Trapani
Quel casotto di Palazzo Cavarretta
Trapani, assenze dall'aula, il presidente Mazzeo scrive ai consiglieri "presunti" assenteisti "datemi la giustificazione delle vostre assenze"
Rino Giacalone14 Novembre 2025 - Politica
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    Trapani – di Rino Giacalone – A Palazzo Cavarretta non sono degli avventati. Non lo è certamente il presidente del Consiglio comunale Alberto Mazzeo e a dispetto di chi ne chiedeva già la testa, e prefigurava l’avvio di interminabili contenziosi ovunque e in ogni sede, si sta dimostrando perfetto interprete delle norme regolamentari.

    Il caso è noto, oramai. Un cittadino ha chiesto alla presidenza del Consiglio comunale di dichiarare decaduti dalla carica otto consiglieri comunali, tutti della maggioranza che sostiene il sindaco Giacomo Tranchida, per essersi assentati dall’aula per tre volte consecutive. Il regolamento in questo caso prevede che le assenze non giustificate provocano l’avvio della decadenza. Una ulteriore richiesta di decadenza è stata posta in aula dal consigliere comunale Salvatore Daidone (opposizione) contro il collega Toto Braschi (maggioranza).

    La vicenda

    Dicevamo di una vicenda politica conosciuta a tanti. Le assenze dei consiglieri di maggioranza si sono registrate in occasione delle sedute del 22 e 23 ottobre scorso. Due sedute straordinarie, con oggetto la querelle tra Comune e il patron della Trapani Shark, Valerio Antonini, e una ordinaria “incastrata” in quella del 23 ottobre. Con un documento hanno dichiarato che disertavano per ragioni di dissenso politico, ritenendo, in quel momento, che il Consiglio comunale non aveva competenza a trattare l’argomento, e che comunque era inopportuno il dibattito dinanzi alla dichiarata assenza dell’amministrazione comunale e dei vertici apicali di Palazzo D’Alì. La maggioranza aveva anche provato a concordare con la minoranza un rinvio della seduta, ricevendo però un secco rifiuto.

    Il presidente Mazzeo ha chiesto al segretario generale del Comune, Giovanni Panepinto, un parere, ha ricevuto una dettagliata risposta, nella sostanza è scritto nero su bianco che non si è dinanzi ad assenze tali da provocare l’avvio del procedimento.

    Il presidente Mazzeo

    Oggi a chi riteneva che la risposta del segretario generale aveva di fatto chiuso il caso, e in particolare dall’opposizione, si era pronti a contestare il presidente Mazzeo, il numero uno di Palazzo Senatorio ha di fatto risposto rivendicando piena autonomia nel suo agire.
    E così oggi da Palazzo Cavarretta, dall’ufficio della presidenza del Consiglio comunale, è stata inviata una stessa nota ai consiglieri comunali assenti alle tre sedute consecutive del Consiglio comunale. Il presidente Mazzeo ha così invitato i consiglieri presunti assenteisti ingiustificati a giustificare la loro assenza dall’aula. Nessuna voglia e nessun intento a calpestare il regolamento, ha spiegato velocemente Mazzeo, a una nostra precisa domanda.

    I dieci giorni di tempo dei consiglieri per rispondere

    I consiglieri comunali avranno dieci giorni di tempo per rispondere alla “pec” del presidente, Mazzeo raccolte le risposte sottoporrà alla conferenza dei capigruppo le risultanze. Solo in quella sede si potrà decidere se archiviare o meno il procedimento. Nel caso di prosecuzione toccherà all’aula deliberare. Ma già immaginiamo cosa accadrà al momento della convocazione della conferenza dei capigruppo, dalla minoranza c’è chi sosterrà la non compatibilità dei capigruppo della maggioranza a intervenire, solleveranno un “conflitto d’interesse”. Il presidente Mazzeo sa bene che quelli ai quali va incontro non sono momenti politici e istituzionali di grande serenità. Momenti dei quali, va detto, non ha certo così tanta necessità la città. A chi conviene così tanta confusione? Domanda che lasciamo in sospeso, in attesa di qualche risposta.

    Un vero e proprio casotto politico, non c’è dubbio. Soprattutto perchè il dibattito è tracimato fuori dalla sua sede naturale, è finito sui social, dove tanti si sono imbizzarriti anche a provare ad essere segretari generali, esperti di regolamento e diritto. Addirittura c’è chi a corto di propria intelligenza ha fatto ricorso a quella artificiale, scrivendo veri e propri trattati di giurisprudenza amministrativa, a favore della decadenza.

    L’opposizione

    L’opposizione non ha mai fatto mistero di voler percorrere la via della decadenza per puntare allo scioglimento del Consiglio comunale. Molti sembrano tanti “tafazzi”, se l’iniziativa vuole essere un attacco alla Giunta per fare decadere anch’essa, non ha tenuto conto che lo scioglimento dell’aula non causa anche le dimissioni della Giunta.

    Insomma il tema della decadenze sarà sospeso per almeno i prossimi dieci giorni. Ma tra dieci giorni tutti i consiglieri comunali potrebbero avere altro di cui occuparsi…per esempio il conto consuntivo 2024 pare pronto per arrivare in aula, cosa che significa liberare rilevanti somme dall’avanzo per metterle nei capitoli della spesa dell bilancio corrente.

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