Erice
Sconto contratto internet – disabile ottiene giustizia dopo un anno
La donna è stata seguita dall'Associazione Codici
Redazione20 Settembre 2025 - Cronaca
  • router internet scaled 1 Cronaca

    Erice – Lieto fine per una vicenda che aveva visto protagonista una disabile ericina, così come ci scrive l’avvocato Vincenzo Maltese (presidente Associazione di consumatori Codici) che ha seguito legalmente la signora.

    La cronaca

    Una signora affetta da sordità, residente nel Comune di Erice, lo scorso anno ha sottoscritto un contratto per avere la linea internet a casa con una nota compagnia di telecomunicazioni. Nella stessa la donna documentava di essere affetta da sordità sin dalla nascita e, avendone tutti i requisiti, chiedeva di avere diritto alle agevolazioni previste dalla Delibera n.290/21 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).

    Nonostante la correttezza della richiesta e la completezza della documentazione allegata, nelle fatture che riceveva non vi erano però calcolati gli sconti previsti dalla normativa. La signora così inviava  diversi reclami ma da parte della compagnia di telecomunicazioni nessuno dava riscontro.
    Decideva pertanto di segnalare la questione alla Associazione di consumatori Codici che ha inoltrato istanza di conciliazione presso l’Organismo ADR Conciliazione sede di Trapani.

    Alla seduta di prima convocazione aderiva uno Studio legale incaricato dalla stessa Compagnia mentre la signora era assistita dall’avvocato Vincenzo Maltese, che rappresentava come da parte della controparte non vi fossero ragioni per non concedere le agevolazioni previste dalla normativa vigente e che pertanto, questo immobilismo, giustificava anche una richiesta di indennizzo a favore della signora.

    A quel punto la società tramite il legale incaricato, dopo una breve disquisizione, ha ritenuto di evitare di subire un giudizio davanti al giudice ordinario, e di dover accogliere le doglianze della signora. Per il ritardo dovrà anche corrispondere un equo indennizzo.

    “Sono molto soddisfatto dell’esito positivo e dell’accordo raggiunto.- spiega l’avvocato Maltese, dirigente regionale dell’Associazione Codici. La Compagnia sta adesso quantificando il risarcimento che sarà versato alla mia Assistita. Siamo sempre in prima linea a difendere i diritti di tutti i cittadini, a maggior ragione, quando ad essere lesi sono i diritti delle persone affette da disabilità”.
    Trapani, 20.09.2025




  • Marsala
    Per il pestaggio di un disabile non fu tentato omicidio. Condannato a 10 anni Li Vigni
    Li Vigni è rinchiuso in carcere il 17 giugno 2023
    Redazione19 Febbraio 2025 - Cronaca
  • disabile Cronaca

    Marsala – Il Tribunale, presidente Vito Marcello Saladino, accogliendo la tesi difensiva (avvocato Piero Marino) e condannando a dieci anni di carcere il ventenne di Petrosino, Vincenzo Piero Li Vigni per il “pestaggio” di un giovane disabile marsalese nei pressi di un distributore automatico di sigarette in contrada Terrenove, lungo la statale 115 per Mazara.

    Furono lesioni personali gravi, non tentato omicidio.

    Vincenzo Piero Li Vigni, nella notte tra il 14 e il 15 giugno, insieme ad un minore, per il quale ha proceduto la Procura dei minorenni di Palermo, aggredì con calci e pugni un 33enne, Davide Russo, scambiandolo per un presunto molestatore della sorella. Li Vigni è rinchiuso in carcere il 17 giugno 2023. 

    Tre i reati contestati: tentato omicidio, rapina aggravata impropria (per avere sottratto le chiavi dell’auto alla vittima) ed evasione dagli arresti domiciliari (all’epoca, infatti, l’imputato era ai domiciliari con l’accusa di avere esploso alcuni colpi d’arma da fuoco). Li Vigni, oltre che per lesioni gravi, è stato condannato anche per la rapina impropria e l’evasione dai domiciliari. Subito dopo il fatto, i carabinieri identificarono i due protagonisti del pestaggio grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza che riprese l’intera scena.

    “La vittima dell’aggressione – aveva detto il pm Paolo Bianchi nella sua requisitoria – ha subito al corpo e alla testa 34 pugni e 11 calci. Colpi portati con estrema e inaudita violenza”. E per questo aveva invocato una condanna a 15 anni e 3 mesi di reclusione. Nel processo, la vittima dell’aggressione si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Antonino Salvatore Giustiniano. Il Tribunale gli ha accordato un risarcimento danni “provvisionale” (in attesa della causa civile) di 15 mila euro.
    Parte civile anche il Comune di Marsala, rappresentato dall’avvocato Cosimo Di Girolamo. Per il Comune 5 mila euro.




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