Pensioni – Aprile 2025 porta notizie importanti per milioni di pensionati italiani. Il cedolino pensione aprile 2025 presenta una serie di novità tra cui aumenti, conguagli, trattenute fiscali e nuove integrazioni regionali. La data di pagamento è fissata per martedì 1° aprile, primo giorno bancabile del mese. Il pagamento riguarda sia gli accrediti bancari che i prelievi in contanti presso gli uffici postali, dove l’accesso sarà regolato come sempre in base all’iniziale del cognome.
Il pagamento sarà disponibile il 1° aprile 2025:
Per chi ha conto corrente, libretto postale, BancoPosta o Postepay Evolution, il prelievo potrà avvenire dagli sportelli Postamat senza bisogno di recarsi allo sportello.
Gli uffici postali seguiranno la consueta turnazione alfabetica per evitare code e assembramenti.
Tra gli aggiornamenti più rilevanti:
I pensionati della Provincia autonoma di Bolzano con assegni minimi riceveranno un’integrazione straordinaria che porterà la pensione a 1.000 euro al mese, per il triennio 2025-2027.
Per gli invalidi civili totali e gli over 70 con maggiorazioni sociali è previsto un aumento netto di 8 euro al mese, accompagnato da arretrati di 24 euro riferiti ai primi tre mesi dell’anno. In totale, il cedolino di aprile conterrà 32 euro aggiuntivi.
Prosegue la rivalutazione automatica delle pensioni secondo l’inflazione:
Questi adeguamenti, seppur contenuti, mirano a sostenere il potere d’acquisto in un periodo di incertezza economica.
Il cedolino di aprile includerà:
Chi ha già saldato i propri obblighi fiscali nel 2024 non troverà ulteriori conguagli a partire da questo mese.
I pensionati possono accedere al proprio cedolino tramite il portale INPS:
A breve sarà anche disponibile la Certificazione Unica 2025, indispensabile per la dichiarazione dei redditi.
Le novità del cedolino di aprile 2025 mostrano la volontà di garantire una tutela minima del potere d’acquisto dei pensionati, in un quadro economico in continuo mutamento. Aumenti, anche se limitati, e semplificazioni nei servizi digitali segnano un passo avanti.
Roma – Chi andrà in pensione nel 2025 potrà contare su un assegno più generoso. L’INPS ha infatti aggiornato i coefficienti di rivalutazione del montante contributivo, con un incremento del 3,66%. Questa modifica, frutto dell’adeguamento annuale previsto dalla legge Dini, assicura un aumento reale dell’importo della pensione, soprattutto per chi rientra nel sistema contributivo. Scopriamo nel dettaglio cosa cambia.
Con il messaggio n. 914/2025, l’INPS ha ufficializzato l’aggiornamento dei coefficienti di rivalutazione applicabili ai trattamenti pensionistici. Il tasso fissato per il 2025 è pari a 1,036622, corrispondente a un aumento del 3,66% rispetto al montante accumulato fino al 31 dicembre 2023.
Rispetto al 2024, quando l’incremento era del 2,3%, la nuova percentuale offre un vantaggio concreto per i futuri pensionati.
Facciamo un esempio: chi ha accumulato un montante di 200.000 euro, con la rivalutazione del 3,66%, si vedrà riconosciuto un nuovo valore di 207.320 euro. A questo importo si aggiungeranno i contributi versati nel 2024 e quelli maturati fino al pensionamento nel 2025.
La rivalutazione annuale del montante è prevista dalla legge n. 335/1995 (nota come riforma Dini). Questa norma stabilisce che il montante contributivo debba essere aggiornato ogni anno in base alla variazione media quinquennale del PIL nominale, calcolata dall’Istat.
Il sistema garantisce che il potere d’acquisto della pensione non venga eroso dall’inflazione o da altre fluttuazioni economiche.
Il messaggio INPS n. 914/2025 non si limita al sistema contributivo. Sono stati pubblicati anche i nuovi coefficienti per rivalutare:
Tutti questi aggiornamenti sono già stati integrati nelle procedure di liquidazione delle pensioni, coinvolgendo lavoratori dipendenti, autonomi, pubblici, dello spettacolo e dello sport.
L’adeguamento dei coefficienti di rivalutazione per il 2025 rappresenta una buona notizia per chi si appresta a lasciare il mondo del lavoro. Grazie a questo aggiornamento, il sistema pensionistico italiano riesce a mantenere un certo equilibrio tra sostenibilità economica e tutela del reddito dei futuri pensionati.
Fonte
Avv. Marco De Gregorio, “Pensioni, assegno più alto per chi andrà in pensione nel 2025, INPS aggiorna i coefficienti rivalutazione: ecco di quanto”, pubblicato su Previdenza Sociale il 21 marzo 2025.