Palermo
Redditi mai dichiarati, sequestro beni a cantante neomelodico Daniele De Martino
Sequestrati beni e denaro per oltre 220 mila euro
Redazione7 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Palermo – Per quasi 6 anni, avrebbe incassato circa 850 mila euro ma avrebbe omesso di fare le dichiarazioni dei redditi nascondendo i suoi guadagni all’Agenzia delle entrate. I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un sequestro beni di oltre 220 mila euro, tra cui Rolex e gioielli in oro, nei confronti del cantante neomelodico palermitano Daniele De Martino “risultato sconosciuto al Fisco – si legge in una nota – e facente parte di un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza”.

    Le indagini

    Dopo gli avvisi orari, gli stop ai concerti per le sue canzoni contro collaboratori di giustizia e 41 bis, e le polemiche social finisce sotto inchiesta per evasione fiscale, le fiamme gialle hanno pure scoperto che De Martino è un evasore totale e per un periodo la sua famiglia ha vissuto grazie al Reddito di cittadinanza. In particolare i finanzieri nel corso di una serie di perquisizioni, eseguite tra le province di Palermo e Napoli, hanno scoperto e sequestrati Rolex, preziosi e denaro contante. Il cantante e’ stato oggetto di una ‘complessa verifica fiscale’ eseguita dai finanzieri del Secondo Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo con la quale sono stati ricostruiti i redditi conseguiti dall’artista tra il 2016 e il 2022, periodo durante il quale e’ stato anche destinatario di misure di prevenzione personali come il divieto di accompagnarsi a soggetti socialmente pericolosi e del divieto di esibirsi in pubblico.

    Utile nell’inchiesta anche l’analisi dei profili social

    L’analisi dei profili social del cantante e’ stata utile per la ricostruzione dei compensi percepiti quantificati in quasi 850mila euro in 6 anni di attivita‘. Inoltre per le annualita’ 2018, 2019 e 2021, stante l’entita’ del giro di affari realizzato, l’artista si sarebbe reso responsabile del reato di omessa dichiarazione dei redditi.

    I familiari percepivano il reddito di cittadinanza

    I finanzieri approfondendo la posizione del nucleo familiare dell’uomo, hanno constatato  che il padre del cantante aveva percepito il reddito di cittadinanza dal 2019 al 2022 beneficiando di sussidi per quasi 40mila euro e indicando in domanda il figlio quale disoccupato. Anche lui e’ stato segnalato all’Autorita’ Giudiziaria palermitana, la quale ha disposto anche nei suoi confronti il sequestro per equivalente dei sussidi illecitamente percepiti.

     




  • Trapani
    “Màkari 4”: la nuova stagione della fiction siciliana che celebra Trapani e la sua provincia
    Màkari 4: quando la fiction diventa promozione turistica per la provincia di Trapani
    Trapanioggi2 Febbraio 2025 - Spettacolo
  • Claudio Gioè nel ruolo di Saverio Lamanna Spettacolo

    La serie televisiva “Màkari” ha conquistato il cuore degli spettatori italiani con le sue storie avvincenti, personaggi indimenticabili e la splendida cornice della Sicilia. Tratta dai racconti di Gaetano Savatteri, la fiction ha saputo mescolare elementi di giallo, commedia e dramma, offrendo al pubblico un intrattenimento di qualità. Con l’annuncio della quarta stagione, le aspettative sono alte e le anticipazioni promettono nuove emozioni, con un focus particolare sul territorio trapanese.

    Màkari 4 – Le stagioni precedenti: un viaggio nel cuore della Sicilia

    La prima stagione di “Màkari” ha introdotto il protagonista, Saverio Lamanna (interpretato da Claudio Gioè), un giornalista caduto in disgrazia che ritorna nella sua terra natale, la Sicilia, per ricostruire la sua vita. Qui, diventa un investigatore per caso, risolvendo misteri e crimini che si intrecciano con la sua storia personale. La serie ha ricevuto elogi per la sua capacità di rappresentare la Sicilia in modo autentico, con paesaggi mozzafiato e una narrazione coinvolgente.

