Trapani – Un appello a denunciare rivolto alle donne che vivono in contesti mafiosi. Come hanno fatto Rita Atria o ancora Giovanna Galatolo, figlia di un potente boss di Palermo, Vincenzo, che ha parlato per salvare se stessa e la figlia e che non hanno esitato a raccontare le malefatte dei rispettivi padri, i segreti conosciuti in famiglia.
L’appello è arrivato a queste donne da don Luigi Ciotti, presidente di Libera, durante il suo intervento a conclusione dell’incontro tenutosi ieri nell’aula bunker del Palazzo di Giustizia di Trapani dedicato al ricordo delle vittime della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 Aprile 1985.
Sul filo del tema scelto, Il senso della giustizia per ricomporre le vite spezzate dalle mafie, don Ciotti ha ricordato delle donne che oggi Libera ha accolto e che tiene sotto protezione. Donne che hanno abbandonato i loro contesti familiari , per sfuggire agli orrori delle mafie, che hanno deciso di infrangere codici millenari fondati sulla violenza e sulla minaccia. e che hanno ricevuto il grazie anche da Papa Francesco: “Voi, care signore, siete nate e cresciute in contesti inquinati dalla criminalità mafiosa, e avete deciso di uscirne. Benedico questa vostra scelta, e vi incoraggio ad andare avanti”. Indelebili parole come quelle pronunciate durante la rassegna Contromafie a Vibo Valentia, da parte di Maria Teresa, moglie di mafioso, che si è rivolta alle altre che si trovano nelle sue condizioni e le ha invitate a darsi forza: “Voi, care signore, siete nate e cresciute in contesti inquinati dalla criminalità mafiosa, e avete deciso di uscirne. Benedico questa vostra scelta, e vi incoraggio ad andare avanti”. “Vorrei dire loro di avere coraggio, di farsi forza l’una con l’altra, di guardare con tutta la lucidità il mondo in cui sono confinate – ha detto Maria Teresa –. Vorrei dire loro di ribellarsi, vale la pena di cambiare. Ogni sforzo, ogni mia paura, ogni momento difficile di questo lungo percorso è ripagato a pieno. La mia scelta sicuramente è stata fatta per l’amore dei miei figli, guidata dall’istinto materno. È il nostro dovere di madre dare questa possibilità ai nostri figli. Da lì è nato un percorso di crescente consapevolezza di aver vissuto in un mondo inaccettabile”.
Un percorso che oggi ha bisogno di un sostegno istituzionale, legislativo, servono norme precise a parte i protocolli che già sono stati sottoscritti tra ministeri, autorità giudiziarie , associazioni come Libera ed altre, con la Cei. La Commissione nazionale antimafia ha lavorato su un ddl, manca il voto del Parlamento e l’intervento del Governo. Don Ciotti ha rivolto l’invito al presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, per sollecitare un Decreto che faccia diventare da subito norma di legge quel ddl. L’invito quindi ad altre donne a “disobbedire alle mafie e liberare se stesse, il loro futuro e quello dei figli”, ma l’appello al Governo . La forza di queste donne da sola non basta, c’è bisogno di una legge e di un supporto dallo Stato.
Per questo progetto a marzo cinque ministeri hanno firmato un protocollo per finanziare ed estendere l’applicazione del programma Liberi di scegliere, oltre a Reggio Calabria e Catania, anche a Palermo e Napoli. Fino a quel momento era basato su un’intesa tra Dipartimento per le Pari opportunità, tribunale per i Minorenni, procura per i Minorenni e procura di Reggio Calabria e di Catania, Direzione nazionale antimafia e Libera. Finora sostenuto soltanto dalla Conferenza episcopale italiana con i fondi dell’8 per mille. Ma prossimo passo deve essere la legge, perché nessuno domani possa dire di non sapere o di sapere sostenendo l’immobilità per non aver strumenti. Nel video le parole di don Luigi Ciotti.
Erice – “La lotta alla mentalità mafiosa non si vince senza un forte sentimento della coscienza offesa, che ciascuno di noi deve tenere vivo e far crescere ogni giorno di più. E non solo dinanzi ai delitti e ai massacri opera della mafia ma anche e soprattutto contro il malaffare, la corruzione, le ingiustizie sociali che ne costituiscono il fertile terreno di coltura”.
