Rona – Dal 14 al 16 aprile 2025, Roma ha ospitato il “Margutta Creative District”, un evento prestigioso dedicato alla creatività e al Made in Italy, che ha visto anche Trapani tra i protagonisti. Grazie a RG Gioielli, guidato da Luisa Barbera, la città trapanese ha portato in scena il suo talento artigianale nel cuore della capitale, mostrando la qualità e l’innovazione del design siciliano. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Roma, ha rappresentato un’importante vetrina per il settore del lusso, confermando il ruolo centrale della Sicilia nel panorama internazionale dell’alta oreficeria.
L’azienda trapanese RG Gioielli è stata una delle tre selezionate da CNA Sicilia per rappresentare l’isola nell’edizione 2025 del Margutta Creative District. Luisa Barbera, con la sua maestria artigianale, ha presentato una collezione esclusiva che fonde tradizione, innovazione e una forte identità siciliana. I gioielli esposti hanno suscitato grande interesse tra operatori del settore, buyer internazionali e giornalisti, confermando il talento che Trapani esprime nell’arte orafa.
La partecipazione al Margutta Creative District ha offerto a Trapani un’importante opportunità di visibilità e promozione. I gioielli di RG Gioielli si sono distinti per la loro originalità e la qualità dei materiali, dimostrando come il territorio siciliano sia capace di produrre pezzi unici, che trovano spazio nei contesti più esclusivi e richiesti a livello internazionale. Questo evento ha ulteriormente rafforzato il legame tra Trapani e il mondo del design e del lusso.
Il presidente di CNA Sicilia, Nello Battiato, e il segretario Piero Giglione hanno evidenziato l’importanza di queste iniziative per promuovere l’artigianato siciliano: “Le imprese che abbiamo selezionato testimoniano come la creatività, la cura per i dettagli e l’amore per il territorio possano trasformarsi in prodotti unici, capaci di affermarsi sui mercati più esigenti.”
L’edizione 2025 del Margutta Creative District ha permesso a Trapani di brillare nel panorama internazionale del lusso e del design, grazie a RG Gioielli. Questo evento ha rappresentato una vetrina straordinaria per l’artigianato siciliano, confermando la Sicilia, e Trapani in particolare, come punto di riferimento per l’alta orificeria e il design esclusivo.
Il 10 aprile 1912 il Titanic lasciava il porto di Southampton, diretto a New York, carico di speranze, eleganza e tecnologia all’avanguardia. Considerato inaffondabile, il transatlantico rappresentava il culmine dell’ingegneria navale del tempo. Ma la sua rotta verso l’immortalità fu tragicamente interrotta quattro giorni dopo, nella notte tra il 14 e il 15 aprile. Il Titanic non è solo una nave affondata: è un simbolo eterno di fragilità umana di fronte alla natura.
Concepito come il più grande e lussuoso transatlantico mai costruito, il Titanic era lungo oltre 260 metri e vantava cabine eleganti, saloni decorati, piscine e ristoranti di prima classe. La White Star Line lo pubblicizzava come “inaffondabile”, grazie a innovativi compartimenti stagni. Il suo viaggio inaugurale era atteso come un evento mondiale.
La notte del 14 aprile 1912, nonostante diversi avvisi sulla presenza di iceberg nell’Atlantico settentrionale, il Titanic proseguì la sua corsa. Alle 23:40, la prua colpì un iceberg che squarciò lo scafo. In meno di tre ore, il gigante degli oceani affondò, portando con sé oltre 1.500 vite. Le scialuppe erano insufficienti e molti passeggeri non ricevettero assistenza.
La tragedia del Titanic sconvolse l’opinione pubblica e spinse le autorità internazionali a rivedere completamente le norme di sicurezza in mare. Nacque il trattato SOLAS (Safety of Life at Sea), che rese obbligatoria la presenza di scialuppe per tutti i passeggeri, turni di vedetta notturni e sistemi di comunicazione radio attivi 24 ore su 24.
Il Titanic è una leggenda intrisa di storie di coraggio, errori umani e destino. Libri, film, documentari e mostre continuano a far vivere la sua memoria. Ogni anniversario è un’occasione per riflettere sul progresso e sulle sue responsabilità.
I “Ghiacci” di Sicilia: Un Lusso Antico che Rinfrescava l’Estate: Immaginatevi una Sicilia di un tempo, dove l’estate era mitigata da un tocco di freschezza proveniente direttamente dalle vette innevate dei Monti Sicani. Parliamo dei “ghiacci”, una pratica antica che le famiglie nobili siciliane utilizzavano per conservare alimenti e creare deliziosi sorbetti.
Nei mesi invernali, squadre di uomini si avventuravano sui monti per raccogliere la neve, che veniva poi stipata in appositi depositi isolati, chiamati “ghiacciaie”. Questi edifici, costruiti con materiali isolanti, erano veri e propri frigoriferi naturali. La neve, pressata e ricoperta da paglia, si conservava per mesi, garantendo una riserva di fresco preziosa durante la stagione calda.
I “ghiacci” non servivano solo per conservare alimenti come frutta e verdura, ma venivano utilizzati anche per creare sorbetti e gelati. Immaginatevi un sorbetto al limone, preparato con succo fresco e neve, un vero e proprio lusso per l’epoca. Questa pratica era particolarmente diffusa nelle città costiere, dove le temperature estive erano più elevate.
Il vino Marsala, già apprezzato in tutto il mondo per la sua qualità, trovava un compagno d’eccezione nei “ghiacci”. Un sorso di Marsala ghiacciato era considerato una bevanda rinfrescante e raffinata, perfetta per le calde serate estive. La combinazione del vino dolce e corposo con il fresco del ghiaccio creava un contrasto unico e piacevole.
Con l’avvento della refrigerazione artificiale, la pratica dei “ghiacci” è andata gradualmente scomparendo. Tuttavia, questa antica tradizione rappresenta un capitolo importante della storia siciliana, un’eredità che ci parla di un’epoca in cui il lusso era sinonimo di semplicità e di un profondo rispetto per la natura.
I “ghiacci” di Sicilia rappresentano un modo di vivere, un’espressione di raffinatezza e un legame profondo con la natura. Ricordare questa antica tradizione significa riscoprire le radici della nostra cultura e apprezzare la ricchezza del nostro patrimonio gastronomico.