Palermo
No della Cassazione al ricorso di Francesco Guttadauro, il nipote di Messina Denaro rimane al 41bis
Intanto si scopre che anche l'IA ha contribuito alla ricerca dei favoreggiatori di Messina Denaro
Redazione17 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – La Cassazione ha respinto definitivamente il ricorso dei legali del nipote del cuore del boss Matteo Messina Denaro: Francesco Guttadauro resta al 41 bis.

    I legali di Guttadauro sostenevano che non fosse stata fatta una rigorosa ed effettiva verifica sulla sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata. Di diverso avviso la Procura di Palermo e la Dda.

    Ecco cosa scrive la Cassazione: “La posizione verticistica rivestita dal ricorrente nell’associazione, tuttora attiva nel territorio, così come evidenziato anche facendo riferimento alla recente cattura di Matteo Messina Denaro si basa su un compendio istruttorio tutt’altro che lacunoso e apparente quanto, piuttosto, risulta adeguata e coerente in merito alla sussistenza di collegamenti con l’associazione di appartenenza e alla sussistenza e attualità del pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

    Occhi puntati su zia e nipote

    Occhi puntati sul giovane rampollo di casa Messina Denaro ma anche su Patrizia Messina Denaro, zia del giovane e sorella del padrino. Gli investigatori vogliono infatti  anticipare le mosse della mafia trapanese ormai priva di un capo.

    Patrizia Messina Denaro sarà presto scarcerata, il nipote dovrà ancora aspettare. Quando venne arrestata nell’operazione Eden di Dia, carabinieri e polizia, c’era anche Francesco l’amato nipote. E’ stata condannata a 14 anni e mezzo e il nipote a 16 anni. Zia e nipote furono ritenuti colpevoli di associazione mafiosa.

    E intanto ci si interroga, chi è il successore di Matteo Messina Denaro, e dove sono i suoi segreti.

    L’IA per scoprire i favoreggiatori di Messina Denaro

    Intanto si apprende che l’intelligenza artificiale avrebbe contribuito alle indagini sulla rete di favoreggiatori che hanno protetto la latitanza di Matteo Messina Denaro. Grazie all’IA gli investigatori hanno potuto selezionare in tempi più brevi le immagini delle telecamere, che erano state piazzate nel trapanese per arrivare alla cattura del capomafia, riuscendo a ricostruire gli spostamenti dell’auto usata da lui nell’ultimo periodo. Scoprendo di fatto i tragitti fatti dal boss e alcune delle persone incontrate: come Floriana Calcagno, l’insegnante finita in manette il 14 aprile scorso con l’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati.





  • Altre Notizie
  • Altre Notizie Cronaca