Italia
Fantozzi compie 50 anni: il mito del ragioniere più amato d’Italia
Mezzo secolo di Fantozzi, specchio tragicomico dell’Italia
Redazione28 Marzo 2025 - Spettacolo



  • i personaggi famtozzi e filini Spettacolo

    Era il 27 marzo 1975 quando il pubblico italiano faceva la conoscenza del ragionier Ugo Fantozzi, incarnazione perfetta dell’impiegato sottomesso e sognatore, creato e interpretato da Paolo Villaggio. A distanza di cinquant’anni, Fantozzi resta un simbolo intramontabile della commedia all’italiana, capace di raccontare le frustrazioni collettive con ironia, malinconia e feroce realismo. Il film “Fantozzi”, diretto da Luciano Salce, è ancora oggi attualissimo. E oggi celebriamo questo storico compleanno.

    Un personaggio nato dalla satira e diventato leggenda

     Dalle pagine ai grandi schermi

    Il personaggio nasce nei primi anni ’70 dalle pagine scritte da Villaggio per riviste e giornali, ma è nel 1975 che approda al cinema con un successo travolgente. La pellicola Fantozzi incassa più di 6 miliardi di lire, diventando subito un cult. La voce narrante dello stesso Villaggio, le battute entrate nella cultura popolare (“La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!”), e l’iconografia del “tragicomico perdente” lo rendono immediatamente riconoscibile.

    Fantozzi e l’Italia del dopolavoro

    Satira sociale senza tempo

    Fantozzi ha raccontato come nessun altro l’Italia del boom economico, dei capi vessatori, della vita da pendolari, delle vacanze tristi, dei pranzi aziendali. La sua umanità goffa, sincera e sfortunata riflette paure, sogni e delusioni di milioni di italiani. Ma dietro la risata, Fantozzi nascondeva un grande grido di denuncia sociale.

    Cinquanta anni di risate, frasi iconiche e scene immortali

    Dal mega direttore galattico al “tragico match aziendale di calcetto”, dalla figlia Mariangela (interpretata da Plinio Fernando) all’amore platonico per la signorina Silvani, tutto nel mondo di Fantozzi è grottesco ma reale. Il suo lascito vive nei meme, nelle citazioni quotidiane, nei palinsesti televisivi e nei cuori di chi ha visto se stesso almeno una volta in quel pover’uomo con la bianchina

    Fantozzi oggi: una lente ancora valida sull’Italia?

    A mezzo secolo dalla sua prima uscita, Fantozzi continua a essere materia di studio, citazione e rilettura. Università, saggi, documentari: il suo universo è ormai parte integrante della cultura italiana. E forse oggi più che mai, in tempi di precarietà, smart working e burocrazia, quel ragioniere è ancora uno specchio.

    Qual è la tua scena preferita di Fantozzi? Raccontacelo nei commenti e condividi l’articolo con chi è cresciuto ridendo (e riflettendo) insieme al ragioniere più sfortunato e umano del cinema italiano!





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