Valderice
Valderice: Fine del Precariato, Un Traguardo Storico per il Comune
Stabilizzazione del Personale: Una Manovra Finanziaria Decisiva
Redazione14 Marzo 2025 - Attualità



  • VEDURA VALDERICE E FOTO SINDACO STABILE Attualità

    Valderice – La citta pedemontana alle falde di Erice,  segna una svolta storica con l’approvazione del Bilancio di previsione 2025/2027, che mette definitivamente fine al precariato comunale. La Giunta Municipale, guidata dal Sindaco Francesco Stabile (nella foto di copertina), ha destinato le risorse necessarie per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari ancora in servizio, ponendo così termine a una situazione che si protraeva da decenni.

    Un Obiettivo Ambizioso Raggiunto con Determinazione

    L’impresa, definita dallo stesso Sindaco “ardua e complessa”, ha richiesto una lunga fase di programmazione e concertazione con tutti gli assessori. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di questa scelta politica, considerandola una promessa mantenuta e un atto di giustizia sociale per i tanti lavoratori che per anni hanno vissuto nell’incertezza.

    Un’Iniziativa Storica per Valderice

    Valderice è stato uno dei Comuni siciliani con il numero più elevato di lavoratori precari, spesso in misura superiore alle reali esigenze della pianta organica. Il Sindaco Stabile ha ribadito come questa stabilizzazione rappresenti una svolta epocale, poiché restituisce dignità e sicurezza a numerose famiglie.

    Ho voluto comunicare questa decisione politica guardando negli occhi i lavoratori LSU, con fierezza ed emozione, perché questo risultato è il frutto di un impegno serio e costante.

    Una Scelta Coraggiosa per il Futuro del Comune

    L’amministrazione comunale non si è limitata a risolvere il problema del precariato, ma guarda già al futuro. La nuova stabilità finanziaria permetterà di valorizzare i dipendenti già in organico e pianificare nuove assunzioni negli uffici strategici, per garantire servizi più efficienti ai cittadini.

    Stabile ha infine voluto sottolineare che questa manovra è una risposta concreta dopo oltre 30 anni di incertezze, allontanandosi da logiche populiste e privilegiando l’azione amministrativa basata sui fatti.

    Un Nuovo Capitolo per Valderice

    Con questa storica decisione, il Comune di Valderice si proietta verso il futuro con maggiore sicurezza, garantendo un’organizzazione più solida e funzionale per affrontare le sfide amministrative dei prossimi anni.




  • Valderice
    Valderice. Bonagia merita la fognatura. La richiesta arriva dai consiglieri d’opposizione
    L'opera attesa da anni è fondamentale per tutto il territorio circostante
    Redazione25 Febbraio 2025 - Politica



  • Politica

    Valderice – I consiglieri d’opposizione a chiedere all’amministrazione Stabile il completamento dell’anello fognario di Bonagia, opera fondamentale per il territorio attesa da anni.  “Non possiamo più permettere che i cittadini di Bonagia siano penalizzati da ritardi e inerzia amministrativa. Il nuovo depuratore sta entrando in funzione, ma senza il completamento dell’anello fognario, i residenti resteranno senza allaccio alla rete pubblica, costretti a convivere con costi e disagi legati alle fosse Imhoff”.

    lo scrivono i consiglieri comunali d’opposizione del gruppo La Scelta per Valderice – Massimo Di Gregorio, Caterina Baiata, Lucia Blunda, Piero Catalano e Gianfranco Palermo.

    Il progetto dell’anello fognario Sant’Andrea-Bonagia, inserito nel Patto per il Sud 2017/18 con un finanziamento di 1.679.000 euro, ha visto solo di recente l’aggiornamento del quadro economico, con un costo totale salito a 2.235.235,61 euro. Tuttavia, grazie a maggiori entrate per circa 700.000 euro, il Comune avrebbe ora la possibilità di coprire una parte significativa della somma mancante senza ricorrere a ulteriori forme di finanziamento.

    “Parliamo di un’opera strategica, non solo per la qualità della vita dei residenti, ma anche per lo sviluppo turistico e abitativo della zona – sottolineano i consiglieri –. Non possiamo accettare che chi vive in centro abbia accesso ai servizi essenziali mentre chi risiede sulla costa ne sia privato. Il tempo delle attese è finito, il Comune agisca subito”.

    Secondo l’opposizione, il reperimento di queste risorse rappresenta un’opportunità concreta per sbloccare i fondi già disponibili – circa due milioni di euro, comprensivi dei 300.000 euro dell’Accordo di Programma Stato-Regione – e avviare finalmente i lavori. La richiesta è chiara: “L’amministrazione non perda altro tempo, la soluzione è a portata di mano”.




