Italia
Ryanair rivoluziona il check-in e i bagagli dal 2025: cosa cambia per chi vola dagli aeroporti siciliani?
Nuove regole in arrivo: Cosa devono sapere i passeggeri siciliani?
Redazione15 Febbraio 2025 - Turismo



  • aero ryanair in pista Turismo

    A partire da maggio 2025, Ryanair introdurrà importanti novità che cambieranno l’esperienza di viaggio per i passeggeri in partenza dagli aeroporti siciliani. Tra le modifiche più rilevanti spiccano la completa digitalizzazione del check-in e nuove restrizioni per il bagaglio a mano.

    Check-in solo online: addio ai banchi in aeroporto

    Ryanair eliminerà definitivamente i banchi check-in negli aeroporti, rendendo obbligatorio il check-in online tramite il sito web o l’app ufficiale della compagnia. Questa mossa, pensata per ridurre i costi operativi e velocizzare le procedure di imbarco, implicherà l’abolizione della tassa di 55 euro per chi richiedeva la carta d’imbarco in aeroporto. Chi parte dagli aeroporti di Palermo, Catania o Trapani dovrà quindi assicurarsi di effettuare il check-in digitale prima dell’arrivo in aerostazione.

    Regole più stringenti per il bagaglio a mano

    Ryanair rafforza i controlli sulle dimensioni del bagaglio a mano. Dal 2025, i passeggeri senza imbarco prioritario potranno portare in cabina solo un bagaglio piccolo di dimensioni massime 40x20x25 cm. Se superano tali limiti, potrebbero incorrere in una multa fino a 70 euro. Per chi sceglie l’opzione di imbarco prioritario, sarà consentito portare un secondo bagaglio a mano più grande, con costi variabili tra 6 e 60 euro a seconda del momento della prenotazione.

    Cosa cambia per chi vola dalla Sicilia?

    Queste modifiche avranno un impatto diretto su chi viaggia dagli aeroporti siciliani, tra i più trafficati d’Italia per Ryanair. I passeggeri dovranno organizzarsi in anticipo per evitare problemi con il check-in e le nuove tariffe sui bagagli. Se stai programmando un viaggio da Palermo, Catania o Trapani, meglio controllare con attenzione le nuove regole per evitare sorprese e costi extra.

    Sei pronto a volare con le nuove regole di Ryanair? Preparati in anticipo per un viaggio senza intoppi!




  • Italia
    Aeroporti di Trapani Birgi e Palermo: Ryanair Frena la Crescita per l’Estate 2025 a Causa dell’Addizionale Municipale
    La Sicilia penalizzata dai costi aggiuntivi: Ryanair chiede l’abolizione dell’addizionale municipale per rilanciare il turismo e la connettività aerea
    Redazione13 Febbraio 2025 - Attualità



  • aereo ryanair in volo su aeroporto Attualità

    Gli aeroporti siciliani di Palermo e Trapani Birgi rischiano di perdere importanti opportunità di crescita per l’estate 2025. Ryanair, la compagnia aerea leader nei voli low-cost, ha annunciato che la prossima stagione sarà “robusta, ma senza espansione” in Sicilia, principalmente a causa dell’addizionale municipale, un’imposta che dal 1° aprile 2025 aumenterà di 0,50 euro al mese negli scali principali d’Italia.

    Durante una conferenza a Palermo, Ryanair ha presentato il proprio operativo per la Sicilia, confermando la sua presenza negli aeroporti di Catania, Palermo e Trapani Birgi con 10 aeromobili, 100 rotte totali, 7,5 milioni di passeggeri previsti e 6.000 posti di lavoro generati. Tuttavia, l’assenza di un taglio ai costi di accesso rischia di limitare fortemente il potenziale di sviluppo per il turismo e l’economia locale.

    Palermo e Trapani penalizzate: il caso Calabria come esempio

    Ryanair sottolinea come la Sicilia stia rimanendo indietro rispetto ad altre regioni italiane. Un esempio emblematico è la Calabria, che ha eliminato l’addizionale municipale, ottenendo un aumento del traffico del 50%, una forte crescita turistica e un incremento dell’occupazione. Inoltre, la compagnia ha investito 15 milioni di euro nell’aeroporto di Lamezia Terme per la costruzione di due hangar, creando 300 posti di lavoro specializzati.

