Santorini – Grecia – Dopo il susseguirsi di scosse sismiche che hanno fatto tremare Santorini, l’isola sta assistendo a un vero e proprio esodo di turisti e residenti. Numerose persone si sono riversate agli aeroporti e ai terminal dei traghetti nel tentativo di raggiungere luoghi più sicuri. Le immagini diffuse mostrano lunghe code di viaggiatori in attesa di imbarcarsi, mentre cresce la preoccupazione tra la popolazione locale.
Esodo dopo lo sciame sismico
Secondo l’agenzia AFP, diverse migliaia di residenti hanno già lasciato l’isola, che conta circa 15.500 abitanti permanenti. Il fenomeno sismico è stato particolarmente intenso negli ultimi giorni: da domenica sono state registrate oltre 200 scosse nel tratto di mare che circonda Santorini.
L’Istituto di Geodinamica dell’Osservatorio di Atene ha confermato che la scossa più forte, di magnitudo 4.9, si è verificata lunedì pomeriggio, contribuendo ad alimentare timori su un’eventuale intensificazione dell’attività sismica. Le autorità continuano a monitorare la situazione e a valutare possibili misure di emergenza per garantire la sicurezza della popolazione.
Santorini – Grecia – Un terremoto ha scosso l’isola di Santorini, riaccendendo i timori legati al supervulcano sottomarino Kolumbo. Situato a pochi chilometri dalla costa, questo vulcano è attivo... Leggi Tutto »
Redazione 3 Febbraio 2025
Terremoto a Santorini: il Supervulcano Kolumbo e il Rischio Tsunami
Santorini – Grecia – Un terremoto ha scosso l’isola di Santorini, riaccendendo i timori legati al supervulcano sottomarino Kolumbo. Situato a pochi chilometri dalla costa, questo vulcano è attivo e sotto stretta osservazione da parte degli esperti. Le recenti scosse potrebbero essere segnali di movimenti magmatici nel sottosuolo, aumentando il rischio di un’eruzione e di un conseguente tsunami.
Santorini, già nota per la catastrofica eruzione minoica di 3.600 anni fa, potrebbe trovarsi di nuovo di fronte a un evento sismico significativo. Gli scienziati monitorano costantemente l’area per prevedere eventuali sviluppi, mentre le autorità locali rafforzano i piani di emergenza, turisti lasciano l’isola. (Ansa)
Caltabellotta (Agrigento) – Tragedia nel pomeriggio a Caltabellotta in via Capuccini. Un incendio divampato in un edificio ha provocato la morte di un 47enne. L’uomo sarebbe il figlio della coppia che abita nella palazzina. Al momento dell’incendio in casa vi era solo la donna, rimasta ustionata, mentre il marito era fuori.
Al momento non si conoscono le cause che hanno generato le fiamme. Il forte vento ha impedito all’elicottero del 118 di atterrare e la donna è stata trasportata all’ospedale di Sciacca.
Messina – Gran parte del messinese sta vivendo ore di angoscia a causa del nubifragio che si è abbattuto nella zona.
La situazione
Al momento ci sono comuni isolati, fiumi straripati, gente intrappolata nelle case e nelle macchine. A lavoro vigili del fuoco e protezione civile. Straripati i torrenti Fiumedinisi nel territori di Alì Terme e Agrò nel comune di di Sant’Alessio Siculo, entrambi in provincia di Messina. L’Anas ha chiuso due tratti della statale Orientale sicula. La circolazione è deviata su percorsi alternativi individuati lungo l’autostrada A18 Messina-Catania. Sono presenti le squadre Anas e delle forze dell’ordine.A quanto si apprende sono una cinquantina per ora gli interventi dei vigili del fuoco nella provincia di Messina a causa del maltempo. Si sono verificate anche piccole frane, ma la situazione sarebbe in miglioramento.
Automobilista salvato da sindaco e assessore nel messinese
A Furci Siculo, nella zona jonica del messinese, il sindaco Matteo Francilia e l’assessore Agatino Pistone, hanno salvato un automobilista rimasto intrappolato nella sua vettura in un sottopasso allagato, lungo il tratto che collega la statale 14 con le frazioni Grotte e Calcare, costeggiando il torrente Savoca, straripato. L’uomo è stato portato nella sua abitazione dai vigili urbani che nel frattempo hanno chiuso l’arteria al traffico per motivi di sicurezza.
