Catania
Code chilometriche per un Tir che si è ribaltato sulla Catania-Messina
Sul posto Stradale e mezzi di soccorso
Redazione10 Luglio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Catania – Code chilometriche sulla Catania-Messina a causa di un mezzo pesante che si è ribaltato lungo la carreggiata.

    La zona interessata al sinistro è quella sull’autostrada A18 in direzione Messina, un chilometro prima di Tremestieri.

    Per fortuna non ci sono feriti. Sul posto  agenti della  Stradale e mezzi di soccorso a lavoro anche i Vigili del fuoco per togliere il mezzo pesante che occupa l’intera carreggiata. (Foto pagina fb Gazzetta del Sud)




  • Catania
    Operazione contro clan mafioso catanese, 38 ordinanze
    Carabinieri alzano il velo su estorsioni e traffico droga
    Redazione10 Luglio 2025 - Cronaca



  • droga Catania Cronaca

    Catania – I carabinieri stanno eseguendo un ordinanza di custodia cautelare del gip di Catania su richiesta della procura, che riguarda 38 persone appartenenti al clan mafioso Santapaola-Ercolano.
    In azione sono oltre 200 Carabinieri del comando provinciale di Catania, con il supporto dei Reparti specializzati dell’Arma, tra cui lo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia” e il 12esimo Nucleo Elicotteri.

    L’inchiesta Naumachia ha portato alle ordinanze cautelari con l’accusa di “associazione di tipo mafioso”, oltre che per “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti”, “detenzione, porto e cessione di armi comuni e da guerra”, “ricettazione” ed “estorsione”, aggravati dal metodo mafioso.
    L’operazione è in corso, oltre che nel capoluogo etneo, anche nelle province di Siracusa, Enna, Asti, Agrigento, Caltanissetta, Napoli, Pavia e Palermo.  ANSA




  • Catania
    Catania. In tre finiscono in carcere per una brutale aggressione
    Torturato con un frustino perché mancavano i soldi dello spaccio
    Redazione8 Luglio 2025 - Cronaca



  • carabinieri catania Cronaca

    Catania – Custodia cautelare in carcere, con l’accusa di tortura, per tre persone arrestate da carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa. Si tratta di: Cristian Rungo, 25 anni, Paolo Simone Scuderi, 36 anni, e Orazio Guerino, 22 anni. Secondo le indagini coordinate dalla procura di Catania, avrebbero preso parte ad una brutale aggressione avvenuta in una stalla abusiva a danni di una persona, coinvolta con loro in un traffico di stupefacenti.

    La vittima sarebbe stata legata a una sedia e poi percossa con un frustino e a mani nude e costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio.

    L’attività investigativa, avviata nel giugno scorso, era scattata dopo alcune informazioni riservate, che hanno trovato riscontro grazie a una serie di interventi dei carabinieri nel quartiere Villaggio Sant’Agata.

    Grazie al sequestro dello smartphone utilizzato da Rungo, già sottoposto ai domiciliari, sono stati acquisite registrazioni video di atti di violenza risalenti al 29 maggio.

    I tre, su disposizione del gip, sono stati trasferiti nel carcere di Catania piazza Lanza.




  • Catania
    Catania. La guardia di finanza sequestra dodici chili di “skunk”
    Valore commerciale 150 mila euro
    Redazione29 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Catania – Scoperta e sequestrata dai finanzieri del comando provinciale di Catania nel corso di due diverse operazioni tra loro collegate, 12 chili di marijuana del tipo skunk. Si tratta di un tipo  di cannabis che ha un principio attivo molto più elevato rispetto alla canapa indiana tradizionale e che si caratterizza per l’odore molto pungente. Da qui il suo nome inglese, per l’appunto “skunk”, che vuol dire “puzzola”.

    Nel dettaglio, i militari del I gruppo e della compagnia Fontanarossa di Catania, a seguito di attività investigativa e analisi di rischio nell’ambito delle spedizioni con corrieri provenienti dall’estero, hanno individuato due “consegne”.

