Palermo
Lavoro, tre giornate di recruiting di Gnv in Sicilia
Giovedì 30 gennaio dalle 9,30 alle 16,30 a Trapan
Redazione28 Gennaio 2025 - Economia
  • Economia

    PalermoLa Regione Siciliana, attraverso i Centri per l’impiego di Palermo, Catania e Trapani e in collaborazione con la compagnia di navigazione Grandi navi veloci – Gnv e Sviluppo Lavoro Italia, ha organizzato tre giornate di recruiting, con l’obiettivo di potenziare l’organico della società di navigazione di circa 500 unità in vista dell’ingresso nella flotta di due nuove navi.

    La prima tappa per le selezioni sarà il mercoledì 29 gennaio al Centro per l’impiego di Palermo in via Praga, dalle 9,30 alle 16,30. Alla giornata di incontro tra la compagnia e i candidati è prevista la partecipazione dell’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano.

    Altra giornata di recruiting, sempre in Sicilia, si svolgerà giovedì 30 gennaio dalle 9,30 alle 16,30 a Trapani, al piazzale Falcone e Borsellino 26 e venerdì 31 gennaio dalle 9,30 alle 15 a Catania, in via Nicola Coviello 6.

    Gli appuntamenti sono rivolti ai soggetti già preselezionati dal Cpi dopo l’esame dei curricula che, in sede di recruiting, dovranno presentare copia del proprio documento d’identità in corso di validità, il curriculum aggiornato e, qualora avessero esperienze pregresse a bordo, il libretto di navigazione e la documentazione relativa ai corsi SCTW. I recruiting day sono, inoltre, finalizzati allo svolgimento di colloqui conoscitivi nei quali la compagnia presenta i percorsi di carriera e le posizioni di bordo aperte.




  • Palermo
    Palermo abbraccia il nuovo Re: Joel Pohjanpalo sempre più vicino ai rosanero
    Palermo sogna con il "Doge"
    Eros Santoni28 Gennaio 2025 - Calcio
  • Palermo abbraccia il nuovo Re: Joel Pohjanpalo Calcio

    PALERMO – I sogni dei tifosi rosanero stanno per prendere forma. Joel Pohjanpalo, il “Doge” di Venezia, è a un passo dal vestire la maglia del Palermo. L’attaccante finlandese, protagonista assoluto della promozione in Serie A del club lagunare nella scorsa stagione, ha salutato con le lacrime agli occhi il pubblico dello stadio “Penzo” dopo il derby contro il Verona, terminato 1-1. Un momento carico di emozioni, che ha segnato quello che sembra essere il capitolo finale della sua avventura con l’arancioneroverde.

    Un bomber per tornare in Serie A

    Pohjanpalo, classe 1994 e originario di Helsinki, è stato un vero trascinatore durante la sua esperienza veneziana. Arrivato in Laguna nel 2022 dal Bayer Leverkusen, ha collezionato 96 presenze e 48 gol tra Serie A e Serie B, dimostrandosi un attaccante completo e determinante. Numeri che non sono passati inosservati al Palermo, deciso a riportare la città ai fasti della massima serie dopo otto anni di assenza.

    Il pressing del club rosanero, sostenuto dal City Group, ha convinto il Venezia: l’offerta, che si aggira sui 4 milioni di euro tra parte fissa e bonus, è ormai in fase di definizione. L’ufficialità dell’accordo è attesa a breve, non appena i veneti avranno trovato il sostituto del loro bomber.

    Palermo sogna con il “Doge”

    L’arrivo di Pohjanpalo potrebbe rappresentare una svolta per la stagione del Palermo, già proiettato verso un futuro ambizioso. I tifosi si preparano ad accogliere a braccia aperte un campione dal cuore grande, pronto a mettere le sue qualità al servizio della maglia rosanero.

    Il “Doge” è pronto a cambiare corte: Venezia saluta con gratitudine, Palermo si prepara a scrivere un nuovo capitolo di gloria.