    La seconda stagione ha approfondito le dinamiche tra i personaggi principali, introducendo nuovi casi e sfide per Saverio e i suoi amici. La serie ha continuato a esplorare temi di amicizia, amore e giustizia, mantenendo alta l’attenzione del pubblico.

    La terza stagione ha portato nuovi colpi di scena, con l’introduzione di personaggi come Michela e Giulio, che hanno complicato ulteriormente le relazioni tra i protagonisti. La trama ha affrontato temi più profondi, mantenendo però il tono leggero e coinvolgente che ha caratterizzato la serie fin dall’inizio.

    Màkari 4 – Anticipazioni sulla quarta stagione: nuove indagini e colpi di scena nel trapanese

    La quarta stagione di “Màkari” promette di essere altrettanto avvincente delle precedenti. Le riprese sono iniziate a settembre 2024 e si svolgono in varie location della Sicilia, con un focus particolare sulla provincia di Trapani, tra cui Trapani, San Vito Lo Capo, Scopello, Erice e le isole Egadi. Questi luoghi non solo offrono scenari suggestivi, ma contribuiscono anche a valorizzare il turismo siciliano, attirando l’attenzione su queste meravigliose destinazioni e promuovendo lo sviluppo economico del territorio.

    Anche in questa stagione, il cast principale è confermato:

    Le anticipazioni rivelano che Saverio sarà coinvolto in nuovi casi misteriosi, che metteranno alla prova le sue capacità investigative e le sue relazioni personali. Inoltre, la sua storia d’amore con Suleima affronterà nuove sfide, mentre Peppe Piccionello avrà un ruolo più centrale nelle vicende. Anche se i dettagli specifici della trama sono ancora top secret, è certo che la serie manterrà il suo caratteristico mix di suspense, umorismo e dramma, con un occhio di riguardo alle peculiarità del territorio trapanese.

    Màkari 4 – La Sicilia come protagonista: location e valore turistico

    Una delle caratteristiche distintive di “Màkari” è l’ambientazione siciliana, che non solo arricchisce la narrazione, ma funge anche da potente strumento di promozione turistica. Le location utilizzate nella serie, come Trapani, San Vito Lo Capo, Scopello, Erice e le isole Egadi, mostrano la bellezza naturale e culturale della Sicilia, attirando visitatori e valorizzando il patrimonio locale. La serie contribuisce così a promuovere il turismo nella regione, offrendo agli spettatori uno spunto per visitare questi luoghi incantevoli e scoprire le eccellenze del territorio trapanese, come la produzione di vino, l’artigianato locale e le tradizioni culinarie.

    Màkari 4 – A cosa aspettarsi dalla nuova stagione

    Con la quarta stagione di  Makari, “Màkari 4”,  in arrivo, i fan possono aspettarsi nuove emozioni, misteri e momenti indimenticabili. La serie continua a essere un punto di riferimento per la fiction italiana, grazie alla sua capacità di intrecciare storie avvincenti con una rappresentazione autentica della Sicilia e, in particolare, del territorio trapanese. Non resta che sintonizzarsi su Rai 1 nella prossima primavera per vivere insieme le nuove avventure di Saverio Lamanna e dei suoi amici, e lasciarsi incantare dalle bellezze e dalle peculiarità di questa terra.




  • Favignana
    In fin di vita 30enne di Favignana dopo una brutale aggressione in Spagna. Salvatore Sinagra picchiato all’esterno di un locale
    Da sabato Salvatore è in coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Las Palmas, dietro la porta il padre e il fratello
    Laura Spanò1 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Aggressione Lanzarote Salvatore Sinagra Cronaca

    Lanzarote (Canarie -Spagna) – Una discussione banale, in un bar, poi l’aggressione brutale, così senza un motivo. Ora Salvatore Sinagra 30 anni di Favignana è in fin di vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Las Palmas (capitale delle Canarie – Spagna) “Mio figlio – dice il padre Andrea raggiunto telefonicamente in ospedale  –  è in coma con il cranio spaccato perché ha incrociato la persona sbagliata. Nessuno sa chi sia. La polizia spagnola mi dice che sta indagando ma finora non ci sono sviluppi”. “Tutto è accaduto la sera di sabato scorso” – dice ancora Sinagra che da quando ha avuto la notizia vive di fronte a una porta dell’ospedale di Las Palmas, pregando per suo figlio Salvatore, trent’anni. Sinagra è disperato e affranto. Si è affidato al consolato italiano e alla polizia locale, confidando nell’impegno delle investigatori, ma da questi ultimi ancora nessuna novità.

