Valderice – La citta pedemontana alle falde di Erice, segna una svolta storica con l’approvazione del Bilancio di previsione 2025/2027, che mette definitivamente fine al precariato comunale. La Giunta Municipale, guidata dal Sindaco Francesco Stabile (nella foto di copertina), ha destinato le risorse necessarie per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari ancora in servizio, ponendo così termine a una situazione che si protraeva da decenni.
L’impresa, definita dallo stesso Sindaco “ardua e complessa”, ha richiesto una lunga fase di programmazione e concertazione con tutti gli assessori. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di questa scelta politica, considerandola una promessa mantenuta e un atto di giustizia sociale per i tanti lavoratori che per anni hanno vissuto nell’incertezza.
Valderice è stato uno dei Comuni siciliani con il numero più elevato di lavoratori precari, spesso in misura superiore alle reali esigenze della pianta organica. Il Sindaco Stabile ha ribadito come questa stabilizzazione rappresenti una svolta epocale, poiché restituisce dignità e sicurezza a numerose famiglie.
“Ho voluto comunicare questa decisione politica guardando negli occhi i lavoratori LSU, con fierezza ed emozione, perché questo risultato è il frutto di un impegno serio e costante.“
L’amministrazione comunale non si è limitata a risolvere il problema del precariato, ma guarda già al futuro. La nuova stabilità finanziaria permetterà di valorizzare i dipendenti già in organico e pianificare nuove assunzioni negli uffici strategici, per garantire servizi più efficienti ai cittadini.
Stabile ha infine voluto sottolineare che questa manovra è una risposta concreta dopo oltre 30 anni di incertezze, allontanandosi da logiche populiste e privilegiando l’azione amministrativa basata sui fatti.
Con questa storica decisione, il Comune di Valderice si proietta verso il futuro con maggiore sicurezza, garantendo un’organizzazione più solida e funzionale per affrontare le sfide amministrative dei prossimi anni.
Le prossime elezioni comunali in Sicilia si terranno domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025, come stabilito dal Consiglio dei ministri. Per i comuni in cui nessun candidato otterrà la maggioranza assoluta, i ballottaggi si svolgeranno domenica 8 e lunedì 9 giugno. Nelle stesse date, gli elettori saranno chiamati a esprimersi su cinque referendum.
Le Elezioni Comunali 2025 in Sicilia riguarderanno 5 comuni su un totale di 391 (1,3%). Tra questi, un solo comune ha una popolazione superiore ai 15.000 abitanti e adotterà il sistema elettorale proporzionale a doppio turno. Gli altri quattro comuni, con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, voteranno con il sistema maggioritario a turno unico.
Ecco il riepilogo della distribuzione dei comuni coinvolti:
Oltre alle amministrative, nelle giornate dell’8 e 9 giugno si voterà per cinque referendum. Quattro quesiti referendari sono stati promossi dal sindacato Cgil e riguardano temi legati al mondo del lavoro. Il quinto quesito riguarda la riduzione del tempo necessario per ottenere la cittadinanza italiana, proponendo di abbassare il requisito da 10 a 5 anni. Quest’ultimo referendum è stato promosso, tra gli altri, dal partito +Europa.
I promotori dei referendum avevano richiesto di accorpare le votazioni al primo turno delle elezioni comunali, previsto per il 25 e 26 maggio, per sfruttare una maggiore affluenza alle urne. Tuttavia, il governo ha scelto di mantenere date separate, fissando i referendum nei giorni del ballottaggio.
La partecipazione al voto sarà determinante per delineare i comuni coinvolti e per l’esito referendario.