Marsala – C’è un momento, nella vita di un club, in cui si avverte chiaramente che qualcosa sta cambiando. E ieri pomeriggio, alle Cantine Fina, quel momento è arrivato per il Marsala 1912.
Oltre quindici giornalisti, telecamere accese e volti attenti: non è stata solo una conferenza stampa, ma una dichiarazione d’intenti. Nella prestigiosa cornice delle Cantine Fina, il Marsala 1912 ha alzato il sipario sul suo nuovo corso. Un progetto ambizioso che parla di futuro, ma senza dimenticare il passato.
A fare gli onori di casa è stato il nuovo presidente Angelo Casa, imprenditore determinato e appassionato, affiancato da una squadra dirigenziale variegata e ben strutturata:
Più che una squadra, il Marsala 1912 vuole diventare un punto di riferimento per l’intera comunità. “Ripartiamo da tre pilastri fondamentali – ha dichiarato Angelo Casa – il settore giovanile, le strutture e il rapporto con il territorio. Questo non è solo sport: è identità, è cultura, è futuro”.
Il tono è stato serio, ma mai freddo. Si è parlato di pianificazione, di visione di lungo periodo, di professionalità. Parole spesso abusate, ma che – ieri – suonavano sincere.
Tra le novità più attese, la presentazione del nuovo logo. Essenziale ma carico di significato: al centro, una Lira di Apollo stilizzata, simbolo antico della città, evocazione di armonia, bellezza e appartenenza.
Un restyling che non stravolge, ma rinnova. Che guarda ai giovani, senza spezzare il legame con chi ha vissuto ogni domenica sugli spalti del Lombardo Angotta. Un logo che si fa bandiera di una nuova stagione.
Spazio anche alla comunicazione, perché oggi il calcio si gioca anche online. Presentati i nuovi canali ufficiali del club:
“Vogliamo parlare con i tifosi ogni giorno, e non solo la domenica”, ha spiegato Tommaso Picciotto. Un linguaggio nuovo, diretto, per avvicinare squadra, società e città.
L’obiettivo? Tornare a sognare
Il claim della giornata è stato semplice, ma potente: “Tornare a sognare è possibile”. Un messaggio che vuole accendere una scintilla in chi, negli ultimi anni, aveva forse smesso di crederci.
Il Marsala 1912 riparte da qui. Con una squadra nuova fuori dal campo, con idee chiare e, soprattutto, con una promessa: costruire qualcosa che duri. Non solo per vincere, ma per lasciare un segno.