Marsala
Amabilina più pulita: differenziata in crescita
Bonifiche e controlli contro l’abbandono dei rifiuti a Marsala
Redazione8 Aprile 2025 - Attualità



  • raccolta differenziata ad Amabilina Attualità

    Quartiere Amabilina: migliorano pulizia e raccolta differenziata

    Marsala – Nel quartiere Amabilina di Marsala si registra un significativo passo avanti sul fronte ambientale. Grazie a un intervento mirato di Formula Ambiente, in collaborazione con l’Amministrazione Grillo e il settore comunale dei Servizi Pubblici Locali, sono state bonificate le aree dove si erano accumulati numerosi rifiuti, spesso abbandonati da non residenti.

    All’interno dell’operazione sono stati individuati e circoscritti anche diversi rifiuti speciali, tra cui secchi contenenti vernici, che non possono essere conferiti nei Centri di raccolta tradizionali. Questi materiali sono stati messi in sicurezza in attesa di un corretto smaltimento in impianti autorizzati.

    Il vicesindaco Giacomo Tumbarello ha dichiarato:
    Malgrado l’inciviltà di pochi, la raccolta differenziata e il decoro urbano ad Amabilina sono migliorati. Abbiamo chiesto tolleranza zero verso chi abbandona rifiuti, soprattutto se proveniente da altre zone”.

    Rifiuti abbandonati: controlli e denunce

    Le istituzioni locali lanciano un appello ai cittadini per denunciare l’abbandono illegale dei rifiuti, in particolare quelli speciali che possono rappresentare un rischio per l’ambiente e la salute. I controlli si concentrano su chi, pur non essendo residente ad Amabilina, continua a utilizzare il quartiere come discarica abusiva.

    Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia per rafforzare la cultura ecologica a Marsala, promuovendo il rispetto delle regole e la tutela del decoro urbano.

    Educazione ambientale e vigilanza: il doppio binario

    Il miglioramento della raccolta differenziata ad Amabilina è anche il risultato di un lavoro di sensibilizzazione avviato negli ultimi mesi. In parallelo, le attività di vigilanza e sanzione verso i comportamenti scorretti restano una priorità.

    L’obiettivo è duplice: mantenere alto lo standard di pulizia raggiunto e prevenire il ritorno a situazioni di degrado. Un impegno condiviso che richiede la collaborazione attiva di tutti i cittadini.




  • Trapani
    Acqua per la pace: la Giornata Mondiale 2025 lancia un messaggio globale
    Siccità, sprechi e cattiva gestione: l’acqua in Sicilia è una sfida urgente
    Redazione22 Marzo 2025 - Attualità



  • giornata mondiale acqua 2025 Attualità

    Trapani – Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Il tema 2025 – “Water for Peace” – ci ricorda che l’acqua può essere fonte di cooperazione, non di conflitto. Una riflessione particolarmente attuale per la Sicilia, dove alla crescente scarsità si sommano gravi problemi di gestione e dispersione delle risorse idriche. In un contesto segnato dalla crisi climatica e dalle inefficienze strutturali, l’acqua per la pace globale diventa anche un obiettivo locale, urgente e imprescindibile.

    Sicilia, terra di acqua negata

    Invasi inattivi e perdite record

    La Sicilia, pur essendo storicamente ricca di bacini, oggi si trova in una situazione critica:

    Una condizione che riguarda anche Trapani e il suo territorio, dove agricoltura, turismo e uso civile dipendono da un’acqua sempre più scarsa e mal gestita.

    Quando piove… è alluvione

    Il paradosso climatico anche al Sud

    Ai lunghi periodi di siccità estrema, si alternano improvvise piogge violente. Anche in Sicilia, come nel resto del Paese, la cattiva pianificazione urbanistica e la cementificazione ostacolano il naturale assorbimento dell’acqua. Il rischio di alluvioni lampo cresce, anche a causa della mancanza di casse di espansione nei bacini fluviali regionali.

    WWF: “Un’ora per la Terra” anche in Sicilia

    Alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua, il WWF Italia lancia un appello anche ai siciliani: spegnere le luci e dedicare 60 minuti alla Terra, o a un gesto concreto di consapevolezza ambientale. L’obiettivo? Richiamare l’attenzione sull’acqua dolce, una risorsa fondamentale per le persone e gli ecosistemi, ma oggi minacciata da sprechi, incuria e ritardi politici, soprattutto nelle regioni del Sud.

