Castelvetrano
La guardia costiera sequestra 100 chili di novellame di sarda
L'attività è stata effettuata dalla guardia costiera di Mazara del Vallo e Sciacca
Cronaca
Marinella di Selinunte (Castelvetrano) – La Guardia Costiera di Mazara del Vallo e i colleghi dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca hanno posto sottosequestro a Marinella di Selinunte, frazione di Castelvetrano, oltre 100 chili di novellame di sarda appena pescato e pronto per essere immesso illegalmente nel mercato ittico.
Il pesce era stato sistemato all’interno di tre fusti di plastica, lasciati in un tratto di banchina di difficile accesso. Non è stato possibile individuare i responsabili della pesca illegale di novellame, una pratica vietata dalla legge sia per motivi di sostenibilità ambientale sia per la tutela delle risorse marine, indipendentemente dal fatto che venga effettuata da pescatori professionisti o sportivi.
Il prodotto sequestrato è stato dichiarato inidoneo al consumo a seguito di un controllo effettuato dai veterinari dell’Asp e destinato alla distruzione.
Nel corso di un’altra operazione, i militari della Capitaneria hanno rinvenuto e sequestrato, a bordo di un peschereccio registrato nel compartimento marittimo di Mazara del Vallo, una rete da pesca a circuizione di circa 130 metri. L’attrezzo, non conforme alla normativa vigente, era stato modificato con l’aggiunta di un velo per setaccio al sacco, rendendolo illegale ai sensi delle disposizioni di settore.
Palermo
Tragedia nel mare tra Altavilla Milicia e Trabia, vittima un sub di 47 anni
Il corpo è stato recuperato nella tarda serata di ieri
Cronaca
Palermo – Recuperato ieri dai vigili del fuoco nel tratto di mare tra Altavilla Milicia e Trabia, nel Palermitano il corpo senza vita di un sub di 47 anni.
A lanciare l’allarme un amico della vittima, i due si erano recati insieme al mare per una immersione. Nel tardo pomeriggio sono partite le ricerche della guardia costiera.
In zona sono intervenuti i sommozzatori e una squadra di Termini Imerese dei vigili del fuoco. Presenti anche i carabinieri di Altavilla Milicia. Il sub è stato individuato nei pressi di alcuni scogli e portato sulla terraferma. Da una prima ispezione cadaverica il 47enne potrebbe essere stato colto da un malore durante l’immersione, e non è più riuscito a risalire.
Favignana
Concluse operazioni di recupero di un’unità da diporto a Favignana
Per fortuna stanno bene i due occupanti l'imbarcazione
Cronaca
Favignana – Si sono concluse ieri sera, da parte di una ditta specializzata, le operazioni di recupero di un’unità da diporto a vela incagliatasi, nei giorni scorsi, nel porto di Favignana. L’emergenza era scattata sabato sera quando un’unità a vela di circa 14 metri battente bandiera italiana, ormeggiata presso la banchina del Molo Principale del porto di Favignana, a causa delle avverse condizioni meteomarine aveva rotto gli ormeggi e, rimanendo in balia delle onde, era andata alla deriva.
Gli uomini della Guardia Costiera dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana – sotto il coordinamento della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani – intervenuti immediatamente sul posto assieme ai Carabinieri, hanno subito appurato che le due persone a bordo erano in buone condizioni fisiche e non avevano necessità di assistenza medica mentre l’unità si era inclinata sul fianco sinistro arenandosi nella vicina spiaggia denominata “Praia”.
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Trapani, successivamente, ha avviato le procedure per prevenire qualsiasi forma di inquinamento marino e alla fine esclusa la presenza di carburante o di altri pericoli per l’ambiente sono iniziate le attività di recupero che sono state monitorate dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana sia a terra sia a mare. A questa attività ha partecipato anche il personale dell’Area Marina Protetta Isole Egadi. Le operazioni si sono concluse nella tarda serata di ieri e hanno visto l’impiego di un autogru che ha consentito il sollevamento in piena sicurezza
dell’imbarcazione.
Italia
Maxi sequestro di gamberi a pescherecchio mazarese
Multato il comandante e merce sequestrata. A bordo del peschereccio d’altura 157 chili non registrati
Cronaca
Golfo degli Aranci (Olbia) – Deteneva a bordo 157 chili di prodotti ittici pregiati, gambero rosso e gambero viola, privi della registrazione sul logbook elettronico previsto dalla normativa europea e nazionale. Il peschereccio d’altura, iscritto al compartimento marittimo di Mazara del Vallo, entrato nel porto di Golfo Aranci per ripararsi dalle cattive condizioni meteorologiche, è stato sottoposto a una ispezione da parte del personale del 15esimo Centro controllo area pesca della Direzione marittima di Olbia – Guardia Costiera.
Il comandante dell’imbarcazione è stato sanzionato per la mancata compilazione del logbook e per la mancata compilazione del registro dell’abbattitore per il prodotto congelato detenuto a bordo, per un totale di 4mila euro. Assegnati inoltre, come sanzione accessoria, tre punti sulla licenza e tre punti al comandante del peschereccio. Per il pescato sequestrato è stato chiesto l’intervento dei veterinari dell’Asl per accertare lo stato di conservazione e la commestibilità.
