Palermo
Incendio nella notte in una palazzina a Palermo
Nessuna persona risulta coinvolta sul posto vigili del fuoco e polizia
Redazione3 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    AGGIORNAMENTO – Iniziano a filtrare notizie sulle cause dell’incendio di questa notte a Palermo. Sembra che a dare fuoco all’abitazione sia stato un uomo che aveva prima aveva aggredito la compagna.

    La donna è stata soccorsa dal personale del 118. Indaga la polizia.

    Palermo – Alle 2.50 circa di questa notte, diverse squadre di vigili del fuoco sono intervenute a Palermo in vicolo Li Guastelli Anna, al terzo ed ultimo piano di una palazzina per un incendio abitazione.

    Il personale dei vigili del fuoco intervenuto è riuscito a domare prontamente le fiamme, limitando i danni all’interno dell’abitazione. Nessuna persona per fortuna risulta coinvolta dall’incendio.

    Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento. Sul posto presente anche la Polizia di Stato.




  • Palermo
    “L’antimafia siamo noi”, cento bambini protagonisti all’Ars
    Vanno in onda col Tg della memoria. Iniziativa dela Fondazione Costa
    Redazione28 Maggio 2025 - Attualità



  • Attualità

    Palermo –  Vanno in onda col Tg della memoria. L’iniziativa è della Fondazione Costa. Nessun adulto al microfono, nessun politico dietro al leggio. Al “Tg della memoria”, in onda simbolicamente dall’Assemblea regionale siciliana, i conduttori sono gli alunni di quinta elementare dell’Istituto comprensivo Villabate 2. Porteranno in scena un telegiornale costruito interamente da loro, senza interventi esterni, in cui cronisti, inviati e presentatori sono tutti bambini.

    L’evento promosso dalla Fondazione Costa

    L’evento, promosso dalla Fondazione Gaetano Costa, è il punto di arrivo di un percorso di educazione alla legalità che ha messo al centro l’ascolto e lo sguardo dei più piccoli. A loro la parola, per raccontare chi ha sacrificato la propria vita per la lotta alla mafia – da Gaetano Costa a Boris Giuliano, da Paolo Giaccone a Giuseppe Tesauro – ma anche per riflettere sul presente: i bisogni del territorio, il ruolo delle istituzioni, i valori da difendere. Durante l’incontro verrà presentato anche il volume “L’antimafia siamo noi – Storie di uomini illustrate dai bambini”, con i disegni e i testi degli alunni, insieme ai contributi delle assistenti sociali e dei professionisti coinvolti nel progetto. Un lavoro corale, nato dall’ascolto e dalla partecipazione, in cui l’antimafia si fa quotidiana e concreta.

    Sergio Russo presidente della Fondazione

    “Sono convinto che il futuro dell’antimafia passi dall’educazione dei più piccoli – dice Sergio Russo, presidente della Fondazione Gaetano Costa -. È qui che si concentra il cuore della nostra missione: preparare chi educa alla legalità, restare al passo con una realtà in continuo cambiamento e costruire strumenti pedagogici e sociali davvero aderenti ai bisogni del presente”.

    La scelta della sede non è casuale: la Sala Gialla dell’Ars, concessa con il patrocinio del presidente Gaetano Galvagno, è simbolicamente il luogo della legalità in Sicilia. E il fatto che a occuparla siano cento bambini, con la loro voce limpida e diretta, rende tutto ancora più potente.




  • Palermo
    Anniversario Strage di Capaci. Mattarella, dare continuità allo sradicamento della mafia “Vigilanza sia sempre alta, coinvolgere le nuove generazioni”
    Tantissime le iniziative per non dimenticare quelle vittime
    Redazione23 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – “La mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una fine”: questo ripeteva Falcone, sollecitando coerenza e impegno educativo, spronando chiunque nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello. La mafia ha subìto colpi pesantissimi, ma all’opera di sradicamento va data continuità, cogliendo le sue trasformazioni, i nuovi legami con attività economiche e finanziarie, le zone grigie che si formano dove l’impegno civico cede il passo all’indifferenza”.

    Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 33° anniversario della strage di Capaci, ricordando l’importanza di “tenere sempre alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da costrizioni criminali”.