Questo ha dichiarato Laura Montanti, già amministratrice del Comune di Erice, intervenendo a
margine di un toccante spettacolo teatrale (dedicato a Rita Atria e alla famiglia di Margherita Asta) svoltosi nell’ambito del “Non ti scordar di me”, l’evento promosso dal Comune di Erice a 40 anni dalla strage di Pizzolungo.
Secondo Laura Montanti, che è presidente del ‘Comitato per la Radioterapia a Trapani’, “lo
scandalo delle diagnosi oncologiche più lente della malattia, i tempi biblici per la realizzazione della radioterapia, l’abbandono di strutture sanitarie come l’ex tubercolosario Rocco La Russa e del Dispensario di Via Spalti, sono facce della medesima medaglia: una collettività che subisce questo stato di cose senza una fortissima reazione, forse non è pronta per combattere fino in fondo mafia e mafiosi”.
Venerdì 31 gennaio, a Trapani, il cielo si presenterà generalmente poco nuvoloso o velato, con qualche variazione nel corso della giornata. Al mattino avremo nubi sparse che potranno coprire parzialmente il sole, ma senza fenomeni di rilievo. Nel pomeriggio, il tempo migliorerà con ampie schiarite e un cielo perlopiù sereno, ideale per una passeggiata lungo la costa o nel centro storico. In serata, la nuvolosità tornerà ad aumentare leggermente, con qualche addensamento che potrebbe rendere il cielo parzialmente coperto. Le temperature si manterranno su valori in linea con il periodo, con un clima fresco nelle prime ore del giorno e più gradevole nel pomeriggio, grazie alla brezza marina che caratterizza la città.
Oggi la Chiesa celebra San Giovanni Bosco, sacerdote e fondatore della Congregazione Salesiana. Nato nel 1815 in Italia, Don Bosco dedicò la sua vita all’educazione dei giovani, soprattutto quelli più poveri e disagiati. La sua missione educativa, basata sull’amorevolezza, la ragione e la religione, ha lasciato un segno indelebile nella storia della pedagogia.
Don Bosco fu anche un innovatore, promuovendo un metodo educativo che valorizzava il gioco, il teatro e il lavoro come strumenti di crescita personale. La sua figura rimane un punto di riferimento per insegnanti, educatori e genitori che si occupano dell’istruzione e della formazione morale dei giovani.
Uno degli scrittori più illustri della Sicilia, nato a Racalmuto nel 1921. Le sue opere, tra cui “Il giorno della civetta”, hanno raccontato con acume e lucidità la mafia e le contraddizioni della società siciliana.
Rita Atria è stata una giovane testimone di giustizia, simbolo della lotta contro la mafia. Dopo la morte del giudice Paolo Borsellino, al quale si era affidata, si tolse la vita a soli 17 anni. Il suo coraggio resta un esempio indelebile.
♈ Ariete – Energia in crescita, giornata perfetta per risolvere questioni in sospeso.
♉ Toro – Calma e stabilità: ideali per pianificare il futuro.
♊ Gemelli – Occhio alle distrazioni! Resta concentrato sugli obiettivi.
♋ Cancro – Momento favorevole per le relazioni affettive.
♌ Leone – Un’opportunità lavorativa potrebbe bussare alla tua porta.
♍ Vergine – Oggi hai bisogno di relax. Dedica tempo a te stesso.
♎ Bilancia – Giornata ideale per prendere decisioni importanti.
♏ Scorpione – Qualcosa di inaspettato potrebbe sorprenderti.
♐ Sagittario – Viaggi e spostamenti favoriti: organizza una gita!
♑ Capricorno – Concentrazione e determinazione porteranno risultati.
♒ Acquario – Creatività al massimo, sfrutta questa energia per nuovi progetti.
♓ Pesci – Emozioni intense, ascolta il tuo cuore.
“Cu nesci arrinesci”
(Chi esce, riesce.)
Un invito ad avere coraggio e ad esplorare nuove opportunità.
“L’educazione è cosa del cuore.” – San Giovanni Bosco
Nella quiete della notte, lascia andare le preoccupazioni e affidati al domani con fiducia.
