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Trapani Calcio, esonerato Torrente: torna Aronica
Cambio in panchina per il Trapani, esonerato Vincenzo Torrente: tocca di nuovo a Salvatore Aronica
Redazione30 Marzo 2025 - Calcio



  • Calcio

    Trapani – Il Trapani Calcio volta pagina. La società FC Trapani 1905 ha comunicato ufficialmente l’esonero dell’allenatore Vincenzo Torrente, interrompendo il suo incarico alla guida tecnica della prima squadra. Insieme al tecnico salernitano, lascia lo staff anche il preparatore atletico Alessandro Pastore, anch’egli sollevato dal suo ruolo.

    Scrive la società sul sito ufficiale:

    “La società  Fc Trapani 1905 comunica di aver sollevato dall’incarico mister Vincenzo Torrente. Contestualmente è stato esonerato anche il preparatore atletico, Alessandro Pastore.  La guida tecnica della prima squadra è stata affidata nuovamente a mister Salvatore Aronica. Aronica nel pomeriggio di domani dirigerà il suo primo allenamento.”

    A prendere in mano le redini della squadra sarà  quindi, ancora una volta mister Salvatore Aronica, a cui la dirigenza ha deciso di riaffidare la guida tecnica in un momento delicato del campionato.

    Aronica al lavoro già da domani

    Il nuovo tecnico – che ha già avuto esperienze precedenti sulla panchina granata – dirigerà il primo allenamento nel pomeriggio di domani, avviando così la nuova fase del suo percorso con il Trapani. L’obiettivo resta chiaro: ritrovare compattezza, risultati e rilanciare le ambizioni del club in vista del finale di stagione.

    Un momento decisivo per il futuro del Trapani

    La scelta della società arriva in un momento chiave del campionato, con l’intento di dare una scossa all’ambiente e favorire un cambio di rotta. La fiducia in Aronica, uomo di esperienza e conoscitore dell’ambiente granata, rappresenta un tentativo concreto per riportare serenità e spirito competitivo nello spogliatoio.

    Valerio Antonini in conferenza stampa post partita

    “Inoltre, si sta lavorando già sul prossimo anno: Pavone verrà affiancato da un altro giovane direttore sportivo e, per quanto riguarda la panchina, si pensa a un allenatore dello stesso spessore di Repesa”. Così si è espresso il patron del Trapani calcio a fine partita. “Inizio la conferenza chiedendo scusa alla città e ai tifosi, non dico per una prestazione ma per un periodo indecoroso che la squadra ha messo in campo. Il principale responsabile sono io, perché ho dato fiducia a chi non la meritava, perché questo è il risultato di nove mesi fallimentari. Oggi abbiamo toccato l’ultimo gradino della scala. Il secondo tempo è stato umiliante dal punto di vista del gioco, è giusto che oggi i giocatori sappiano che tutte le responsabilità dal punto di vista tecnico non sono più degli allenatori”. Antonini prosegue: “D’altronde finché le società sono schiave e vittime dei contratti è chiaro che non c’è via d’uscita se non quella di continuare a pagare. Il cambio ora serve a evitare il peggio visto che il Messina continua a vincere. Se non facciamo quattro punti finiremo a fare i playout, altro che playoff… Abbiamo visto uno schifo assoluto“.

    Torrente non si dimette e Antonini procede con l’esonero.





  • Sognare non costa nulla: Arrigo Sacchi di nuovo in panchina?
    Il clamoroso ritorno di una leggenda del calcio?
    Redazione17 Febbraio 2025 - Calcio



  • Calcio

    Milano – A 24 anni di distanza dalla sua ultima esperienza da allenatore, Arrigo Sacchi potrebbe sorprendere il mondo del calcio con un clamoroso ritorno in panchina. Sembra incredibile, quasi surreale, ma a volte sognare non costa nulla. L’ex tecnico del Milan e della Nazionale italiana ha rivelato all’Adnkronos di stare seriamente considerando l’idea di rimettersi in gioco all’età di 78 anni.

    “Sto pensando di tornare ad allenare, in Italia o all’estero”, ha dichiarato Sacchi con la solita schiettezza che lo contraddistingue. “Offerte? Ne ho tante. Ma se farlo in Italia non lo so. Perché io voglio troppo bene a questo Paese, solo che ho un difetto, dico quello che penso e quindi a volte devo dire quello che penso di noi. E questo mi dispiace dirlo. E quindi cerco di evitare prima. Mi chiedono di andare per esempio in Brasile, in Argentina, in Spagna. E tanti altri”.

    Ritorno possibile o semplice provocazione?

    Il mondo del calcio si interroga: si tratta di un’uscita provocatoria o c’è davvero la possibilità di rivedere Sacchi in giacca e cravatta, pronto a guidare una squadra con il suo celebre modulo offensivo e il pressing asfissiante? La sua ultima esperienza in panchina risale al 2001, quando accettò di guidare il Parma, ma l’avventura durò solo pochi giorni a causa di problemi di salute legati alla tensione nervosa. Da allora, il suo contributo al calcio è stato più teorico che pratico, con ruoli da dirigente e consulente.

    La leggenda di Arrigo Sacchi

    Sacchi rimane una leggenda del calcio, un visionario che ha cambiato il modo di intendere il gioco, costruendo una squadra irripetibile nel Milan di fine anni ’80. Il suo palmarès parla da solo: uno Scudetto, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, due Supercoppe Europee e una Supercoppa Italiana con i rossoneri, oltre a un secondo posto mondiale con la Nazionale nel 1994.

    Ma in un calcio moderno dove la tattica si evolve rapidamente e le pressioni sono sempre più alte, ci sarebbe ancora spazio per un Sacchi allenatore? Forse sì, in un ruolo meno operativo e più strategico, o forse solo nel sogno nostalgico dei tifosi che vorrebbero rivedere il suo Milan sulle panchine di oggi. Certo è che, se c’è qualcuno capace di sfidare il tempo e le convenzioni, quello è proprio Arrigo Sacchi.

    Sognare non costa nulla, e chissà che, in qualche parte del mondo, Sacchi non stia già tracciando le linee di un nuovo capolavoro calcistico.





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