Marsala – Il tribunale di Marsala, presidente giudice Chiara Vicini, ha inflitto sei anni di carcere ciascuno ai fratelli Antonino e Vincenzo Luppino, di 42 e 37 anni, di Campobello di Mazara. Sono accusati di avere fatto parte della rete che ha favorito la latitanza del boss Matteo Messina Denaro.
I due imputati sono stati giudicati colpevoli di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, ma sono stati assolti dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
I due sono figli di Giovanni Luppino, l’imprenditore che fungeva da autista fermato il 16 gennaio 2023 quando fu catturato davanti la clinica “La Maddalena” di Palermo il boss dopo 30 anni di latitanza.
Per i due fratelli, il pm della Dda Bruno Brucoli aveva invocato la condanna a dodici anni di carcere ciascuno. Il tribunale ha, inoltre, condannato i fratelli Luppino a pagare spese processuali e risarcimenti danno alle parti civili costituite nel processo: i Comuni di Campobello di Mazara e Castelvetrano, le associazioni “Codici Sicilia” e “Antonino Caponnetto”. Ordinata la restituzione dei telefoni sequestrati in fase d’indagine e delle agende telefoniche, nonché la pubblicazione, anche per estratto, della sentenza su due giornali quotidiani, uno a tiratura regionale e uno nazionale.
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