Marsala – Sventata dai Carabinieri della Compagnia di Marsala una truffa ai danni di un’anziana donna. Arrestato un 34enne catanese che ha tentato, con la tecnica del finto Carabiniere e del finto incidente stradale, di farsi consegnare denaro e monili in oro da una 80enne del luogo.
L’anziana 80enne era stata contattata sulla propria utenza telefonica da un uomo che, fingendosi carabiniere la informava che suo figlio era rimasto coinvolto in un sinistro stradale e che, per evitare l’arresto, bisognava subito consegnare del denaro contante o dell’oro ad un sedicente avvocato che si sarebbe presentato presso l’abitazione. Poco dopo si è presentato presso la sua abitazione il 34enne ma in quel momento, fortunatamente, una vicina di casa aveva ascoltato il dialogo e, rendendosi conto della truffa, ha avuto la prontezza di chiamare il 112.
I militari si sono precipitati presso l’abitazione dell’anziana sorprendendo il 34enne che si era già fatto consegnare soldi e monili in oro. Dopo l’udienza di convalida, il 34enne è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Purtroppo queste modalità di truffa, ad opera di sedicenti Carabinieri che paventano finti incidenti stradali in cui sarebbero rimasti coinvolti dei propri cari, sono molto frequenti ed è di
fondamentale importanza, in questi casi, contattare immediatamente il 112. Ancora una volta, un tempestivo intervento, ha permesso di scongiurare che l’ennesima truffa andasse a segno.
Al fine di informare il più alto numero di cittadini, l’Arma dei Carabinieri organizza sul territorio dei seminari informativi presso i circoli ricreativi, le parrocchie ed altri luoghi di aggregazione
spiegando le modalità con cui vengono attuate le truffe in danno delle persone anziane e come difendersi: è di fondamentale importanza contattare immediatamente il 112 affinché si
possa tempestivamente intervenire.
Castellammare del Golfo – Ignoti hanno danneggiato un’area in zona porta Fraginesi. E’ accaduto sabato notte da una statua in gesso raffigurante la Madonna, è stato infatti decapitato il bambino ed all’interno del capo mozzato è stata inserita una siringa. Oltre alla testa in gesso è stato rotto anche un piede del bambino, mentre sono stati imbrattati con scritte e simboli i contenitori in legno per la raccolta differenziata, le panchine ed i tavoli dell’area.
«Non solo atti di vandalismo ma anche gesti gravissimi contro il culto religioso e soprattutto spregio nei confronti di un luogo che ha un grande significato affettivo per la comunità e rappresenta un pregevole esempio di riqualificazione urbana. Esprimiamo ferma condanna ma soprattutto grande amarezza per gli spregevoli atti contro il “Posto più bello del mondo”. Gesti di profonda inciviltà e disprezzo del bene comune che in questa circostanza feriscono anche la memoria di un giovane e la sensibilità di tutti per l’accanimento nei confronti di un luogo creato con l’impegno della famiglia ma anche di tante associazioni, studenti e cittadini».
I danneggiamenti hanno interessato un’area riqualificata dalla famiglia Caleca in memoria del figlio Francesco che aveva definito quell’area panoramica “il posto più bello del Mondo”: “Ciccio” Caleca è morto a 22 anni nel 2020 a causa di un incidente stradale proprio in quell’area, in via Porta Fraginesi, arteria che dal centro cittadino conduce alla statale 187, in zona Madonna della Scala.
I familiari di Francesco, che per i danneggiamenti hanno presentato denuncia alla polizia di Stato, hanno ristrutturato l’area degradata e realizzato nel posto diverse iniziative di inclusione e solidarietà, mantenendo l’area in ordine con attività di pulizia e decoro ambientale, coinvolgendo giovani ed associazioni.
