Trapani
Agente della penitenziaria aggredito in carcere
Redazione10 Marzo 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Trapani – Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito nel reparto Mediterraneo delle carceri di Trapani da un detenuto. L’agente, a seguito dell’aggressione, è stato trasportato in ospedale.

    Nell’ultimo mese il carcere di Trapani ha visto l’arrivo di un numero crescente di detenuti problematici da altri istituti del distretto, rendendo la gestione interna ancora più complessa. Detenuti difficili da gestire senza un personale adeguato e senza gli strumenti necessari per eventuali interventi contenitivi.

    E l’aggressione riapre il dibattito sulle condizioni di lavoro degli agenti penitenziari e sulla necessità di misure urgenti per garantire maggiore sicurezza all’interno delle strutture detentive.




  • Castellammare del Golfo
    Nuovi allacci alla rete idrica di Castellammare del Golfo
    Le nuove utenze possono allacciarsi alla rete idrica lo stabilisce una ordinanza del sindaco Fausto
    Redazione27 Febbraio 2025 - Attualità



  • Attualità

    Castellammare del Golfo – Pur non essendoci ancora un gestore del servizio dopo la liquidazione dell’Eas, i cittadini di Castellammare del Golfo, che hanno bisogno di allacciarsi alla rete idrica ora possono farlo. In una ordinanza trasmessa dal sindaco Giuseppe Fausto a prefettura, Regione e Ati, è indicato che per le nuove utenze idriche “i cittadini residenti e i soggetti dimoranti od operanti a qualsiasi titolo (come titolari di pubblici esercizi ed ai nuovi soggetti gestori di servizi di ristorazione di comunità lavoro) potranno attivare nuove prese dandone comunicazione al Comune allegando una dichiarazione ache attesti che le operazioni di collegamento sono state espletate a regola d’arte, utilizzando dispositivi di misurazione a norma e tarati”.

    Il sindaco Giuseppe Fausto

    «L’acqua è un bene primario irrinunciabile e i cittadini attualmente subiscono la violazione del diritto fondamentale dell’accesso all’acqua. Pertanto – dice il sindaco Giuseppe Fausto – in mancanza di iniziative da parte delle amministrazioni preposte, per evitare problemi igienico-sanitari, siamo costretti ad autorizzare, in via eccezionale e provvisoria, nuove utenze con specifiche modalità. Siamo in una fase di stallo in cui l’ente preposto non può assicurare il servizio e per questo abbiamo deciso di colmare il vuoto attraverso una disposizione provvisoria, a tutela dell’igiene pubblica».

    Dopo la liquidazione coatta amministrativa dell’Eas nel 2020 sì è accentuato il problema dell’approvvigionamento idrico e della continuità del servizio. L’ente acquedotti ha lasciato in eredità un sistema infrastrutturale logoro oltre ogni ragionevole limite.

    Per il sindaco Fausto serve che: «L’Assemblea territoriale idrica di Trapani, di cui fanno parte i Comuni, dovrebbe individuare il gestore unico del servizio ma ci troviamo in una fase prolungata di stallo». Così come accade un po’ ovunque, per le continue perdite lungo la vecchia rete idrica colabrodo, il Comune è costretto ad intervenire al posto del gestore che non c’è, riparando i tratti logori senza, però, poterli sostituire. «Anche le continue perdite idriche sono di competenza del gestore unico che, però, non c’è ancora. Il Comune -spiega Fausto – può intervenire solo in via sostitutiva, e a rottura avvenuta, senza avere la potestà̀ di poter sostituire i tratti di rete, vecchia di 50 anni. L’acqua, però, è un bene primario del quale non si può fare a meno e per questo abbiamo disposto la possibilità di nuove attivazioni dandone comunicazione al Comune».




  • Palermo
    Fuga di gas in una strada di Palermo, da ieri sera a lavoro i vigili del fuoco
    Stamane i lavori di messa in sicurezza e ripristino della tubazione
    Redazione26 Febbraio 2025 - Cronaca



  • vigili del fuoco palermo Cronaca

    Palermo – Dalle 22.20 di ieri notte i vigili del fuoco stanno intervenendo per una fuga gas su sede stradale in via Castellana all’altezza dei civici 4/14.

    A scopo cautelativo, visti i valori di gas rilevati, è stato chiuso il tratto stradale che va da via Roccazzo a via Tobruk.

    I lavori di messa in sicurezza e ripristino della tubazione avranno inizio questa mattina da parte del personale dell’AMG.




