Palermo
Entra nel vivo il Giro di Sicilia. Duecento auto storiche esposte a Mondello
Tappa a Montepellegrino e al Santuario di Santa Rosalia
Redazione12 Maggio 2025 - Altri Sport



  • Altri Sport

    Palermo – Entra nel vivo domani con “Aspettando il Giro di Sicilia” la rievocazione della storica corsa voluta da Vincenzo Florio nel 1912. Bugatti, Porsche, Jaguar, Lancia, Maserati, Alfa Romeo: da domani mattina, alle 10, più di 200 auto d’epoca, provenienti da varie parti d’Italia, Europa, America e Giappone, si incontreranno per le operazioni di registrazione e le cosiddette verifiche al Golf club Palermo (Villa Airoldi, in piazza Leoni). A organizzare la carovana è il Veteran car club Panormus, con Nino Auccello, presidente e consigliere federale Asi.

    Al Golf club, gli equipaggi riceveranno un numero identificativo e da qui si sposteranno a Mondello: fino alle 16, ammiratori, appassionati d’auto e curiosi potranno ammirarle davanti alle Terrazze del Charleston, in una zona chiusa per l’occasione. Un’iniziativa, questa, realizzata in collaborazione con Italobelga per far conoscere la costa e lo splendido mare.

    Rombo di motori alle 16, quando le auto si sposteranno su Monte Pellegrino per la visita culturale del Santuario di Santa Rosalia.

     




  • Palermo
    Bayesian: stop alle operazioni di recupero, sequestrata l’area
    Il corpo del sub trasferito al Policlinico
    Redazione10 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo (Fonte Ansa) – Dopo la morte del sub olandese, avvenuta ieri, l’attività di recupero del Bayesian, il veliero colato a picco un anno fa nelle acque di Porticello, è ferma.

    La Procura di Termini Imerese ha disposto il sequestro dell’area dove è avvenuto l’incidente che ha provocato il decesso di Robcornelis Maria Huijben Uiben di 39 anni che stava lavorando per riportare a galla lo yacht del magnate inglese Myke Lynch.

    Arrivano i primi risultati delle indagini sull’incidente che ha provocato la morte del sub olandese di 39 anni deceduto, ieri, durante le operazioni di recupero del Bayesian. Secondo fonti investigative, mentre la vittima e un collega cercavano di tagliare con un cannello il boma, ci sarebbe stata una esplosione determinata dalla formazione di bolle di idrogeno e dall’azione della fiamma ossidrica.

    Le indagini sulla morte del sommozzatore sono condotte dalla capitaneria di porto di Palermo e sono coordinate dal pm di Termini Imerese Raffaele Cammarano. I rilievi sul luogo della tragedia potrebbero essere affidati ai sub della polizia o della guardia di finanza, che si sono immersi per eseguire le operazioni fatte prima dell’inizio del lavoro nei fondali, o ai sommozzatori della Marina che, dopo il naufragio, hanno preso dal relitto la strumentazione di bordo (come gli hard disk che dovrebbero contenere video e audio della notte in cui il Bayesian si è inabissato). Intanto il corpo del sub è stato portato all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Nelle prossime ore la procura potrebbe disporre l’autopsia per accertare le cause del decesso.




  • Palermo
    Amerigo Vespucci a Palermo, giovane della Protezione civile cade in mare
    La volontaria è stata trasportata in ospedale
    Redazione10 Maggio 2025 - Cronaca



  • vascello italiano amerigo vespucci Cronaca

    Palermo – Stava aiutando una disabile a salire sull’Amerigo Vespucci in queste ore al porto di Palermo, quando improvvisamente è caduta in mare. Si tratta di una giovane della protezione civile che è caduta in mare al porto di Palermo da un’altezza di 4 metri.

    La giovane si è aggrappata ad una catena della nave e poi è stata soccorsa dai marinai della Vespucci e dai sanitari del 118 che l’hanno portata all’ospedale Buccheri La Ferla.