«Siamo vicini alla famiglia Caleca che aggiunge dolore al dolore e auspichiamo, con le forze dell’ordine, di riuscire ad arginare questa deplorevole deriva sociale di disprezzo per i beni comuni con un percorso non solo di controllo e repressione ma anche di educazione civica, necessaria per la formazione delle coscienze –sottolinea il sindaco Giuseppe Fausto-. Ci auguriamo che al più presto si possa risalire agli autori di questi gravi ed ulteriori atti di vandalismo dopo quelli che hanno danneggiato villa Olivia. Auspichiamo che i controlli avviati possano portare ad identificare chi compie questi gesti, a maggior ragione in un luogo che è un esempio virtuoso e dove ogni singolo elemento è ricco di valori affettivi. La nostra più grande preoccupazione è che gli autori possano essere dei giovani, proprio quelli su cui dobbiamo puntare e lavorare, incidendo anche sulle famiglie per far comprendere l’importanza del rispetto del bene collettivo e degli altri».
Santa Maria di Licodia (Catania) – Incidente stradale lungo la strada statale 284 “Occidentale Etnea”. Al momento è provvisoriamente chiuso, in entrambe le direzioni, un tratto in corrispondenza del km 38,000, a Santa Maria di Licodia (CT), a causa di un incidente che ha coinvolto un motociclista.
Nel sinistro – sulle cui cause sono in corso accertamenti – il conducente ha perso la vita. La circolazione è deviata in loco su percorsi alternativi. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e delle Forze dell’Ordine, allo scopo di ripristinare la regolare circolazione il prima possibile.
Gela – E’ di un morto e un ferito grave l’incidente stradale verificatosi sulla Strada Provinciale 11, che collega Gela a Niscemi, in direzione Vittoria. Una bambina di nove anni ha perso la vita. Grave la madre. Sono state trasportate all’ospedale Vittorio Emanuele. L’impatto è stato devastante. Per la piccola non c’è stato niente da fare, i medici hanno tentato in ogni modo di rianimarla, ma purtroppo ogni sforzo è stato vano.
Gli altri due figli, una bimba di 7 anni e un bimbo di 4, hanno riportato ferite lievi e sono stati medicati. Secondo le prime informazioni, la famiglia aveva da poco lasciato la loro abitazione sulla SP 11 ed era diretta verso la scuola.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i mezzi del 118, i vigili del fuoco, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela e della Stazione di Niscemi. I militari stanno effettuando i rilievi per ricostruire con precisione la dinamica del sinistro.
Secondo le prime indiscrezioni, l’automobile sulla quale viaggiava la donna con i figli avrebbe prima di una curca sbandato, facendo testa coda fino a schiantarsi su un muretto, lato passeggero. La bambina sarebbe a quel punto volata fuori dall’abitacolo. Sul posto sono intervenuti immediatamente un gruppo di muratori che si trovavano nei pressi per soccorrere la famigliola, hanno allertato i soccorsi, ma già la bambina era deceduta a causa del violento impatto.
Quel tratto di strada purtroppo non è nuovo a simili incidenti. Una strada che invita alla velocità e quella curva dove stamane si è schiantata l’auto è la stessa dove sono morti sempre a causa della velocità 4 ragazzi. Gli abitanti della zona hanno più volte chiesto alle autorià dei sistemi di controllo del traffico per evitare altre tragedie. La signora era la moglie di un carabiniere in servizio a Niscemi.
Afragola (Caserta) – Pasquale Sergio Tranchida, aveva 45 anni ed era di Marsala, di mestiere faceva il camionista. E’ morto ieri in un incidente avvenuto poco dopo le 18 sull’autostrada Roma-Napoli.
L’incidente è avvenuto all’altezza del megastore Ikea in territorio di Afragola: il mezzo pesante, guidato da Pasquale Sergio Tranchida, si stava dirigendo verso Caserta quando, per cause ancora in corso di accertamento, è finito contro il guardrail e ribaltandosi più volte.
L’autotrasportatore è stato sbalzato fuori dall’abitacolo a causa dell’impatto morendo sul colpo. Per lui non c’è stato nulla da fare nonostante l’immediato intervento dei sanitari del 118. Sull’incidente indagano gli agenti della polizia stradale. Il camion trasportava prodotti della Siciliana Ovini, ditta specializzata nel commercio di carni macellate che ha sede a Villabate, Palermo.
Francesco il figlio del camionista ha ricordato sui social ha scritto: “Papà mio sei e resterai per sempre la mia ancora. Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per la nostra amata famiglia. Riposa in pace amore mio, ti amo all’infinito”.