Carissimo lettore di TrapaniOggi.it, non perdere l’Almanacco di oggi, 30 gennaio 2025! Ogni giorno è un’opportunità per riscoprire la nostra terra, la sua storia e le sue tradizioni. Condividi con i tuoi amici e familiari questi momenti di conoscenza, e rendi unica la tua giornata con le curiosità e gli spunti che solo la Sicilia sa regalare. Continua a seguirci e a diffondere la bellezza di Trapani e dei suoi dintorni!
Rita Atria: Il Coraggio di una Giovane Testimone di Giustizia
Rita Atria nacque il 4 settembre 1974 a Partanna, un piccolo paese della provincia di Trapani, in una famiglia legata ad ambienti mafiosi. Il padre, Vito Atria, era un boss locale ucciso in un regolamento di conti nel 1985. La morte del padre segnò profondamente Rita, spingendola a cercare giustizia al di fuori del codice mafioso dell’omertà.
Dopo la morte del fratello Nicola, anch’egli coinvolto in dinamiche criminali e assassinato nel 1991, Rita decise di rompere con il passato e di collaborare con la giustizia.
Rita Atria trovò una guida e una protezione in Paolo Borsellino, il magistrato che si occupava delle sue dichiarazioni. A soli 17 anni, decise di testimoniare contro i clan mafiosi della sua terra, offrendo informazioni preziose che contribuirono a far luce su diversi crimini.
Venne trasferita a Roma sotto protezione, vivendo in isolamento e sotto falsa identità. La sua vita cambiò radicalmente: da giovane di una famiglia mafiosa divenne testimone di giustizia, pagando un prezzo altissimo per la sua scelta.
Il 19 luglio 1992 Paolo Borsellino venne ucciso nella strage di via D’Amelio. La sua morte fu un colpo devastante per Rita, che perse l’unico punto di riferimento rimastole. Sola, isolata e priva di protezione, il 26 luglio 1992, una settimana dopo la strage, si tolse la vita lanciandosi dal settimo piano del suo appartamento a Roma.
Rita Atria è diventata un simbolo della resistenza contro la mafia. La sua storia, a lungo ignorata, oggi viene ricordata come esempio di coraggio e ribellione contro un sistema di violenza e omertà. Il suo nome è associato a numerose iniziative antimafia, scuole, associazioni e movimenti che lottano per la legalità, in particolare in Sicilia e a Trapani, dove il suo sacrificio è sempre più riconosciuto.
A Partanna e in altre città siciliane, gruppi di attivisti continuano a portare avanti il suo messaggio, affinché nessun giovane si senta più solo nella scelta di opporsi alla mafia.
La storia di Rita Atria ci ricorda che la lotta alla mafia è anche una questione di scelte individuali e di coraggio. Il suo sacrificio non è stato vano, e il suo esempio continua a ispirare nuove generazioni nella battaglia per la giustizia e la verità.
Giovedì 30 gennaio si preannuncia come una giornata tranquilla dal punto di vista meteorologico, con un cielo prevalentemente velato o poco nuvoloso. Al mattino, si registreranno alcune nubi sparse, ma senza particolari disagi o fenomeni atmosferici rilevanti. Con il passare delle ore, le nuvole tendono a diradarsi, regalando spazio a un cielo più sereno, seppur con qualche lieve velatura residua nel corso della giornata. Non sono previste precipitazioni, e le temperature si manterranno in valori piuttosto miti per la stagione, rendendo il clima complessivamente gradevole. Una giornata quindi ideale per chi desidera godersi un po’ di sole.
“Chi semina vento raccoglie tempesta, ma chi semina amore raccoglie bellezza.”
“Cu nesci, arrinesci.” (Chi esce, riesce – chi ha il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort ottiene successo.)
“Le stelle sopra la Sicilia sembrano più luminose: forse perché portano i sogni di chi, sotto di loro, non smette mai di sperare.”
Colazione: Brioche con granita di mandorla. Pranzo: Pasta con le sarde. Cena: Caponata di melanzane e sfincione palermitano.
Carissimo lettore di TrapaniOggi.it, non perdere l’Almanacco di oggi, 30 gennaio 2025! Ogni giorno è un’opportunità per riscoprire la nostra terra, la sua storia e le sue tradizioni. Condividi con i tuoi amici e familiari questi momenti di conoscenza, e rendi unica la tua giornata con le curiosità e gli spunti che solo la Sicilia sa regalare. Continua a seguirci e a diffondere la bellezza di Trapani e dei suoi dintorni!