  • Palermo
    Scoperto dalla polizia a spacciare si rifugia in una chiesa di Ballarò
    In manette a Palermo un nigeriano
    Redazione27 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Arresto spaccio Palermo Ballarò. Cronaca

    Palermo – Agenti della Squadra Mobile, Sezione contrasto al Crimine Diffuso, nel corso di servizi di prevenzione e controllo del territorio volti a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo palermitano, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, O.A., 40enne nigeriano, resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di rinvenire addosso al fermato 39 dosi di eroina singolarmente confezionate e pronte per essere spacciate peso 35 grammi e la somma di 763,00 euro ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.La droga ed il denaro, sono stati posti sotto sequestro, mentre il giovane cittadino nigeriano è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

    Gli agenti transitando nei pressi del quartiere cittadino “Ballarò” hanno notato un uomo, a loro sospetto, confabulare con una donna. Nella consapevolezza che i due stessero per incontrarsi per formalizzare la compravendita di sostanza stupefacente, gli agenti hanno intimato l’Alt polizia al nigeriano che, alla vista degli operatori, nel vano tentativo di eludere il controllo, si è dato a precipitosa fuga tra le stradine del mercato cittadino.

    Ne scaturiva un rocambolesco inseguimento culminato all’interno di una chiesa, luogo dove presumibilmente l’uomo pensava di poter trovar riparo e far perdere le proprie tracce sfuggendo all’occhio attento dei poliziotti. Gli agenti, senza perderlo di vista e adottando le precauzioni, necessarie per garantire l’incolumità dei fedeli presenti, sono riusciti con non poche difficoltà a precludergli ogni via di fuga e con discrezione hanno accompagnato l’uomo all’esterno del luogo di culto, dove era in corso, nel frattempo la celebrazione eucaristica.

    Giova precisare che l’indagato, è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.




  • Palermo
    Aumenta l’agitazione dell’autotrasporto siciliano per l’Ets
    Dopo quello ortofrutticolo anche l’export di sale rischia d’essere impattato dalla misura, Aitras reclama l’intervento istituzionale “promesso ma non attuato”
    Redazione24 Gennaio 2025 - Attualità
  • Attualità

    Palermo – Continua l’allarme degli autotrasportatori siciliani per l’impatto che la normativa Ets rischia di avere sul settore.

    Una nota dell’associazione di categoria Aitras ha rivelato che: “Con l’inizio del nuovo anno si aggravano i problemi degli autotrasportatori siciliani. La scorsa settimana l’Italkali – uno dei principali committenti siciliani – ha reso noto che non intende sobbarcarsi il maggior costo dei noli nave dovuto all’Ets in quanto dovrebbe procedere a fare lievitare il prezzo del prodotto al consumatore finale e ciò condurrebbe il prodotto fuori mercato, a tutto vantaggio dei competitor europei”.

    Spiega Salvatore Bella:

    Il presidente Salvatore Bella a SHIPPING ITALY ha spiegato che “i nostri mercati di destinazione sono in nord Europa, per cui diverse altre nazioni europee (produttrici di sale, ndr) si trovano più avvantaggiate geograficamente a raggiungere tali mercati via strada”.

    Quello delle saline sarebbe il secondo grande comparto dell’export

    Secondo Aitras (associazione italiana trasportatori specializzata in formazione e servizi logistici per l’autotrasporto)  quello delle saline sarebbe il secondo grande comparto dell’export isolano a essere travolto dall’introduzione del contributo dopo l’ortofrutticolo: “E non si è ancora toccato il fondo: le quote di Ets sono graduali e al momento non hanno raggiunto l’importo massimo che, a regime, comporterà un maggior costo di 700 euro, in aggiunta al costo normale del traghettamento” ha proseguito la nota, precisando Bella come fra 2024 e 2026 “il costo aggiuntivo in un viaggio di un autoarticolato fra Palermo e Genova passerà da 116 a 186 euro”.

    Uno scenario critico, in cui il tutto strada non rappresenta più un’alternativa o la rappresenta molto parzialmente: “È una soluzione non più praticabile perché il 90% delle aziende di autotrasporto siciliane ha investito sull’intermodalità, con sedi secondarie delle aziende in prossimità di diversi porti e numero di trattori stradali non sufficienti ad agganciare tutti i semirimorchi, per un rapporto di circa 1:10”.