Tanti i messaggi di quanti conoscevano Tranchida. Tutti lo ricordano come un gran lavoratore, una persona umile, con un grande cuore e disponibile verso gli altri.
La notizia della sua morte ha commosso la comunità marsalese, che si stringe attorno alla famiglia in questo momento di dolore.
Vittoria (Ragusa) – Due giovani scappano dall’Alt della Polizia e si schiantano contro automobile. Un ferito grave. Il sostituto procuratore di turno Santo Fornasier, della Procura di Ragusa, ha effettuato il sopralluogo, ed ha fatto acquisire le immagini estrapolate dai vari sistemi di video sorveglianza, dalle quali emergeva la condotta dei due giovani. Questo ha anche consentito di documentare il momento in cui quest’ultimi andavano a collidere autonomamente con altro veicolo privato, senza che tale evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento parte del personale della Volante.
Tutto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri. Una pattuglia della Polizia, in servizio di controllo del territorio a Vittoria, ha notato un ciclomotore con in sella due giovani, il cui conducente procedeva “su una ruota”. Immediatamente gli operatori della Volante hanno intimato l’ALT POLIZIA, segnalando tramite i dispositivi acustici e sonori l’ordine di arrestare la marcia del veicolo.
“Il passeggero del ciclomotore, udita la sirena, si è voltato in direzione dell’equipaggio accorgendosi della volante di Polizia e quindi lo comunicava al conducente che – come si legge nella nota della questura di Vittoria – ha tentato di eludere il controllo mettendo in atto una serie di infrazioni al codice della strada, utili alla fuga, ponendo a serio repentaglio l’incolumità degli operatori di polizia e degli utenti della strada. I due giovani, nel cercare di guadagnare una via di fuga, impegnavano tutte le intersezioni stradali ad alta velocità, anche in senso contrario a quello consentito, omettendo di dare la precedenza nei tratti previsti e non curandosi della presenza di passanti, anche minori di età”.
Poco prima del sinistro stradale, ad una distanza di circa 200 metri, i due giovani hanno lanciato una pistola per terra sul lato sinistro della carreggiata. Gli operatori di polizia hanno così sospeso l’inseguimento per rinvenire quanto precedentemente gettato dai due giovani. Hanno spento anche i dispositivi sonori. L’arma rinvenuta dagli agenti era “una pistola a salve”, priva di tappo rosso con relativo caricatore vuoto, che riproduceva fedelmente una arma da fuoco tipo pistola semi-automatica come quella in uso alle forze dell’ordine.
In quel momento gli agenti hanno udito un boato riconducibile ad un sinistro stradale, a poche centinaia di metri più avanti. Incidente che aveva visto il coinvolgimento dei due giovani in sella al ciclomotore e un veicolo privato, al quale non avevano dato la precedenza.
Viste le gravi condizioni di salute dei due giovani gli agenti hanno immediatamente allertato il personale sanitario ed altro personale del Commissariato.
Successivamente è stato accertato che il conducente risultava privo della prevista patente di guida e che il ciclomotore era sprovvisto di copertura assicurativa.
Caltanissetta – Alfredo Vario di 53 anni è morto questo pomeriggio in un incidente della strada a Campofranco: altre due persone sono rimaste ferite nello scontro frontale sulla strada statale 189 “Della Valle dei Platani”, all’altezza del km 44,700.
Secondo una prima ricostruzione un violento scontro ha interessato una Volkswagen Golf e un furgone cassonato che è costato la vita a un cinquantatreenne di Campofranco, mentre altre due persone sono rimaste ferite, una delle quali in condizioni gravi. La vittima viaggiava da sola alla guida dell’auto.
Al momento come fa sapere l’Anas la strada è chiusa in entrambe le direzioni e il traffico viene deviato sulla viabilità provinciale. Dalla centrale del 118 di Caltanissetta è stato inviato l’elisoccorso che ha trasportato uno dei due feriti all’ospedale Sant’Elia, in codice giallo.
Sul posto la polizia stradale e i carabinieri per la viabilità, oltre che i vigili del fuoco e le squadre di Anas.