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Musica: Franco Foderà: Il Pianista di che Incanta
Franco Foderà: L'Orgoglio di Trapani ed Erice, Ambasciatore della Grande Musica nel Mondo
Eros Santoni1 Febbraio 2025 - Altre Notizie
  • Franco Foderà durante una esecuzione

    Franco Foderà è un pianista e compositore di fama internazionale, originario di  Erice. La sua straordinaria tecnica e sensibilità artistica lo hanno reso un punto di riferimento nel mondo della musica classica. Diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo, ha affinato le sue competenze sotto la guida del Maestro Antonio Trombone. Ha inoltre studiato composizione con il Maestro Eliodoro Sollima e ha conseguito un diploma presso la “Associated Board of the Royal School of Music” di Londra.

    Un Percorso di Formazione di Prestigio

    Foderà ha frequentato i corsi di perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena, prendendo parte ai concerti di fine corso. Ha inoltre partecipato al 2° Corso di Analisi ed Interpretazione tenuto dal M° Eliodoro Sollima, distinguendosi come solista in una serie di concerti con orchestra.

    Una Carriera Costellata di Successi Internazionali

    Il talento di Franco Foderà lo ha portato a esibirsi in numerosi concerti con orchestre prestigiose, sia in Italia che all’estero. Ha suonato in contesti internazionali di rilievo, tra cui gli Stati Uniti, la Russia, il Belgio (esibendosi per il Parlamento Europeo) e l’Egitto. In quest’ultimo paese, ha eseguito in prima mondiale il “2° Concerto per Pianoforte e Orchestra” di Marco D’Avola con la “Hanager String Orchestra” del Teatro dell’Opera del Cairo.

    Il Legame con Trapani ed Erice

    Franco Foderà è il Direttore Artistico dell’Associazione Amici della Musica di Alcamo sin dalla sua fondazione, contribuendo alla promozione della cultura musicale nella provincia di Trapani. È anche docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani, dove ha ricoperto il ruolo di Vice-Direttore.

    Un Pianista Protagonista di Eventi Unici

    Tra le sue esibizioni più memorabili, spicca il recital pianistico all’alba nel suggestivo scenario del Teatro Antico di Segesta, un evento senza precedenti nella storia del sito archeologico. Ha inoltre partecipato alla “Festa della Musica” di Palermo, eseguendo il “2° Concerto per Pianoforte e Orchestra” di Rachmaninoff, la cui registrazione è stata pubblicata su CD.

    Il Duo Pianistico con Giovanna Mirrione

    Franco Foderà si esibisce regolarmente in duo con la pianista Giovanna Mirrione. Il duo ha riscosso grande successo, anche nell’innovativa formazione di pianoforte a quattro mani e orchestra. Tra le esibizioni più rilevanti, spicca la partecipazione all’undicesima edizione del “Victoria International Arts Festival” di Gozo (Malta) nel 2008, ricevendo elogi dal “The Times of Malta”. Sono stati inoltre invitati a esibirsi negli Stati Uniti e saranno ospiti d’onore al Festival Internazionale “Mediterranea” di Malta.

    Franco Foderà continua a rappresentare, ancora oggi,  un punto di riferimento nel panorama pianistico internazionale, distinguendosi per la sua versatilità e il suo impegno nella diffusione della cultura musicale. Con un repertorio che spazia dai grandi classici alle composizioni contemporanee, la sua carriera è un esempio di dedizione, talento e passione per la musica.

    Nel video di YouTube che potrete ascoltare quì sotto:

     

    Omaggio a Sergej Vasil’evič Rachmaninov nel 150° anniversario della nascita

    Il 1° aprile 1873 nasceva Sergej Rachmaninov, uno dei più grandi compositori e pianisti russi di tutti i tempi. Tra le sue opere vocali più affascinanti vi è Daisies (MargheriteMargaritki), il terzo brano dei Sei canti, Op. 38.

    Sebbene il manoscritto di Daisies non rechi una data precisa, l’intero ciclo risale al settembre del 1916, anno in cui Rachmaninov completò la sua ultima raccolta di romanze prima di lasciare la Russia nell’autunno del 1917. Il testo della canzone è tratto da una poesia dell’ego-futurista Igor Severyanin (1887-1941) e fu suggerito a Rachmaninov dalla sua amica Marietta Shaginyan. La poesia dipinge un’immagine vivida di vasti campi di margherite, paragonati a giovani donne che sbocciano sotto il sole estivo, incarnando la forza della stagione.

    Nonostante la luminosità dell’ambientazione musicale, il 1916 fu un anno cupo per Rachmaninov: nel giro di pochi mesi perse il padre, il cugino e rivale Alexander Siloti e il suo amato maestro Sergei Taneyev. A questi lutti si aggiunse un persistente dolore alla tempia destra, un enigma per i medici e una sofferenza destinata ad accompagnarlo per il resto della vita. Ossessionato dalla morte, quell’estate si rivolse perfino alla madre di Marietta Shaginyan, un’indovina, per farsi leggere le carte e scoprire quanto tempo gli restasse da vivere.

    In questo scenario di dolore e inquietudine, Daisies emerge come un frammento di luce, una parentesi di bellezza e speranza in un periodo carico di ombre.





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