Trapani
Pensioni in pagamento dal 1° aprile
Accrediti e prelievi agli sportelli e Postamat in provincia
Redazione28 Marzo 2025 - Economia



  • pagamento pensioni aprile Trapani Economia

    Pensioni di aprile: al via i pagamenti dal 1° aprile a Trapani e provincia

    A partire da martedì 1° aprile 2025, le pensioni saranno disponibili in tutti i 71 uffici postali della provincia di Trapani. Lo ha comunicato Poste Italiane, specificando che il pagamento riguarda sia il ritiro in contanti agli sportelli, sia l’accredito su conto Bancoposta, libretto di risparmio o Postepay Evolution.

    Chi ha scelto l’accredito diretto potrà prelevare comodamente dai 96 ATM Postamat presenti sul territorio trapanese, evitando file e attese.

    Sicurezza post-prelievo: fino a 700 euro di rimborso

    I pensionati che usano carte di debito associate ai conti o libretti potranno beneficiare, gratuitamente, di una polizza assicurativa contro i furti. Il rimborso copre fino a 700 euro l’anno per contante sottratto entro due ore dal prelievo, sia allo sportello che al Postamat.

    Consigli utili per evitare attese

    Poste Italiane invita i cittadini a non recarsi allo sportello nelle prime ore del mattino e, se possibile, a preferire i giorni successivi al primo del mese. Questo accorgimento consente di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’esperienza di servizio, soprattutto per i più anziani.

    Dove trovare informazioni

    Per ogni ulteriore informazione, è possibile consultare il sito ufficiale www.poste.it o contattare il numero 06.45263322, attivo per assistenza ai clienti.

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  • Italia
    Pensioni aprile 2025: pagamento dal 1° aprile
    Aumenti per alcuni assegni minimi, nessun cambiamento per altri
    Redazione25 Marzo 2025 - Economia



  • Aumenti pensioni marzo 2025 Economia

    Pagamento pensioni aprile 2025: cosa sapere

    Roma – L’INPS ha comunicato che le pensioni di aprile 2025 saranno erogate a partire da martedì 1 aprile, primo giorno bancabile del mese. La notizia interessa milioni di pensionati italiani, per i quali è fondamentale sapere quando e come riceveranno l’importo mensile. Il pagamento pensioni aprile 2025 non subirà ritardi, ma in alcuni casi sono previsti aumenti sull’assegno.

    Chi riceverà aumenti ad aprile 2025?

    Secondo le disposizioni dell’INPS, ad aprile ci saranno incrementi sull’assegno minimo per alcuni beneficiari. Un esempio riguarda i pensionati residenti a Bolzano, dove sono previsti adeguamenti legati al costo della vita. Questi aumenti, pur non generalizzati, riflettono la rivalutazione annuale prevista per legge.

    Nessuna variazione per la maggior parte dei pensionati

    Per chi non rientra tra i beneficiari degli adeguamenti, l’importo della pensione resterà invariato rispetto ai mesi precedenti. L’INPS non ha annunciato ulteriori modifiche o conguagli per aprile, a eccezione dei casi particolari specificati nelle comunicazioni individuali inviate agli interessati.

    Modalità di pagamento: banca e Poste

    Il pagamento avverrà regolarmente:

    Chi desidera ulteriori dettagli può consultare il sito ufficiale dell’INPS o rivolgersi al proprio patronato di riferimento.




  • Italia
    Pensioni 2025, assegni più alti con rivalutazione INPS
    Incremento del 3,66% sul montante contributivo: cosa cambia per chi va in pensione nel 2025
    Redazione25 Marzo 2025 - Economia



  • pensione 2027 Economia

    Roma – Chi andrà in pensione nel 2025 potrà contare su un assegno più generoso. L’INPS ha infatti aggiornato i coefficienti di rivalutazione del montante contributivo, con un incremento del 3,66%. Questa modifica, frutto dell’adeguamento annuale previsto dalla legge Dini, assicura un aumento reale dell’importo della pensione, soprattutto per chi rientra nel sistema contributivo. Scopriamo nel dettaglio cosa cambia.

    Rivalutazione contributiva: aumento dell’assegno nel 2025

    Con il messaggio n. 914/2025, l’INPS ha ufficializzato l’aggiornamento dei coefficienti di rivalutazione applicabili ai trattamenti pensionistici. Il tasso fissato per il 2025 è pari a 1,036622, corrispondente a un aumento del 3,66% rispetto al montante accumulato fino al 31 dicembre 2023.

    Rispetto al 2024, quando l’incremento era del 2,3%, la nuova percentuale offre un vantaggio concreto per i futuri pensionati.

    Cosa significa in termini pratici

    Facciamo un esempio: chi ha accumulato un montante di 200.000 euro, con la rivalutazione del 3,66%, si vedrà riconosciuto un nuovo valore di 207.320 euro. A questo importo si aggiungeranno i contributi versati nel 2024 e quelli maturati fino al pensionamento nel 2025.

    Quadro normativo: la legge Dini

    La rivalutazione annuale del montante è prevista dalla legge n. 335/1995 (nota come riforma Dini). Questa norma stabilisce che il montante contributivo debba essere aggiornato ogni anno in base alla variazione media quinquennale del PIL nominale, calcolata dall’Istat.

