Favignana – Ci soo indagini in corso da parte dei militari della capitaneria di porto di Trapani relativamente al ritrovamento del corpo di un uomo nelle acque a largo di Favignana. L’allerta alla sala operativa della capitaneria era giunta ieri mattina da parte di un’unità da pesca trapanese.
Sul posto era stata inviata immediatamente l’unità navale CP 330 che, una volta raggiunto il punto della segnalazione, aveva proceduto al recupero del corpo per il successivo trasferimento presso il porto di Trapani.
Ora si cerca di risalire all’identità della vittima e chiarire le circostanze del decesso. La lunga permanenza in mare della salma e lo stato del rinvenimento rendono particolarmente difficile ottenere una identificazione, anche a partire da segnalazioni di persone scomparse. Tuttavia, tra le ipotesi, non può essere esclusa l’attribuzione del ritrovamento al fenomeno migratorio.
Notizia in aggiornamento
Porto Empedocle (Agrigento) – Nell’ambito dell’operazione «Dirty Mud» coordinata dalla procura di Agrigento, la guardia costiera di Porto Empedocle ha accertato una frode da 60 milioni di euro. Sarebbero state accertate violazioni ambientali sui lavori di dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio del porto di Trapani e hanno riguardato le attività e le procedure connesse alle operazioni di dragaggio, quali il trasporto dei fanghi, il trattamento, il conferimento e lo smaltimento finale dei rifiuti speciali prodotti.
I lavori prevedevano l’installazione, sul molo di levante di Porto Empedocle, di un impianto mobile di lavaggio dei fanghi sollevati dal fondo, denominato «sediment washing» e dedicato al trattamento dei fanghi del porto di Trapani provenienti dalle attività di dragaggio, l’utilizzo di un’area demaniale per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti trattati, ubicata in località Caos del Comune di Porto Empedocle.
Le attivita’ investigative, compiute dal settembre 2024, hanno permesso di accertare che i fanghi provenienti dall’attivita’ di dragaggio del porto di Trapani, trasportati due draghe all’interno dell’impianto di sediment washing della Societa’ Capogruppo aggiudicataria, non subivano, se non in minima parte, alcun trattamento prima dello stoccaggio ed il successivo conferimento presso una discarica agrigentina.
Alla luce delle circostanze rilevate in sede di indagine, i militari hanno proceduto al sequestro dell’impianto di lavaggio e dell’area di deposito temporaneo dei fanghi di dragaggio in località Caos del Comune di Porto Empedocle per una superficie complessiva di circa 60.000 metri quadi di demanio marittimo con all’interno una ingente quantita’ di rifiuti speciali.
Tutte le persone coinvolte sono state segnalate per frode nell’esecuzione di contratto di appalto di lavori pubblici con l’Autorita’ di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, con importo dei lavori di circa 59 milioni di euro al fine di garantirsi un ingiusto profitto dato dal mancato trattamento dei rifiuti fangosi, nonche’ per aver effettuato un’attivita’ di raccolta, recupero e smaltimento di rifiuti speciali (fanghi di dragaggio), realizzando, in tale modo, una discarica non autorizzata, in mancanza della prescritta autorizzazione.
E’ stata anche accertata l’esistenza di una discarica illegittimamente realizzata su un appezzamento di terreno nel Comune di Agrigento, all’interno del quale, oltre alla presenza di rifiuti speciali di varia tipologia, e’ stata rinvenuta una grande quantita’ di rifiuti fangosi che per caratteristiche fisiche potrebbero essere ricondotti a quelli prodotti dai lavori di dragaggio del porto di Trapani; per tale ragione l’area con una estensione di circa 10 mila mq e’ stata posta sotto sequestro perche’ illecitamente utilizzata per lo stoccaggio dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, nonche’ per l’illecita miscelazione degli stessi.
Mazara del Vallo – Stamane, 20/05/2025, la Guardia Costiera ha effettuato una Medical Evacuation (ovvero un servizio di trasporto di persone ferite o con necessità di cure mediche, urgenti e non, da un luogo ad un altro, volto a garantire l’assistenza medica necessaria) attraverso l’impiego di una Motovedetta CP 2092 nei confronti di un cittadino francese imbarcato su una unità da diporto a vela di nazionalità francese in navigazione verso il porto di Marsala ed in transito nelle acque prospicienti l’area di giurisdizione S.A.R. di Mazara.
L’esigenza di effettuare il trasbordo del marittimo impossibilitato a deambulare autonomamente a causa di una caduta a bordo (come diagnosticato dal C.I.R.M. Centro Medico contattato da remoto che fornisce assistenza medica che ne ha autorizzato il trasbordo) ha consentito di ritenere la situazione ragionevolmente sotto controllo attesa la stabilità delle condizioni del marittimo, e l’assenza di pregresse specifiche patologie sofferte.
Immediatamente è stata inviata una motovedetta per poter trasbordare il malcapitato e poterlo, celermente, condurre presso il porto più vicino così da poter consentire che si procedesse a verificarne meglio le condizioni di salute.
