Palermo – Le cooperative AGCI hanno manifestato la loro opposizione al decreto interassessoriale che prescrive nuovi requisiti per l’accreditamento e il funzionamento delle strutture sociosanitarie, senza dare un congruo termine per adeguamenti. La vicenda ha portato 17 cooperative a presentare ricorso al TAR Sicilia. Michele Cappadona: «Stravolti illegittimamente i requisiti di accreditamento delle strutture di accoglienza per disabili psichici. A rischio circa 1250 posti di lavoro in Sicilia».
Il decreto, emanato senza competenza dagli assessori regionali alla Famiglia e alla Salute, introduce limiti dimensionali e requisiti professionali che stravolgono gli standard attuali. Il presidente di AGCI Sicilia, Michele Cappadona, ha criticato duramente il provvedimento, che mette a rischio oltre 1250 posti di lavoro e compromette l’assistenza per circa 2300 utenti.
AGCI Sicilia ha chiesto l’annullamento del decreto e sottolinea l’impatto negativo sulle strutture esistenti, che potrebbero non riuscire a rispettare i nuovi standard entro il termine fissato. Cappadona denuncia l’abrogazione dell’Albo regionale delle strutture socio assistenziali e la mancanza di concertazione con gli operatori del settore.
AGCI Sicilia ha richiesto un incontro urgente con le istituzioni regionali per discutere le problematiche sollevate dal decreto e cercare soluzioni condivise. La situazione attuale, secondo Cappadona, rischia di riportare indietro di decenni l’assistenza psichiatrica in Sicilia.