    Secondo la nota ufficiale di Ryanair, la tassa aeroportuale siciliana non porta alcun beneficio alla Regione, penalizzando residenti e turisti con tariffe più alte e meno collegamenti. La compagnia aerea evidenzia che gli aeroporti di Trapani Birgi e Palermo risultano svantaggiati rispetto a quelli di altre regioni come Calabria, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia, dove le amministrazioni locali hanno ridotto i costi di accesso per favorire la crescita del settore turistico.

    Ryanair chiede interventi immediati per il rilancio di Trapani e Palermo

    La compagnia aerea invita la Regione Siciliana ad eliminare immediatamente i bonus voli, ritenuti “inefficaci e dispendiosi”, e a sospendere l’addizionale municipale per stimolare la crescita del traffico aereo. Se la Sicilia seguisse il modello calabrese, Ryanair sarebbe pronta a:

    Il futuro degli aeroporti siciliani dipende dalle scelte della Regione

    Eddie Wilson, CEO di Ryanair, ha ribadito l’impegno della compagnia per la Sicilia, ricordando che negli ultimi 22 anni ha trasportato oltre 85 milioni di passeggeri da e per l’Isola. Tuttavia, senza un intervento politico per eliminare l’addizionale municipale, Palermo e Trapani Birgi rischiano di perdere competitività rispetto ad altre destinazioni italiane.

    Se la Regione decidesse di abolire questa tassa, Ryanair è pronta a investire, garantendo maggiore connettività, più posti di lavoro e una crescita del turismo per tutta la Sicilia. La palla ora passa alla politica: la Sicilia saprà cogliere questa opportunità o lascerà che il turismo voli altrove?




  • Palermo
    Blitz antimafia a Palermo per la Uilpa:“Imbarazzante il silenzio della politica e dell’amministrazione penitenziaria”
    Il segretario regionale della Uilpa Gioacchino Veneziano ci va duro e chiede attenzione per chi lavora nelle carceri
    Redazione12 Febbraio 2025 - Cronaca



  • blitz antimafia carceri Palermo Cronaca

    Palermo – Il giorno dopo il maxi blitz antimafia di Palermo che ha portato all’arresto 180 affiliati alle cosche mafiose del palermitano, Gioacchino Veneziano, Segretario generale UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia ci va duro e alza la voce “sulla fragilità del sistema carcerario e sulla mancanza di risposte da parte delle istituzioni”.

    Veneziano, sottolinea come ormai da anni il sindacato denunci le falle del sistema penitenziario, in particolare nei reparti di Alta Sicurezza, senza ricevere risposte adeguate da Politica e Amministrazione carceraria e porta un esempio pratico non solo delle incombenze a cui sono sottoposti gli agenti che prestano servizio nelle carceri, ma soprattutto della sproporzione di operatori rispetto a quelli messi in campo per arrestare i 180 affiliati.

    “La sproporzione tra le forze impiegate nelle operazioni di arresto e quelle destinate alla gestione dei detenuti è impressionante”, afferma Veneziano. E poi prosegue: “Mentre i Carabinieri hanno impiegato oltre 1.000 unità per effettuare i blitz, la Polizia Penitenziaria, con appena 100 agenti, deve sorvegliare oltre 1.200 detenuti in regime di alta sicurezza nelle carceri di Agrigento, Augusta, Caltanissetta, Bicocca Catania, Messina, Pagliarelli Palermo, Siracusa e Trapani. Un divario che, secondo il sindacato, mette a rischio la sicurezza delle strutture e del personale e che evidenzia la mancanza di un’adeguata strategia di gestione del fenomeno mafioso dietro le sbarre”.

    Secondo la UILPA, urge rafforzare le strutture carcerarie con investimenti strutturali e tecnologici, aumentare in modo straordinario gli organici della Polizia Penitenziaria e ripensare la geografia detentiva per evitare falle nel sistema.

    “La lotta alla mafia non può fermarsi solo agli arresti – dice  Veneziano – dopo l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, la battaglia deve continuare anche dentro le carceri. Eppure, il silenzio della politica e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria è sotto gli occhi di tutti”.




  • San Vito Lo Capo
    Una Strada nella Riserva dello Zingaro? Un’Idea Inaccettabile
    La Riserva dello Zingaro è un tesoro di San Vito Lo Capo e della Sicilia: nessuna strada può cancellarne la storia e la bellezza.
    Redazione12 Febbraio 2025 - Politica



  • riserva zingaro con immagine cristina ciminnisi Politica

    San Vito Lo Capo – L’ipotesi di una strada che colleghi Palermo a San Vito Lo Capo attraversando la Riserva Naturale dello Zingaro ha scatenato un’ondata di indignazione. A sollevare la questione è stata la deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, che ha definito «folli» le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, pronunciate alla BIT di Milano.

