Trapani – Un percorso che parte da lontano ma che alla fine è diventato legge. L’abolizione dell’addizionale comunale ha ricevuto anche l’ok del Senato. L’esenzione sui diritti d’imbarco negli aeroporti siciliani con un traffico annuo inferiore ai 5 milioni di passeggeri entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 e riguardera Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria.
“Con profonda soddisfazione accolgo la notizia della definitiva autorizzazione, da parte del Senato del provvedimento del Governo regionale che abolisce la Municipal Tax a partire dal 1° gennaio 2026 per gli aeroporti di Trapani, Lampedusa, Pantelleria e Comiso, misura finanziata totalmente dalla Regione Siciliana con proprie risorse. Un traguardo che attendevamo da anni, per il quale non abbiamo mai smesso di impegnarci, mettendo in campo ogni sforzo e ogni possibile azione utile, con tenacia, passione e convinzione”.
E poi prosegue: “L’eliminazione di questa addizionale comunale sui diritti di imbarco rappresenta molto più di un semplice provvedimento fiscale: è una scelta strategica che potrà finalmente liberare nuove energie per il rilancio del traffico aereo su scali che sono veri e propri presìdi territoriali, strumenti di connessione, sviluppo e crescita per le nostre comunità. Sono certo che questo intervento non sottrarrà risorse agli altri scali siciliani, ma anzi favorirà un’espansione dell’offerta complessiva, rendendo la nostra regione sempre più attrattiva per i vettori e sempre più vicina al potenziale straordinario che la storia, la posizione geografica e la vocazione turistica le assegnano. Sappiamo bene che il futuro del nostro aeroporto si gioca su tanti fattori, interni ed esterni, ma l’attivazione di misure come questa ci permette di costruire un contesto finalmente competitivo, capace di attirare investimenti e fiducia da parte di operatori che troppo spesso hanno guardato altrove, verso paesi che hanno fatto dell’incentivazione al trasporto aereo una vera leva di politica industriale.
Quella che oggi è legge non nasce per caso: è il frutto di una visione lungimirante, condivisa e costruita passo dopo passo insieme al Governo regionale, che ha creduto in questo strumento sin dall’inizio, investendo risorse e capitale politico senza esitazioni. Una scelta coraggiosa, inclusiva, che riconosce il valore degli aeroporti cosiddetti minori, ma che per la Sicilia sono tutto fuorché marginali: sono spesso l’unico ponte con il resto del Paese e del mondo, per intere comunità e per tanti settori economici. All’enorme soddisfazione desidero quindi esprimere la mia più sincera gratitudine al presidente Renato Schifani, che ha voluto con forza e convinzione questa misura, interpretandola come un investimento vero per tutti i cittadini siciliani”.
“Un grazie sentito all’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, che ha saputo coglierne da subito le potenzialità di questo strumento, e all’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Alessandro Aricò, sempre vicino e presente su ogni azione volta a migliorare la mobilità dei siciliani e lo sviluppo degli scali.
Un ringraziamento doveroso va anche all’onorevole Maurizio Gasparri, che ha proposto l’emendamento recepito dal Governo nazionale e ne ha seguito in prima persona l’iter parlamentare.
E non posso non menzionare il deputato trapanese Stefano Pellegrino, che da sempre segue con attenzione e spirito costruttivo le tante complesse dinamiche che riguardano lo scalo di Trapani.
Da parte mia, se mai ce ne fosse ancora bisogno, confermo il massimo impegno: continueremo a lavorare con determinazione e concretezza per valorizzare appieno questa opportunità, inserendola in una strategia più ampia e ambiziosa di continua crescita dello scalo. Sono fiducioso che, molto presto, potremo annunciare un nuovo e stimolante capitolo del nostro cammino”.
«L’approvazione da parte del Senato della norma che abolisce l’imposta comunale sui diritti aeroportuali d’imbarco negli scali minori dell’Isola consente di dare immediata applicazione alla misura fortemente voluta dal governo Schifani e approvata dall’Ars lo scorso mese di giugno. Con uno stanziamento di 6,6 milioni di euro abbiamo dato copertura all’abolizione del tributo, allo scopo di promuovere la crescita dei traffici negli aeroporti e il conseguente sviluppo dei territori in cui sono localizzati gli scali. Utilizzando in modo virtuoso la leva fiscale, contribuiamo a rendere più conveniente viaggiare verso queste destinazioni con un beneficio per i cittadini oltre che per il turismo».