorrere l’autostrada A20 Messina-Palermo e uscire a Sant’Agata di Militello, da cui il borgo dista circa 20 minuti di guida.

    In treno

    San Marco d’Alunzio non ha una stazione ferroviaria propria. La stazione più vicina è Sant’Agata di Militello, sulla linea ferroviaria Messina-Palermo.

    Dalla stazione, è possibile prendere un taxi o un autobus locale per raggiungere San Marco d’Alunzio (circa 15 km di distanza).

    In aereo

    Gli aeroporti più vicini sono:

    Dagli aeroporti, si può:

    San Marco d’Alunzio è un luogo dove la storia incontra la bellezza paesaggistica e le tradizioni si mescolano con l’arte e la cultura. Che siate amanti della storia, appassionati di arte sacra o semplicemente in cerca di un angolo autentico della Sicilia, questo borgo saprà regalarvi un’esperienza indimenticabile.

    Venite a scoprire San Marco d’Alunzio, un tesoro nascosto tra i monti e il mare!

     




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