    Tra eco delle indagini e riti della memoria Palermo ricorda “l’attentatuni”.

    Ancora una volta, a fare da sfondo alle manifestazioni – quella “ufficiale” della Fondazione Falcone, presieduta dalla sorella del giudice, Maria Falcone, e quella “alternativa” organizzata da diverse associazioni – non mancano le polemiche tra due anime dell’antimafia che non si sono mai amate. Anime molto distanti che, nei giorni scorsi, si sono scambiate frecciate a distanza.

    E se Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso il 19 luglio in via D’Amelio, parteciperà al corteo promosso da Cgil e associazioni come Libera e Next Gen, che si muoverà alle 15 da piazza Verdi, Maria Falcone accoglierà ministri e istituzioni al Museo del presente a Palazzo Jung, che sarà inaugurato domani in tutti i suoi spazi.

    La lunga giornata iniziata alle 9

    La lunga giornata di Palermo è cominciata alle 9, quando 200 studenti siciliani sono saliti sulla motovela “MareNostrum Dike”, partita da Napoli per il viaggio “Un mare di legalità”. L’imbarcazione, dal forte significato simbolico, veniva utilizzata dagli scafisti per la tratta dei migranti.

    Alle 9.30 poi appuntamento al Museo del Presente presenti tra gli altri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e quello della Cultura Alessandro Giuli, la presidente della commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, magistrati e autorità civili e militari.

    Stamane le cerimonie sul luogo della strafe, alle 13.15 alla caserma Lungaro della Polizia verranno deposte corone di fiori in memoria delle vittime dell’attentato di Capaci.

    Diverse le iniziative organizzate anche al Palazzo di giustizia dove si terrà la seconda edizione di Tribunale chiama scuola, evento promosso da Ordine degli avvocati, Associazione nazionale magistrati e Rete per la cultura antimafia nella scuola. Dalle 9 gli studenti di 59 scuole palermitane si sono alternati in letture e riflessioni, alle 11.30 in piazza della Memoria cerimonia con giudici avvocati, studenti universitari e delegazioni scolastiche.

    Ancora in tribunale alle 15 si discuterà di “Strategie criminali e strumenti di contrasto”. Parteciperanno tra gli altri, Francesco Lo Voi , procuratore della Repubblica di Roma, Maurizio de Lucia, procuratore di Palermo e il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.

    Come ogni anno, alle 16 ci si ritroverà sotto l’Albero Falcone dove alle 16.45 si esibirà Giovanni Caccamo e alle17.00 interverrà di Maria Falcone.

    23 Maggio ore 17.58

    Alle 17.30 l’ex magistrato Piero Grasso leggerà i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e Via d’Amelio e alle 17:58, l’ora della strage, un trombettiere della Polizia di Stato suonerà il silenzio.

    Diversi gli appuntamenti organizzati anche al Giardino della Memoria, un’area sottostante l’autostrada che fu teatro della strage, curato da Tina Montinaro, vedova del capo-scorta di Falcone. Centinaia di studenti verranno coinvolti in laboratori artistici e spettacoli. Prima che diventasse un metodo, il lavoro del pool antimafia di Palermo dovette fare i conti con gli scettici. Il gruppo messo su da Rocco Chinnici, ucciso nell’83, e poi guidato da Antonino Caponnetto fino all’88, venne persino additato di fare “turismo giudiziario”, che consisteva nel seguire da vicino le indagini, andare nei luoghi dove portavano gli elementi man mano acquisiti.

    Il ricordo di Giuseppe Di Lello

    “Ci spostavamo ovunque – ricorda Giuseppe Di Lello, che del pool di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fece parte insieme a Leonardo Guarnotta e al giovane Ignazio De Francisci -, contravvenendo alla prassi di delegare burocraticamente le indagini fuori da Palermo a giudici di altri distretti, che nulla sapevano delle nostre inchieste e che raramente potevano esserci d’aiuto. Questo nuovo modo di operare ha dato credibilità al pool e ha portato a notevoli risultati”.

