Le dichiarazioni di Elon Musk accendono il dibattito geopolitico. Secondo Il Corriere della Sera, il magnate ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero uscire dalla Nato e ha minacciato di spegnere i satelliti Starlink, fondamentali per l’Ucraina. La Repubblica evidenzia la reazione dell’Unione Europea, che apre al debito comune per la difesa, mentre La Stampa riporta le critiche di Elly Schlein a Giorgia Meloni per i rapporti con Musk. Salvini, invece, preme per accordi di sicurezza con il miliardario.
Grande attenzione alla scomparsa di Carmine Gallo, ex dirigente della polizia protagonista di importanti inchieste sulla criminalità organizzata. Il Giornale ricorda il suo ruolo nei casi Gucci e Sgarella, mentre Domani si concentra sulle accuse di dossieraggio illegale che lo avevano coinvolto di recente. La procura di Milano ha aperto un’indagine sulla sua morte.
Sul fronte economico, Il Sole 24 Ore analizza i dati sull’occupazione, evidenziando la crescita nei settori sanità, servizi e alimentare, mentre calano gli impieghi in banche, assicurazioni e moda. La trasformazione del mercato del lavoro continua a essere una sfida per la ripresa economica italiana.
Il Corriere dello Sport definisce la sconfitta della Juventus contro l’Atalanta (0-4) una vera “mattanza”. Tuttosport sottolinea la precarietà della panchina di Thiago Motta, mentre Il Mattino celebra la vittoria del Napoli sulla Fiorentina, che riaccende le speranze degli azzurri nella corsa al vertice della classifica.
Catania – Eseguite nel corso della notte 19 misure cautelari nel corso del blitz denominato “Mercurio” – condotto dai carabinieri del Ros contro Cosa nostra catanese tra le province di Catania e Siracusa.
L’ordinanza ha coinvolto anche il deputato regionale Giuseppe Castiglione. Il capogruppo del movimento Popolari e autonomisti è tra i destinatari del provvedimento cautelare del blitz dei Ros contro Cosa nostra etnea. Eletto nel novembre del 2022 ha ricoperto ruoli in commissione regionale Antimafia e nelle commissioni Affari istituzionali e Attività produttive. Prima di essere eletto all’Ars era stato eletto al consiglio comunale di Catania, di cui era presidente d’Aula.
I reati ipotizzati sono di associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e scambio elettorale politico mafioso. I militari specificano che sono invischiati anche “rappresentanti istituzionali. Ulteriori particolari verrano resi noti nel corso della mattinata”.
In corso di esecuzione anche un decreto di sequestro preventivo di aziende e beni per un valore di 1 milione di euro. Il provvedimento è eseguito dal Ros con il supporto in fase esecutiva del Comando provinciale Carabinieri di Catania, dello squadrone eliportato Cacciatori Sicilia e del XII nucleo elicotteri dell’Arma, che hanno garantito il presidio del territorio e il coordinamento logistico durante le operazioni.
L’inchiesta rappresenta un ulteriore duro colpo al sistema mafioso radicato nel territorio etneo, evidenziando il costante impegno delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta alla criminalità organizzata. Le indagini proseguono per delineare i collegamenti tra i clan e individuare eventuali ulteriori ramificazioni dell’organizzazione mafiosa.
Alcamo – Agenti del Commissariato di Alcamo hanno arrestato tre uomini, due noti pregiudicati alcamesi ed uno trapanese, accusati di far parte di una organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento a cocaina, crack e hashish.
Le indagini, iniziate a marzo 2023 e concluse a luglio delo stesso anni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno permesso di ricostruire l’attività criminale del gruppo che agiva secondo una rigida suddivisione di ruoli, garantendo un costante rifornimento di droga sul territorio alcamese.
Gli appartenenti al gruppo utilizzavano frasi con linguaggio criptico e gestivano una piccola rete di pusher sotto il controllo, per l’appunto, da una nota famiglia di pregiudicati la quale veniva sistematicamente chiamata in causa per soddisfare l’esigenza di una vasta platea di giovani consumatori.