    L’appello alle istituzioni

    Da qui l’appello alle istituzioni: “La politica regionale aveva promesso di intervenire sia col Governo nazionale che con Bruxelles, attivando tavoli permanenti per intraprendere e sollecitare azioni risolutive, ma ad oggi non ha fatto nulla. Intanto abbiamo chiesto che venga convocata la Consulta Regionale per l’Autotrasporto”.




  • Palermo
    Nuove minacce al giornalista Salvo Palazzolo
    La Squadra mobile di Palermo ha informato nei giorni scorsi l'inviato del quotidiano La Repubblica che nel corso di alcune indagini sono state rilevate «gravi ostilità nei suoi confronti»
    Redazione24 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Nuove minacce al giornalista Salvo Palazzolo Cronaca

    Palermo – Nuove minacce al giornalista Salvo Palazzolo. La Squadra mobile di Palermo ha informato nei giorni scorsi l’inviato del quotidiano La Repubblica che nel corso di alcune indagini sono state rilevate «gravi ostilità nei suoi confronti». Palazzolo sta conducendo da mesi un’inchiesta sui boss scarcerati che sono tornati in città dopo lunghi periodi di detenzione, ha anche svelato i permessi premio concessi ad alcuni ergastolani condannati per omicidi e strage. Ha inoltre denunciato un fiorente giro di spaccio di droga sui canali Telegram. Adesso, sono state rafforzate le misure di vigilanza attorno al cronista che lavora alla redazione palermitana del quotidiano la Repubblica.

    Una situazione che allarma la categoria e l’Ordine dei giornalisti Sicilia.

    «I giornalisti sono sentinella dell’informazione – dichiara il presidente Roberto Gueli – e quando fanno informazione danno fastidio. La nostra categoria deve essere compatta e respingere con fermezza gli attacchi al mittente. Esprimiamo la nostra vicinanza, il nostro sostegno e la nostra piena solidarietà al collega Salvo Palazzolo».

    Palazzolo, in passato, è già stato oggetto di minacce.

    Nel dicembre 2018, la Squadra mobile di Palermo intercettò alcuni mafiosi del clan Inzerillo mentre discutevano di dare al cronista “due colpi di mazzuolo”: in quei giorni, Palazzolo stava raccontando il ritorno in Sicilia dagli Stati Uniti degli “scappati” della seconda guerra di mafia, dopo la morte di Totò Riina. Nell’aprile 2020, un altro episodio. Il capomafia dello Zen Giuseppe Cusimano insultò pesantemente il cronista di Repubblica su Facebook (“Giornalisti peggio del Coronavirus”): il giovane boss, poi arrestato sei mesi dopo dai carabinieri, non aveva gradito l’articolo che svelava la sua distribuzione di generi alimentari agli abitanti della periferia palermitana durante il lockdown.
    informazione pubblica”.




  • Trapani
    Sei nuovi agenti al Carcere Pietro Cerulli
    Penitenziaria, 1327 nuovi agenti entreranno in servizio presso gli istituti penitenziari italiani.
    Redazione24 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Carcere di Trapani, rinvenuti dalla polizia due smartphone Cronaca

    Trapani – Alla casa circondariale Pietro Cerulli di Trapani arrivano sei nuovi agenti. “Il loro arrivo garantirà il miglioramento delle condizioni lavorative di chi vive il carcere, alleviando le carenze di organico causate dalla grave noncuranza dei governi precedenti. Queste nuove assunzioni si innestano nel percorso intrapreso dal Governo negli ultimi 28 mesi e finalizzato a potenziare gli organici delle Forze dell’Ordine, e in particolare la Polizia Penitenziaria. Presto ci saranno altre assegnazioni: 2568 agenti inizieranno il 185° Corso a maggio 2025 mentre, con la firma del nuovo bando allievi agenti del 15 gennaio scorso, è iniziato il reclutamento di ulteriori 3246 unità”.

    E quanto dichiara il Sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove.