    Una “rivoluzione” che si sarebbe potuta fare anche prima, se la mafia non fosse stata considerata “un fenomeno oscuro – aggiunge Di Lello – e impenetrabile. Invece, siamo entrati nelle banche, che Cosa nostra riteneva dei santuari impenetrabili; nelle Camere di commercio, esaminando gli intrecci societari”. Quel gruppo di pionieri istruì il primo maxiprocesso che nell’86 portò alla sbarra 475 imputati. “Lo Stato ci diede una mano – spiega Di Lello – trasferendo a Palermo investigatori di primo livello, alcuni dei quali sacrificarono la loro vita. Il nostro lavoro fu preceduto dalle intuizioni di magistrati impareggiabili, come Cesare Terranova e Gaetano Costa”.

    Nel novembre 1985 (in coincidenza con il deposito dell’ordinanza di rinvio a giudizio dei 475), all’ufficio istruzione arriva Ignazio De Francisci, che allora aveva 33 anni. De Francisci era legato all'”estroverso e gioviale” Paolo Borsellino, che un anno dopo andò a dirigere la procura di Marsala.

    “Rimasi con Falcone – dice – che aveva un carattere diverso, era riservato, un po’ timido. Prudente e realista, da lui imparai moltissimo. Falcone e Borsellino si completavano perfettamente e quelli sono stati gli anni più importanti della mia ultraquarantennale carriera”.

    Quando nell’89, in piena stagione dei veleni, Falcone passò alla procura (era appena entrato in vigore il nuovo Codice), De Francisci, su suggerimento dell’amico, lo seguì: “Arrivai nel febbraio ’91, un mese prima che Giovanni si trasferisse a Roma, nel pieno scontro tra lui e il procuratore Pietro Giammanco. Non sapevo molto dei loro dissidi, ma il clima era incandescente. Quando Falcone lasciò la procura, rimasi ‘ostaggio’ dei suoi nemici: non avevo alcuna intenzione di riposizionarmi sulla linea del capo”.

    Il ricordo di De Francisci

    De Francisci ricorda il documento firmato da otto sostituti e inviato al Csm per chiedere la rimozione di Giammanco: “Questo episodio viene spesso ignorato, ma fu un momento importante. Il Consiglio superiore non decise alcun trasferimento, perché, dopo la strage di via D’Amelio, Giammanco chiese di andare in Cassazione”. De Francisci, da poco in pensione dopo l’incarico alla procura generale di Bologna, ricorda l’ultimo incontro con Borsellino: “Avvenne il giorno prima della sua morte. Era appena tornato da Roma e venne in procura, in anticamera ci accennò a quello che aveva appena saputo da Gaspare Mutolo e che avrebbe dovuto verbalizzare”. Non ci fu il tempo.




  • Palermo
    Carini. A fuoco un impianto di trattamento rifiuti speciali
    Sul posto 10 mezzi dei vigili del fuoco
    Redazione23 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Carini (Palermo)- Notte di fuoco a Carini. Dalle 1.15 infattidella notte appena trascorsa,  più di 30 vigili del fuoco e 10 mezzi sono in via Galileo Galilei a Carini per l’incendio di un impianto di trattamento di rifiuti speciali.

    Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento. Sul posto anche personale dell’Arpa per valutare la qualità dell’aria nelle zone circostanti l’incendio. Nessuna persona risulta coinvolta.




  • Palermo
    Omicidio a Palermo, la vittima sarebbe stata colpita almeno sei volte, al torace e all’addome
    Le indagini sono della polizia
    Redazione21 Maggio 2025 - Cronaca



  • arresti a siracusa Cronaca

    Aggiornamento – La vittima dell’omicidio è un romeno di 48 anni, viveva per strada con i suoi cani. Bivaccava in un terreno abbandonato dove c’è una costruzione occupata da diversi clochard, non distante dall’ex macello comunale e da un deposito della Rap, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo. Gli agenti di polizia hanno contattato il canile municipale per portare via gli animali. La vittima pare vivesse con una donna, portata in ospedale dai sanitari del 118, perché sotto choc. Nella zona ci sono numerose telecamere. Sono in corso le indagini per cercare di risalire all’assassino

    Palermo – Un accoltellamento finito con un morto. E’ accaduto in viale dei Picciotti, a Palermo. Da una prima ispezione sul corpo della vittima un cittadino stranieri, emerge, che sarebbe stata colpita almeno sei volte, al torace e all’addome. Le indagini sono condotte dalla polizia che ha raccolto le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona.




