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Trapani – di Rino Giacalone – “La notizia ci ha colti impreparati, lasciando un vuoto profondo in tutti noi che, in questi mesi, abbiamo visto in Lei non solo un allenatore, ma un vero condottiero, capace di dare identità, carattere e dignità alla nostra squadra e alla nostra città” scrivono gli ultras granata della società di basket. I tifosi ricordano che “… a Trapani il basket è più di uno sport: è un legame, una passione che attraversa generazioni. Lei, con il suo lavoro, il suo stile e la sua serietà, è riuscito a entrare nel cuore di un popolo che non regala rispetto e affetto a chiunque. Ci ha dato orgoglio, ci ha dato visione, ci ha dato un sogno. E per questo Le saremo sempre grati. Le sue dimissioni ci fanno male, ma allo stesso tempo vogliamo credere che, se esiste anche solo un piccolo spiraglio, un margine, un frammento di possibilità, lei possa ripensarci. Non per noi soltanto, ma per questo progetto che ha cominciato a portare la Sua firma, per questi ragazzi che hanno creduto in lei, per una città che ha trovato nelle Sue parole e nelle Sue scelte un punto di riferimento. Noi tifosi trapanesi non chiediamo miracoli, né pretendiamo promesse. Chiediamo però di sapere se questo percorso, iniziato insieme, possa non interrompersi così. Perché crediamo nel suo lavoro, crediamo nella sua leadership, e crediamo che insieme si possa ancora costruire qualcosa di grande. Coach, qualora ci fosse anche una minima speranza, un dubbio non ancora chiuso, un sentimento non ancora del tutto spento, le chiediamo di ascoltarlo. Trapani la rispetta, la stima e la aspetta. E qualunque decisione prenderà, resterà sempre parte della nostra storia”.
Fin qui la tifoseria Granata
Ma le notizie che girano da questa mattina in città, sono tante ma a mancare tra le tante voci sono quelle di Repesa e poi anche quelle del patron Valerio Antonini.
Repesa avrebbe parlato solo con il titolare della struttura alberghiera dove dall’inizio di questa stagione sportiva aveva trovato alloggio. Per annunciare la sua imminente partenza.
Sui social gira una foto che ritrae Antonini in partenza dall’aeroporto di Palermo, chissà potrebbe essere solo una delle sue solite partenze, forse anche per poi tornare con un colpo alla Mandrake, come lui ha da tempo abituato il territorio. Forse. Intanto dalla pagina del social X Antonini fa sapere che è stato ritratto in partenza per la Francia, viaggio di lavoro e che di mezzo non ci sono fughe e lancia stoccata al coach. Per il patron è Repesa a fuggire e stigmatizza, “lui che amava il popolo”.
Resta il mistero di quello che è successo tra i due. Beni informati raccontano di un faccia a faccia duro nella serata di martedì.
La partenza di Antonini non è una sorpresa. Lui stesso giorni addietro ha annunciato la decisione di fare un passo indietro rispetto alla gestione delle due società sportive, calcio e basket. Siamo però rimasti in attesa di sapere le persone alle quali avrebbe lasciato in gestione i due gruppi, Fc Trapani 1905 e Trapani Shark. Ha anche fatto cenno alla possibilità di un ridimensionamento della squadra, “nessun giocatore è incedibile” (ha salvato solo JD Notae ma anche Repesa, ma questo prima che succedesse il patatrac tra presidente e coach), ha escluso l’esistenza di trattative di cessione in corso, ma ha concluso facendo palesare la possibilità di cedere le proprietà delle squadre, solo dinanzi a proposte serie. Un intervento che risale alla fine di novembre. Quando ha annunciato novità per fine dicembre.
Rispetto alla controversia con il Comune di Trapani per la gestione del Pala Daidone/Shark, la procedura di revoca dell’affidamento in gestione è giunta quasi allo scadere dei termini notificati alla società per rispondere alle osservazioni e contestazioni, trenta giorni dalla notifica, e secondo voci non confermate nei giorni scorsi la società Trapani Shark avrebbe chiesto al Rup del Comune una audizione. Se è davvero così e se accolta, sarà curioso sapere chi andrà al tavolo di confronto.
L’unico a metterci la faccia è per adesso Valeriano D’Orta, direttore sportivo della Trapani Shark. Mercoledì sera davanti ai tifosi e rispondendo alle domande dell’inviato del Tgr Rai Sicilia ha detto: “Capisco che il termine ridimensionamento può aver portato a pensare che debba essere per forza relativo ad avere una squadra meno forte, non è così. Ci sono delle strategie che vengono adottate anche dal punto di vista della costruzione della squadra, quindi se abbiamo la possibilità di poterla aggiustare e ridimensionare dal punto di vista del budget, è una cosa che facciamo. Ma sempre tenendo presente che le nostre ambizioni sono quelle e non vogliamo assolutamente modificarle”.
Adesso tutti con gli occhi puntati sul parquet di Treviso. I giocatori che scenderanno in campo, quasi certo che non ci sarà Alibegovic perché sospeso causa “sobillazione dello spogliatoio”, chi starà in panchina da coach. Ad essere rimasto lontano da Trapani è anche il vice di Jasmin, Ivica Skelin. La squadra ieri si è allenata con Alex Latini, che però secondo alcune voci non avrebbe titolo per andare in panchina.
Ma da Trapani si guarda anche a Roma, dove i giudici federali hanno detto che c’è da verificare la regolarità della iscrizione degli Shark al campionato. Insomma parlare solo di caos pare essere davvero poca cosa.
Se il futuro a Trapani doveva essere felicemente dirompente, ogni giorno di più il futuro targato Antonini sembra essere una bomba destinata ad esplodere e causare parecchi danni
