Ragusa
Pozzallo. Bracconieri maltesi in trasferta denunciati da finanza e funzionari delle dogane
Ai sei sono stati sequestrati 500 chili di carne di cinghiale, 10 fucili, 300 cartucce e 31 bossoli
Redazione2 Maggio 2025 - Cronaca



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    Pozzallo (Ragusa) – Si stavano imbarcando sul catamarano diretto a Malta ma ad un controllo i militari della guardia di finanza della Tenenza  di Pozzallo e i funzionari della  locale Sezione Operativa Territoriale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli,  con il supporto del Nucleo venatorio della Polizia Provinciale di Ragusa, hanno rinvenuto: 500 kg di carne di cinghiale già confezionata in 79 buste appositamente sigillate, 10 fucili da caccia, oltre 300 cartucce e 31 bossoli. I sei maltesi sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria iblea, per esercizio di attività venatoria in un periodo vietato, sei maltesi.

    Il precedente

    Analogo servizio era stato effettuato lo scorso 23 marzo nei confronti di altri due  maltesi, pure denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa per analogo reato. I risultati operativi ottenuti si inseriscono nel più ampio dispositivo di contrasto alle frodi transfrontaliere e a ogni forma di illecito, attuato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dalla Guardia di finanza, anche alla luce del protocollo d’intesa siglato nel 2023.

    Il bilancio delle operazioni congiunte

    Nell’ambito della collaborazione, dall’inizio dell’anno ad oggi, sono stati effettuati, negli spazi doganali del porto di Pozzallo, 52 controlli in materia di movimentazioni transfrontaliere di valuta, nel corso dei quali sono state intercettate somme di denaro contante trasportato pari a 370.000 euro e sanzionati 9 persone per mancata effettuazione della preventiva dichiarazione valutaria delle somme eccedenti la soglia consentita dei 10.000 euro, i quali si sono avvalsi dell’istituto dell’oblazione con il pagamento di oltre 5.200 euro. Gli ulteriori controlli eseguiti hanno consentito di individuare 6 persone in possesso di sostanze stupefacenti, segnalati alla competente Autorità prefettizia per l’illecita detenzione.

    Le attività svolte testimoniano l’impegno profuso quotidianamente dalla Guardia di finanza e
    dall’Agenzia delle dogane per la costante vigilanza degli spazi doganali, a tutela della sicurezza e della
    legalità. Per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo nel caso in cui intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.




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