Custonaci
10eLotto, Sicilia: colpo da 100mila euro a Custonaci
Lotto: in Sicilia premi per quasi 50mila euro
Redazione28 Gennaio 2025 - Attualità
  • Vincita 10eLotto Sicilia 2025 Attualità

    Custonaci (Trapani) – Esulta la Sicilia grazie al 10eLotto. Come riporta Agipronews, colpo da 100mila euro a Custonaci, in provincia di Trapani, grazie a un 9. Si tratta della vincita più alta del concorso di sabato 25 gennaio. Da segnalare anche, nel concorso del 24 gennaio, con un premio complessivo dal valore di 10mila e distribuito tra 5mila a Siracusa con un 7 Oro e 5mila a Montelepre, in provincia di Palermo, con un 6 Oro. L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 13,5 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 281,8 milioni di euro da inizio anno.

    Lotto: in Sicilia premi per quasi 50mila euro

    Il Lotto premia la Sicilia con quasi 50mila euro di vincite complessive nelle estrazioni di nelle estrazioni di venerdì 24 e sabato 25 gennaio: come riporta Agipronews, i 22.500 euro a Casteldaccia, in provincia di Palermo, sono stati la vincita più alta del concorso di sabato, a cui si aggiungono oltre 14mila euro a Brolo, provincia di Messina, e oltre 12mila euro a Catania. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 5,6 milioni di euro, per un totale di 98,9 milioni di euro da inizio 2025.

     




  • Marsala
    Mafia. Torna libero il marsalese Giovanni Piccione
    Era rimasto coinvolto nel blitz della guardia di finanza tra Mazara e Marsala
    Redazione8 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Marsala – Torna libero il 57enne marsalese Giovanni Piccione, che era agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso in associazione mafiosa. Si tratta di un altro degli arrestati nel blitz antimafia effettuato dalla guardia di finanza di Palermo  coordinati dalla Dda, condotta tra Mazara e Marsala.

    Accolta dal Tribunale del Riesame di Palermo l’istanza della difesa. Legale di Piccione è l’avvocato Vito Cimiotta. Anche in questo caso l’ordinanza di custodia cautelare è stata annullata per “mancanza dei gravi indizi di colpevolezza”.

    Secondo gli inquirenti, Giovanni Piccione, insieme al 46enne Massimo Antonio Sfraga (anche lui ai domiciliari), nel 2021 avrebbe aiutato Pietro e Domenico Centonze, padre e figlio (il primo è ai domiciliari e il secondo in carcere), “ad assicurare il prodotto e il profitto dei delitti di cui agli artt. 353 e 629 (turbata libertà degli incanti ed estorsione, ndr) di cui ai capi 3) e 4)”. E cioè la vicenda della presunta contestata turbativa d’asta al tribunale di Marsala per la vendita giudiziaria di un bene immobile della fallita ditta “Orto Verde di Giuseppe Alberto Argano”. L’immobile è nelle campagne tra Mazara e Petrosino e alcuni offerenti sarebbero stati allontanati con “minaccia, doni, promesse”. Ai capi 3) e 4) sono indagati Pietro e Domenico Centonze, padre e figlio, il 56enne Pietro Centonze, cugino di Domenico, il mazarese Alessandro Messina, i marsalesi Michele Marino, Giovanni Antonino Bilello, Giancarlo Angileri e Gaspare Tumbarello. Tutti accusati di turbata libertà degli incanti, mentre di estorsione devono rispondere Pietro Centonze, classe 1950, con il figlio Domenico e Michele Marino. A tutti, naturalmente, viene contestata l’aggravante di avere commesso i reati avvalendosi della forza intimidatoria della mafia e per agevolare Cosa Nostra.

    Sono otto al momento con Giovanni Piccione, le misure cautelari annullate dal Riesame su richiesta delle difese. In libertà erano tornati nel frattempo tre dei sette che erano finiti in carcere e quattro dei dieci posti ai domiciliari. Per un altro indagato, è stato annullato l’obbligo di dimora nel comune di residenza. A lasciare il carcere sono stati i mazaresi Luigi Prenci, di 54 anni, imprenditore, difeso dagli avvocati Giuseppe Pinta e Antonio Maria Quaranta, e Aurelio Anzelmo, di 39, nonché il 56enne marsalese Pietro Centonze, difeso dagli avvocati Massimiliano Pasquale Tranchida e Raffaele Bonsignore. Per Prenci e Centonze accolto il riesame per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.

    I domiciliari sono stati, annullati per il 27enne mazarese Giuseppe Prenci, figlio di Luigi Prenci, difeso da Luisa Calamia e Graziana Fiorino, e per i marsalesi Giancarlo Nicolò Angileri, di 60 anni, difeso da Antonina Bonafede, e Antonino Giovanni Bilello, di 61. E’ stata annullata, inoltre, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per il 63enne Lorenzo Buscaino, difeso da Walter Marino.

    L’operazione ha smantellato il controllo mafioso delle aree rurali del versante sud del Trapanese, tra Mazara. Nell’indagine anche un episodio di turbativa d’asta ad una vendita giudiziaria al tribunale di Marsala. In precedenza, il Riesame aveva confermato la custodia cautelare in carcere per il mazarese Ignazio Di Vita, di 52 anni. Dietro le sbarre, anche Pietro Burzotta, di 65 anni, Alessandro Messina, di 42, fratello del presunto “reggente” della “famiglia” mazarese Dario Messina, e Domenico Centonze. Agli arresti domiciliari, invece, lo scorso 16 dicembre, sono stati posti, oltre ad Angileri, Prenci jr, Bilello e Piccione, adesso in libertà, anche i mazaresi Paolo Apollo, di 74, e Vito Ferrantello, di 42, e i marsalesi Pietro Centonze, di 74 anni, Michele Marino, di 64, Massimo Antonio Sfraga, di 46, e Gaspare Tumbarello, di 48.




  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Attualità
    Redazione
    posa cavi fibra mazara del vallo
    Redazione
    assegno unico febbraio
    Redazione
    festa di sant'agata a catania
    Redazione
    Sismografo rileva scosse terremoto
    Redazione
    casa rotante a messina
    Eros Santoni
    premio gambero rosso
    Redazione
    Redazione
    Laura Spanò
    Redazione
    Valerio Antonini cittadinanza onoraria.
    Laura Spanò
    Laura Spanò