Marsala – A Birgi torna Ryanair, si tratta della seconda volta, era accaduto prima del Covid. Sullo scalo di Trapani sono previsti 13 milioni di euro di investimenti. Parla Eddie Wilson, ceo di Ryanair: “Oggi annunciamo un importante operazione di sviluppo per l’aeroporto di Trapani – Marsala, con il ritorno della base Ryanair”. Birgi sarà la ventesima base Ryanair in Italia, con 2 aeromobili basati e la creazione – dice Wilson – di 800 posti di lavoro. Avere una base a Trapani-Marsala significa avere qui piloti, il personale tecnico, quello amministrativo. Vogliamo tornare qui di nuovo per annunciare un’ulteriore crescita nei prossimi mesi” – ha concluso il Ceo della compagnia.
E’ la seconda volta che la compagnia irlandese fa hub a Birgi. La precedente base Ryanair era nata nel 2008, ed aveva quattro aeroplani. Va via nel 2017 Ryanair nel 2019 addirittura si parla di completo abbandono di Trapani.
“Nel 2020 comincia il lavoro con Ryanair – racconta Ombra – per ristabilire i rapporti, ed incrementare il traffico. Ci siamo impegnati per eliminare, con la Regione Siciliana, l’addizionale comunale, e grazie all’impegno di Schifani, Dagnino e dei parlamentari regionali siamo riusciti a far completare l’iter, coinvolgendo anche il parlamento nazionale”. “I processi di crescita e di sviluppo – ricorda Ombra – sono lenti, perché ci sono tanti passaggi, mettere insieme molte teste. Ma ci siamo riusciti”.
Dalla stima di Ryanair si calcola il 33% la crescita in inverno, e il 22% di crescita in estate. Poi si parla di offerta speciale con rotte a partire da 21,99 euro per chi prenota entro il 27 Settembre.
Presente al tavolo degli ospiti anche l’assessore Aricò che si dice contento e ringrazia il presidente di Airgest Salvatore Ombra “per lo splendido lavoro fatto” sottolineando nel contempo lo sforzo della Regione per sostenere il co – marketing di Ryanair all’aeroporto di Trapani – Marsala.
Sugli F35, e la prevista scuola di addestramento per i top gun, il presidente Salvatore Ombra dice che “lo scalo di Birgi vive grazie alla vicina base militare, e racconta dei rapporti cordiali che insistono tra i militari e lo scalo civile e conclude dicendo che per il territorio la presenza della scuola di addestramento è una opportunità di crescita per il territorio. Per me – dice – è una operazione vincente”.
Marsala – La compagnia irlandese Ryanair pronta a rafforzare la propria operatività presso l’aeroporto di Trapani Birgi con la riapertura della sua base a partire da gennaio 2026?
Lo sapremo tra qualche ora dopo la conferenza stampa indetta per stamane dai vertici di Airgest a Marsala. In questa sede dovrebbe essere dato l’annuncio ufficiale del nuovo investimento da parte della compagnia low cost.
Ma c’è attesa sia sulle parole del CEO della compagnia aerea irlandese, sia del Presidente Airgest Salvatore Ombra. La conferenza stampa sarà a Marsala la città del presidente Ombra. Presente Eddie Wilson e l’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò – l’azionista di riferimento di Airgest. Alcuni voli sono già prenotabili per la stagione invernale ed indicano che tra le rotte disponibili ci saranno quelle per Bergamo, Bologna, Venezia, Torino, Pescara e, sul fronte internazionale, Londra.
Queste rotte però già erano disponibili e comunque pare che verranno mantenute assieme a quelle ‘storiche’.
In questa fase iniziale sarà operativo un aeromobile stanziato stabilmente, cui potrebbe aggiungersene un secondo con l’inizio della stagione estiva, prevista per marzo. Il ripristino della base operativa della compagnia aerea irlandese è stato reso possibile grazie all’eliminazione dell’addizionale comunale sui voli, una decisione assunta dalla giunta regionale guidata da Schifani per supportare gli scali minori di Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria. Questo provvedimento, fortemente richiesto da Ryanair — e in passato anche per gli aeroporti di Palermo e Catania — è stato accolto con la promessa di un incremento dell’offerta di voli.
Ma intanto su tutto incombe lo spettro dell’arrivo degli F-35 nella vicina base militare del 37° Stormo, di cui il “Vincenzo Florio” da sempre è stato una dependance. Vedremo…