Petrosino – In manette per furto e tentata estorsione un 42enne pregiudicato di Marsala. L’attività è stata portata a termine dai Carabinieri della Stazione di Petrosino che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Marsala.
L’uomo, nel corso della notte si sarebbe introdotto nell’abitazione di un 76enne e, scoperto dal proprietario che aveva udito i rumori all’interno, si sarebbe impossessato del telefono cellulare della vittima richiedendogli dei soldi per la restituzione.
Alla reazione della vittima cheha cominciato a chiedere aiuto a voce alta, il 42enne è fuggito via. Identificato grazie alle indagini condotte dai militari, ora per lui si sono aperte le porte del carcere di Trapani.
Salemi – “Rubare e dare alle fiamme un mezzo utilizzato per il trasporto delle persone con disabilità è un gesto ignobile, che non colpisce soltanto noi con un danno economico, ma rappresenta uno sfregio per i tanti Assistiti che hanno necessità di essere trasportati da casa verso il nostro Centro di riabilitazione di Salemi, per i loro familiari e per l’intera collettività”.
A parlare è il Presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, Sergio Lo Trovato, all’indomani del ritrovamento nelle campagne di Mazara del Vallo, del Fiat “Scudo” di proprietà del CSR di Salemi. Il mezzo, ritrovato completamente bruciato, era stato rubato pochi giorni prima nel parcheggio del Centro di riabilitazione di Salemi, dove viene utilizzato quotidianamente per accompagnare in struttura e riportare a casa gli Assistiti che effettuano le terapie riabilitative.
Il furto, avvenuto la notte tra il 23 e il 24 gennaio, ha riguardato anche i locali interni del Centro di riabilitazione. I ladri dopo avere forzato la porta d’ingresso hanno rubato alcune decine di euro, anche dal bar che viene gestito dai ragazzi e dalle ragazze con disabilità del CSR e i cui proventi vanno interamente reinvestiti per loro: in attività di laboratorio occupazionale.
Il presidente Lo Trovato chiarisce poi cosa si è dovuto fare per non far venire meno agli utenti la presenza all’interno del centro: “Abbiamo riorganizzato il servizio utilizzando un altro pulmino, pur con qualche difficoltà, ma abbiamo così evitato che i nostri Assistiti venissero danneggiati da questo evento. Siamo certi che i Carabinieri, che hanno raccolto le nostre denunce, faranno tutto il possibile per risalire agli autori di questo reato”.
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Alcamo – I Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno denunciato, per ricettazione, tre tunisini di età compresa tra i 19 e i 23 trovati in possesso di circa 30 chilogrammi di cavi conduttori in rame risultati provento di furto.
La scorsa notte i tre sono stati fermati ad un posto di controllo mentre viaggiavano a bordo di una autovettura. A seguito di perquisizione veicolare i militari rinvenivano svariati cavi conduttori in rame che, dagli immediati accertamenti, sarebbero stati tranciati poco prima dall’impianto elettrico di un parcheggio sotterraneo della città.
Palermo – Sorpreso a rubare all’interno di una palazzina di proprietà F.S. ubicata nella stazione di Palermo centrale. Finisce in manette un 37enne di Termini Imerese. L’arresto è stato eseguito dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Palermo.
Dopo una telefonata giunta alla Sala Operativa della Polfer, circa la presenza di una persona sospetta che si era introdotta furtivamente presso la palazzina dove ha sede la sala comando controllo dei treni regionali, i poliziotti, si sono recati sul posto, ed hanno appurato che degli operai avevano fermato un uomo con circa 20 chili di materiale ferroso, consistente in centinaia di perni e pendini per montaggio di strutture di controsoffitto e per segnalamento ferroviario, sostenendo di averlo sorpreso a rubare il materiale appartenente alla ditta che stava eseguendo lavori per conto di RFI.
L’uomo è stato preso in custodia dagli agenti della Polfer che lo hanno arrestato, mentre il materiale metallico oggetto di furto è stato restituito, nell’immediatezza, alla stessa ditta.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato presso le camere di sicurezza della Questura di Palermo. Il giudice ha convalidato l’arresto e gli ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Termini Imerese, con obbligo di permanenza domiciliare nelle fasce orarie
serali e notturne.
“Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza”.