Schifani: “Monitoriamo emergenza maltempo Sicilia orientale”
«La Regione sta monitorando con la massima attenzione l’emergenza dovuta al maltempo in corso nella Sicilia orientale. Sono in costante contatto con il capo della nostra Protezione civile e con il sindaco di Messina per coordinare gli interventi e garantire assistenza immediata alla popolazione colpita. Al momento la situazione sembra sotto controllo». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «La rete di soccorso – prosegue Schifani – era operativa, grazie all’allerta arancione emanata ieri dalla Protezione civile regionale proprio per queste aree. Già nelle scorse ore sono stati attivati interventi di assistenza per i residenti intrappolati e per mitigare i danni causati dall’esondazione del torrente Zafferia a Messina e altri nella zona a sud e dalla violenta grandinata nei paesi dell’Etna». «Ringrazio – conclude il presidente della Regione – i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e tutti i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso. La Protezione civile mi segnale comportamenti, purtroppo poco cauti, di alcuni cittadini che nonostante l’allerta in corso hanno lasciato parcheggiate diverse autovetture ai margini dei torrenti a rischio. Continueremo a seguire l’evolversi della situazione e ad adottare ogni misura necessaria per tutelare i cittadini e ripristinare al più presto le condizioni di sicurezza nei territori colpiti».
Chiusa per smottamento anche una tratta della SS113dir, nella frazione di San Saba, lungo la SS114 “Orientale Sicula” ripristinata la circolazione a Sant’Alessio Siculo (ME)
A causa del maltempo, che sta interessando, in particolare, la provincia di Messina, si segnalano interruzioni per la circolazione. Nel dettaglio, lungo la SS113 “Settentrionale Sicula”, a causa dell’esondazione del fiume Niceto, si è resa necessaria l’interdizione (in entrambi i sensi di marcia) della tratta stradale in corrispondenza del km 32,000 nella frazione di Monforte Marina, a Monforte San Giorgio (ME).
Inoltre, a causa di uno smottamento, è chiusa al transito la tratta della 113dir – in corrispondenza del km 26,550 – nella frazione di San Saba.
Sulla strada statale 114 “Orientale Sicula”, invece, è stata riaperta al transito la tratta stradale al km 35,400, nel territorio comunale di Sant’Alessio Siculo, chiusa in precedenza a seguito dello straripamento del torrente Agrò.
Sempre sulla SS114 permane la chiusura al km 24,500, nel territorio comunale di Alì Terme, per lo straripamento del torrente Fiumedinisi.
Sindaco Messina: “Criticità in zona sud città”
«Abbiamo attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) e ci stiamo muovendo su tutta la città per fronteggiare l’emergenza. Sono operative le squadre di intervento. L’assessore Massimiliano Minutoli insieme all’ingegnere Messina hanno già effettuato i primi sopralluoghi nelle aree più colpite. Ci sono alcune zone con maggiori criticità, soprattutto nella zona sud della città”. Lo sottolinea in un post Fb Federico Basile, sindaco di Messina, sulla situazione maltempo. «Le ditte sono già in azione a Zafferia, Mili, Altolia, Cumia e Ponte Schiavo per mitigare i disagi – continua – A Zafferia, in particolare, si sta lavorando alla pulizia della parte sottostante il torrente per favorire il deflusso dell’acqua ed evitare ulteriori allagamenti. Oltre agli interventi in città, come Città Metropolitana stiamo fornendo supporto operativo alle altre zone della provincia colpite dal maltempo, mettendo a disposizione mezzi e risorse per agevolare le operazioni di soccorso e ripristino nelle aree più critiche». «Ancora una volta ci troviamo ad affrontare gli effetti di una severa perturbazione – conclude – Stiamo monitorando costantemente il territorio e intervenendo dove necessario».
Quattro persone bloccate nelle auto messe in salvo
Allagamenti a Zafferia e criticità nella zona sud di Messina per il maltempo. A quanto si apprende i vigili del fuoco hanno recuperato quattro persone che erano rimaste bloccate nelle auto, a causa dell’acqua, in un sottopassaggio.
Marettimo (Favignana) – Operazione di soccorso nel corso la notte scorsa della Guardia Costiera di Trapani, a favore di un’imbarcazione a vela di 15 metri a circa 9 miglia a sud ovest dell’Isola di Marettimo con a bordo tre persone di nazionalità straniera.