  • Palermo
    Madre alunno aggredisce maestra e due impiegati
    Donna era andata a scuola dopo rimprovero al figlio
    Redazione21 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo –  Due collaboratori scolastici Ata e una insegnante di italiano di una terza elementare, della scuola Lombardo Radice a Palermo, sono stati aggrediti dalla madre di un alunno che era stato rimproverato dall’insegnante. I due impiegati Ata dopo il passaggio al pronto soccorso hanno avuto una prognosi di sei giorni, la maestra di tre.

    A segnalare l’episodio gli stessi insegnanti

    Sono stati gli stessi insegnanti con una lettera indirizzata, tra gli altri, all’ufficio scolastico regionale, al sindaco e al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, a segnalare l’episodio avvenuto alcuni giorni fa.

    Il dirigente della scuola Francesco Paolo Camillo ha presentato denuncia ai carabinieri.

    Secondo la ricostruzione un bambino stava giocando quando ha spinto, facendolo cadere, un compagno disabile. L’insegnante ha rimproverato l’alunno chiedendogli di avere maggiore rispetto per i compagni, soprattutto quelli con più in difficoltà. Un richiamo che non è stato digerito dai genitori del bambino che giovedì scorso si sono presentati a scuola. Il padre dell’alunno sarebbe stato bloccato ma non la madre che è riuscita a entrare. Ha affrontato l’insegnante e ha cercato di spingerla rischiando di farla cadere per le scale. Solo l’intervento di tre impiegati Ata ha evitato il peggio. Nel cercare di placcare la donna, due impiegati si sono fatti male.

    “Situazioni del genere non devono capitare in nessuna scuola e gli alunni non devono essere esposti a un pericolo simile e noi dobbiamo garantire l’incolumità dei bambini – dicono dalla scuola Lombardo Radice – Vogliamo che si accendano i riflettori su quanto accaduto. Negli ultimi anni siamo diventati ostaggi dei genitori, veniamo attaccati sia verbalmente che fisicamente. Quotidianamente non arriviamo a questi eccessi, ma è diventato estremamente problematico. Non si può andare al lavoro e rischiare la vita. Il genitore in questione voleva avere un colloquio con l’insegnante e abbiamo risposto che non era possibile in quella giornata, ma che avremmo pianificato un appuntamento in un secondo momento, ma questa risposta non è stata accettata”.




  • Palermo
    Civico Palermo. Aggredisce medico che gli chiede di parlare a bassa voce
    Arresto un giovane di 21 anni
    Redazione17 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – I carabinieri hanno arrestato un giovane di 21 anni, accusato di avere picchiato  un medico con un pugno mentre si trovava al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo procurandogli una ferita al volto curata con otto punti di sutura. Per il giovane l’accusa è di lesioni gravissime e interruzione di pubblico servizio.

    L’arrestato è fratello di un minorenne che aveva investito con uno scooter in via Buonriposo un pedone che si trova in gravissime condizioni ricoverato in neurochirurgia.

    Il minorenne era stato in un primo momento trasportato all’ospedale Buccheri La Ferla e da qui  trasferito al Civico per delle consulenze nel reparto di chirurgia plastica, essendo rimasto ferite al volto. Con il ferito  sono arrivati i parenti che nel corso della notte si sono alternati con lui. Erano prima entrati il padre e poi la madre, poi è entrato anche  il fratello di 21 anni.

    Verso le quattro di notte il medico di guardia, ha chiesto al ragazzo di abbassare il tono della voce per non disturbare, a quel punto il 21enne ha colpito al volto con un pugno il medico e gli ha procurato una ferita al volto.

    La notte scorsa a Favignana due volontari del 118 mentre svolgevano il turno di notte , erano stati invece aggrediti da un giovane pure lui fermato dai carabinieri.




  • Agrigento
    Maltempo in Sicilia, danni ingenti a Palma di Montechiaro
    A Trabia donna viene soccorsa dei carabinieri
    Redazione15 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palma di Montechiaro (Agrigento) – Non sta risparmiando nessuna zona della Sicilia, il maltempo.  Tra le  zone più colpite sicuramente l’agrigentino dove da stamane si stanno registrando abbondanti precipitazioni. In particolare una raffica improvvisa e potente di vento ha investito il comune di Palma di Montechiaro.