  • Palermo
    Inneggiavano al jiad, fermati due bengalesi uno era residente a Castelvetrano
    Il provvedimento è stato disposto dalla Procura di Palermo
    Redazione10 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – Disposto dalla procura di Palermo, coordinata da Maurizio de Lucia, il fermo di due cittadini del Bangladesh accusati di apologia ed istigazione a commettere delitti legati al terrorismo. I due di 21 e 18 anni, hanno diffuso materiale di propaganda dello Stato islamico e inneggiato al jihad, al martirio e all’uso della violenza. Il gip ha disposto per entrambi gli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Si tratta di un cittadino italiano di origini bengalesi 21enne, residente nel capoluogo siciliano, di un 18enne cittadino bengalese, residente a Castelvetrano: sono indiziati di apologia di delitti aggravata dalla finalità di terrorismo commesso attraverso una molteplicità di condotte, volte a propagandare ed esaltare la jihad e il martirio religioso.

    «la Sicilia tornerà a essere un emirato islamico»; «La mia morte non è (forse) una sola volta nella mia vita? Perché non dovrebbe essere sigillata dal mio martirio?»: sono due delle numerose frasi postate on line da due persone per le quali la polizia, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia e antiterrorismo di Palermo, ha eseguito lo scorso 6 maggio due decreti di fermo di indiziato di delitto.

    L’attività investigativa condotta dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione/UCIGOS e dalla D.I.G.O.S. di Palermo e coadiuvate dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per la Sicilia Occidentale, hanno avuto inizio nel mese di marzo grazie ad una costante progressione informativa dell’AISI che – consentendo di coglierne per tempo il percorso di radicalizzazione – ha permesso agli investigatori di avviare mirati approfondimenti nei loro confronti.




  • Palermo
    Operazione di recupero del Bayesian, morto un sub
    Si allunga la lista dei morti legati al naufragio
    Redazione9 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – Si chiamava Rob Cornelis Maria Huijben Uiben, di 39 anni il sub morto mentre stava lavorando al recupero del Bayesian, il veliero affondato al largo di Porticello. Secondo una prima ispezione sul corpo non ci sarebbero lesioni né ustioni. L’ipotesi è che sia stato colto da malore mentre si trovava sotto acqua. Gli operai stavano lavorando per eseguire le operazioni preparatorie per recuperare il relitto.

    Il sommozzatore, che stava operando per conto della Tmc Marine, si era immerso con alcuni colleghi in concomitanza dell’arrivo del grande pontone (Hebo 10) che solleverà il veliero che giace a 50 metri di profondità adagiato al fianco destro. Le operazioni sono affidate alla Guardia costiera, supportata dai carabinieri.

    Nel naufragio hanno perso la vita sette persone, tra cui l’armatore Mike Linch, noto magnate inglese della cybersecurity, e sua figlia Hanna, appena diciottenne. A bordo dello yacht, al momento dell’incidente, si trovavano 22 persone, e il Bayesian è affondato in pochi minuti, per cause ancora non chiarite. Quella di oggi sarebbe l’ottava vittima.




  • Palermo
    Maxi sequestro di oltre 2 milioni di stoviglie in plastica per tentata frode in commercio
    L'attività è stata effettuata da Guardia di Finanza e Funzionari delle dogane
    Redazione28 Aprile 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – Sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Palermo, con i funzionari dell’ufficio delle dogane di Palermo, 2 milioni e 500 mila bicchieri e piatti in plastica.  Sulle confezioni vi erano indicazioni tali da indurre il consumatore in inganno circa l’effettivo numero di pezzi presenti nelle singole confezioni.

    Nei pacchi sono state trovate etichette che indicavano una quantità di pezzi non corrispondente a quella effettivamente contenuta. È stato ravvisato il tentativo di frode in commercio in danno dell’ignaro consumatore. Oltre al sequestro che è stato convalidato l’importatore è stato denunciato.




  • Palermo
    Cinque misure cautelari per una truffa a Poste Italiane a Termine Imerese
    L'indagine è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Sicilia Occidentale della Polizia
    Redazione16 Aprile 2025 - Cronaca



  • ufficio poste italiane Cronaca

    Termini Imerese (Palermo) – Scoperta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Sicilia Occidentale della Polizia una truffa perpetrata ai danni di Poste Italiane, da una organizzazione del palermitano per finanziamenti illeciti con false buste paga, 5 le misure cautelari.