    «Parlare di un’infrastruttura simile significa calpestare la storia e l’identità della Riserva dello Zingaro – afferma Ciminnisi – un’area protetta nata grazie alla determinazione di chi, nel 1980, con la storica “Marcia per lo Zingaro” impedì la costruzione di una strada che avrebbe distrutto uno dei gioielli naturalistici più preziosi della Sicilia».

    La Riserva, con i suoi sentieri incontaminati che si snodano tra montagne a picco sul mare, calette cristalline e una biodiversità straordinaria, è da oltre quarant’anni un simbolo di tutela ambientale e di turismo sostenibile.

    «Immaginare oggi di alterare questo equilibrio per una strada significa tradire lo spirito di chi ha lottato per proteggere lo Zingaro – continua la deputata – e soprattutto significa non capire il valore che quest’area ha per il turismo di San Vito Lo Capo e di tutta la Sicilia. I visitatori arrivano qui proprio per l’esperienza unica che offre la Riserva, per il contatto autentico con la natura, per la bellezza selvaggia che ancora resiste».

    L’appello è chiaro: «Il presidente Schifani si ravveda e abbandoni questa visione retrograda e distruttiva. Se necessario, siamo pronti a rimetterci in marcia, come nel 1980. Lo Zingaro è e resterà un santuario naturale, e non un tracciato per il cemento»




  • Palermo
    Palermo. Maxi operazione antimafia, oltre 180 arresti [Video]
    Oltre 2 mila carabinieri in azione
    Redazione11 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Furti Mazara del Vallo Cronaca

    Palermo – Duro colpo alla mafia del palermitano. Nel corso di una maxi-operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo sono stati disposti i fermi e gli arresti di 181 persone, tra boss, «colonnelli», uomini d’onore, ed estortori di diversi «mandamenti» del capoluogo siciliano e della provincia.

    L’inchiesta

    L’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dalla procuratrice aggiunta Marzia Sabella, ha svelato l’organigramma delle principali famiglie, gli affari dei clan e l’ennesimo tentativo di Cosa nostra di ricostituire la Cupola provinciale e di reagire alla dura repressione che negli ultimi anni ha portato in cella migliaia di persone.

    Tra gli arrestati  vecchi e nuovi boss

    In pratica le indagini hanno fatto scoprire che Cosa nostra si stava ricompattando senza troppo clamore.  Torna in carcere il boss di Porta Nuova, Tommaso Lo Presti, scarcerato per fine pena. Aveva celebrato le nozze d’argento a San Domenico, dove c’è la tomba di Falcone. In carcere anche Francolino Spadaro.  In una delle cinque indagini confluite nella maxi operazione antimafia di questa notte, gli investigatori dei carabinieri del comando provinciale hanno scoperto il nuovo sistema con il quale i boss si riunivano per riorganizzare la nuova commissione provinciale, azzerata già una volta con gli arresti di dicembre 2018. I capimafia in carcere e quelli ancora liberi utilizzavano telefonini di ultima generazione con particolari software criptati per i summit fra mandamenti. Applicazioni di comunicazione con sistemi di crittografia avanzatissimi e difficilmente intercettabili.

    Disarticolati i mandamenti mafiosi

    L’operazione, che ha interessato anche altre città italiane, puntava a «disarticolare i mandamenti mafiosi della città di Palermo e provincia, in particolare quelli di “Porta Nuova”, “Pagliarelli”, “Tommaso Natale – San Lorenzo, “Santa Maria del Gesù” e “Bagheria”». Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, consumate o tentate, aggravate dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, reati in materia di armi, contro il patrimonio, la persona, esercizio abusivo del gioco d’azzardo, e altro.

    I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa prevista per le 10.

    Articolo in aggiornamento.





  • Palermo
    Mastro di Campo 2025, Il più grande spettacolo di pantomima in Sicilia si terrà il 2 marzo a Mezzojuso
    La più bella storia d’amore del carnevale siciliano
    Redazione11 Febbraio 2025 - Spettacolo



  • Spettacolo

    Mezzojuso (Palermo) – Rappresentato a Mezzojuso da almeno due secoli e ispirato ad una vicenda storica del XV secolo, Mastro di Campo 2025 si terrà quest’anno il 2 marzo in Piazza Umberto.