    Gli chiediamo cosa sia accaduto davanti quel bar sabato scorso…

    “Salvatore è stato picchiato all’esterno di un locale di Lanzarote, mentre si trovava assieme ad alcuni amici. Stava giocando al calciobalilla, quando si sono avvicinati alcuni clienti. C’è stata una discussione, ma niente di grave, con un giovane. Così mi hanno raccontato gli amici di mio foglio. Tutta la scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sicurezza” racconta il papà con la voce procata dal dolore.  Qualche minuto dopo Salvatore esce per fumare sigaretta. Lì avviene l’aggressione. “Il giovane con cui aveva parlato in precedenza – racconta al telefono – lo ha assalito all’esterno e lo ha picchiato selvaggiamente. Gli ha spaccato la testa, forse con un tirapugni”. Anche qui, parte della scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere esterne. Salvatore sarebbe stato sollevato e scaraventato a terra. Andrea Sinagra non riesce quasi a parlare. “La guardia civil mi dice che le indagini sono in corso ma non riesco a capire se ci sono sviluppi. Mio figlio è in un letto d’ospedale e chi lo ha ridotto in questo stato è ancora libero. Ho parlato con il Consolato mi hanno aiutato a trovare una casa, ma io voglio, esigo giustizia per mio figlio, un ragazzo solare, allegro, pieno di vita. I medici che si stanno prendendo cura di lui mi hanno spiegato che c’è il rischio di conseguenze permanenti. Vi prego aiutatemi, chiedo anche al presidente della Regione, mi aiuti, intervenga per capire cosa sta facendo la guardia civil. E’ già passata una settimana”.

    Salvatore, intanto che in un primo momento era stato ricoverato a Lanzarote è stato nel frattempo  traferito a Las Palmas, dov’è stato sottoposto a un delicatissimo intervento alla testa, per ridurre l’ematoma al cervello.

    Il trentenne dopo aver vissuto a lungo sull’isola spagnola e aver gestito un caffè, stava per trasferirsi di nuovo a Favignana.




  • Messina
    Messina, perquisizioni in corso nel carcere di Gazzi dopo il drone precipitato ieri
    Ieri un drone con droga e cellulari destinato ai detenuti era precipitato sullo stabilimento del quotidiano Gazzetta del Sud in via Bonino
    Redazione31 Gennaio 2025 - Cronaca
  • perquisizioni in corso nel carcere di Gazzi Cronaca

    Messina – Perquisizioni sono in corso all’interno del carcere di Gazzi a Messina. Si cercano telefonini e droga e si cercano anche i destinatari del carico che è stato ritrovato in un drone. Ieri infatti un drone  carico di hashish e telefoni cellulari, è stato bloccato dai sistemi di sicurezza del carcere di Gazzi e, fuori controllo, è precipitato sullo stabilimento del quotidiano Gazzetta del Sud in via Bonino.

    Analizzato il contenuto del drone

    All’interno dell’apparecchiatura è stato rinvenuto hashish e telefonini probabilmente destinati a detenuti della Casa circondariale e che sono stati recuperati dopo il cedimento dell’aggeggio. Ci sono indagini in corso da parte degli investigatori delle Volanti della polizia dopo quanto avvenuto nella notte. I poliziotti sono intervenuti su richiesta e dopo l’intervento dell’artificiere per scongiurare che quell’oggetto non fosse esplosivo hanno recuperato quanto restava nel piazzale del giornale: parti di drone con stupefacenti e cellulari.  A chi erano destinati e chi controllava a distanza il drone? In corso accertamenti.