    L’operazione

    Nel corso di una prima perquisizione è stato rinvenuto un plico, del peso complessivo di circa 26 chilogrammi, contenente uno scaldabagno all’interno del quale era nascosta la sostanza vegetale di colore verdastro la quale, sottoposta ad analisi tramite narcotest, è risultata essere marijuana-skunk peso 6,8 chili. I militari non essendo ancora giunta la seconda spedizione, hanno attivato un dispositivo di sorveglianza e controllo finalizzato per monitorare l’arrivo del secondo plico che giungeva effettivamente nella mattinata del 19.

    Parallelamente, i finanzieri hanno proceduto ad una seconda attività di perquisizione che consentiva di scoprire ulteriore sostanza stupefacente della stessa qualità, skunk, per un peso complessivo di 5,2 chili occultati all’interno di un analogo scaldabagno. Lo stupefacente 12 chilogrammi, sottoposto a sequestro e destinato a rifornire le locali piazze di spaccio, avrebbe avuto un valore di mercato di circa 150 mila euro. 

     




  • Catania
    Aveva 2.000 video pedopornografici, un arresto nel catanese
    Indagini Centro operativo sicurezza cibernetica-Polizia postale
    Redazione25 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Catania – Nell’ambito di una attività coordinata dalla Procura del capoluogo etneo, agenti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica-Polizia postale di Catania, eseguendo un decreto di perquisizione personale e informatico, hanno arrestato in flagranza di reato un quarantaduenne, residente nel Catanese, trovato in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico.

    Nell’ambito dell’indagine avviata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del servizio polizia postale, grazie alla collaborazione con l’organizzazione no profit Child rescue coalition, sono stati impiegati avanzati tool investigativi per geolocalizzare l’utilizzatore dell’account con il quale erano stati condivisi e scaricati immagini e video di pornografia minorile.

    Durante l’arresto dell’indagato la polizia ha sequestrato oltre 2.000 video di pornografia minorile rinvenuti nella sua disponibilità, corrispondenti a oltre 52 ore di visione ininterrotta




  • Catania
    Operazione antimafia della Dda di Catania, ordinanza per otto
    Eseguita dalla Guardia di finanza, inchiesta con 20 indagati
    Redazione25 Giugno 2025 - Cronaca



  • guardia di finanza Catania Cronaca

    Catania – Un’ordinanza cautelare nei confronti di otto persone è stata eseguita nelle province di Catania e Pavia da 80 finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza del capoluogo etneo nell’ambito di un’operazione antimafia coordinata dalla Procura distrettuale con venti indagati.
    Il provvedimento emesso dal gip, che dispone misure cautelari personali e reali, ipotizza a vario titolo i reati di associazione mafiosa, estorsione, ricettazione, detenzione di armi, trasferimento fraudolento di valori e spaccio di sostanze stupefacenti tutti aggravati dal metodo mafioso.

    Particolari sull’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella sala meeting della Procura a Palazzo di giustizia.




  • Catania
    Droga, tre arresti e sequestrati 7 kg stupefacenti a Catania
    Operazioni della Guardia di Finanza contro traffico stupefacenti
    Redazione28 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Catania  – I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nel corso di distinti interventi di controllo del territorio, hanno arrestato tre persone per detenzione di sostanza stupefacente e sequestrato complessivamente circa 7 chili di droga.

    Nel primo caso, a bordo di un’autovettura, fermata nei pressi del casello autostradale di Catania-San Gregorio, è stato scoperto un “panetto” di cocaina del peso di 1 chilogrammi.

    Nel secondo caso è stato fermato e controllato un taxi di linea il cui passeggero è risultato trasportare, all’interno di una valigia, 3 kg di marijuana e circa mezzo chilo di cocaina.

    Inoltre, è stata eseguita una perquisizione in un’abitazione di Nicolosi (Catania) dove era stato notato un via vai continuo di persone, che ha portato al sequestro di circa un chilo e mezzo di marijuana e un chilogrammo di hashish, già suddivisi in dosi e pronti alla vendita al dettaglio.

    La droga avrebbe fruttato sul mercato al dettaglio proventi illeciti per oltre 300mila euro.

    Il Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura, ha convalidato i sequestri e gli arresti.