  • Favignana
    Il Sindacato SAPPe chiede il ripristino della base navale del corpo a Favignana
    In alternativa la dislocazione permanente di una motovedetta nel porto di Trapani
    Laura Spanò25 Febbraio 2025 - Attualità



  • Attualità

    Favignana – I disordini verificatesi lo scorso 18 febbraio nel carcere di Favignana, ha evidenziato gravi falle nella gestione degli interventi di emergenza. Per questo motivo il Sindacato SAPPe ha lanciato un allarme sulla situazione operativa della polizia penitenziaria nel trapanese, chiedendo con urgenza il ripristino della base navale del corpo a Favignana o, in alternativa, la dislocazione permanente di una motovedetta nel porto di Trapani.

    L’appello è stato rivolto dal segretario generale del SAPPe Donato Capece, al sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, e alla Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Lina Di Domenico.

    Dopo i disordini verificatesi all’interno del carcere dell’isola era stato chiesto l’intervento di un contingente della squadra antisommossa della penitenziaria di Trapani. Gli agenti però si sono trovati nell’assurda condizione di dover raggiungere l’isola con mezzi di linea, affrontando difficoltà con la compagnia di navigazione, che ha contestato la presenza di agenti armati e in tenuta antisommossa a bordo di un traghetto con passeggeri civili. Ai poliziotti è stato poi chiesto di pagare il biglietto di viaggio, sottolineando ulteriormente il paradosso logistico che la polizia penitenziaria si trova ad affrontare a causa della mancanza di mezzi autonomi.

    “È impensabile che un’istituzione come la polizia penitenziaria sia vincolata da problematiche logistiche che ne limitano l’efficacia operativa”, denuncia Capece ribadendo con preoccupazione “come una forza di polizia dello Stato non possa dipendere da servizi di trasporto privati per svolgere i propri compiti istituzionali”. Questa situazione, secondo il sindacato, “ha implicazioni gravi in termini di sicurezza, organizzazione e tempestività d’intervento, mettendo a rischio l’efficacia dell’operato dei poliziotti. Il personale in servizio a Favignana si trova già in condizioni di forte difficoltà a causa dell’isolamento dell’istituto penitenziario, che richiederebbe una dotazione logistica adeguata per garantire la sicurezza e la continuità operativa”.




  • Pantelleria
    Soccorritrice del 118 ha un malore in servizio, trasferita in elisoccorso a Palermo
    Era in servizio a Pantelleria
    Redazione22 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Pantelleria – “Un malore ha colpito una soccorritrice del (Seus) Sicilia Emergenza Urgenza Sanitaria mentre era in servizio a Pantelleria. La donna, in forza al 118, è stata male mentre era impegnata nel proprio turno di lavoro. I colleghi presenti sono prontamente intervenuti per prestarle soccorso, trasportandola d’urgenza al locale Pronto Soccorso. Tuttavia, a causa della situazione clinica, si è reso necessario il trasferimento in elisoccorso presso un ospedale di Palermo, dove è attualmente ricoverata”.

    Questo il messaggio postato sulla bacheca sociale del Seus.

    Naturalmente la notizia ha suscitato commozione tra i colleghi della Seus (Sicilia Emergenza Urgenza Sanitaria SCpA).

    A nome dei colleghi il presidente Riccardo Castro ha voluto esprimere la propria vicinanza alla soccorritrice, dichiarando: “Una notizia che ci rattrista tanto. A nome mio e di tutta la ‘famiglia Seus’, rivolgo un grande abbraccio e auguro una pronta guarigione”.




  • Favignana
    Concluse operazioni di recupero di un’unità da diporto a Favignana
    Per fortuna stanno bene i due occupanti l'imbarcazione
    Redazione20 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Recupero unità vela Favignana Cronaca

    Favignana – Si sono concluse ieri sera, da parte di una ditta specializzata, le operazioni di recupero di un’unità da diporto a vela incagliatasi, nei giorni scorsi, nel porto di Favignana. L’emergenza era scattata sabato sera quando un’unità a vela di circa 14 metri battente bandiera italiana, ormeggiata presso la banchina del Molo Principale del porto di Favignana, a causa delle avverse condizioni meteomarine aveva rotto gli ormeggi e, rimanendo in balia delle onde, era andata alla deriva.

    Gli uomini della Guardia Costiera dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana – sotto il coordinamento della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani – intervenuti immediatamente sul posto assieme ai Carabinieri, hanno subito appurato che le due persone a bordo erano in buone condizioni fisiche e non avevano necessità di assistenza medica mentre l’unità si era inclinata sul fianco sinistro arenandosi nella vicina spiaggia denominata “Praia”.