    Si tratta del più grande spettacolo di pantomima ad oggi rappresentato in Sicilia e trae origini da un fatto realmente accaduto la notte del 12 gennaio 1412: Bernardo Caprera Conte di Modica fece irruzione nel Palazzo Steri di Palermo per costringere la viceregina Bianca di Navarra ad accettare la sua proposta di matrimonio poiché lei continuava a respingerlo ma finì per essere fatto prigioniero nonostante avesse al seguito un esercito di uomini armati. C’è chi racconta che il Conte di Modica, una volta entrato nel castello, non trovò la regina che era riuscita a fuggire in tempo, chi invece narra che Bianca di Navarra fu liberata dal Mastro di Campo.

    Una grande festa popolare

    Una grande festa popolare, un Carnevale drammatico incentrato sulla lotta del Mastro di Campo per la mano della Regina usurpatagli dal Re. Gli interpreti ammontano ad un centinaio e si rifanno ad un canovaccio tramandato di generazione in generazione. Sul canovaccio si improvvisa, in bilico fra tradizione ed innovazione. L’azione ha come protagonista uno strano personaggio che indossa una maschera rossa, un cappello e un mantello rosso su una camicia bianca con nastri multicolori; pantaloni rossi. Egli impersona, in forma parodistica, Bernardo Cabrera, conte di Modica che invaghitosi della regina Bianca di Navarra, cercò di sottrarla al castello di Solanto dove si era rifugiata.

    Di cosa si tratta

    Ma è anche una grande festa collettiva a spazio totale, che vede ogni anno la presenza di migliaia di turisti. La stratificazione storica ha fatto sì che alla corte della regina difesa dai suoi servi e al gruppo d’assalto costituito dal Mastro di Campo accompagnato dal tamburo e dal pecoraio, si siano aggiunte maschere ottocentesche di differente estrazione, come i “maghi” che fanno l’azione dei trovatura, ossia di coloro i quali trovano il tesoro costituito dal “cantaro” ripieno di una gran quantità di maccheroni ben conditi con ragù; i “Foforii”, ossia briganti che irrompono in schiera catturando persone del pubblico; Garibaldi con i garibaldini, col ruolo di aiutare il Mastro di Campo alla conquista della regina, i geometri che misurano lo spazio d’attacco nella piazza fino al castello e che aiutano con un cannocchiale il Mastro di Campo a vedere da lontano la corte sistemata sul palco, raffigurante appunto il castello.

    Ecco il programma:

    Dalle 9 alle 12.30 sono previste diverse visite con ingresso gratuito:

    Museo del Mastro Di Campo al Castello Comunale dove si terrà anche lo “spettacolo di multivisione – Mezzojuso eco tour”.

    Alla Chiesa Maria SS. Annunziata e Chiesa San Nicola di Mira (Icone bizantine) a Piazza Umberto I.

    Al Monastero Basiliano – Chiesa di S. Maria di tutte le Grazie (Icone bizantine, Biblioteca antichi manoscritti).

    Al laboratorio di restauro del libro antico di Via Andrea Reres.

    Al Museo dei Pupi Siciliani “L’isola Dei Pupi” di Via Solferino, 25

     

    Alle 11 ci sarà la consegna della maschera del Mastro di Campo. Dal castello comunale con la banda musicale partirà un corteo con il Mastro di Campo dell’edizione 2024 che consegnerà ufficialmente la maschera al Mastro di Campo del 2025 presso la propria abitazione.

    Alle 14.30 si terrà il Mastro di Campo presso Piazza Umberto I. La manifestazione si concluderà intorno alle 18:00.




  • Palermo
    Albero cade su alcune vetture e invade la sede stradale
    Sul posto i vigili del fuoco per liberare la sede stradale
    Redazione10 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – Ieri sera intorno alle 23 una squadra del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo è intervenuta lungo la via Emilia all’altezza del civ. 54 a causa di un albero caduto sulla sede stradale.

    L’albero che è caduto ha colpito alcune vetture parcheggiate ed ha invaso l’intera carreggiata.

    Personale dei vigili del fuoco ha provveduto al taglio e alla rimozione dell’albero liberando la sede stradale. Le operazioni sono terminate intorno all’una di questa notte. Non è escluso che a provocare la caduta dell’albero siano state anche le abbondanti piogge.