    Il sistema garantisce che il potere d’acquisto della pensione non venga eroso dall’inflazione o da altre fluttuazioni economiche.

    Aggiornati anche i coefficienti per il calcolo delle pensioni retributive

    Il messaggio INPS n. 914/2025 non si limita al sistema contributivo. Sono stati pubblicati anche i nuovi coefficienti per rivalutare:

    Tutti questi aggiornamenti sono già stati integrati nelle procedure di liquidazione delle pensioni, coinvolgendo lavoratori dipendenti, autonomi, pubblici, dello spettacolo e dello sport.

    L’adeguamento dei coefficienti di rivalutazione per il 2025 rappresenta una buona notizia per chi si appresta a lasciare il mondo del lavoro. Grazie a questo aggiornamento, il sistema pensionistico italiano riesce a mantenere un certo equilibrio tra sostenibilità economica e tutela del reddito dei futuri pensionati.

    Fonte
    Avv. Marco De Gregorio, “Pensioni, assegno più alto per chi andrà in pensione nel 2025, INPS aggiorna i coefficienti rivalutazione: ecco di quanto”, pubblicato su Previdenza Sociale il 21 marzo 2025.




  • Italia
    Pensioni Marzo 2025: Aumenti, Arretrati e Prestiti INPS in Convenzione
    Adeguamenti al Cedolino di Marzo: Più Soldi per i Pensionati
    Redazione20 Febbraio 2025 - Economia



  • Aumenti pensioni marzo 2025 Economia

    L’INPS ha ufficialmente comunicato gli aggiornamenti relativi alle pensioni di marzo 2025, in linea con le disposizioni della Legge di Bilancio. I pensionati riceveranno aumenti e arretrati, garantendo un adeguamento al costo della vita.

    Dettagli sugli Aumenti delle Pensioni a Marzo 2025

    Per chi percepisce un assegno pensionistico pari o inferiore al trattamento minimo, è previsto un incremento del 2,2%, pari a 13,27 € in più al mese, portando il totale a 616,67 € mensili.

    Le pensioni di importo compreso tra 1 e 4 volte il trattamento minimo (fino a 2.394,44 € lordi al mese) avranno un recupero dello 0,8% dell’inflazione.

    Chi percepisce un assegno tra 2.394,45 € e 2.993,06 € beneficerà di una rivalutazione dello 0,72%, mentre per gli assegni superiori ai 2.993,06 € lordi mensili, l’aumento sarà dello 0,60%.

    Arretrati e Pagamenti

    Gli aumenti previsti dalla rivalutazione saranno erogati con il cedolino di marzo 2025, comprensivi degli arretrati maturati da gennaio.

    Prestiti INPS in Convenzione: Un’Opportunità per i Pensionati

    Oltre agli aumenti, i pensionati possono usufruire dei prestiti in convenzione INPS, che offrono condizioni agevolate e tassi vantaggiosi rispetto alle opzioni di credito tradizionali. I finanziamenti possono essere richiesti direttamente tramite le banche e le finanziarie convenzionate con l’INPS, con rate rimborsabili tramite trattenuta sulla pensione.




  • Italia
    Pensioni, in arrivo un aumento estivo? Ecco cosa potrebbe cambiare
    Un aumento in vista nell’estate 2025 ?
    Redazione11 Febbraio 2025 - Economia



  • pensioni per anziani Economia

    Nell’estate 2025 potrebbe esserci un incremento delle pensioni? Non vi è ancora alcuna certezza, ma sembra che il governo Meloni stia facendo progressi verso una nuova riforma fiscale che potrebbe tradursi in benefici per alcuni pensionati.

    Si parla infatti di un possibile taglio dell’Irpef, un progetto su cui l’esecutivo lavora da tempo e che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe finalmente le risorse necessarie per essere attuato. Tuttavia, restano dubbi su quali saranno le fasce di reddito realmente coinvolte e sull’entità degli aumenti.

    Perché le pensioni potrebbero aumentare?

    Oltre alla consueta quattordicesima, una delle ipotesi più accreditate riguarda una riduzione dell’aliquota Irpef sul secondo scaglione di reddito. Attualmente, le pensioni sono tassate nel modo seguente:

    L’idea del governo sarebbe quella di abbassare l’aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33% ed estenderne l’applicazione fino a 60.000 euro. Se ciò venisse confermato, i pensionati con un reddito compreso tra 28.000 e 60.000 euro potrebbero ottenere un risparmio d’imposta. Tuttavia, non è chiaro se questa misura verrà effettivamente approvata e in che termini.

    Quali potrebbero essere gli importi?

    Se la riforma dovesse concretizzarsi, il risparmio annuo dipenderebbe dall’importo della pensione. Per esempio, un pensionato con 30.000 euro lordi annui potrebbe ottenere circa 40 euro in più all’anno, mentre chi percepisce 50.000 euro potrebbe arrivare a 440 euro annui di vantaggio fiscale. Sopra questa soglia, la riduzione potrebbe portare benefici maggiori, ma non è escluso che il governo decida di limitare gli effetti della misura per le pensioni più alte.

    Al momento, però, si tratta solo di ipotesi. Il governo darà davvero il via libera a questi cambiamenti? E se sì, tutti i pensionati ne beneficeranno allo stesso modo? Occorre attendere ulteriori sviluppi per avere certezze.Fonte Money




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