    Danni e disagi si sono  registrati anche nel trapanese: tra Marsala e Mazara del Vallo. Le piogge torrenziali hanno trasformato le strade in fiumi, paralizzando il traffico in diverse zone di Mazara del Vallo. La situazione più critica sul lungomare San Vito e sul lungomare Mazzini, allagamenti anche nella zona della Tonnarella, sempre a Mazara. In via Pisa si è registrato il crollo del tetto di un’abitazione.

    Disagi anche a Palermo ed in provincia. Allagamenti nel capoluogo siciliano sono stati registrati nella zona di Partanna Mondello, ma anche al Papireto.

    Disagi anche a Trabia e Termini Imerese. A Trabia in particolare una donna è stata tratta in salvo dai carabinieri, la sua auto era rimasta sommersa dall’acqua.

    La Protezione Civile Regionale della Sicilia ha diffuso un avviso di allerta gialla per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico, valido fino alle 24 di domani. “Su tutta la Sicilia, infatti, si prevede la persistenza di condi-meteo avverse con precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche d vento”.





  • Palermo
    Arte contemporanea alla Casa Museo Thule di Palermo
    “La Bellezza raccolta. L’arte contemporanea nella Collezione della Casa Museo Thule”
    Redazione13 Maggio 2025 - Attualità



  • Attualità

    Palermo – Il 20 maggio 2025 esce il nuovo saggio del critico d’arte Tanino Bonifacio, dal titolo “La Bellezza raccolta. L’arte contemporanea nella Collezione della Casa Museo Thule”, dedicato a una parte della collezione palermitana del filosofo, scrittore e poeta Tommaso Romano.

    Edito dalla casa editrice Caracol, il volume include la prefazione dello storico dell’arte Aldo Gerbino e un contributo del critico letterario e saggista Salvatore Ferlita.

    Tanino Bonifacio analizza in chiave storico-critica le opere d’arte contemporanee presenti nella collezione della Casa Museo Thule, una raccolta che rappresenta un prodigioso accordo linguistico tra creatività contemporanea, moderna e antica. È un racconto che attraversa il lavoro di artisti attivi dalla seconda metà del Novecento fino a oggi, espressioni di una molteplicità di stili e linguaggi in continua evoluzione. Tra gli autori citati figurano Fortunato Depero, Renato Guttuso, Marino Mazzacurati, Salvatore Fiume, Giuseppe Migneco, Bruno Caruso, Gianbecchina, Sebastian Matta, Renato Mambor, Enrico Baj e Tano Festa.

    Nel saggio, l’autore affronta anche il tema del collezionismo come fenomeno psicologico e analitico, nel quale la Casa Museo si configura come narrazione simbolica della vita intima, spirituale e culturale del collezionista. Ne emerge la testimonianza di un affascinante intreccio tra arte e vita.

    La Casa Museo Thule, per Tanino Bonifacio, è «uno spazio che il visitatore può vivere come teatro nel quale si rappresenta la bellezza declinata nei suoi molteplici linguaggi. Un infinito viaggiare che porta nella dimensione della contemplazione, per cui si entra nell’essenza misteriosa di oggetti e di opere d’arte che destano stupore attraverso la loro bellezza».




  • Palermo
    Incidente stradale sulla statale 121 Palermo-Agrigento, 4 i mezzi coinvolti
    Uno degli occupanti è stata affidata ai sanitari del 118
    Redazione12 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Vicari (Palermo) – Alle ore 13.10 circa, alcune squadre dei vigili del fuoco sono intervenute sulla Strada Statale 121 Palermo-Agrigento all’altezza dello svincolo di Vicari per un incidente stradale che coinvolgeva quattro automezzi.

    Il personale ha provveduto all’estrazione di una delle quattro persone coinvolte rimasta incastrata all’interno dell’abitacolo per poi affidarla alle cure sanitarie del 118.

    Successivamente i vigili del fuoco si adoperavano per la messa in sicurezza degli automezzi coinvolti.

    In un primo momento, la SS121 è stata chiusa completamente, e successivamente la messa in sicurezza dei mezzi e della loro rimozione dalla sede stradale, la stessa è stata riaperta al traffico





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