Proprio il legame familiare, risultava essere un punto di forza che ne assicuravano la segretezza e la continuità operativa. Uno dei principali fornitori di stupefacente era uno storico pregiudicato trapanese il quale, per soddisfare le esigenze del mercato locale, veniva raggiunto dai pusher alcamesi.
Le risultanze investigative, peraltro supportate da diversi sequestri di stupefacente, hanno consentito di contestare numerosi episodi di trasporto, detenzione e cessione disostanze stupefacenti; la sintesi dell’attività investigativa confermava il datoallarmante della larga platea di consumatori di sostanze stupefacenti ed il coinvolgimento nelle condotte delittuose di giovanissimi appartenenti a fasce sociali
non agiate.
Gli arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Trapani per essere messi a disposizioni della medesima A.G. per le successive determinazioni. L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità locale e rientra in una più ampia strategia di contrasto al traffico di droga, a tutela della sicurezza della
comunità alcamese.
Trapani -Proseguono nel capoluogo e in provincia i servizi straordinari disposti in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica d’intesa con i vertici delle Forze di Polizia e i Sindaci del territorio.
Sono stati 48 i servizi predisposti nel mese di gennaio ed effettuati dalle Forze dell’Ordine che hanno riguardato, nel capoluogo, il centro storico e in provincia, i comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo, Erice, Marsala, Mazara del Vallo e Salemi. Complessivamente sono stati invece 4.764 i controlli nei confronti di persone sottoposte ad obblighi giudiziari, segnalate 32 persone alla Prefettura per uso personale di stupefacenti.
Il Nucleo Operativo Tossicodipendenze della Prefettura ha effettuato 14 colloqui e notificato 21 convocazioni, emanando 18 provvedimenti sanzionatori e 12 formali inviti, a fronte di 60 segnalazioni.
Con riferimento alle violazioni del codice della strada, sono state accertate 485 infrazioni, di cui 12 per eccesso di velocità, 10 per guida in stato di ebbrezza, 4 per guida sotto l’effetto di stupefacenti, 69 per circolazione con assicurazione scaduta, 15 per uso di apparecchi radiotelefonici alla guida, 11 per circolazione senza uso del casco, 8 per circolazione senza cinture di sicurezza e 157 per circolazione con veicolo senza revisione. Rilevati 24 incidenti.
I sequestri amministrativi di veicoli per violazione delle norme del codice della strada, sono stati 6 per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, 51 per circolazione senza assicurazione, 7 per circolazione con assicurazione scaduta e 9 per altri motivi. Nello stesso periodo l’Ufficio Patenti della Prefettura ha emanato complessivamente 62 provvedimenti di sospensione, di cui 12 per guida sotto l’influenza dell’alcool, 3 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e 23 per altre violazioni al Codice della Strada. Poi ci sono le sospensioni per uso di telefoni o altri apparecchi alla guida, 24 i provvedimenti, sanzionati per l’assenza di sospensioni dei titoli di guida per eccesso di velocità.
Adottati 2 provvedimenti di rigetto di richiesta di iscrizione nell’elenco dei fornitori di beni, prestatori di servizi ed esecutori di lavori, c.d. White List e sono in itinere 8 preavvisi di interdittiva.
Il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, nel ha sottoposto 9 aziende a vigilanza/ispezione delle quali 4 sono risultate irregolari. I settori di attività delle aziende controllate risultate irregolari sono 1 nell’agricoltura e 3 nel commercio.
Una persona è stata deferita all’Autorità Giudiziaria, in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro nelle aziende irregolari. Nello stesso mese il Nucleo è intervenuto unitamente a personale del S.Pre.S.A.L. di Trapani a seguito dell’infortunio di un lavoratore verificatosi nel settore edile.
