Marsala
Per il pestaggio di un disabile non fu tentato omicidio. Condannato a 10 anni Li Vigni
Li Vigni è rinchiuso in carcere il 17 giugno 2023
Redazione19 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Condanna pestaggio giovane disabile Cronaca

    Marsala – Il Tribunale, presidente Vito Marcello Saladino, accogliendo la tesi difensiva (avvocato Piero Marino) e condannando a dieci anni di carcere il ventenne di Petrosino, Vincenzo Piero Li Vigni per il “pestaggio” di un giovane disabile marsalese nei pressi di un distributore automatico di sigarette in contrada Terrenove, lungo la statale 115 per Mazara.

    Furono lesioni personali gravi, non tentato omicidio.

    Vincenzo Piero Li Vigni, nella notte tra il 14 e il 15 giugno, insieme ad un minore, per il quale ha proceduto la Procura dei minorenni di Palermo, aggredì con calci e pugni un 33enne, Davide Russo, scambiandolo per un presunto molestatore della sorella. Li Vigni è rinchiuso in carcere il 17 giugno 2023. 

    Tre i reati contestati: tentato omicidio, rapina aggravata impropria (per avere sottratto le chiavi dell’auto alla vittima) ed evasione dagli arresti domiciliari (all’epoca, infatti, l’imputato era ai domiciliari con l’accusa di avere esploso alcuni colpi d’arma da fuoco). Li Vigni, oltre che per lesioni gravi, è stato condannato anche per la rapina impropria e l’evasione dai domiciliari. Subito dopo il fatto, i carabinieri identificarono i due protagonisti del pestaggio grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza che riprese l’intera scena.

    “La vittima dell’aggressione – aveva detto il pm Paolo Bianchi nella sua requisitoria – ha subito al corpo e alla testa 34 pugni e 11 calci. Colpi portati con estrema e inaudita violenza”. E per questo aveva invocato una condanna a 15 anni e 3 mesi di reclusione. Nel processo, la vittima dell’aggressione si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Antonino Salvatore Giustiniano. Il Tribunale gli ha accordato un risarcimento danni “provvisionale” (in attesa della causa civile) di 15 mila euro.
    Parte civile anche il Comune di Marsala, rappresentato dall’avvocato Cosimo Di Girolamo. Per il Comune 5 mila euro.



  • Caltanissetta
    Banca Monte dei Paschi di Siena condannata, dovrà risarcire oltre 2,7 milioni
    Riguardava un illegittimo protesto elevato ai danni di una società nissena riferito al mese di settembre 2020 e relativo ad una cambiale di appena 2.600 euro
    Redazione18 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Calatanissetta – Il Tribunale di Caltanissetta ha condannato la Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. a corrispondere una somma pari a 2.759.889,59 di euro, in favore di una società del nisseno che, all’epoca dell’instaurazione del giudizio operava nel settore delle pulizie industriali.

    La condanna è stata pronunciata a risarcire i danni occorsi alla società a causa di un illegittimo protesto elevato ai danni della società, nel mese di settembre 2020, e relativo ad una cambiale di appena 2.600 euro, domiciliata presso la Filiale MPS di Caltanissetta che aveva provveduto a far protestare la società, nonostante alla data fissata per la scadenza della cambiale, la società correntista detenesse sul proprio conto corrente circa 200 mila euro.

    L’ingiusto protesto aveva comportato la perdita, da parte della società nissena, di un appalto bandito dall’Asl di Napoli dal valore pari ad oltre centododici milioni di euro, di cui la stessa era già risultata aggiudicataria unitamente ad altra società, con cui aveva costituito un R.T.I.. A causa del protesto, quest’ultima non era riuscita ad ottenere il rilascio, da parte del ceto bancario ed assicurativo, di una fideiussione di considerevole valore, che era stata richiesta dalla stazione appaltante, a pena di decadenza dalla commessa. E così, la società nissena era stata estromessa dall’appalto che è integralmente rimasto in capo all’altra componente del R.T.I. in precedenza costituito.

    Ritendo ingiusto il danno patito come conseguenza dell’illegittimo protesto, la società si è rivolta allo “Studio Legalit Avvocati Associati”, avvocati Giovanni Puntarello e Sabrina Causa, per ottenere il risarcimento del pregiudizio economico patito.

    Secondo le tesi prospettate in giudizio dagli avv.ti Puntarello e Causa, “la levata del protesto in oggetto risultava imputabile alla summenzionata Banca, che, alla data di scadenza della cambiale, non aveva provveduto al relativo pagamento, pur essendo onerata a processarlo e ad eseguirlo direttamente. Un simile onere, sempre in base a quanto sostenuto dai detti legali, gravava sulla Banca, in quanto titolare di apposito mandato di pagamento, come comprovato tanto dalla domiciliazione della cambiale, quanto dalla circostanza che, sul conto corrente detenuto dalla società nissena presso la Filiale MPS di Caltanissetta, fosse presente una considerevole provvista”.

    La tesi era stata poi sposata nella fase decisionale del giudizio, dalla curatela della liquidazione giudiziale della società in questione, in persona degli Avv.ti Francesco Costa e Fabio Giorgio che hanno aderito alle difese degli Avv.ti Giovanni Puntarello e Sabrina Causa, pienamente condivise anche dal Tribunale di Caltanissetta che, in considerazione di ciò, ha condannato MPS al pagamento di un risarcimento di quasi tre milioni di euro.

    In particolare, il Tribunale di Caltanissetta ha condiviso l’intera prospettazione degli Avv.ti  Puntarello e Causa, ritenendo di accordare il risarcimento dei danni patrimoniali subiti dalla società del nisseno, liquidati in una misura corrispondente al 5 per cento del valore dall’appalto in questione.

     




  • Trapani
    Bulgarella contro Tranchida
    Ieri udienza pre dibattimentale dopo la querela dell’imprenditore contro il sindaco. Prima udienza il 5 marzo
    Redazione17 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Bulgarella contro Tranchida Cronaca

    Trapani – Il Sindaco Tranchida dovrà comparire avanti al Tribunale di Trapani, giudice dott. Roberta Nodari, all’udienza del 5 marzo 2025 per rispondere del reato di diffamazione aggravata in danno dell’imprenditore Andrea Bulgarella.

    Richiesta di giudizio a seguito indagini preliminari.

    A chiedere il giudizio a conclusione delle indagini preliminari è stato il pm Matteo Delpini. Ieri l’udienza pre-dibattimentale affidata al giudice Franco Messina che ha disposto la prosecuzione del dibattimento il prossimo 5 marzo, davanti al giudice monocratico Roberta Nodari. Bulgarella e la sua omonima società imprenditoriale si sono costituiti parte civile con l’avv. Marco Siragusa.

    La querela è legata ad un intervento fatto dal sindaco Tranchida su un quotidiano on line

    Tranchida è difeso dall’avvocato Giuseppe Rando. La querela è legata ad un intervento fatto dal sindaco Tranchida su un quotidiano on line, a proposito di interventi edilizi condotti nel tempo che sarebbero stati causa di allagamenti in città.

    450.000 € la richiesta di risarcimento

    Bulgarella e la sua società hanno chiesto un risarcimento complessivo per 450 mila euro.




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