    “Passo dopo passo – dice il senatore Raoul Russo – il governo Meloni, grazie all’operato del sottosegretario Del Mastro, lavora sul tema delle carceri, in particolare potenziando gli organici del personale negli istituti con maggiori criticità. In questo caso specifico oltre ringraziare il sottosegretario per la sua attenzione alla Sicilia, confermo il mio impegno a seguire con particolare impegno la situazione degli istituti penitenziari della provincia di Trapani”.

    il Coordinatore Provinciale di FdI

    “Queste nuove assegnazioni – sottolinea il Coordinatore Provinciale di FdI Maurizio Miceli – sono una preziosa boccata d’ossigeno per gli uomini e le donne in divisa che lavorano negli istituti penitenziari e dimostrano l’attenzione del Governo Meloni per le esigenze del nostro territorio. Ringrazio il Sottosegretario Delmastro per il suo instancabile impegno verso la Polizia Penitenziaria, continuerò a lavorare al suo fianco per il bene del territorio”.




  • Palermo
    “Assunzioni fantasma per ottenere fondi pubblici”. Sequestrati 3,4 milioni a Telerent [VIDEO]
    La procura e il nucleo di polizia economico finanziaria contestano il reato di truffa aggravata
    Redazione23 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Palermo – I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un decreto emesso dal Gip  presso il Tribunale su richiesta della Procura, con cui è stato disposto il sequestro preventivo, nei confronti di una società e del suo legale rappresentante, di beni e disponibilità finanziarie per un importo di circa 3,4 milioni di euro.

    Indagini

    Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, riguardano i contributi pubblici concessi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Telerent, negli anni dal 2016 al 2023.

    Anomalie nella gestione

    Nel corso delle indagini la Finanza ha riscontrato diverse anomalie per quanto riguarda il numero di lavoratori impiegati, compresi i giornalisti, che devono essere “effettivamente applicati nell’attività di fornitura di servizi media audiovisivi”.

    Assunzioni fittizzie

    Sarebbe emerso che diversi dipendenti (tra cui alcuni familiari del legale rappresentante) sarebbero stati assunti in modo fittizio, per poter accedere ai finanziamenti pubblici, senza in realtà prestare alcuna attività lavorativa per l’emittente, ma solo prestazioni saltuarie e del tutto marginali.

    Ipotesi di Frode

    Da qui l’ipotesi avanzata dalle Fiamme Gialle che si sia trattato di una frode che avrebbe consentito a Telerent di ottenere indebitamente oltre 4,1 milioni di euro, di cui 3,4 milioni di euro già erogati e oggi posti sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria.





  • Palermo
    Mattarella visita scuola dopo insulti razzisti a due ragazzi
    "Vivere insieme e dialogare fa crescere", ha detto il Presidente
    Redazione20 Gennaio 2025 - Attualità
  • Attualità

    Palermo – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato la scuola De Amicis-Da Vinci di Palermo, dopo aver appreso che due alunni dell’istituto comprensivo, originari del Ghana e delle Mauritius, nei giorni scorsi avevano subito insulti razzisti davanti a una libreria, a Palermo, dove si erano recati con altri compagni per raccogliere fondi destinati all’acquisto di libri, iniziativa che rientra nel progetto della scuola “Io leggo perché”.

    Mattarella, si è intrattenuto, in particolare con i bambini della scuola di cui fanno parte i due alunni oggetto degli insulti razzisti.

    Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza del Presidente della Repubblica (la visita è stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), i ragazzi gli hanno rivolto alcune domande, consegnandogli anche dei doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore. I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco. “Vivere insieme e dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile, ma esaltante”, ha detto il Presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.

    Il presidente Sergio Mattarella

    “Vivere insieme e dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile, ma esaltante”, ha detto il Presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro. Il Capo dello Stato nella prima Giornata nazionale del rispetto, ha ricordato che la ricorrenza di oggi celebra la nascita di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo brutalmente assassinato nel tentativo di difendere un amico in difficoltà.