  • Catania
    Landini, andare a votare referendum contro congiura silenzio
    “L'Invito ad astensionismo referendum atto di paura' 'importante è andare a votare perché il voto è libertà, è un diritto.
    Redazione21 Maggio 2025 - Politica



  • Politica

    Paternò (Catania)   –  Questo referendum non è un referendum che vota per questo o per quel partito, è un referendum che cancella delle leggi sbagliate, fatte negli ultimi 25 anni e ha un effetto immediato.
    Se raggiungiamo il quorum, cancellando queste leggi, il 10 giugno ci saranno milioni di persone che avranno diritti e tutele che oggi non hanno”. Così il leader della Cgil Maurizio Landini a una manifestazione del sindacato in vista dei referendum a Paternò (Catania).

    “Questo referendum – ha aggiunto – vuole mandare un messaggio a tutte le forze politiche: è venuto il momento di cambiare quelle politiche sbagliate e quelle leggi che sono state fatte e che hanno messo in ginocchio il mondo del lavoro. Sicuramente quello che stiamo registrando, in Sicilia come nel resto del paese, è la congiura del silenzio, molti organi di informazione stanno tentando di mettere il silenziatore ai temi del referendum. L’Agcom qualche giorno fa ha detto che l’1% dei telegiornali e delle tv ha parlato del referendum. E’ necessario che la Rai e gli organi di informazioni dicano che c’è il referendum. E’ un dovere di tutti mettere nelle condizioni i cittadini di sapere”.

    “C’è una bella differenza tra la seconda e la prima carica dello Stato: il presidente della Repubblica ci ha ricordato che c’è la libertà e la democrazia, ma anche che la partecipazione politica e quindi il voto è la condizione affinché il paese sia libero, invitando tutti a superare l’astensionismo. Se poi ci sono quelli che pensano di invitare la gente a non andare a votare questo è un atto di paura, perché cancella delle leggi balorde che il Parlamento ha fatto” ha detto ancora il leader della Cgil Maurizio Landini a Paternò (Catania) riferendosi, senza mai citarlo, al presidente del Senato Ignazio La Russa, nativo di Paternò. che ha invitato a non andare a votare per i referendum.




  • Catania
    Studente truffa Regione falsificando le carte d’imbarco con Qr
    Interviene la Finanza che ha denunciato il giovane
    Redazione19 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Catania  – Uno studente siciliano di 26 anni è stato denunciato per truffa aggrava e autoriciclaggio. Lo studente avrebbe incassato 86.000 euro dei rimborsi di quota del prezzo dei biglietti aerei spettanti ai residenti in Sicilia per compensare il caro-voli.

    Le indagini effettuate dalla Guardia di Finanza, hanno accertato che il ventiseienne utilizzava la piattaforma per i rimborsi messa a punto dalla Regione contando sul fatto che i mandati di pagamento sono collettivi e che le autorizzazioni al rimborso riguardano un novero di soggetti tale da non far emergere subito cifre singolarmente fuori scala.

    Il meccanismo utilizzato

    Attraverso software di grafica e scrittura il giovane sarebbe riuscito a produrre carte di imbarco finemente contraffatte che riproducono ogni dettaglio dei documenti originali, ma anche il QR Code che ne identifica univocamente le caratteristiche.

    È stata la stessa Regione, a un certo punto, a insospettirsi, bloccare tutto e rivolgersi all’autorità giudiziaria. Il giovane avrebbe chiesto ed ottenuto per il solo mese di ottobre 2024, 892 pratiche di rimborso. Un pò troppe. I finanzieri hanno dovuto vagliare ogni singola istanza confrontando i singoli documenti presentati con gli originali. Solo per quel mese il giovane ha ricevuto 66.900 euro per viaggi aerei nazionali eseguiti nello stesso giorno e quasi contemporaneamente a bordo di due diversi aerei.

    Le fiamme gialle hanno accertato che le carte di imbarco erano inesatte per diversi particolari dalla veste grafica all’impaginazione: solo tre, con relative richieste di rimborso, erano corrette. L’indagato, che aveva chiesto complessivamente 180.000 euro di rimborsi, reinvestendo le somme ottenute in titoli di Stato e in fondi assicurativi poi smobilizzati.