    L’indagine e la cronaca

    L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, ha portato alla scoperta di un’organizzazione che gestiva la concessione di finanziamenti illeciti da parte di Poste Italiane Spa ed offriva anche la possibilità di aggirare il blocco dei clienti in “black list” dovuta all’iscrizione presso la Centrale Rischi. La Polizia  ha eseguito un’ordinanza del Gip di Termini Imerese di applicazione di misure cautelare personali nei confronti di cinque persone, tra cui un dipendente di Poste Italiane, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di banche e società finanziarie.

    I dettagli

    Grazie a documentazione bancaria e buste paga false, ai richiedenti – si trattava di persone in situazioni di difficoltà economica – veniva falsamente attestata l’esistenza di un rapporto di lavoro, così da poter avviare pratiche di finanziamento presso Poste Italiane Spa. Le indagini erano state avviate dopo un esposto presentato dai responsabili dell’Ufficio siciliano Fraud Management di Poste Italiane nel quale venivano riportate una serie di anomalie nelle pratiche di finanziamenti presso gli uffici postali di Casteldaccia, Bagheria e Palermo. Sulla base dei primi accertamenti della Polizia Postale, effettuati sulle richieste di finanziamento “sospette”, la Procura di Termini Imerese ha disposto intercettazioni e perquisizioni che hanno consentito di ottenere importanti riscontri, tra cui il rinvenimento, all’interno del computer di documenti contraffatti riguardanti le buste paga falsificate e copia delle pratiche illecite.

    Gli episodi accertati dagli investigatori

    Sono stati accertati più di quaranta episodi relativi a richieste di finanziamento illegittime. Tre degli indagati sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria, mentre per il presunto capo dell’organizzazione sono stati disposti gli arresti domiciliari ed il divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale ed imprenditoriale nel settore creditizio e finanziario per un anno, essendo un promotore finanziario. Tra gli indagati un dipendente di Poste Italiane per il quale il Gip ha disposto il divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale alle dipendenze di Poste Italiane per 12 mesi.




  • Palermo
    Morto a Palermo Francesco Picone boss della Noce
    Era stato arrestato nell'ambito dell'indagine Gotha
    Redazione16 Aprile 2025 - Cronaca



  • Picone boss Noce Palermo Cronaca

    Palermo – Morto in ospedale a Palermo Francesco Picone, boss della Noce. Geraci era  stato arrestato nell’operazione Gotha del 2006

    E’ morto per arresto cardiocircolatorio nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico a Palermo Francesco Picone, 84 anni, ritenuto il capo della Noce. Picone aveva finito di scontare per mafia gli arresti domiciliari concessi per gravi motivi di salute.

    Il presunto capomafia era stato arrestato nel blitz Gotha del 2006. Indicato dagli inquirenti come il reggente della famiglia del rione della Noce, condannato a più di 20 anni di carcere, era ritenuto uomo di fiducia di Bernardo Provenzano.




  • Palermo
    Incidente mortale sull’A/29, la vittima Giovanbattista Ventimiglia
    L'uomo era sposato e padre di due figli
    Redazione6 Aprile 2025 - Cronaca



  • Padre arrestato a Scicli Cronaca

    Palermo – Giovanbattista Ventimiglia, 34 anni di Palermo, è la vittima di un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, nei pressi dello svincolo di Villagrazia di Carini. La moto su cui viaggiava si è scontrata con un’automobile per cause ancora da accertare.

    Ventimiglia era stato trasportato in codice rosso in ospedale all’ospedale Villa Sofia, ma poco dopo è deceduto. Abitava al Villaggio Santa Rosalia, lascia la moglie e due figli ancora in tenera età. Incredulità e dolore nel quartiere e tra tutti coloro che lo conoscevano.

    Le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente sono in corso e sono affidate alla polizia stradale, che ha effettuato i rilievi sul luogo dello scontro.