     

     




  • Siracusa
    Operazione antidroga “Bianco Barocco” a Noto
    Dieci le persone indagate, cinque in carcere e cinque ai domiciliari
    Redazione31 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Noto (Siracusa) – Nelle prime ore di stamane, nell’ambito di una vasta operazione antidroga, agenti della Polizia di Stato hanno eseguito, nella città di Noto, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Siracusa,  su richiesta della locale Procura, a carico di dieci soggetti (5 con custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari) tutti indagati, a vario titolo, per i reati di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, minaccia e porto abusivo di arma da fuoco e munizionamento.

    A quattro indagati, già detenuti per altri reati, l’ordinanza è stata notificata in carcere.

    Ad un’altra persona è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora.

    Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa ed articolata attività di indagine avviata nel 2023 dal Commissariato di Noto, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.

    Notizia in aggiornamento




  • Ragusa
    Sparatoria ieri sera a Vittoria, è morto Angelo Ventura
    L'uomo era stato raggiunto da alcuni pallini sparati da un fucile
    Redazione30 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Vittoria (Ragusa) –  E’ il trentottenne Angelo Ventura, l’uomo che ieri sera attorno alle 23,30 di ieri sera, è stato portato al pronto soccorso da due individui che, subito dopo, sono fuggiti. Ventura sarebbe stato colpito alla gamba destra (pare da alcuni pallini sparati da un fucile)  e, sebbene operato già nella notte in Chirurgia Vascolare, le sue condizioni si sono aggravate irrimediabilmente. Già nelle prime ore della mattina il decesso.

    Al momento le forze dell’ordine che stanno indagando stanno risalendo all’identità dei due che hanno accompagnato Ventura in ospedale. La visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura e nell’area circostante potrà aiutare in queste indagini. Ventura è un volto noto alle forze di polizia e risulta legato alla omonima famiglia criminale di Vittoria.

    Angelo Ventura è figlio di Filippo Ventura, nipote di Titta ed è il rampollo di una delle famiglie mafiose che attualmente gestiscono il traffico di droga a Vittoria e in provincia di Ragusa. Un nome di secondo piano rispetto al cugino omonimo e allo zio Titta, ma pur sempre una pedina importante nello spaccio di droga. Non  escluso che si possa trattare di un regolamento di conti, ma le piste sono tutte aperte.

     




  • Marsala
    Tentato omicidio a Marsala, due arresti
    Si tratta di due uomini di Marsala accusati del tentato omicidio di un giovane
    Redazione30 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Tentato omicidio a Marsala Cronaca

    Marsala – La Procura della Repubblica di Marsala ha delegato i Carabinieri della Compagnia per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale, nei confronti di due  marsalesi di 30 e 35 anni indagati per tentato omicidio ai danni di un giovane di origini romene.

    Le indagini

    Le tempestive indagini delegate, avviate dopo la denuncia della vittima ed immediatamente sviluppate dai Carabinieri della Stazione di San Filippo di Marsala, hanno permesso di ricostruire gli eventi perpetrati nel pomeriggio del 20 gennaio scorso nei pressi della SS115,  e arrivare  all’identificazione degli odierni destinatari del provvedimento cautelare.

    La videosorveglianza documenta l’agguato

    L’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dell’area e le dichiarazioni della vittima e degli increduli testimoni dei fatti, avrebbero consentito agli inquirenti di documentare un vero e proprio agguato, nel corso del quale il giovane romeno: dapprima è stato raggiunto da uno dei due assalitori che lo colpiva violentemente con una mazza da baseball; poi, riuscito a scappare, veniva travolto da un’autovettura condotta da un secondo malintenzionato che lasciava l’investito al suolo privo di
    conoscenza.

    Gli indagati tradotti in carcere

    L’efferata azione patita dal giovane ha trovato la pronta risposta nelle indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di Marsala, che con l’esecuzione dell’odierno provvedimento cautelare ha permesso di tradurre gli odierni indagati presso il carcere di Trapani.