    La procura di Catania ha, quindi, emesso un provvedimento sequestro del saldo dei conti correnti e del conto titoli riconducibile all’indagato.

    Assessore Aricò: «Indagine partita da nostra segnalazione»

    «Ringrazio la Guardia di finanza e la Procura di Catania per l’indagine sulla tentata truffa ai danni della Regione Siciliana relativa ai rimborsi sul caro-voli. La segnalazione era partita dagli uffici dell’assessorato delle Infrastrutture e della mobilità che avevano riscontrato alcune anomalie in seguito ai controlli di routine e alla costante attività di monitoraggio delle istanze di rimborso. Ho seguito la vicenda fin dall’inizio ed esprimo soddisfazione anche per il sequestro delle somme al centro delle indagini che potranno, in caso di condanna, essere recuperate dall’erario regionale. La misura contro il caro-voli si sta rivelando efficace, anche sul piano dei controlli, e sta aiutando tanti viaggiatori siciliani, a conferma della corretta strategia del governo Schifani».
    A parlare è l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, in merito alla denuncia nei confronti di uno studente ventiseienne, indagato per truffa aggravata e autoriciclaggio, che avrebbe percepito indebitamente i rimborsi previsti dalla Regione per i biglietti aerei. La Procura di Catania ha emesso un provvedimento di sequestro dei conti correnti e del conto titoli riconducibili all’indagato.



  • Catania
    Catania. Spara per fermare una rissa ma uccide il figlio
    Fermato il padre
    Redazione29 Aprile 2025 - Cronaca



  • carabinieri catania Cronaca

    Catania – (Fonte Ansa) – Sarebbe intervenuto per sedare ieri, prima della mezzanotte, una rissa in villa di San Gregorio di Catania saltuariamente adibita a eventi privati in cui si stava festeggiando un compleanno, esplodendo alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio e quando il figlio e alcuni suoi amici sono intervenuti per disarmarlo è nata una colluttazione durante la quale sono stati sparati altri due colpi.

    E’ la dinamica, secondo la ricostruzione dei carabinieri e della Procura di Catania, del ferimento mortale di un 23enne colpito da un proiettile esploso dalla pistola del padre, un imprenditore di 62 anni. Nella sparatoria un colpo ha ferito al tallone un 31enne che è stato medicato e dimesso all’ospedale Cannizzaro.

    La cronaca

    Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Gravina di Catania, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, all’interno della villa, gestita dal 62enne, era in corso una festa di compleanno, alla quale stavano partecipando numerosi giovani. Durante la serata, però, pare sarebbe scoppiata una lite tra alcuni presenti e il gestore della sala eventi, nel tentativo di riportare la calma, avrebbe inizialmente cercato di placare gli animi, per poi estrarre una pistola ed esplodere alcuni colpi a scopo intimidatorio, con l’intento di interrompere la rissa.
    In particolare, durante quei concitati momenti, il figlio del 62enne, che era all’interno della sala, sarebbe intervenuto insieme ad altri per bloccare il padre, tuttavia, nella confusione generata dalla fuga dei presenti, l’uomo avrebbe esploso ulteriori colpi di pistola, uno dei quali avrebbe raggiunto mortalmente il 23enne, mentre un altro proiettile ha colpito a un arto inferiore il 31enne.

    Vani i soccorsi

    Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che hanno immediatamente praticato tutte le manovre possibili per rianimarlo, il giovane è deceduto poco dopo.
    Sul posto sono intervenuti i militari del nucleo radiomobile della compagnia di Gravina di Catania, che hanno immediatamente fermato il 62enne. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri che indagano coordinati dal sostituto procuratore Rocco Liguori del pool di magistrati diretto dall’aggiunto Fabio Scavone. Contestualmente, il personale della Sezione operativa della compagnia di Gravina, insieme alla Sezione investigazioni scientifiche (Sis) del Nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, sta eseguendo i rilievi tecnici e svolgendo le indagini finalizzate alla ricostruzione dettagliata degli eventi.





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