Nell’ambito delle iniziative di prevenzione e sicurezza urbana ad “alto impatto”, in sede di Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica, è stata disposta l’intensificazione, con frequenza settimanale, dei servizi straordinari “interforze” nei contesti urbani ritenuti più sensibili e individuati anche con i Sindaci dei Comuni interessati – a cominciare dalle c.d. piazze di spaccio – con effetto di deterrenza e repressione delle condotte criminali e per una tempestiva individuazione degli autori degli episodi di microcriminalità.
Nel corso dei servizi straordinari effettuati a Marsala nei fine settimana, sono state controllate n.342 persone di cui 20 sono risultate positive allo SDI, 25 extracomunitarie. I posti di controllo effettuati sono stati 22, 131 i veicoli controllati, 12 infrazioni al Codice della strada elevate, 3 sequestri amministrativi e 2 patenti ritirate.
Nell’ambito di tali controlli si inseriscono l’operazione condotta dalla Polizia di Stato che lo scorso 21 gennaio che ha consentito di individuare e trarre in arresto il responsabile dell’aggressione avvenuta l’11 gennaio nei pressi di un locale nel centro storico di Marsala e l’operazione dell’Arma dei Carabinieri che lo scorso 31 gennaio ha portato all’arresto in flagranza per detenzione illegale di armi e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio di due soggetti resisi responsabili lo scorso 21 gennaio di un tentato omicidio. Sono stati emessi dal Questore 2 DASPO (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) e 6 DACUR (divieto di accesso alle aree urbane). Sono stati, eseguiti 9 respingimenti e 9 espulsioni con ordine del Questore e 62 espulsioni da parte della Commissione territoriale per i richiedenti asilo.
Erice – Si è conclusa la fase di collaudo delle 30 telecamere fisse che sono state installate nelle scorse settimane in varie parti del territorio comunale al fine di contrastare i fenomeni di criminalità, in particolare contro l’abbandono dei rifiuti.
Si tratta del progetto “Erice + Sicura” che è stato approvato con delibera di giunta n. 182 del 18/10/2022. Il Comune di Erice ha ricevuto un finanziamento di 150.000 euro con decreto del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno del 30 maggio 2023, a valere sull’Asse 2, Azione 2.1 del programma operativo complementare “Legalità 2014-2020”.
Le telecamere e le infrastrutture a supporto, alcune delle quali hanno la funzione di lettura targa automatica, sono già in funzione nelle zone strategiche del territorio, tra cui piazza Pertini, e consentiranno alla Polizia Municipale di monitorare le aree in cui sono state installate direttamente dalla sala operativa del Comando.
«Col collaudo delle 30 telecamere che sono state installate, come da iter, entro il 31 dicembre scorso, il Comune di Erice compie un passo fondamentale in termini di sicurezza, di controllo, di deterrenza e, ci auguriamo, di repressione di reati di natura ambientale o contro il patrimonio. Grazie a questo sistema, infatti, potremo non solo punire chi infrange la legge, ma anche prevenire e disincentivare quei comportamenti che mettono in pericolo la serenità collettiva. Una risposta forte e netta da parte del Comune che riguarderà varie parti del nostro territorio tra cui la piazza Pertini che necessita di particolari attenzioni, e che oggi, così come le altre aree, sarà sotto il costante monitoraggio della nostra Polizia locale e delle altre Forze di Polizia che faranno richiesta delle immagini».
«Con il progetto ‘Erice + Sicura’, non solo rendiamo il nostro territorio più protetto, ma anche più pulito. L’abbandono dei rifiuti, una vera e propria piaga che danneggia e sfigura il nostro territorio ed il decoro urbano, sarà ora oggetto di vigilanza grazie alle tecnologie più moderne, tra cui il sistema di lettura automatica delle targhe. Le 30 telecamere del progetto Erice+Sicura rappresentano il primo passaggio della nostra strategia di controllo del territorio; nell’ambito del nuovo bando per la gestione dei parcheggi a pagamento ne saranno installate molte altre e ciò non farà altro che rendere Erice più sicura. Chiunque penserà di agire impunemente troverà una risposta immediata e adeguata».