    La felicità per la  visita del Capo dello Stato:

    “Il presidente ha incontrato la comunità scolastica e i ragazzi erano felici. Non sapevano della visita e hanno scoperto che l’ospite era speciale quando lo hanno visto”. Lo dice Giovanna Genco, preside della scuola dell’infanzia, elementare e media “De Amicis-Da Vinci”, in via Serradifalco, a Palermo dopo la visita a sorpresa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

    Mattarella attento e sipaticamente coinvolto

    “Abbiamo parlato di cultura lettura e musica, perché la nostra scuola è a indirizzo musicale. Il presidente ha ascoltato i ragazzi suonare e si è soffermato con una classe. Gli scolari hanno chiesto al presidente – conclude – quali fossero i suoi sogni e che lavoro desiderasse fare da bambino. Lui ha risposto che avrebbe voluto fare il medico ma che nella vita si cambia”.

     




  • Campobello di Mazara
    Matteo Messina Denaro. Indagata per favoreggiamento aggravato una insegnante
    La donna è stata una delle amanti del boss ora deceduto
    Redazione17 Gennaio 2025 - Cronaca
  • professoressa indagata per aver aiutato il boss. Cronaca

    Campobello di Mazara – I magistrati della Procura di Palermo che si occupano da due anni delle indagini sui favoreggiatori di Matteo Messina Denaro ieri(come scrive oggi il quotidiano La Repubblica) hanno interrogato un’altra delle amanti del boss oggi deceduto. Si tratta di una insegnante di matematica di Campobello di Mazara, che insegna a Mazara, il cui nome ancora rimane segreto.

    La professoressa è stata sentita dai pm antimafia di Palermo come indagata

    È la stessa donna che un paio di giorni dopo l’arresto del capo mafia, si era presentata dai carabinieri per dire che con il boss aveva intrattenuto una relazione, ma l’uomo a lei aveva detto chiamarsi Francesco Salsi, medico in pensione. La professoressa è stata sentita dai pm antimafia di Palermo come indagata. E questo dopo le ulteriori indagini condotte dal Ros dei Carabinieri e dallo Sco della Polizia. «Diceva di chiamarsi Francesco Salsi — mise a verbale — e che era un medico anestesista in pensione». «Mai sospettato che si trattasse di Matteo Messina Denaro, sono sotto choc aveva detto allora».

    In silenzio davanti ai PM

    La donna, davanti ai pm stavolta è rimasta in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. E’ indagata di favoreggiamento aggravato, secondo quanto accertato dagli investigatori attraverso la lettura di alcuni dei “pizzini” trovati nella casa di Campobello di Mazara, ultimo nascondiglio del latitante. Come è stato per Laura Bonafede, anche la professoressa non avrebbe avuto solo il ruolo di amante del boss. Ma avrebbe avuto ruolo di favoreggiamento, sapeva di chi era quell’uomo. Quando venne sentita da teste, cinque giorni dopo la cattura del latitante, la donna raccontò di averlo incontrato «in un momento di crisi personale e coniugale» e di averlo conosciuto in un supermercato di Campobello, vicino casa sua era stato lui a presentarsi e poi successivamente si erano scambiati il cellulare. Il mese successivo, la donna era già nell’appartamento di via Cb 31, il covo del superlatitante.

    I Pizzini.

    Per i pm, l’insegnante ora indagata nei “pizzini” viene indicata come “Sbrighisi” e “Handicap”, a tradirla anche alcuni particolari emersi nelle lettere al boss firmate da Laura Bonafede, che quindi sarebbe stata a conoscenza della frequentazione tra la professoressa e Messina Denaro. Anche la vivandiera Lorena Lanceri, pure lei condannata, sapeva della relazione e parlava dell’insegnante indicandola come « gatta morta».




  • Palermo
    Partinico. Si ribalta betoniera, intervengono i vigili del fuoco
    Per fortuna è rimasto illeso l'autista
    Redazione15 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Partinico betoniera si ribalta Cronaca

    Partinico (Palermo) – Intervento stamane dei vigili del fuoco attorno alle 10.30 a Partinico. I pompieri del distaccamento di Partinico sono intervenuti in via Aldo Moro incrocio con via Benevento a causa del ribaltamento di una betoniera, con capacità di 8 mc, la stessa si è adagiata su un fianco occupando parte della sede stradale.

    Per fortuna nell’incidente l’autista è rimasto illeso. Le operazioni sono ancora in corso con l’usilio dell’autogrù dei vigili del fuoco inviata dal Comando di Palermo in supporto al personale del distaccamento di Partinico.




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