    La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Trapani, successivamente, ha avviato le procedure per prevenire qualsiasi forma di inquinamento marino e alla fine esclusa la presenza di carburante o di altri pericoli per l’ambiente sono iniziate le attività di recupero che sono state monitorate dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana sia a terra sia a mare. A questa attività ha partecipato anche il personale dell’Area Marina Protetta Isole Egadi. Le operazioni  si sono concluse nella tarda serata di ieri e hanno visto l’impiego di un autogru che ha consentito il sollevamento in piena sicurezza
    dell’imbarcazione.




  • Palermo
    Turista perde il figlio di 5 anni, ritrovato dalla Polizia di Stato
    L'attività è del Commissariato di P.S. “Oreto Stazione”
    Redazione16 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Bambino scomparso Palermo ritrovato Cronaca

    Palermo – Ha avuto un lieto fine la disavventura che ha visto come protagonista una famiglia straniera in vacanza nel capoluogo siciliano.

    Ieri mattina, una pattuglia dell’Ufficio di Gabinetto della Questura di Palermo in servizio di controllo del territorio, nel transitare per corso Vittorio Emanuele, è stata avvicinata da una donna che, in evidente stato di agitazione, ha raccontato di non trovare più il proprio bambino di 5 anni.

    La donna, parlando in lingua inglese ha riferito che, mentre si trovava all’altezza della cattedrale, ed in un momento di distrazione, non aveva più visto al proprio fianco suo figlio.

    Gli agenti, acquisite informazioni sul minore (descrizione ed indumenti da questi indossati) hanno immediatamente avviato le ricerche, coinvolgendo, tramite la Centrale Operativa, anche altre pattuglie dislocate su quella porzione di territorio.

    Sono stati momenti di grande concitazione conclusi con un lieto fine, infatti un equipaggio del Commissariato di P.S. “Oreto Stazione”, grazie anche alla collaborazione dei cittadini è riuscito a rintracciare il bambino all’altezza di Porta Felice, qui lo hanno tranquillizzato e dopo essersi accertati che stesse bene lo hanno accompagnato dalla madre.

    Grazie al tempestivo intervento dei poliziotti il bambino ha riabbracciato la madre che, tra le lacrime, ha ringraziato gli agenti della Polizia di Stato.





  • Monaco di Baviera: Auto Investe Manifestanti, Coinvolti Anche Bambini
    Tragedia durante una manifestazione sindacale: venti feriti, tra cui due gravi. Indagini in corso per chiarire le cause.
    Redazione13 Febbraio 2025 - Cronaca



  • auto su folla a monaco di baviera - Foto AGI Cronaca

    Un’auto ha investito un gruppo di persone durante una manifestazione sindacale a Monaco di Baviera, in Germania. Tra i feriti ci sono anche alcuni bambini. Il conducente, un 24enne afghano, è stato immediatamente fermato dalla polizia, ma le dinamiche dell’accaduto restano ancora poco chiare.

    Secondo le prime ricostruzioni riportate dalla Bild, l’incidente è avvenuto intorno alle 10.30 in Seidlstrasse, durante un raduno del sindacato dei servizi Verdi. L’auto avrebbe improvvisamente accelerato, travolgendo i manifestanti. Il bilancio attuale è di venti feriti, di cui due in gravi condizioni, come confermato dalla polizia locale. Al momento non risultano vittime, nonostante alcune fonti di stampa avessero inizialmente ipotizzato il contrario.

    Le autorità sono al lavoro per chiarire se si sia trattato di un’azione deliberata o di un tragico incidente. Il sindaco di Monaco, Dieter Reiter, ha espresso il suo sconcerto per l’accaduto, sottolineando la gravità della situazione e la presenza di bambini tra i feriti.

    L’episodio si è verificato in un momento delicato per la città, che si prepara ad ospitare la Conferenza sulla Sicurezza, evento che vedrà la partecipazione di leader internazionali come il vicepresidente USA J.D. Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

    Le forze dell’ordine restano sul posto per garantire la sicurezza e proseguire le indagini. Seguiranno aggiornamenti man mano che emergeranno ulteriori dettagli sulla vicenda. Fonte AGI




  • Mazara del Vallo
    Diga Trinità, rafforzata la vigilanza per i livelli del fiume Delia
    Attivato il Centro operativo comunale di Protezione Civile
    Redazione8 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Mazara del Vallo -Il sindaco Salvatore Quinci ha riattivato il C.O.C. (Centro Operativo Comunale di Protezione Civile ). L’obiettivo è assicurare la vigilanza rinforzata in corrispondenza degli argini del fiume Delia a seguito dei rischi a valle legati allo sversamento delle acque per la riduzione dei livelli idrici della diga Trinità ed alla contestuale allerta meteo diramata dal Dipartimento di Protezione Civile. L’abbassamento pilotato per motivi di sicurezza dei livelli della diga Trinità comporta il deflusso delle acque direttamente nel fiume Delia.

