Tradizioni Trapani
Pecorino o Parmigiano? Il Grande Dilemma del Pesto alla Trapanese!
Tradizione, gusto e un’eterna battaglia in cucina
Redazione16 Febbraio 2025 - Tradizioni



  • pesto alla trapanese trapanioggi Tradizioni

    Se c’è una cosa che a Trapani mette tutti d’accordo è che il pesto alla trapanese è un’istituzione. Pomodori freschi, basilico profumato, mandorle croccanti, aglio e olio extravergine d’oliva: pochi ingredienti per un’esplosione di sapore. Ma c’è un dettaglio che divide le famiglie, gli amici e persino le nonne: meglio il pecorino o il parmigiano?

    La Tradizione Dice Pecorino

    Se chiedete a un trapanese doc, vi dirà senza esitazione: il vero pesto alla trapanese si fa con il pecorino! Questo formaggio dal sapore deciso e leggermente piccante esalta la dolcezza del pomodoro e la freschezza del basilico, dando al piatto un carattere forte e autentico. Dopotutto, siamo in Sicilia, terra di pecorino, e la tradizione non si discute!

    Il Parmigiano: L’Intruso Che Conquista

    Dall’altra parte, c’è chi preferisce il parmigiano: più delicato, meno invadente, ma comunque capace di dare cremosità al pesto. I puristi gridano allo scandalo, ma la verità è che molti chef e appassionati di cucina scelgono questa variante per un gusto più equilibrato e meno aggressivo.

    Dilemma in Cucina: Come Scegliere?

    Se siete indecisi, ecco qualche consiglio:

    • Se volete rispettare la tradizione e il gusto autentico siciliano, usate il pecorino.
    • Se preferite un sapore più morbido e meno pungente, optate per il parmigiano.
    • Se volete fare i ribelli, perché non provare un mix dei due? Un 50 e 50 potrebbe essere la soluzione perfetta!

    Conclusione: La Scelta è Vostra!

    Pecorino o parmigiano, l’importante è che il pesto alla trapanese sia fatto con amore e con ingredienti di qualità. Perché alla fine, quello che conta è godersi un bel piatto di pasta, magari con un bicchiere di buon vino siciliano e una vista sul mare di Trapani.

    E voi, da che parte state? Siete TeamPecorino o TeamParmigiano?




  • Cibo Trapani
    Pasta cu l’Agghia alla Trapanese: Storia, Tradizione e Varianti
    Scopri le origini, la ricetta autentica e le diverse varianti della pasta cu l’agghia, il simbolo della cucina tradizionale di Trapani.
    Redazione28 Gennaio 2025 - Cibo



  • pasta cu l'agghia trapanese Cibo

    La pasta cu l’agghia è uno dei piatti più rappresentativi della tradizione gastronomica trapanese. Questo piatto, conosciuto anche come pesto alla trapanese, è una celebrazione di sapori autentici e genuini che raccontano una storia di incontri culturali, tradizioni contadine e creatività culinaria.

    Origini storiche

    Le origini della pasta cu l’agghia risalgono ai contatti tra i marinai genovesi e il porto di Trapani, che fin dall’antichità è stato un crocevia di culture e commerci. I genovesi introdussero nella città il loro pesto, una salsa a base di basilico, aglio, pinoli e formaggio. I trapanesi, con il loro innato spirito di adattamento, rielaborarono questa ricetta utilizzando ingredienti locali disponibili in abbondanza, dando vita a un pesto rosso che rifletteva i sapori del territorio.

    L’ingrediente principale di questa variante è il pomodoro, aggiunto alla base di aglio, basilico e mandorle. Le mandorle, in particolare, sono un elemento distintivo del pesto alla trapanese, poiché rappresentano uno dei prodotti più tipici della Sicilia occidentale. Altri ingredienti fondamentali includono l’olio extravergine d’oliva siciliano, il sale marino di Trapani e, talvolta, una leggera grattugiata di pecorino siciliano.

    La ricetta tradizionale

    La preparazione della pasta cu l’agghia è relativamente semplice, ma richiede attenzione alla qualità degli ingredienti. Ecco come viene realizzata nella sua versione più autentica:

    Ingredienti principali:

    Procedimento:

    La pasta ideale per questa salsa è il formato lungo, come le busiate, tipiche del trapanese, oppure gli spaghetti.

    Varianti regionali e moderne

    Nel corso degli anni, la pasta cu l’agghia è stata reinterpretata in diverse varianti, sia all’interno della Sicilia che in altri contesti culinari. Ecco alcune delle versioni più conosciute:

    Abbinamenti e consigli

    La pasta cu l’agghia si sposa perfettamente con vini bianchi freschi e aromatici, come il Catarratto o il Grillo, che bilanciano la sapidità del piatto. Per un pasto completo, si possono abbinare antipasti tipici come panelle, caponata o bruschette con paté di olive.

    Considerazioni

    La pasta cu l’agghia alla trapanese è  un semplice piatto di pasta, un viaggio tra i sapori e le tradizioni di una terra ricca di storia e cultura. Ogni boccone è un omaggio alla semplicità e alla qualità degli ingredienti, un ponte tra passato e presente che continua a deliziare i palati di chi ha la fortuna di assaporarla.

    “I Sapori di Trapani: Storia di Pasta con l’Aglio”

    Tra i vicoli di Trapani, al calar del sole,
    un profumo si leva, che il cuore consola.
    È l’agghia pestata con mani sapienti,
    che unisce memorie e racconti viventi.

    Pomodori rubini, maturi al calore,
    mandorle dolci, tesoro del cuore.
    L’aglio di Nubia, dal sapore deciso,
    basilico fresco, un verde sorriso.

    Nel mortaio di pietra, si danza e si canta,
    una sinfonia antica che mai si rimpianta.
    L’olio d’oliva, dorato e fragrante,
    racconta la terra, sincero e vibrante.

    E quando la pasta si sposa alla crema,
    è festa di odori, di un’arte suprema.
    Busiate fumanti, nel piatto adagiate,
    portano in tavola storie incantate.

    Oh pasta cu l’agghia, tesoro siculo antico,
    il tuo sapore è un dono, un amico.
    Trapani canta con ogni forchettata,
    la sua tradizione mai dimenticata.

    “Li Sapuri di Tràpani: Storia di Pasta cu l’Agghia”

    Tra li vaneddi di Tràpani, a l’ura di sira,
    na fragranza s’arrocca, ca lu cori ammatula.
    È l’agghia pistata cu mani saputi,
    ca stringi ricordi e storii vissuti.

    Pumaroru rubini, maturi ô suli,
    mennuli duci, lu cori consuli.
    L’agghia di Nubia, cun gustu decisu,
    basilicu friscu, un jardinu arrisu.

    Ntô mortaru di petra, si canta e si balla,
    na sinfonìa antica ca mai si scangia.
    L’ogghiu d’aliva, duci e prufumatu,
    cunta la terra, sinceru e amatu.

    E quannu la pasta s’unisci ô cuntentu,
    è festa di odura, è un gran muvimentu.
    Busiate fumanti, ntô piattu sistemati,
    portanu a tavula storii siciliani.

    Oh pasta cu l’agghia, tesoru anticu,
    lu to sapuri è ricchizza, un amicu.
    Tràpani canta cu ogni forchettata,
    la so tradizioni mai scurdàta.

    E tu, l’hai mai mangiata?




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