Domani la visita dell’Ambasciatore Lord Edward Llewellyn. Cerimonia sul Lungomare Florio e incontro pubblico alle Cantine Florio. Il sindaco Grillo: “Restituiamo dignità e bellezza a un pezzo d’identità marsalese”.
Marsala, – Una targa, un nome, un gesto simbolico. Ma dietro quell’intitolazione c’è molto di più: c’è una città che riscopre un pezzo del suo passato per costruire una visione di futuro. Domani, sabato 14 giugno, Marsala inaugura ufficialmente il Quartiere Inglese, una nuova area urbana affacciata sul Lungomare Florio, nel tratto che costeggia l’antico molo. Un’iniziativa che affonda le radici nella storia e guarda oltre l’orizzonte.
Sarà il sindaco Massimo Grillo ad accogliere l’ospite d’onore della giornata: Lord Edward Llewellyn, Ambasciatore britannico in Italia, che scoprirà la targa dedicata al “Quartiere Inglese”. La cerimonia – prevista per le 9:30 – non sarà soltanto un atto formale, ma il segnale di una rinascita urbana e simbolica. “Con grande onore – ha dichiarato il sindaco – accogliamo un rappresentante di una nazione con cui Marsala ha condiviso capitoli importanti della sua storia. Questa non è solo un’intitolazione: è un riconoscimento, un ringraziamento e una promessa”.
Il progetto, infatti, si inserisce nel programma Luci dal Mediterraneo – Marsala Città della Pace, un itinerario di rigenerazione urbana e culturale che punta a riaccendere i riflettori su luoghi dimenticati ma carichi di memoria.
Dopo la cerimonia, appuntamento alle Cantine Donnafugata per la conferenza internazionale The British-Sicilian Affair, con tema “Due isole legate da storia, cultura e commercio”. Si parlerà di vino, ovviamente – settore in cui gli inglesi hanno lasciato un’impronta profonda – ma anche di diplomazia culturale, di turismo, di scambi accademici e imprenditoriali. Insieme a Lord Llewellyn interverranno storici, giornalisti, imprenditori e studiosi delle relazioni anglo-sicule.
Il pomeriggio si aprirà presso le Cantine Florio, altro luogo simbolico del legame anglo-marsalese. Qui il primo cittadino illustrerà nei dettagli l’idea progettuale del Quartiere Inglese: un intervento di riqualificazione dell’area portuale, ispirato all’eleganza sobria dell’architettura britannica dell’Ottocento, ma pensato per essere vissuto nel presente.
Seguirà un confronto pubblico con operatori culturali, rappresentanti delle cantine storiche e stakeholder del territorio. Si discuterà di spazi pubblici, eventi, turismo lento, valorizzazione del patrimonio. Si parlerà anche di opportunità: per i giovani, per gli imprenditori, per chi crede ancora che rigenerare significhi prima di tutto curare.
Nel corso dell’Ottocento, proprio gli inglesi furono tra i protagonisti della rinascita economica di Marsala, contribuendo allo sviluppo del settore vinicolo e lasciando un’impronta duratura nella toponomastica, nell’urbanistica, perfino nei costumi. Il “Quartiere Inglese” sarà un omaggio a quel passato, ma non solo. Sarà un luogo vivo, dove storia e creatività possano intrecciarsi.
Il lungomare che per decenni ha guardato l’Africa con malinconia, torna ad affacciarsi sul mondo con fiducia. E il quartiere che nascerà ne sarà la porta.