    Il provvedimento fa seguito alla riunione operativa ed alla nota prefettizia con cui si allertano gli Enti per l’attuazione del documento di Protezione Civile “Pericolo Diga”. Riunione cui ha partecipato l’assessore comunale all’Ambiente Giampaolo Caruso che d’intesa con il Sindaco ed i responsabili della Protezione civile cittadina ha richiesto l’attivazione del Coc.

     

    In particolare anche con l’ausilio delle associazioni del territorio che in questa fase sono Giva, Guardie ai Fuochi, Guardie Ambientali Trinacria, Cpas e Associazione Vigili del Fuoco in Congedo, gli argini del fiume Delia ed il livello delle acque sono monitorati con passaggi giornalieri e notturni fino a cessata emergenza. Dal monitoraggio effettuato al momento il livello delle acque del fiume risulta entro i limiti.

     

    Diga Trinità, Schifani commissaria il Dar: l’emergenza affidata alla Protezione civile

    Sarà la Protezione civile regionale a gestire a gestire l’emergenza della diga Trinità di Castelvetrano. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, con un decreto d’urgenza, già pubblicato ieri, che affida al dirigente generale del Dipartimento, Salvo Cocina, pieni poteri per superare una situazione di stallo che si protrae da mesi.

    Una nomina che si è resa necessaria in seguito al provvedimento del Mit dello scorso 14 gennaio che sollecitava lo svuotamento dell’invaso ubicato in provincia di Trapani  per ragioni di sicurezza e in cui venivano evidenziate una serie di inadempienze da parte del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, tra queste il ritardo nell’emanazione dell'”avviso di pericolo”, l’assenza di comunicazione alla Presidenza della Regione della situazione critica e la grave carenza di interlocuzione con gli uffici ministeriali nonostante le sollecitazioni ufficiali.

    Di fronte a questa paralisi amministrativa, il presidente Schifani ha dovuto assumere l’iniziativa in prima persona organizzando un incontro urgente, il 29 gennaio scorso, con il Mit nel corso del quale era stata concordata la nomina da parte del dipartimento Acqua e rifiuti di un consulente per gli accertamenti propedeutici a risolvere le criticità strutturali della diga. Ma il Dar non ha mai dato seguito a questa disposizione. Da qui la decisione di affidare tutto alla Protezione civile a cominciare dalla nomina dell’esperto.





  • Santorini, turisti e residenti lasciano l’isola dopo le scosse sismiche
    Sciame sismico a Santorini: oltre 200 scosse, migliaia di persone lasciano l’isola
    Redazione4 Febbraio 2025 - Attualità



  • Sismografo rileva scosse terremoto Attualità

    Notizie dal mondo

    Santorini – Grecia – Dopo il susseguirsi di scosse sismiche che hanno fatto tremare Santorini, l’isola sta assistendo a un vero e proprio esodo di turisti e residenti. Numerose persone si sono riversate agli aeroporti e ai terminal dei traghetti nel tentativo di raggiungere luoghi più sicuri. Le immagini diffuse mostrano lunghe code di viaggiatori in attesa di imbarcarsi, mentre cresce la preoccupazione tra la popolazione locale.

    Esodo dopo lo sciame sismico

    Secondo l’agenzia AFP, diverse migliaia di residenti hanno già lasciato l’isola, che conta circa 15.500 abitanti permanenti. Il fenomeno sismico è stato particolarmente intenso negli ultimi giorni: da domenica sono state registrate oltre 200 scosse nel tratto di mare che circonda Santorini.

    L’Istituto di Geodinamica dell’Osservatorio di Atene ha confermato che la scossa più forte, di magnitudo 4.9, si è verificata lunedì pomeriggio, contribuendo ad alimentare timori su un’eventuale intensificazione dell’attività sismica. Le autorità continuano a monitorare la situazione e a valutare possibili misure di emergenza per garantire la sicurezza della popolazione.

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