  • Castelvetrano
    E’ al Civico con riserva sulla vita il 17enne accoltellato a Castelvetrano
    I carabinieri indagano alla ricerca dell'accoltellatore e degli altri partecipanti alla rissa
    Laura Spanò10 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Castelvetrano – È ricoverato in gravi condizioni al Civico di Palermo il 17enne tunisino accoltellato al culmine di una rissa che ha coinvolto suoi connazionali a Castelvetrano. L’aggressione ieri pomeriggio, nei pressi del parcheggio di un supermercato di via Caduti di Nassirya. Da una prima ricostruzione il minore minore è stato raggiunto da alcuni fendenti uno dei quali gli ha perforato un polmone. Scattato l’allarme, il ragazzo è stato trasportato, in ambulanza, al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Visto la gravità delle ferite i medici hanno disposto il trasferimento al Civico di Palermo dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Adesso è ricoverato con riserva sulla vita.

    Da una prima ricostruzione, due gruppi di tunisini si sarebbero affrontati per motivi ancora da accertare. Dalle parole si è passati agli insulti poi ai calci e ai pugni. Infine uno dei protagonisti avrebbe estratto un coltello, colpendo più volte il 17enne.

    Sulla vicenda ci sono indagini in corso da parte dei carabinieri  che attraverso anche le immagini della videosorveglianza e a testimoni stanno cercando di risalire all’accoltellatore e agli altri tunisini coinvolti nella rissa.




  • Palermo
    Pronto soccorso Villa Sofia. Avviati lavori per la realizzazione di box riservati ai pazienti barellati
    Sopralluogo dell'assessore e del commissario straordinario
    Redazione9 Febbraio 2025 - Salute



  • Interventi migliorativi Villa Sofia ambienti e servizi per la cura Salute

    Palermo – Il commissario straordinario dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello, Alessandro Mazzara, ha effettuato un sopralluogo nell’area del pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia. Si tratta del primo impegno dal suo insediamento, e, considerata l’importanza che riveste la situazione relativa all’ospedale, al sopralluogo è stata presente l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni.

    I lavori pianificati

    Nel corso della visita sono stati pianificati e attivati una serie di primi interventi urgenti migliorativi, finalizzati a garantire comfort e ottimizzare l’assistenza ai pazienti in barella in attesa di Triage.
    In particolare, sono stati avviati, e si concluderanno lunedì prossimo, i lavori per la realizzazione di un’area riservata ai soggetti barellati dotata di appositi spazi che garantiscono la privacy, rifiniti con impianti video televisivi, al fine di rendere gli ambienti confortevoli e consoni all’attuale normativa vigente. All’interno dell’area è prevista la realizzazione di una postazione infermieristica per il controllo e monitoraggio dei pazienti. Sono in corso anche lavori di tinteggiatura delle pareti.

    Assessore alla salute e commissario straordinario

    L’assessore alla Salute e il commissario straordinario dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello hanno sottolineato la necessità di dare immediatamente avvio ad una serie di interventi che contribuiscono all’efficienza e al decoro del pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, che si inseriscono in una più ampia programmazione di iniziative finalizzate alla realizzazione di un percorso di umanizzazione di ambienti e servizi per la cura, orientati alla persona nella sua interezza.




  • Palermo
    Tre auto a fuoco, 15 persone intossicate
    Sul posto hanno lavorato per ore i vigili del fuoco
    Redazione8 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – Quindici persone sono rimaste intossicate dal fumo e tra queste anche una neonata in un incendio divampato in via Santa Maria di Gesù a Palermo la scorsa notte.

    Ad andare in fiamme, con molta probabilità il rogo è doloso, sono state tre autovetture. Il fumo ha avvolto due palazzine e otto appartamenti.

    Sul posto sono intervenute numerose squadre di vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e soccorso i residenti che hanno abbandonato le case nottetempo.

    L’intervento dei vigili del fuoco è scattato attorno alle 4.30 di questa notte, sei le squadre del Comando intervenute in via Santa Maria di Gesù al civ. 100 per un incendio che ha coinvolto 3 autovetture. Le auto erano parcheggiate a ridosso di un edificio di 4 elevazioni fuori terra che ospita 6 nuclei familiari.

    Le fiamme hanno interessato il portone di accesso all’edificio e di conseguenza i fumi della combustione hanno interessato tutti gli appartamenti. Personale vigili del fuoco con l’ausilio dell’ autoscuola ha evacuato tutte le 20 persone presenti, 3 delle quali sono state intossicate dai fumi ed affidate alle cure del personale del 118 presente sul posto e trasportate in ospedale. Le operazioni di spegnimento e bonifica si sono concluse alle 7.30 circa. Gli appartamenti sono stati inibiti. Sono in corso gli accertamenti per determinare le cause del rogo. Sul posto anche la polizia di stato





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