    Una nuova visione per l’acqua in Sicilia

    Serve una gestione integrata e lungimirante

    “È indispensabile ripartire da una gestione idrica a livello di bacino”, afferma Andrea Agapito Ludovici del WWF. Per la Sicilia, ciò significa investire in:

    Solo così si potrà garantire equità tra gli usi civili, agricoli e ambientali.

    Cosa possiamo fare, anche a Trapani

    Anche i cittadini possono contribuire alla tutela dell’acqua:

    Ogni gesto, anche piccolo, può fare la differenza.

    Acqua, bene comune per la pace

    L’acqua è al centro della convivenza pacifica, del benessere collettivo e della salvaguardia ambientale. In Sicilia come nel resto del mondo, è tempo di passare dalle parole ai fatti. In attesa che le istituzioni intervengano con decisione, ciascuno di noi può scegliere di non sprecare una goccia in più.




  • Trapani
    San Vito Lo Capo, l’unico comune del Trapanese nominato ‘Comune Plastic Free’ 2025
    Un riconoscimento per l’impegno nella sostenibilità e nella lotta alla plastica monouso
    Redazione6 Febbraio 2025 - Attualità



  • Attualità

    La Sicilia continua a distinguersi per il suo impegno nella tutela dell’ambiente, con numerosi comuni che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento di “Comune Plastic Free 2025”. Tra questi, spicca San Vito Lo Capo, l’unico comune della provincia di Trapani a ricevere questa importante certificazione. Il titolo viene assegnato alle amministrazioni che si sono distinte nella lotta contro la plastica monouso e nella promozione di pratiche ecosostenibili.

    Un impegno concreto per l’ambiente

    Il riconoscimento di “Comune Plastic Free 2025” premia politiche ambientali efficaci volte a ridurre l’inquinamento da plastica e a sensibilizzare cittadini e turisti sull’importanza della sostenibilità. Le amministrazioni coinvolte hanno promosso ordinanze per limitare l’uso di plastica monouso, organizzato eventi di pulizia del territorio e attuato campagne di educazione ambientale nelle scuole.

    Cosa significa essere Comune Plastic Free ?

    Un esempio per tutta la Sicilia

    Oltre a San Vito Lo Capo, anche altri comuni siciliani hanno ottenuto il riconoscimento “Plastic Free 2025”, dimostrando che la sinergia tra istituzioni, cittadini e associazioni può portare a risultati concreti. I sindaci delle amministrazioni premiate hanno espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto, sottolineando l’importanza di politiche ambientali incisive e di lungo periodo.

    Verso un futuro più sostenibile

    Essere un “Comune Plastic Free” rappresenta solo un passo verso una Sicilia più attenta alla salvaguardia del territorio e del mare. Le amministrazioni locali stanno già lavorando su nuovi progetti, tra cui ulteriori restrizioni all’uso della plastica, campagne di sensibilizzazione sui rifiuti marini e incentivi per comportamenti ecosostenibili.

    Restiamo aggiornati

    Per conoscere le prossime iniziative e gli eventi dedicati all’ambiente, è possibile seguire le pagine ufficiali dei Comuni Plastic Free e delle associazioni ambientaliste attive sul territorio. Il riconoscimento “Plastic Free 2025” non è solo un titolo, ma un impegno concreto per un futuro più pulito e sostenibile.

     




  • Castelvetrano
    Sequestrata dalla Guardia di Finanza una discarica abusiva, oltre cento le auto dismesse
    L'area in questione si trova nel comune di Castelvetrano
    Redazione5 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Castelvetrano – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani, dopo una serie di attività di controllo economico del territorio condotta anche con l’ausilio della componente aerea del Corpo, hanno eseguito un’attività ispettiva in materia ambientale che ha portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di Marsala di un uomo,  per il reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” e al contestuale sequestro di una discarica abusiva sita su un’area di oltre 4.000 mq nei pressi del centro abitato di Castelvetrano.