  • Favignana
    Francesco Forgione non è più sindaco di Favignana [Video]
    Passa in consiglio la mozione firmata da 8 consiglieri
    Laura Spanò15 Febbraio 2025 - Politica



  • Francesco Forgione, sindaco delle Egadi Politica

    Favignana – Francesco Forgione non è più il sindaco dell’arcipelago delle Egadi la decisione nel corso del consiglio comunale di ieri pomeriggio.  Otto voti favorevoli, sono stati determinanti per deliberare che Francesco Forgione non è più il primo cittadino dell’arcipelago Eguseo.

    La votazione in consiglio comunale

    Presenti, alla votazione, solo i consiglieri comunali che avevano proposto la mozione di sfiducia nei confronti di Forgione.  Hanno lasciato l’aulagli altri quattro. La mozione, aveva i voti necessari per essere approvata: otto e questo grazie al passaggio da indipendente del consigliere Pietro Giangrasso da sempre vicino al Sindaco Forgione. Questa era la seconda volta che veniva presentata la mozione, nel 2024 e poi ieri. Ora bisogna capire quando saranno convocate le elezioni per consentire agli egadini di eleggere un nuovo  Sindaco ed una nuova amministrazione.

    Ecco parte della replica di Forgione alla mozione

    “Per chiunque svolga ruoli e funzioni pubbliche arrivano momenti di verifica e di bilancio della propria attività, del lavoro svolto e della coerenza tra questi e i principi di trasparenza e imparzialità sanciti dalla Costituzione. Ciò è ancora più necessario quando si esercita una funzione di governo su mandato popolare. Trasparenza dei comportamenti individuali, rispetto dell’interesse generale, rigore morale nella sfera privata come in quella pubblica, concorrono a definire un’etica della responsabilità come bussola per orientare l’azione politica e amministrativa. Questa seconda mozione di sfiducia, giunta a questo atto finale, pone a me e ai cittadini delle nostre isole l’esigenza di un bilancio di questi quasi cinque anni di Amministrazione. Ma serve anche un’opera di verità su quanto avvenuto dalla prima mozione di sfiducia di circa un anno fa, con il tentativo di far decadere la consigliera Salerno pur di avere i numeri necessari a sfiduciare il sindaco, violando tutte le norme, come hanno sancito due sentenze del TAR della Sicilia. E occorre capire come si è arrivati, infine, al piccolo e basso trasformismo che ha portato all’ottavo consenso sulla mozione attuale. Per quanto mi riguarda, questi quasi cinque anni sono stati anni impegnativi, perché impegnativo è il compito di amministrare con rigore e trasparenza nelle difficoltà incui versa la pubblica amministrazione. Ma sono stati anche anni appassionanti: ho scelto di vivere qui con assoluto spirito di servizio verso una comunità che ho imparato a conoscere e che mi ha assegnato la responsabilità e l’onore di esserne il sindaco.”





  • Favignana
    Domani a Favignana si discute la mozione di sfiducia al sindaco Forgione
    I firmatari dell'atto hanno raggiunto con la firma del consigliere Giangrasso hanno raggiunto il numero
    Laura Spanò13 Febbraio 2025 - Politica



  • Francesco Forgione, sindaco delle Egadi Politica

    Favignana – Potrebbe essere un San Valentino amaro quello di domani per il sindaco di Favignana Francesco Forgione. Il consiglio comunale che si riunirà nel pomeriggio, discuterà e voterà favorevolmente la mozione di sfiducia presentata ufficialmente lo scorso 3 febbraio nei confrontidell’Amministrazione Egadina. Il documento stavolta è stato sottoscritto da otto consiglieri comunali, tra le firme quella del consigliere Pietro Giangrasso dichiaratosi indipendente appena un mese fa in aperta polemica con l’amministrazione.

    È la terza volta che viene presentata la mozione di sfiducia contro l’amministrazione Forgione. La prima è del primo marzo 2024 portava la firma dei consiglieri comunali: Francesco Sammartano (indipendente), Maria Sinagra, Antonino Lo Iacono, Kim Ernandez (Forza Italia), Giuseppe Bannino, Emanuela Serra e Antonella Armetta (LiberEgadi). Mozione respinta. A poche settimane dal ritiro della precedente mozione di sfiducia, siamo ai primi di maggio, ecco che viene ripresentata, porta sempre le stesse firme. Mozione respinta, per far passare la sfiducia in aula servono otto firme, numero ora raggiunto con la firma di Giangrasso che si presenta pure da Indipendente. Accuse pesanti quelle evidenziate dai firmatari, basate su presunti fallimenti nella gestione delle risorse pubbliche e nella condivisione delle decisioni con il Consiglio e la comunità isolana.