“I controlli messi quotidianamente in atto dagli Ispettori Pesca del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera -ha dichiarato il Direttore Marittimo del Nord Sardegna- mirano a tutelare il consumatore finale e gli stock ittici a protezione della salute pubblica e dell’ambiente marino”.
Paceco
Cinque pescatori denunciati, sequestrata mezza tonnellata di oloturie
E' il bilancio di una attività di controllo della guardia costiera di Trapani
Cronaca
Nubia (Paceco) -Cinque pescatori denunciati e mezza tonnellata di oloturie sequestrata. É il bilancio di una attività di controllo effettuata dalla Guardia di Costiera di Trapani nel corso di un blitz effettuato nella zona di Nubia nel cuore della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Per cinque pescatori abusivi è scattata la denuncia, oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi utilizzati.
Secondo gli inquirenti, le oloturie sono merce destinata a un mercato clandestino da Trapani verso paesi esteri. È noto, infatti, che, essendo queste specie particolarmente ricercate, il potenziale guadagno a favore dei pescatori di frodo si sarebbe aggirato attorno ai 100 euro al chilo.
Data la complessità e la personalità delle persone fermate, l’operazione ha richiesto la collaborazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani, in supporto per il controllo del territorio, e della Guardia Costiera di Marsala già impegnata in analoghi controlli nella riserva di Mozia.
Gli esemplari catturati, circa 500 chili, sono stati reimmessi nell’ambiente marino durante la mattinata odierna perché ancora in vita.
Si tratta di prodotti di cui è vietata la cattura perché specie preziosa per l’equilibrio dell’ecosistema marino e della sua biodiversità. Sono definiti detritivori, cioè spazzini dei fondali che riciclano la materia organica di cui si cibano per ripulirla; sembra siano anche in grado di espellere le sostanze digerite con pH leggermente basico, tali da tamponare l’effetto di acidificazione degli oceani.
Agrigento
Tre cadaveri segnalati nel mare di Palma di Montechiaro
Potrebbero fare parte del gruppo di migranti sbarcati ieri in mattinata
Cronaca
Palma di Montechiaro (Agrigento) – Potrebbero essere i corpi di migranti che hanno viaggiato su un barcone, trovato all’interno del porticciolo di Marina di Palma di Montechiaro, i corpi rinvenuti in mare appena sotto il castello di Palma di Montechiaro.
La segnalazione

Ad allertare le forze dell’ordine nel tardo pomeriggio di ieri alcuni turisti in visita al Castello. Non è escluso che i cadaveri possanno essere di migranti; un barcone ieri è stato portato dalla corrente all’interno del porticciolo di Marina di Palma.
I Carabinieri della Compagnia di Licata, per tutta la giornata avevano avviato le ricerche via terra, ma non avevano rintracciato nessuna persona. Nella stessa serata di ieri sono state avviate le operazioni di recupero e identificazione. Sul posto anche i militari della guardia costiera e la protezione civile comunale di Palma di Montechiaro.
Agrigento
Si indaga su uno sbarco fantasma a Palma di Montechiaro
Sul posto guardia costiera, polizia e carabinieri
Cronaca
Palma di Montechiaro (Agrigento) – Indagini in corso a Palma di Montechiaro dopo la scoperta di un barcone alla deriva individuato nelle acque antistanti il porticciolo di Marina di Palma. A fare la scoperta, la Protezione Civile comunale, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.
Nella zona presenti guardia costiera, polizia e carabinieri
Sul posto sono intervenuti guardia costiera, polizia e carabinieri per verificare la situazione e accertare se a bordo vi fossero ancora persone o se l’imbarcazione fosse stata abbandonata. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, compresa quella di uno sbarco irregolare avvenuto nelle ore precedenti.
Si stanno effettuando le opportune verifiche per ricostruire quanto potrebbe essere avvenuto e nel caso di uno sbarco risalire all’eventuale presenza di migranti nella zona.
Le indagini proseguono sulla terraferma alla ricerca di eventuali migranti con la speranza che il maltempo di queste ultime 48 ore, non abbia provocato vittime.
Favignana
Imbarcazione a vela in difficoltà. Intervento della Guardia Costiera di Trapani alle Isole Egadi
Salvi i tre occupanti di nazionalità francese
Cronaca
Marettimo (Favignana) – Operazione di soccorso nel corso la notte scorsa della Guardia Costiera di Trapani, a favore di un’imbarcazione a vela di 15 metri a circa 9 miglia a sud ovest dell’Isola di Marettimo con a bordo tre persone di nazionalità straniera.
