Trapani
Dodici anni fa l’omicidio di Padre Michele Di Stefano
Oggi una messa a Ummari per ricordare il prete e l'uomo
Laura Spanò26 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Ummari (Trapani) – Dodici anni fa l’omicidio di Padre Michele Di Stefano, sconvolse tutta la comunità diocesana trapanese. Oggi il vescovo Pietro Maria Fragnelli ha officiato la santa messa in ricordo di Padre Di Stefano, alla presenza del parroco di Ummari, Pietro Santoro.

    Erano presenti il Sindaco Tranchida, gli Assessori Pellegrino e Virzi, il comandante della stazione dei carabinieri dí Fulgatore,  i familiari di don Michele e tantissimi parrocchiani dí Ummari, Fulgatore, in quest’ultima frazione padre Michele aveva vissuto la sua vita da sacerdote sempre vicino alla gente. Padre Di Stefano fu parroco della frazione di Fulgatore per 41 anni prima di essere trasferito a Ummari.

    La cronaca

    Padre Michele nato a Calatafimi, fu assassinato la notte tra lunedì 25 e martedì 26 Febbraio, a colpi di bastone nella canonica della chiesetta del borgo vicino Fulgatore. mentre dormiva nell’appartamento attiguo alla chiesa Gesù, Maria e Giuseppe.

    Ad ucciderlo fu Antonio Incandela, 33 anni, fermato il 17 aprile del 2013. Secondo quanto riferito dall’arrestato, sarebbe rimasto irritato da alcune severe omelie del sacerdote. Incandela, dopo l’omicidio aveva simulato una rapina portando via denaro e portafoglio del sacerdote.

    L’uomo confessò l’omicidio al termine di un lungo interrogatorio condotto dai carabinieri, dal procuratore di Trapani Marcello Viola e dal sostituto Massimo Palmeri. Indicando come movente quello di un rancore che ha radici antiche, in quanto il parroco era suo professore di religione ai tempi delle scuole medie. Ha così agito per dare una lezione al parroco che in una omelia aveva fatto riferimento a delle “mele marce” che avevano l’abitudine di appiccare il fuoco. Avendo dei precedenti per incendio, ha creduto si riferisse a lui.

    La scoperta del corpo senza vita

    Il corpo di Padre Michele fu scoperto solo l’indomani nel primo pomeriggio. La sorella Pina lo aspettava a pranzo, a Calatafimi, ma dalla sorella non ci arrivò mai. Il cognato Vito Accardo, preoccupato, rintracciò un agente di commercio che viveva nei pressi della canonica e lo mandò a cercare.

    Il sacerdote fu trovato morto nel suo letto, con sangue dappertutto.

    Le indagini dei carabinieri

    Le indagini dei carabinieri scattarono immediatamente. Davanti a quel corpo inerme martoriato senza pietà investigatori e magistrati promisero che non avrebbero smesso di lavorare fino a quando chi aveva compiuto quello scempio non fosse stato assicurato alle patrie galere e così fu. Indagini certosine e che si protrassero fino al 17 aprile giorno dell’arresto di Incandela.

    L’arresto dell’assassino

    A tradire Incandela furono i prelievi che aveva effettuato con la carta bancomat rubata al sacerdote. L’uomo era stato ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza delle banche dove aveva effettuato i prelievi: il primo, di 250 euro, nella notte dell’omicidio a distanza di un paio di ore. Determinante il contributo fornito inconsapevolmente dai genitori del presunto assassino. Una ventina di giorni dopo l’omicidio, la madre aveva denunciato ai carabinieri lo smarrimento della propria postamat e le indagini che ne scaturirono fecero scoprire che a impossessarsene era stato il figlio. Le immagini dei prelievi effettuati da Incandela con la carta magnetica della madre svelarono agli investigatori che si trattava dello stesso soggetto che utilizzava la carta bancomat del parroco assassinato.

     




  • Trapani
    Sorpresi ad abbandonare rifiuti, denunciati
    Sequestrati dai carabinieri i mezzi utilizzati al trasporto
    Redazione7 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Fulgatore (Trapani) – I Carabinieri della Stazione di Fulgatore hanno denunciato per smaltimento, illecito di rifiuti, tre soggetti del posto di età compresa tra i 26 e 54 anni sorpresi ad abbandonare
    rifiuti speciali non pericolosi su suolo pubblico.