Dopo circa un’ora e dopo aver imbarcato a bordo personale sanitario del 118, la motovedetta CP 2092 (coordinata dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Mazara che, per tutto il tempo ha monitorato la situazione attraverso i sistemi in dotazione della stessa) ha intercettato l’unità e, valutato lo stato di salute dell’infortunato da parte del personale sanitario e le condizioni meteomarine in zona da parte dell’equipaggio, ha scortato l’unità sino al porto di Marsala ove già la attendeva l’ambulanza (all’uopo allertata) che ha condotto il trasbordato al locale nosocomio ove verranno prestate le cure mediche del caso.
Ancora una volta la perizia marinaresca, la capacità di coordinare le emergenze in mare e la celere assistenza prestata ha consentito di evitare una potenziale più grave problematica legata alle condizioni di salute di chi va per mare non per lavoro.
Si ricorda che eventuali emergenze potranno essere prontamente comunicate, 24 ore su 24, via radio (VHF/FM) sul Canale 16, nonché presso le seguenti utenze telefoniche: 1530 (Numero Verde), 112 (Numero di Emergenza Unico), 0923-946388 (numero della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo).
Favignana – Due persone di origine straniera sono state soccorse dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana, nel primo pomeriggio di ieri, si trovavano in difficoltà a bordo del loro natante nei pressi di Cala Rossa – Isola di Favignana.
L’operazione è iniziata intorno alle 14.30, quando la sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani riceveva una chiamata di soccorso da parte del titolare di una ditta di Trapani che svolge attività di locazione di natanti che riferiva che due persone a bordo di un natante locato si trovavano in difficoltà con il rischio di andare ad urtare contro gli scogli poichè l’ancora della loro unità stava arando a causa della risacca presente in zona.
Dopo aver preso contatto telefonico con le persone a bordo e appurato le buone condizioni di salute delle stesse, la sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani ha disposto l’invio in zona di una unità navale dislocata presso l’Ufficio Marittimo di Favignana che, in pochi minuti, ha avvistato l’unità in difficoltà iniziando le operazioni di recupero assicurando una cima ai malcapitati e allontanando così il rischio di un urto con gli scogli.
Le operazioni si sono concluse intorno alle 16 quando il natante è stato ormeggiato al porto a Favignana in piena sicurezza con gli occupanti, scossi per l’accaduto, ma che non avevano avuto bisogno di cure sanitarie. L’unità non potrà essere riutilizzata fino a quando non sarà sottoposta a visita occasionale da parte dell’Ente tecnico incaricato che dovrà verificarne l’integrità dello scafo e, conseguentemente, l’idoneità alla navigazione.
Il Capo del Compartimento Marittimo della Capitaneria di Porto di Trapani, Capitano di Vascello Guglielmo Cassone, con l’ormai prossimo inizio della stagione estiva ricorda come sia fondamentale, per tutti gli utenti del mare, prevenire eventuali problematiche attraverso un’attenta valutazione sulla navigazione da effettuare considerando in modo ponderato tutti gli elementi necessari per non trovarsi in difficoltà in mare come ad esempio le condizioni meteomarine e la loro prevista evoluzione, le zone dove è possibile ancorare in piena sicurezza, la funzionalità delle dotazioni di sicurezza a bordo
così come dei dispositivi di comunicazione che devono essere adeguati alla distanza dalla costa.
L’invito dell’Autorità marittima che rivolge agli utenti del mare è, pertanto, quello di essere molto prudenti in mare in quanto le variabili che entrano in gioco quando si è in navigazione sono molteplici e richiedono in ogni caso un’estrema professionalità per non mettere a repentaglio non solo la propria sicurezza ma anche quella delle altre persone che si conducono.
Mazara del Vallo – I militari del nucleo ispettivo hanno effettuato una serie di accurate verifiche che hanno dato luogo al sequestro di oltre 750 Kg di prodotti ittici (gambero rosso, pesce spada, cernia, ricciola e gambero bianco etc.) e all’elevazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di 4.500 euro per la detenzione ai fini della successiva somministrazione al pubblico di prodotti ittici privi della prescritta documentazione necessaria a ricostruirne la tracciabilità.
Il prodotto ittico irregolare rinvenuto è stato posto sotto sequestro per essere successivamente avviato alla distruzione. Il positivo risultato è stato conseguito grazie all’ennesima operazione dei militari della Guardia Costiera di Mazara del Vallo che si inserisce nella costante e diuturna attività
posta in essere dal personale del Corpo delle Capitanerie di porto, volta a sanzionare tutte quelle condotte illecite legate alle varie fasi della commercializzazione del prodotto ittico a garanzia della salute del consumatore finale.
L’attività si inserisce nell’ambito dei continui controlli predisposti dal Comando della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo, volti alla prevenzione e alla repressione di attività illecite a danno del mare e delle sue risorse, nel corso della settimana, ha intensificato l’attività operativa di verifica ai punti disbarco del pescato, presso centri di distribuzione commerciale e nei locali destinati alla somministrazione di prodotti ittici al consumatore finale