    In particolare, i finanzieri della Compagnia di Castelvetrano, coadiuvati dal personale tecnico dell’ARPA –  dai colleghi della polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Marsala, hanno riscontrato l’effettiva esistenza di un deposito incontrollato di rifiuti ingombranti, tra cui ben 139 veicoli in disuso, la cui erosione, dovuta all’esposizione agli agenti atmosferici avrebbe potuto causare, nel tempo, l’assorbimento delle scorie nel terreno, contaminando suolo e acqua, con un potenziale pericolo per la salute pubblica.

    Per evitare ulteriori danni all’ambiente, l’intera area è stata sottoposta a sequestro e al responsabile sono
    state notificate le prescrizioni previste dalla legge che lo stesso sarà tenuto ad adempiere al fine di rimuovere le conseguenze dannose dell’illecito.

    L’operazione testimonia l’incessante impegno delle Fiamme Gialle nella vigilanza del territorio al fine di tutelare la salute pubblica, contrastando ogni attività illegale a danno dell’ambiente e della collettività.

    L’attività si colloca nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni
    probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.




  • Calatafimi Segesta
    Calatafimi. Piantumati nel centro urbano di Sasi 80 alberi di roverella
    L'assessore Fundarò: "L'obiettivo è far diventare il parco urbano un polmone verde
    Laura Spanò16 Gennaio 2025 - Politica



  • Politica

    Calatafimi-Segesta – Molto presto l’area l’area verde del centro urbano di contrada Sasi, a Calatafimi, diventerà il polmone verde della zona. A ridosso del parco “Sasilandia” e area sportiva Callestenich, da martedì sono state infatti messe a dimora ben ottanta esemplari di Quercus Pubescens (roverella), specie autoctona e molto diffusa su tutto il territorio italiano, simbolo di resilienza e contributo alla cattura di CO2. Il parco arboreo infatti permetterà mediamente di compensare circa 9,8tC02/anno.

    Il progetto:

    Il progetto è stato attuato grazie alla collaborazione tra l’azienda C.E.P. Italia SB S.r.l., che si trova ubicata nell’area industriale di contrada Fegotto e la città di Calatafimi-Segesta, comune “Custode della Macchia Mediterranea”. Si tratta di un documento con il quale il comune si è impegnato a preservare l’ecosistema locale, ritenuto parte integrante della macchia mediterranea. L’iniziativa si inserisce nella missione di riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive, promuovendo un ambiente più sano per le generazioni presenti e future. Il progetto “Investiamo per un futuro più sostenibile – Radici per il futuro” è stato finanziato interamente dalla C.E.P Italia SB S.r.l. Le piante di roverella alte oltre due metri, avranno bisogno solo delle irrigazioni cosiddette di “soccorso” in estate e di una normale manutenzione. Sono piante che ben si adeguano ai nostri climi.

    Il parco come “polmone verde”

    “L’obiettivo finale – dice l’assessore all’ambiente Massimo Fundarò – è completare il parco urbano e farlo diventare un vero e proprio polmone verde a beneficio di quanti abitano in contrada Sasi, nata all’indomani del terremoto del Belice, dove vive una grossa comunità. In un primo momento la piantumazione della roverella sarebbe dovuta avvenire nella zona del Castello Eufemio che negli ultimi due anni in particolare ha subito un sistematico attacco da parte di incendiari senza scrupolo tanto da mettere in serio pericolo l’ecosistema della zona. La rigogliosa pineta che ricopriva la collina è stata attaccata e distrutta da incendi dolosi devastanti. Una ferita dolorosissima per tutta la popolazione. Poi per ragioni giuridiche è stata prevista la piantumazione nel Parco Sasilandia. L’aiuto di privati in questo caso è stato fondamentale”. Calatafimi si conferma ancora più capitale della sostenibilità ambientale.

    Il sindaco Francesco Gruppuso e l’assessore all’ambiente Massimo fundarò, presenti alla piantumazione

    Alla piantumazione era presente l’amministrazione comunale con il sindaco Francesco Gruppuso l’ Assessore all’ambiente Massimo Fundarò, per la Cep Massimo Melodia Responsabile del servizio prevenzione e protezione Cep. La nuova zona a verde è stata benedetta da don Boniface. Presenti anche insegnanti e studenti dell’istituto F. Vivona di Calatafimi Segesta che hanno arricchito la giornata di messaggi significativi sulla tutela del verde e degli alberi.




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