    Tantissimi i messaggi lasciati sui social da amici e conoscenti della vittima e della famiglia.




  • Tradizioni
    Successe un 48! Il caos che nacque in Sicilia
    Dal 1848 a oggi: l’origine siciliana di un modo di dire popolare
    Trapani Oggi6 Aprile 2025 - Tradizioni



  • origine siciliana del 48 Tradizioni

    “È successo un 48!”: quante volte l’abbiamo sentito per descrivere una situazione fuori controllo? In Sicilia, si dice con tono ironico: “È successu un quarantottu”. Ma dietro questa espressione colorita c’è un evento storico ben preciso, che ha avuto inizio a Palermo il 12 gennaio 1848. Un’esplosione di rivoluzione, passione e voglia di cambiamento che ancora oggi vive nel nostro linguaggio quotidiano.

    La rivolta di Palermo: 12 gennaio 1848

    Tutto comincia nel cuore della Sicilia, a Palermo, proprio nel giorno del compleanno del re Ferdinando II di Borbone. La città si solleva contro il dominio borbonico: barricate nelle strade, scontri armati, un popolo in rivolta che in pochi giorni riesce a cacciare i Borbone. È l’inizio di un’esperienza straordinaria: il primo tentativo moderno della Sicilia di conquistare l’autonomia, con un proprio governo e una Costituzione indipendente.

    Trapani in prima linea

    Anche Trapani non rimase a guardare. Il 30 gennaio 1848, i cittadini trapanesi scesero in piazza, organizzando comitati rivoluzionari e unendosi idealmente – e fisicamente – alla lotta di Palermo. Alcuni raggiunsero la capitale per contribuire direttamente ai moti. Fu un periodo di intensa partecipazione popolare: si diffondeva la stampa clandestina, si discuteva di libertà, giustizia, futuro.

    Da rivoluzione a proverbio: “fare un quarantotto”

    La potenza simbolica di quei giorni ha lasciato il segno nella memoria collettiva. Il numero 48 è diventato sinonimo di disordine e tumulto, dando origine all’espressione “fare un 48”, ormai diffusa in tutta Italia. In Sicilia, il detto “è successu un quarantottu” resta ancora oggi un modo di dire comune, che evoca confusione ma anche la fierezza di un passato ribelle.

    Un’eredità che vive

    Il 1848 non fu solo un anno di caos: fu il primo vero respiro di libertà per la Sicilia moderna. Durò poco più di un anno, ma segnò profondamente la storia dell’isola. Un tentativo coraggioso di autogoverno che oggi rivive non solo nei libri di storia, ma anche nel modo in cui parliamo. Perché a volte, per capire un popolo, basta ascoltare le sue parole.





  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Altri Sport
    "Esultanza della Nazionale italiana di pallanuoto nella piscina scoperta di Trapani dopo la vittoria contro la Grecia alla Trinacria Cup 2025"
    Redazione
    "Francesco Di Gaetano sul podio come terzo classificato alle Selezioni Zonali Optimist a Marsala, insieme agli altri due vincitori e all'allenatore, con vista sul mare sullo sfondo"
    Redazione
    Redazione
    Giocatori della nazionale ungherese di pallanuoto festeggiano la vittoria della Trinacria Cup 2025 con il trofeo in mano alla piscina comunale di Trapani.
    Redazione
    Portiere del Settebello esulta in acqua dopo una parata decisiva nella sfida Italia-Spagna alla Trinacria Cup 2025, piscina comunale di Trapani.
    Redazione
    "Esultanza della Nazionale italiana di pallanuoto nella piscina scoperta di Trapani dopo la vittoria contro la Grecia alla Trinacria Cup 2025"
    Redazione
    Laura Spanò
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    I vincitori della Granfondo RWE Santa Ninfa Mtb 2025: Emanuele Spica al centro insieme ai rivali sul podio, sorridenti con le loro mountain bike sotto il sole siciliano.
    Redazione
    Partenza della Granfondo MTB a Santa Ninfa con decine di ciclisti pronti alla gara sotto lo striscione "Arrivo", tra due ali di alberi e pubblico festante.
    Redazione