L’operazione S.A.R. ha avuto inizio intorno alle 22.00 quando il Comandante dell’unità a vela ha richiesto assistenza a causa del blocco della randa e delle condizioni meteo marine in netto peggioramento. Assunto il coordinamento delle operazioni S.A.R., la sala operativa della Guardia Costiera di Trapani ha disposto immediatamente l’invio dell’unità navale S.A.R. “CP 849” – specializzata in operazioni di ricerca e soccorso-mantenendo un costante contatto radio/telefonico con le persone a bordo e fornendo tutte le indicazioni sulle azioni immediate da intraprendere per garantire il più possibile la sicurezza dell’unità nonchè invitando le persone a mantenere la calma in attesa dei soccorsi.
Giunta sul punto della segnalazione, l’unità S.A.R. ha verificato che si trattava di una imbarcazione a vela battente bandiera francese di circa 15 metri, con tre persone a bordo; al Comandante dell’unità sono state fornite le indicazioni necessarie per riprendere la navigazione in sicurezza anche in considerazione del peggioramento delle condizioni meteo marine.
L’unità dopo aver messo in atto tutti i suggerimenti di forniti dal personale della Guardia Costiera ha ripreso la navigazione – scortata dall’’unità navale S.A.R. “CP 849” – per raggiungere il primo approdo sicuro, il vicino porto di Favignana dove le operazioni si sono concluse in piena sicurezza intorno alle 05.00 di questa mattina.
Nonostante lo spavento, gli occupanti non hanno avuto bisogno di cure mediche in quanto risultavano in buono stato di salute. Sono stati avviati accertamenti tecnici da parte del personale specializzato della Guardia Costiera per capire le cause del sinistro.
La Guardia Costiera ricorda che è sempre necessario consultare i bollettini meteomarini e le previsioni meteo, prima di intraprendere la navigazione, e che il numero da contattare per le emergenze in mare è il 1530 o, in alternativa, il Numero Unico di Emergenza 112.
San Vito Lo Capo
Delfino intrappolato nelle reti salvato dalla Guardia Costiera
Alla fine del salvataggio il delfino ha ringraziato il personale con alcuni salti a pelo d'acqua attorno al natante
Cronaca
San Vito Lo Capo – La provvidenziale segnalazione di un utente che si trovava all’interno della bellissima riserva tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, ha permesso alle motovedette della Guardia Costiera di Trapani di intervenire tempestivamente per salvare un cucciolo di delfino impigliato in una rete.
Il piccolo delfino impigliato in una rete, la madre disperata
La povera madre, infatti, girava attorno al cucciolo nel disperato tentativo di tenerlo a galla per consentirgli di respirare. Solo grazie all’immediato intervento della motovedetta della Guardia Costiera, che a gran velocità da Castellammare del Golfo ha percorso l’intero tratto di mare, il cucciolo è stato liberato tempestivamente dagli impedimenti della rete.
Una liberazione ‘complessa’
Dapprima, a causa dello spavento ovviamente il cucciolo si dimenava in maniera incontrollata, lasciando purtroppo ancora la coda impigliata in una cima della rete. Appena liberato il corpo, il cucciolo ha provato a darsi alla fuga. La motovedetta lo ha nuovamente raggiunto per liberare la coda dall’unico impedimento rimasto. Solo grazie a questa ulteriore azione tempestiva, i due delfini hanno potuto riprendere il mare.
Festa e un grazie da parte dei delfini
Una piccola nota di colore: il personale militare a bordo della motovedetta ha riconosciuto, subito dopo la liberazione del piccolo, alcuni salti a pelo d’acqua fatti dai delfini per ringraziarli per l’aiuto prestato.
Trapani
Sequestrati 4 quintali di pesce dalla Guardia Costiera di Trapani
Controlli in materia di pesca hanno interessato tutta la fascia marittima trapanese
Cronaca
Trapani – Sequestrati 4 quintali di pesce dalla Guardia Costiera di Trapani, il servizio rientra nell’ambito di una operazione a livello nazionale terminata nella prima decade del mese di gennaio – operazione nazionale “@-Fishing” – condotta dai militari della Guardia Costiera di Trapani contro la pesca illegale.
Sotto il coordinamento del 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo, sono state condotte numerose ispezioni lungo tutto il territorio del Compartimento Marittimo di Trapani, comprese le articolazioni periferiche costituite dagli Uffici marittimi di Marsala, Pantelleria, Marettimo, Favignana, San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo.
L’operazione, finalizzata all’individuazione degli illeciti e violazioni della normativa vigente sulla pesca e commercializzazione, ha consentito di elevare numerosi verbali di contestazione amministrativa nei confronti di esercizi commerciali nel territorio del compartimento marittimo trapanese per un ammontare complessivo di 37.564 € a cui, sono seguiti sequestri amministrativi pari a 4 quintali circa di prodotto ittico (fresco e congelato) la cui vendita non garantiva la necessaria informazione a tutela dei diritti del consumatore.
Le informazioni obbigatorie sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti sono fondamentali in quanto si riferiscono alla capacità di seguire il percorso del pesce dalla sua cattura fino al punto di vendita o consumo finale consentendo, inoltre, di identificare il pescato proveniente da attività di pesca illegali.
L’attività di controllo continuerà in tutta la giurisdizione di competenza del Compartimento marittimo di Trapani al fine di garantire che i prodotti ittici destinati al consumo finale non provengano da attività illecite.
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