    È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza.




  • Trapani
    Dopo l’archiviazione parla l’oncologo Filippo Zerilli
    Il professionista era finito indagato dalla procura di Palermo, nell'ambito delle indagini sui favoreggiatori di Matteo Messina Denaro
    Laura Spanò29 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Filippo Zerilli archiviazione indagini. Cronaca

    Trapani – Dopo l’archiviazione da parte della Procura di Palermo, parla l’oncologo trapanese Filippo Zerilli, ex primario del reparto di oncologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Il professionista pochi giorni dopo la cattura di Matteo Messina Denaro a Palermo, a gennaio 2023 era finito indagato dalla Procura di Palermo (la stessa che ora ha chiesto per lui l’archiviazione), nell’ambito delle indagini sui favoreggiatori dell’ormai defunto boss.

    La notizia dell’archiviazione per il professionista è stata la fine di un incubo

    Ecco cosa ci ha dichiarato:

    “Il 14 giugno 2024 è stato firmato il decreto di archiviazione delle indagini che mi hanno coinvolto nell’evento cattura di Messina Denaro. Quest’archiviazione conclude un incubo kafkiano che ha sconvolto la mia vita personale, familiare e professionale in seguito ad una visita istituzionale richiesta dall’U.O. di chirurgia dell’ospedale di Mazara del Vallo per un paziente operato di emicolectomia per carcinoma del colon. Questo paziente inoltre indossava la mascherina anti COVID (impossibile capire le sue fattezze).
    Nell’immediatezza del fatto, dopo che la mia casa era stata invasa e messa a soqquadro da una quantità impressionante di carabinieri alla ricerca di prove della mia colpevolezza, ho dovuto anche fronteggiare psicologicamente l’accanimento mediatico di tanti haters che neanche mi conoscevano. In questa condizione, mai nemmeno immaginata, mi ha sostenuto la consapevolezza della mia estraneità alle accuse della Procura antimafia, l’affetto della mia famiglia, che con me ha sofferto per questo sconvolgimento della nostra vita, quello dei parenti e degli amici che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza in un frangente così difficile e le tantissime attestazioni di stima delle persone che mi conoscono”.

     




  • Marsala
    Aveva mezzo chilo di marijuana, fermato dalla polizia di Marsala
    Intanto si indaga sulla brutale aggressione ai danni di un 19enne di Marsala
    Laura Spanò21 Gennaio 2025 - Cronaca
  • automobile polizia di marsala Cronaca

    Marsala – Nel corso di un servizio di controllo nella città di Marsala, predisposto in sede di riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, stamane agenti del commissariato di Via Verdi hanno tratto in arresto un uomo.

    I poliziotti, che da tempo monitoravano l’indagato, stamane nel corso di una perquisizione nella sua abitazione hanno rinvenuto e sequestrato quasi mezzo chilo di marijuana. L’uomo è stato così portato al commissariato di via Verdi per le procedure di rito.

     

     




  • Trapani
    Omicidio Liborio Como, convalidato il fermo, rimane in carcere il presunto omicida
    Como è stato ucciso al culmine di un litigio
    Redazione21 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Si è costituito l'uomo che ha ucciso Liborio Como Cronaca

    Trapani – Convolidato il fermo per Carmelo Alogna trapanese di 39 anni presunto omicida di Liborio Como, il 52enne ucciso lo scorso 16 gennaio nel quartiere San Giuliano a Erice Casasanta.

    Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile del capoluogo e coordinate dalla Procura, avrebbero permesso di acquisire elementi per il quale l’indagato è ritenuto presunto autore dell’omicidio di Liborio Como, trovato senza vita con alcune ferite al capo.

    Gli investigatori si sono concentrati sulla sfera privata della vittima e i successivi accertamenti hanno permesso di accertare la presenza sul posto dell’odierno indagato e di ricostruire, seppur ancora parzialmente, la dinamica dei fatti. In considerazione della gravità dei fatti e dei gravi indizi di colpevolezza, il Gip presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura, ha convalidato, il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere dell’uomo.




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