    Forgione, però, non ci sta. Respinge le accuse, e rivendica i risultati ottenuti “Quando ci siamo insediati non abbiamo trovato niente se non contenziosi. Oggi ci progetti pronti e soldi per realizzarli. Non è frutto d’improvvisazione ma di un lavoro costante. Realizzeremo i dissalatori, attesi da anni, una nuova rete idrica, in atto un colabrodo a causa dell’assenza di manutenzione, la depurazione, le compostiere per abbattere il costo dei rifiuti, l’ammodernamento dell’illuminazione pubblica” – e parla apertamente di “trasformismo politico” e “coincidenze sospette”.

    La mozione, secondo gli otto firmatari, si fonda sulle gravi inefficienze che hanno caratterizzato l’attuale amministrazione, compromettendo il buon governo e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali. Le difficoltà amministrative e la mancanza di risposte adeguate ai bisogni della comunità hanno spinto i consiglieri firmatari a chiedere con fermezza elezioni anticipate, con l’obiettivo di restituire ai cittadini la possibilità di scegliere una guida politica più efficace e capace di affrontare le sfide del territorio. Venerdì pomeriggio dunque c’è il Consiglio Comunale. “Sarà un momento cruciale per il futuro della nostra amministrazione e per il destino della comunità egadina” – dicono i firmatari.




  • Trapani
    Assostampa: i consiglieri comunali di Trapani, informino invece di attaccare i giornalisti
    La vicenda riguarda l'attacco da parte di un consigliere comunale nei confronti della giornalista Chiara Conticello
    Laura Spanò28 Gennaio 2025 - Attualità



  • rapani consiglio comunale polemica Attualità

    Trapani – Verrebbe da dire “il Potere non si critica” soprattutto quando fai un servizio pubblico, cioè informi i cittadini su cosa accade dentro ai palazzi che contano come può essere un Comune, uno a caso quello di Trapani. Si perchè in quel caso ne può addirittura nascere financo un dibattito all’interno di un consiglio comunale, che di cose da fare ne ha è parecchio per il bene di quei cittadini che lo hanno eletto. E accade così, che una collega, Chiara Conticello, fa un servizio televisivo, fa i conti in tasca ai consiglieri che sono stati eletti dal popolo. Praticamente fa sapere ai cittadini del capoluogo “i consiglieri più assenti e quanto hanno guadagnato”. Nulla di male, sta facendo il suo lavoro di giornalista in una città dove si è abituati a fare come gli “struzzi” a vedere e non parlare.

    Questo tipo di informazione però a qualcuno non è gradito e vivamaria scoppia la polemica in consiglio comunale. Su quanto è accaduto è intervenuta con una nota Assostampa Trapani. Il segretario Vito Orlando con una nota commenta le dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali nell’ultima seduta del consiglio comunale di Trapani.

    “Che qualche consigliere comunale si accorga che un articolo o un servizio televisivo non corrisponda a quello che lui vuole comunicare, come ha fatto il consigliere Salvatore Daidone, è nelle cose, ma che poi attacchi la stampa perché informa i cittadini su quello che accade nelle stanze del potere cittadino e sui provvedimenti che si approvano, è assolutamente riprovevole. Se si ritiene che ci sia un’imprecisione, basta chiedere una rettifica, mentre i giornalisti che scrivono del comune, non hanno il professionista dell’informazione con cui interloquire”.

    Il segretario di Assostampa poi continua e chiede lumi su come informa i cittadini l’amministrazione.

    “Ci chiediamo invece: come informa i cittadini l’Amministrazione? Come informa il Consiglio comunale su quello che avviene nel consesso civico e nelle commissioni? Perché l’unico concorso che l’amministrazione Tranchida considera decaduto dopo l’espletazione è soltanto quello per l’addetto stampa? E come mai dai banchi del consiglio non abbiamo udito alcuna voce contraria? Allora facciamo nostre le parole del Papa in occasione del giubileo della comunicazione – conclude il sindacato unitario dei giornalisti -ma ricordiamo al consigliere Baldo Cammareri, che comunicare non solo è ‘una cosa divina’, ma per un ente pubblico è anche un obbligo di legge”.




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