L’operazione S.A.R. ha avuto inizio intorno alle 22.00 quando il Comandante dell’unità a vela ha richiesto assistenza a causa del blocco della randa e delle condizioni meteo marine in netto peggioramento. Assunto il coordinamento delle operazioni S.A.R., la sala operativa della Guardia Costiera di Trapani ha disposto immediatamente l’invio dell’unità navale S.A.R. “CP 849” – specializzata in operazioni di ricerca e soccorso-mantenendo un costante contatto radio/telefonico con le persone a bordo e fornendo tutte le indicazioni sulle azioni immediate da intraprendere per garantire il più possibile la sicurezza dell’unità nonchè invitando le persone a mantenere la calma in attesa dei soccorsi.
Giunta sul punto della segnalazione, l’unità S.A.R. ha verificato che si trattava di una imbarcazione a vela battente bandiera francese di circa 15 metri, con tre persone a bordo; al Comandante dell’unità sono state fornite le indicazioni necessarie per riprendere la navigazione in sicurezza anche in considerazione del peggioramento delle condizioni meteo marine.
L’unità dopo aver messo in atto tutti i suggerimenti di forniti dal personale della Guardia Costiera ha ripreso la navigazione – scortata dall’’unità navale S.A.R. “CP 849” – per raggiungere il primo approdo sicuro, il vicino porto di Favignana dove le operazioni si sono concluse in piena sicurezza intorno alle 05.00 di questa mattina.
Nonostante lo spavento, gli occupanti non hanno avuto bisogno di cure mediche in quanto risultavano in buono stato di salute. Sono stati avviati accertamenti tecnici da parte del personale specializzato della Guardia Costiera per capire le cause del sinistro.
La Guardia Costiera ricorda che è sempre necessario consultare i bollettini meteomarini e le previsioni meteo, prima di intraprendere la navigazione, e che il numero da contattare per le emergenze in mare è il 1530 o, in alternativa, il Numero Unico di Emergenza 112.
Catania – Non ci sono vittime per fortuna nell’esplosione di ieri sera a San Giovanni Galermo a Catania.
Non ci sarebbero però dispersi, per ore si è temuto infatti per una vittima perché i familiari non riuscivano a rintracciarlo ma è stato poi trovato, sta bene non si trovava in casa al momento dell’esplosione.
Esplosione avvenuta durante dei controlli.
Tra i feriti anche 3 tecnici dell’azienda che si occupa del servizio idrico Sidra, 2 due vigili del fuoco, questi per fortuna solo lievemente, due operatori del 118 della sede di San Giovanni Galermo e un ingegnere del comune. Gli ultimi quattro erano impegnati nell’individuazione della fuga di gas. L’esplosione ha lasciato in terra macerie delle palazzine danneggiate, ha divelto alcune recinzioni e distrutto auto che erano parcheggiate in strada.Gli evacuati sono circa 20, nel gruppo anche alcuni tra gli anziani ospitati nella casa di riposo della zona di San Giovanni Galermo.
Tutto sarebbe accaduto attorno alle 19. Prima un forte boato, poi l’odore acre e infine il suono delle sirene. Ci sarebbe stata una fuga di gas dalla rete cittadina.
Nella zona operavano due squadre dell’azienda del Gas.
Nel pomeriggio in zona stavano operando due squadre dell’azienda del gas per ricercare una perdita nella rete cittadina. La strada era già stata bloccata al traffico viario. Una palazzina di tre piani è crollata e altre due sono state danneggiate. Sul posto vigili del fuoco del comando provinciale con tre squadre e anche i nuclei speciali Nbcr, ma anche da altre province della Sicilia sono arrivati rinforzi. Dopo la notizia del crollo infatti sono giunte anche le squadre di ricerca e soccorso Usar e cinofile. Immediatamente sono stati evacuati alcuni anziani dal centro dell’Opera diocesana di assistenza che si trova nella zona dove si è verificata l’esplosione.
Tombini lanciati in aria
A distanza di più di un’ora dall’esplosione il gas incanalato nel sottosuolo ha fatto saltare alcuni tombini. Mentre i vigili erano impegnati a mettere in sicurezza l’area è stata decisa l’evacuazione delle palazzine vicine alla zona interessata dallo scoppio e le persone sgomberate sono state accolte in un centro fieristico e nel Palazzetto dello sport di piazza Spedini.
Catania – Una esplosione per una fuga di gas, si è verificata questa sera nella zona di San Giovanni Galermo. Da quanto si apprende pare che prima si era... Leggi Tutto »