    I militari dell’Arma, durante un servizio perlustrativo, in località Gencheria, notavano i tre individui intenti a scaricare a terra i rifiuti posti precedentemente a bordo di un furgone e di un’autovettura. Oltre la denuncia sono stati sequestrati i due mezzi ed imposto l’obbligo di ripulire l’area provvedendo al regolare smaltimento.




  • Trapani
    Sorpreso a bruciare rifiuti, denunciato dai carabinieri
    L'attività è stata effettuata nelle campagne di Fulgatore
    Redazione28 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Fulgatore (Trapani) – I Carabinieri della Stazione di Fulgatore hanno denunciato un 68enne trapanese che, in località Mokarta, sorpreso mentre appiccava il fuoco ad un cumulo di rifiuti speciali depositati in maniera illecita in un terreno. Nella circostanza, i militari avrebbero riscontrato la presenza di una vera e propria discarica abusiva di circa 50 MQ., sottoposta a sequestro.




  • Trapani
    Assegnati quattro impianti sportivi a Trapani, intanto Antonini si concentra sul Polo Sportivo
    Ad aggiudicarsi la gestione degli impianti: l'Accademia Trapani, Aquarius e la squadra di Fulgatore
    Laura Spanò3 Gennaio 2025 -
  • Trapani – Finalmente assegnati dal comune capoluogo i quattro impianti sportivi rimasti a bando: il centro sportivo “Roberto Sorrentino”, la piscina Olimpica di piazzale Ilio e quella di via Tenente Alberti e il campo di Fulgatore. Ad aggiudicarsi la gestione degli impianti sono state: l’Accademia Trapani, Aquarius e la squadra di Fulgatore.

    Sorrentino all’Accademia Trapani

    L’assegnazione del centro sportivo “Roberto Sorrentino” va all’Accademia Trapani, dove peraltro al momento concentra il suo lavoro. L’Accademia che milita in Eccellenza,  si è aggiudicata la gestione dell’impianto per 15 anni rinnovabili per altri 5, con una proposta di investimento di circa 600 mila euro. L’Accademia, potrà contare su una struttura di alto livello per i prossimi anni.

    Le due piscine all’Aquarius

    Sia la piscina Olimpica di piazzale Ilio che quella di via Tenente Alberti sono state affidate all’Aquarius del presidente Sergio Di Bartolo, da sempre punto di riferimento in provincia del nuoto che conta con numerose iniziative anche nel campo del sociale. Per l’Olimpionica, l’affidamento è per 10 anni con interventi di ammodernamento per 120 mila euro. Per la piscina di via Tenente Alberti, l’Aquarius ha presentato una proposta di lavori per 278 mila euro da eseguirsi nei primi 3 anni dell’accordo, superando l’offerta dell’Aquagym.

    Il campo Fulgatore per 10 anni alla squadra locale

    Il campo di Fulgatore è stato assegnato, per un periodo di dieci anni estendibile per altri cinque, alla squadra locale che milita nel campionato di Promozione. La società del presidente Francesco Gammicchia si è impegnata a realizzare interventi migliorativi all’impianto per circa 160 mila euro.

    Nel frattempo il presidente di SportInvest Valerio Antonini si concentra sulla nascita del nuovo polo sportivo ed annuncia che “A fine settembre iniziamo i lavori per la cittadella dello sport”.

    Progetto ambizioso

    Un progetto questo certamente ambizioso che mira a rivoluzionare l’impiantistica sportiva siciliana. I lavori, previsti per l’ultima settimana di settembre, richiederanno un investimento compreso tra 85 e 95 milioni di euro e si protrarranno per due anni. La cittadella sorgerà nella frazione di Milo, alla periferia di Trapani, e comprenderà uno stadio da ventimila posti, un palazzetto dello sport da ottomila spettatori, un albergo, un ristorante, un centro clinico di medicina dello sport, campi da tennis e persino un laghetto artificiale.
    Antonini sottolinea l’impatto economico del progetto: “Cambierà la Sicilia generando occupazione e investimenti che incideranno sul PIL dell’Isola”. Tra gli obiettivi, la creazione di un’academy per giovani promesse siciliane del calcio, dai 13 ai 18 anni, polo attrattivo per i migliori talenti.

    Al progetto parteciperanno un pool di banche e investitori. Dopo le ultime autorizzazioni e la conferenza dei servizi del Comune di Trapani, si darà il via libera a quella che Antonini definisce “la sfida targata 2025”.

     




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