Piazza Armerina (Enna) – Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato a 3 anni di carcere in appello per violenza sessuale a danno di minori, è stato dimesso dallo stato clericale.
Della commissione speciale non faceva parte nessun siciliano per evitare contaminazioni con la diocesi: il vescovo Rosario Gisana, insieme al vicario giudiziale, attuale parroco del duomo di Enna, Vincenzo Murgano sono imputati per falsa testimonianza dopo il processo a Rugolo.
La commissione avrebbe concluso per la colpevolezza di Rugolo in relazione agli episodi che riguardano altre due vittime del sacerdote, minori all’epoca dei fatti. La decisione, ora deve essere ratificata, così come vuole il diritto canonico dal dicastero per la dottrina della Fede.
“La diocesi di Piazza Armerina – dice l’avvocato rotale Alessandro Camedda, consulente di Antonio Messina, vittima del sacerdote – credo sia stata volutamente estromessa da questo processo stragiudiziale data la sua posizione e quella del suo vescovo. Se il dicastero avesse voluto coinvolgerla avrebbe nominato i membri del tribunale diocesano di Piazza Armerina. Invece il processo si è celebrato con tutti membri non siciliani e in un albergo”.(Fonte Ansa)
Enna – Il pm della procura a Enna, Stefania Leonte, ritenendo sussistenti tutti gli elementi probatori, ha disposto il rinvio a giudizio con l’accusa di falsa testimonianza per il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana e per il vicario giudiziale , Vincenzo Murgano, attuale parroco della chiesa Madre di Enna.
I due prelati avevano ricevuto l’avviso di conclusioni indagini lo scorso dicembre dopo la denuncia di Antonio Messina, l’archeologo che ha dato la stura al processo contro Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato lo scorso 5 marzo, a 4 anni e mezzo di carcere, dal tribunale di Enna, per violenza sessuale a danno di minori. Il vescovo Gisana e monsignor Murgano sono accusati di avere mentito in aula durante il processo a Rugolo.
Il vescovo non avrebbe detto il vero anche sull’offerta di denaro, 25 mila euro in contanti, che avrebbe proposto, secondo i magistrati, a Messina in cambio del silenzio. Gisana e Murgano dovranno comparire davanti al tribunale di Enna, giudice Maria Rosaria Santoni, il prossimo 26 maggio.