Trapani – I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno arrestato un uomo per furto aggravato in flagranza a seguito di una segnalazione di intrusione all’interno dell’area del Polo universitario.
Giunti sul posto, dopo aver perlustrato il perimetro, gli agenti notavano due individui armeggiare con strumenti di effrazione, staccando alcuni pezzi metallici, su un impianto di refrigerazione dismesso.
Gli operatori, senza farsi notare, si sono avvicinati ai malviventi intimando loro l’alt polizia ma, uno dei due, è riuscito a fuggire facendo perdere le proprie tracce mentre l’altro è stato prontamente bloccato.
La refurtiva, circa 300 grammi di rame, unitamente ai vari strumenti di effrazione, sono stati posti a sequestro penale.
Il fermato dopo l’arresto, è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Trapani – Nella mattinata odierna, operatori della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione
Anticrimine della Questura di Trapani hanno eseguito nel territorio di Erice– Casa Santa la confisca di beni nei confronti di due congiunti trapanesi, padre e figlio, di anni 47 e 25, per un valore complessivo di circa 270.000,00 Euro, nonché la sottoposizione, per entrambi, alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, della durata rispettivamente di 2 anni e 6 mesi e di 3 anni.
Il Provvedimento ablativo è stato emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione su Proposta congiunta del Questore di Trapani e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a carico di due pregiudicati trapanesi a conclusione, di un procedimento che già avevo condotto al sequestro di numerosi beni a loro riconducibili, tra i quali rapporti bancari e postali, beni immobili, autovetture e motoveicoli.
Il profilo criminale dei due soggetti, già da molti anni noti alle cronache giudiziarie, poiché più volte denunciati o arrestati per reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, era ben delineato avendo riportato peraltro diverse condanne.
In particolare il padre, pienamente inserito nel mondo del traffico di stupefacenti di Trapani ed Erice, è stato punto di riferimento per lo spaccio ed il commercio nel trapanese fungendo da anello di congiunzione con gruppi criminali operanti nel territorio palermitano, dai quali si riforniva e manteneva costante la disponibilità di sostanza stupefacente. L’organizzazione messa in piedi garantiva la vendita “al dettaglio” attraverso esercizi commerciali in Trapani, con i quali si poteva concordare quantitativi ed orari.
Oggi, al padre è stata anche applicata la sorveglianza speciale di p.s. per due anni e sei mesi. Il figlio, alter ego paterno, con le medesime capacità operative nel traffico degli stupefacenti, è stato anch’egli destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per anni tre. Reiteratamente propenso all’uso della violenza e delle armi, non sempre è stato capace di contenere gli istinti criminosi, sebbene gli siano state applicate, nel tempo, misure cautelari o pene detentive. Affrancandosi alla figura paterna e grazie alla collaborazione di altri giovani ben inseriti nel mondo della criminalità locale, è riuscito sempre in modo più autonomo a gestire l’attività di spaccio, acquisendo i caratteri del “capo”, provvedendo a “gestire” le situazioni debitorie di acquirenti di sostanza stupefacente.
L’attività di spaccio, definibile fiorente, aveva permesso ai due congiunti di costruire un discreto patrimonio immobiliare e finanziario, frutto del reimpiego degli illeciti capitali conseguiti. Le approfondite attività investigative e le relative indagini patrimoniali esperite da personale specializzato dimostravano una rilevante “sproporzione” tra i redditi lecitamente acquisiti e la reale disponibilità economico-finanziaria degli stessi e dei loro nuclei familiari.
Tale attività sfociava nel sequestro di molti beni nella disponibilità dei due soggetti, operato nella giornata del 3 novembre del 2023, che oggi viene suggellato con la definitiva confisca di numerose autovetture, di motoveicoli tra cui scooter di grossa cilindrata e di immobili, di attività commerciali tra cui due pizzerie, oltre a numerosi rapporti economici, sia bancari che postali.