Roma – Le accise sui carburanti si “riallineano“, ma il gettito fiscale aumenta. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo al decreto legislativo che attua la delega fiscale in materia di accise. Il provvedimento destina le maggiori risorse derivanti dalle nuove aliquote al fondo nazionale per il trasporto pubblico e al fondo per la delega fiscale.
Nello specifico, una parte dei nuovi introiti sarà utilizzata per il rinnovo contrattuale degli autoferrotranvieri, bloccato da mesi per la mancanza di risorse. Chi possiede un’auto diesel e vedrà aumentare il prezzo alla pompa potrebbe considerarlo un “anticipo” di futuri benefici fiscali attesi con l’attuazione della riforma. Tuttavia, la certezza di questi vantaggi resta ancora da verificare.
Il decreto prevede un aumento delle accise sul gasolio e una contestuale riduzione su quelle della benzina. Attualmente, l’accisa sulla benzina è di 72,8 centesimi al litro, mentre sul gasolio è di 61,7 centesimi. Per raggiungere un valore intermedio di 67,25 centesimi, l’incremento per il gasolio sarà di 5,55 centesimi al litro, mentre la benzina godrà di una riduzione equivalente.
L’adeguamento sarà graduale, con aumenti annuali tra 1 e 1,5 centesimi per un periodo di cinque anni. Nonostante l’equivalenza degli importi, l’effetto sulle entrate fiscali non sarà neutro, dato che il consumo di gasolio è significativamente superiore a quello della benzina.
Secondo i dati dell’Unem, nel 2024 sono stati acquistati circa 28,8 miliardi di litri di gasolio e 12,3 miliardi di litri di benzina. Con questi consumi, ogni centesimo di aumento sul gasolio genererà circa 288 milioni di euro in più, mentre la riduzione sulla benzina comporterà una perdita di 123 milioni di euro. Il saldo netto dell’operazione, a regime, porterà nelle casse dello Stato circa 1,1 miliardi di euro all’anno. Da questo totale andranno sottratti i benefici fiscali previsti per il gasolio agricolo e i biocarburanti.
Metà delle nuove entrate verrà utilizzata per finanziare il rinnovo contrattuale del settore trasporti, che richiede un fabbisogno di circa 500 milioni di euro. Il resto sarà destinato ad altre misure della delega fiscale.
L’approvazione del decreto chiude un dibattito politico acceso. In campagna elettorale, la maggioranza aveva promesso la riduzione o l’abolizione delle accise, ma ora si trova a eliminare un “sussidio ambientalmente dannoso“, in linea con le richieste dell’Unione Europea inserite nel Piano strutturale di bilancio. L’opposizione, che in passato ha spesso proposto il taglio dei sussidi dannosi per finanziare altre misure, ora critica l’aumento delle tasse sul gasolio.
Nel frattempo, la realtà economica impone le sue scelte: le accise si riallineano e il gettito cresce, mentre gli automobilisti fanno i conti con nuovi costi dei carburanti.
Agrigento – Buone nuove per lo stadio Essenento. E’ stato pubblicato dall’assessorato regionale delle Infrastrutture, guidato da Alessandro Aricò, il decreto di impegno definitivo di 1,33 milioni di euro per la realizzazione dell’impianto di illuminazione ed efficientamento energetico e domotico dello stadio Esseneto di Agrigento. Si tratta di risorse assegnate dallo Stato per la realizzazione dei progetti finanziati con fondi del Piano sviluppo e coesione 2021-2027.
Palermo – Incontro tra AGCI Sicilia e Antonio De Luca
Michele Cappadona, presidente di AGCI Sicilia, ha incontrato Antonio De Luca, capogruppo ARS del Movimento 5 Stelle, per discutere delle emergenze nel settore dell’assistenza sociosanitaria per disabili e categorie fragili. L’incontro ha avuto luogo presso la sede del partito a Messina, dove De Luca ha presentato un’interrogazione e una richiesta di audizione urgente in VI Commissione sul decreto emesso dagli assessori alla Famiglia e alla Sanità.
Emergenza nel Settore Assistenza Sociosanitaria
Durante l’incontro, De Luca ha sottolineato che il decreto regionale sull’assistenza ai disabili psichici mette a rischio migliaia di lavoratori e soggetti fragili. Criticando i nuovi requisiti strutturali e organizzativi imposti alle strutture sociosanitarie, ha evidenziato l’importanza di non sopprimere l’Albo regionale delle strutture socio-assistenziali e di non eliminare figure professionali fondamentali.
Ricorso al TAR Sicilia contro il Decreto
Michele Cappadona ha espresso preoccupazione per gli effetti disastrosi del decreto interassessoriale n. 1326/2024. Diciassette cooperative aderenti ad AGCI Sicilia hanno depositato ricorso al TAR Sicilia contro il decreto, contestando l’incompetenza dell’Autorità emanante e l’illegittimità del provvedimento. AGCI Sicilia si è anche impegnata per il prolungamento dei piani terapeutici individualizzati per i disabili psichici oltre i due anni attualmente previsti.
Convegno sull’Assistenza ai Disabili Psichici
Durante un convegno organizzato dal gruppo M5S all’Ars, è stato sottolineato che la Sicilia è all’avanguardia rispetto al resto d’Italia per quanto riguarda l’assetto normativo e la certezza dei finanziamenti. Tuttavia, il numero dei pazienti assistiti è ancora insufficiente. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato l’impegno del governo a risolvere le criticità sollevate, auspicando azioni concrete per migliorare la situazione.